Siracusa. Prima rata Tari, domani la scadenza. Tempo fino a dicembre per la Tasi

Ultimo giorno di tempo per pagare la Tari a Siracusa. Il termine entro il quale versare la prima rata scadrà, infatti, domani (31 ottobre). Proroga concessa dal Comune, rispetto alla scadenza del 15 ottobre inizialmente prevista, a seguito dei problemi registrati durante la prima fase della distribuzione degli inviti al pagamento, con enormi disagi arrecati ai contribuenti che, in molti casi, hanno trovato nella propria buca delle lettere soltanto l’avviso con cui la ditta che ha gestito il servizio comunicava la necessità di dover ritirare le bollette direttamente in sede. Teoricamente perché i dipendenti non avrebbero trovato in casa nessuno, salvo poi scoprire che qualche lavoratore aveva, invece, deciso di “risparmiare tempo”, senza preoccuparsi di verificare se, effettivamente, i destinatari della comunicazione fossero realmente in casa. Problema poi superato , dal punto di vista operativo e anche in termini di conseguenze, scongiurate, per gli ignari cittadini nel caso in cui non abbiamo ricevuto alcun avviso per tempo. Il pagamento, se effettuato entro domani, non comporterà quindi alcuna sanzione né interessi. Per la Tasi, invece, tempo fino al 16 dicembre prossimo, visto che la prima rata è già stata versata, nel capoluogo, entro il 16 giugno scorso.




Siracusa. Camposcuola nautico, gettate le basi per realizzarlo

Prende corpo l’idea di realizzare un camposcuola nautico a Siracusa L’idea, lanciata in occasione delle Festa dello sport organizzata dal Comune, comincia a concretizzarsi, almeno dal punto di vista delle intenzioni. L’argomento è stato affrontato nel corso di un incontro, promosso dall’assessore allo Sport, Maria Grazia Cavarra con i rappresentanti dei circoli nautici della città e di alcune associazioni legate all’attività natatoria, ma anche al kayak amatoraliale. Una riunione a cui hanno preso parte anche la consulente Lara Grana, bioarchitetto che si occuperà del rispetto dell’ambiente marino e della biodiversità e, in veste di collaboratore tecnico dell’assessore, il consigliere comunale Francesco Pappalardo.
Il progetto sarebbe quello di delimitare un’area tra il Porto Piccolo e il Porto Grande, fino alla costa di contrada Isola, da suddividere in zone in cui praticare le diverse discipline, attrezzandole delle strutture necessarie. Il camposcuola nautico dovrebbe anche essere aperto ai turisti, con tanto di reception per gli aspetti logistici e con una serie di servizi differenziati funzionali alle diverse specialità. Tutto sarà accessibile anche via web, così da potersi prenotare e facilitare l’organizzazione delle attività. “Siracusa – dice la Cavarra – ha una sua tradizione poiché, prima della costruzione della Cittadella, le discipline d’acqua si praticavano nel porto. Sempre più persone del resto- prosegue- come succede nei laghi, praticano il nuoto in ambiente naturale o si dedicano alle arrampicate delle falesie, ambito che attira una buona fetta turistica”. L’iniziativa trova il supporto della Capitaneria di porto, dell’Area marina protetta del Plemmirio, della Consulta civica e della Consulta comunale giovanile. Previsto il coinvolgimento delle scuole, rappresentate oggi dal coordinatore per l’Educazione fisica dell’Ufficio scolastico provinciale, Sebastiano Zammitti. Prossima riunione, a cui possono unirsi, nel frattempo, altri eventuali attori interessati, tra un mese, per entrare nei dettagli delle attrezzatue necessarie per l’organizzazione logistica del futuro camposcuola nautico.




Corteo "funebre" per l'economia siracusana, domani la presentazione della protesta

Tutto pronto per la manifestazione di protesta del 2 novembre prossimo . Provocatorio il tema: “Commemorazione dell’economia di Siracusa”. L’iniziativa fa seguito all’iniziativa di un gruppo di commercianti, che poche settimane fa ha pubblicato su Facebook un necrologio per annunciare proprio la “morte dell’economia siracusana”. Per il 2 novembre, giorno di commemorazione dei defunti, diversi movimenti e associazioni del territorio, hanno organizzato la simulazione di un corteo funebre. Un modo per riportare alta l’attenzione sulla crisi attuale e sulla necessità di individuare strategie, a tutti I livelli per risollevarne le sorti. I dettagli saranno illustrati domani mattina, nel corso di una conferenza stampa fissata per le 9,45 sul piazzale antistante la Serit di viale Santa Panagia. Oltre ai rappresentati del comitato “Riprendiamoci Siracusa” adeiscono I Forconi di Mariano Ferro, l’associazione Onda Sicula, l’associazione Amici del Tivoli, gli ambulanti di Siracusa, il comitato cittadino Ambulanti commercianti e artigiani, Orgoglio siracusano, l’associazione Libero Cittadino, il Club Forza Silvio e “Loro bloccano noi….Noi blocchiamo loro”.




Ecco perchè il Comune di Siracusa ha detto no alle prospezioni di idrocarburi nel Canale di Sicilia

La Giunta comunale di Siracusa ha detto “no” alla proposta della Schlumberger Italia relativa al progetto di prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare nel Canale di Sicilia. Lo ha fatto la scorsa settimana ed oggi vi spieghiamo i motivi alla base di quel parere negativo. “Le attività di prospezione previste con il sistema air-gun potrebbero determinare effetti negativi sulle attività economiche del territorio, in particolare pesca e turismo”, si legge nel documento redatto dal Comune di Siracusa. Dal punto di vista ambientale, “le prospezioni comportano un forte rischio di impatto ambientale negativo nell’ambiente acquatico per via dell’inquinamento acustico prodotto su diversi phyla di organismi, in particolare sui cetacei. Rischi maggiori in un mare come il Mediterraneo, noto per la sua biodiversità”, scrivono ancora i tecnici di Palazzo Vermexio che citano il rapporto dell’Ispra d quello di Arpa Puglia del 2009.
Così stabilisce la delibera della giunta comunale siracusana, inviata – tra gli altri – al Ministero dell’Ambiente, alla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via e Vas e alla Regione.




Siracusa e i suoi pessimi vizi: auto in sosta lungo la 124, zona cimitero. E il traffico impazzisce

Al mattino la scena è questa: code in ingresso e in uscita da Siracusa, zona sud. Nel tardo pomeriggio si ripete. Tutto aggravato in questi giorni immediatamente precedenti la commemorazione dei Defunti dalla cattiva abitudine di non rispettare inviti e prescrizioni. Come quello di non lasciare l’auto in sosta lungo la 124. Si restringe ulteriormente la carreggiata, il traffico veicolare impazzisce e la confusione regna sovrana nonostante la presenza di vigili urbani. Eppure si tratta di poche centinaia di metri “critici”: dalla rotonda di viale Paolo Orsi alla prima delle nuove rotatorie costruite sulla 124 per Floridia.




Siracusa. Segnalazione di un lettore: mucca pascola all'autodromo. Lentamente

L’immagine è curiosa e permette mille battute. Una mucca al circuito. Passeggia e pascola tranquilla lungo il tracciato della pista dell’autodromo siracusano. Una struttura in continua attesa di rilancio, tra progetti futuristici e lavori a rilento. E intanto le mucche pascolano. Come a dire che, al momento, l’utilità della bella struttura è questa. Si passi la battuta, giusto per strappare un sorriso condito da amarezza per quello che l’autodromo potrebbe essere e che ancora non è.




Siracusa. All'istituto Rizza maratone di lettura con "Libriamoci"

Sono i giorni di “Libriamoci”, l’iniziativa lanciata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali rivolta alle scuole. Giorni speciali per “liberare” la lettura negli istituti scolastici. Al Rizza di Siracusa organizzati appuntamenti di lettura ad alta voce nelle classi e in giro per Ortigia. Spazio anche alla creatività studentesca e alla musica, con le percussioni ad accompagnare aforismi, come ieri, o reading all’aria aperta tra largo XXV Luglio e piazza Duomo.
“Libriamoci – spiegano dall’Istituto Rizza di Siracusa – non è una gara e nemmeno un’attività legata a fini valutativi: l’obiettivo è quello di diffondere il piacere della lettura tra i ragazzi e di sottolinearne l’utilità per la crescita sociale e personale”.
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libriamoci




Siracusa e la Tunisia, distanze accorciate per le imprese

Progetto Polymeda, firmato ieri l’accordo trans-frontaliero per il trasferimento tecnologico e lo sviluppo degli scambi commerciali tra Siracusa e Ariana (Tunisi). Imprese della plastica, dell’innovazione tecnologica e dell’agro-alimentare della provincia di Siracusa e di Ariana (regione della Tunisia, ndr) collaboreranno per il trasferimento tecnologico alle imprese tunisine tramite lo sportello che è stato aperto presso l’Utica di Tunisi (la locale camera di commercio).
La cabina di regia del progetto è di Confindustria Siracusa. Previsti vantaggi per le imprese siracusane che decidono di investire in Tunisia. A fine novembre una delegazione di imprenditori locali raggiungerà Tunisi per incontrare i colleghi tunisini in una prima occasione di scambio di know-how ed esperienze.




Siracusa. Lavoro nero, controlli in provincia: 15 aziende "visitate", sanzioni per quasi 40.000 euro

Quasi 40.000 euro di sanzioni elevate dal nucleo ispettorato del lavoro dei Carabinieri di Siracusa. I militari hanno intensificato le operazioni di controllo, “visitando” 15 aziende di vari settori produttivi ed edile per verificare il rispetto delle norme di tutela dei lavoratori e della loro sicurezza. Controlli anche per il contrasto al lavoro nero. Battuta l’intera provincia.
Per 8 aziende, intervento ispettivo scattato su segnalazione di lavoratori che avanzavano pretese non soddisfatte, derivanti da un rapporto di lavoro. Per altre 7, invece, i carabinieri si sono mossi di loro iniziativa o su segnalazione di altri enti. Su 22 lavoratori controllati, 7 erano in nero: quasi uno su tre, senza tutela assicurativa e previdenziale. Non una percentuale “drammatica”, spiegano gli inquirenti, in un quadro siciliano dove la percentuale di nero si avvicina pericolosamente al 60%.
Per 6 aziende è stata chiesta la sospensione dell’attività imprenditoriale. I titolari dovranno mettere in regola i dipendenti occupati in nero e versare i contributi omessi. Solo dopo potranno riprendere regolarmente la loro attività.
Denunciate, nel contempo, sei persone per omesso versamento di quote di contributi trattenute ai dipendenti; falso ideologico e utilizzo abusivo di impianti di videosorveglianza.
“Rispetto al passato, infrazioni contenute. E’ in atto un’inversione di tendenza. Significa che il territorio si incammina verso l’osservanza delle tutele in materia di lavoro”, il commento degli inquirenti.




Siracusa. Precari degli enti locali in piazza, sit-in davanti la Prefettura

Tornano in piazza i lavoratori precari degli enti locali e della sanità, anche in provincia. I sindacati di categoria hanno organizzato questa mattina un sit-in davanti la prefettura, in piazza Archimede per protestare contro l’immobilismo della Regione rispetto ad un percorso di stabilizzazione che, sulla carta, è già tracciato. “La Regione- spiega il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl, Daniele Passanisi- non ha voluto istituire la necessaria cabina di regia, causando un caos da cui è urgente uscire. Il rischio che si inneschino conflitti sociali è concreto e occorre scongiurarlo. Per questo- prosegue l’esponente del sindacato- chiediamo un confronto immediato, per avviare un processo di stabilizzazione serio, che parta dalla proroga dei contratti fino al 31 dicembre 2016 e la storicizzaizone delle spese sostenute, per avere certezza dei finanziamenti ricevuti. In assenza si risposte-annuncia- siamo pronti, non solo alla mobilitazione generale, ma anche ad arrivare allo sciopero”. In provincia i lavoratori coinvolti in questo percorso sono circa 500.
Il 2 dicembre di un anno fa FP CGIL – CISL FP – UIL FPL  si sono date appuntamento davanti le nove Prefetture dell’Isola insieme a centinaia di lavoratori precari, invitando i prefetti delle nove province siciliane a rappresentare il grave stato di disagio e la forte preoccupazione per la tensione sociale che potrebbe determinarsi in conseguenza di un esito negativo di questa vertenza.
Il 13 dicembre, venne proclamato uno sciopero generale con manifestazione davanti Palazzo d’Orleans con migliaia di lavoratori precari degli enti locali e delle altre amministrazioni pubbliche siciliane.
A quella grande mobilitazione seguì la promulgazione della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 che all’art. 30 prevedeva l’avvio di percorsi di stabilizzazione negli enti in armonia con le norme vigenti e la contestuale prosecuzione dei rapporti di lavoro fino al 31 dicembre 2016 nelle more della definizione dei processi. Il percorso si è, però, arenato a quel punto.