Siracusa. Pesca illegale, sequestrati 2.000 ricci e forte multa per il contravventore

Quattromila euro di multa per un siracusano sorpreso a pescare illegalmente ricci in contrada Cuba. La squadra di polizia marittima della Capitaneria di Porto ha sequestrato circa 2.000 esemplari già raccolti dall’uomo. In questo periodo dell’anno l’attività è vietata.  I ricci, ancora vivi, sono stati rigettati in mare dalla motovedetta CP515, come previsto dalle vigenti normative.
Fino al 30 giugno vige il divieto assoluto di raccolta, detenzione e vendita del riccio di mare, al fine di garantire il ripopolamento della specie. L’inosservanza del divieto è punita con la confisca del pescato, degli attrezzi utilizzati, nonché con sanzioni amministrative che vanno da 2.000 a 6.000 euro.




Siracusa. Lectio magistralis di Massimo Cacciari

Filosofo oltre che ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari terrà venerdì una lectio magistralis a Siracusa. Un incontro inserito tra gli eventi collaterali della stagione del Centenario Inda. Alle 16.40, al Museo Paolo Orsi, dopo i saluti del commissario straordinario della Fondazione Inda, Alessandro Giacchetti, e l’introduzione di Roberto Fai, del Collegio siciliano di Filosofia, Cacciari – filosofo dell’Università San Raffaele – parlerà di “Colpa e Giustizia”.
Prima della lectio magistralis, sarà presentato il nuovo numero unico della rivista “Dioniso”.
 




Siracusa. Auto in fiamme nella notte

Incendio di una Fiat 500 nella notte a Siracusa. L’auto era parcheggiata in via Damone. Intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento in poco tempo le fiamme, localizzate nel solo abitacolo. Non sono stati rilevati elementi sufficienti per la determinazione delle cause. Sul posto, la Polizia di Stato.




Siracusa. Riforme previdenziali e del mercato del lavoro: incontro in Confindustria

Il decreto legge Poletti, il disegno di legge sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulla conciliazione dei tempi di vita/lavoro, prepensionamento e legge Fornero, decontribuzione 2013 e le procedure appalti. Tutti argomenti che verranno esaminati venerdì 13 alle 9,30 nella sede di Confindustria Siracusa. Organizzato un incontro sulle ultime novità previste dalle riforme previdenziali e del mercato del lavoro. Relatori saranno Maria Magri e Fabio Pontrandolfi, dirigenti dell’area “welfare” di Confindustria.




Siracusa. Tasi, i commercialisti incontrano l'assessore Pane. "Allo studio possibilità di non applicare sanzioni a chi paga in ritardo"

Tasi, si profila una proroga “tecnica”. Entro la fine della settimana, tra giovedì e venerdì, la giunta comunale di Siracusa dovrebbe votare la proposta che l’assessore al Bilancio, Santi Pane, ha elaborato – di concerto con il sindaco Garozzo – per consentire più tempo per il pagamento della prima rata, in scadenza il 16 giugno. In assenza di un decreto del ministero dell’Economia, un Comune non può autonomamente spostare il termine previsto per legge. Ma per superare l’ostacolo, l’assessore Pane ha illustrato oggi la sua idea in un incontro nella sede dell’Ordine dei Commercialisti. “Stiamo studiando la possibilità tecnica di non applicare sanzioni e interessi per pagamenti effettuati sino al 30 giugno, ferma restando la scadenza ordinaria del 16 giugno”. Pagare in ritardo potrebbe, allora, non comportare nessun aggravio in termini di interessi e mora almeno fino alla fine del mese.
Non si tratterebbe di una proroga in senso stretto, bensì della valorizzazione di una regola contenuta nello Statuto dei Diritti del Contribuente che prevede la non applicazione di sanzioni nel caso di oggettive condizioni di incertezza della norma.




Siracusa. Rientra la protesta dei lavoratori ex Sai 8. Domani i primi pagamenti, nessun licenziamento

Mattinata ad alta tensione tra i lavoratori ex Sai 8, oggi a guida Ato. Sono tornati a protestare, tra Canalicchio e la sede centrale al centro direzionale di Santa Panagia. Ai cancelli degli impianti hanno affisso il loro pensiero, scritto in rosso su pezzi cartone. “Basta poteri forti”, “Curatela: che interessi?”, “Il tribunale non paga”. Un duro atto d’accusa verso l’ex gestione provvisoria, eppure uscita di scena con la scelta del prefetto di Siracusa di requisire gli impianti e consegnarli per 90 giorni al Consorzio Ato in attesa che i Comuni completino l’iter organizzativo per un ritorno pieno all’acqua pubblica.
A scatenare le nuove proteste, la proposta firma di una liberatoria che avrebbe evitato al Consorzio Ato di rispondere economicamente di tfr o mansioni superiori svolte durante la curatela in caso di licenziamenti. Una soluzione di garanzia, non una vessazione verso i lavoratori. Che raccontano ai giornalisti di capire le motivazioni alla base della scelta del commissario Ortello ma di non potere accettare.
Ma proprio Mario Ortello è riuscito nel pomeriggio a tirare fuori il classico coniglio dal cilindro. E tutto torna alla normalità. Il commissario liquidatore del consorzio Ato ha assicurato che domani saranno pagati ai lavoratori gli stipendi relativi al mese di aprile. Entro la prossima settimana i pagamenti di emolumenti e spettanze in sospeso saranno saldati. Nessuna “liberatoria”, quindi, si cercherà una soluzione alternativa per il passaggio dalla curatela alla gestione Ato. Quanto ai 13 dipendenti a tempo determinato, scongiurato il rischio licenziamento.  Anche loro rientrano in quel numero totale di lavoratori a cui va garantita, anche per disposizione prefettizia, la continuità lavorativa.




Siracusa Risorse. Ortello: "I lavoratori non hanno nulla da temere. Società sana, va mantenuta"

Buone nuove anche per i lavoratori di Siracusa Risorse, la società in house della (ex) Provincia Regionale che da ben 10 anni garantisce alcuni servizi tra cui il diserbo delle strade provinciali e le manutenzioni. “Va mantenuta perché è sana”, lo ha detto il Commissario straordinario Mario Ortello che oggi ha incontrato i sindacati alla presenza dei vertici della società rappresentati dall’amministratore delegato Carmelo Fileti e dei componenti dell’ufficio di interfaccia della Provincia Regionale. Ma, soprattutto lo ha detto la Corte dei Conti che ha recentemente bocciato le società partecipate siciliane pubblicando una lista di aziende in deficit.  “Lista nera – ha sottolineato Ortello – dove fortunatamente non compare la Siracusa Risorse S.p.a”.
“La società va mantenuta, – ha ribadito Ortello – il contratto scadrà a giugno e, in ragione di questa scadenza, le attività continueranno, potenziate sia con il servizio Tosap, con l’obiettivo di incrementare il gettito fiscale, che con l’aggiunta del servizio di verifica degli impianti termici finalizzato al controllo delle caldaie domestiche del territorio provinciale, a esclusione del Comune di Siracusa. Ho fiducia nell’operato degli attuali amministratori di Siracusa Risorse. Siamo disponibili a rivalutare e a confrontarci in ogni momento per operare meglio. La scommessa per garantire i lavoratori consiste nel rilancio di questa società, assicurando i servizi ed estendendone i compiti.   I lavoratori non hanno da temere”.
Leggermente scettici i rappresentanti della Cgil che hanno rappresentato delle riserve relative all’inquadramento dei lavoratori e per il mancato incremento del monte orario.  Il Commissario Ortello ha sottolineato che la cosa fondamentale è mantenere la società e garantire il posto di lavoro ai dipendenti.




Fallimento Sai 8: l'ex curatore, Giovanni La Croce accusa i vecchi colleghi. "Fallimento nel fallimento"

E in questa nuova giornata calda sul fronte “acqua”  e le problematiche collegate – non ultima quella occupazione – irrompe sulla scena Giovanni La Croce, ex curatore della fallita Sai 8. “Sull’esercizio provvisorio, avevo previsto tutto”, fa sapere dal suo studio di Milano il noto professionista che il 5 febbraio ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di componente del collegio dei curatori del fallimento Sai8. “In aperto dissenso con le strategie dei miei colleghi”, ci tiene a precisare La Croce. Che spiega anche il motivo. “Innanzitutto perchè per me era chiaro da subito che non si sarebbe potuto procedere all’affitto e alla vendita dell’azienda Sai8 senza il consenso dei legittimi proprietari degli impianti , ossia dei Comuni. E visti i rapporti tra gli enti e Sai 8 era facile ritenere che sarebbe stato difficile ottenere il loro consenso, se non con la minaccia dell’immediata riconsegna degli impianti che io volevo fare già a gennaio”. Una iniziativa che illustrò anche in conferenza stampa. “Dai miei colleghi mi divideva anche il fatto che si addossavano senza alcuna speranza di recupero le rilevanti perdite che l’esercizio provvisorio determinava sulle spalle dei creditori. Oltre al che senza un braccio di ferro da fare allora con i Comuni, evidenziando alla pubblica opinione la posizione abusiva di chi aveva chiesto
da un lato la riconsegna giudiziale degli impianti e dall’altro si rifiutava di prenderli concretamente in consegna, non si sarebbe potuto negoziare alcuna forma di tutela dell’ingente credito che Sai8 avrebbe vantato verso l’utenza al momento della riconsegna. Infatti, perdendo la gestione degli impianti, Sai8 avrebbe perso anche il controllo, che aveva tramite la leva del distacco, della gestione dell’incasso dei crediti”.
Senza voler apparire facile profeta, La Croce evidenzia però come “alla fine tutto ciò che avevo preventivato si è puntualmente verificato. I Comuni si sono organizzati anche tramite una legge regionale ad hoc e hanno bloccato il tentativo del fallimento di affittare a terzi l’azienda, non aderendo alle richieste di Aqualia, soggetto individuato dai miei ex colleghi come miglior offerente. Il fallimento ha quindi contabilizzato non meno di un paio di milioni di perdite gestionali che nessuno gli rimborserà. Costretto a riconsegnare gli impianti ha perso, definitivamente e senza la stipulazione di un accordo a riguardo, la leva di controllo sull’incasso
dei crediti”.
Per Giovanni La Croce si può allora parlare di “fallimento nel fallimento”. Poteva essere evitato? “Forse si. O almeno si poteva ridurre l’impatto in termini di perdite da consuntivare, solo se si fosse dato credito a chi aveva alle spalle, come il sottoscritto, 40 anni di professione, tutta sul fronte della gestione attiva delle imprese in crisi. A questo punto a pagare il conto saranno chiamati ancora una volta i creditori, già fortemente incisi dalla gestione pregressa. Ma è giusto che i creditori sappiano di avere titolo per richiedere di essere risarciti da coloro che hanno per faciloneria e eccesso di protagonismo, fatto scelte che il sottoscritto aveva denunciato con
dovizia di argomentazioni essere scelte perdenti”.




Cassibile. Geloso inveisce contro la moglie e scaglia oggetti: arrestato tunisino

Ancora un caso di maltrattamenti in famiglia e stalking. Arrestato in flagranza un tunisino 42enne, Khaled Abdelhakim, bracciante agricolo incensurato, al culmine di una lite tra le mura domestiche. Sono intervenuti i carabinieri che un volta dentro l’abitazione hanno trovato la donna,  una 24enne connazionale, in forte stato di agitazione. Refertata presso l’ospedale di Avola, è stata giudicata guaribile in dieci giorni per i traumi alla base del collo e lo stato d’ansia. Ma ai militari non sono sfuggite le tracce di una discussione forse presto degenerata: diverse erano le suppellettili rotte in casa, probabilmente scagliate con violenza a terra dal marito, nel frattempo allontanatosi ma presto”scovato” dai militari. Tutto alla presenza della giovane figlia della coppia, una bimba di appena due anni. Ai carabinieri, in lacrime, la moglie del 42enne avrebbe parlato di una lunga serie di episodi simili  che l’hanno portata a temere per la sua stessa vita. Khaled Abdelhakim è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, ovviamente presso l’abitazione di un parente a Pachino. Alla base della lite vi sarebbe la forte gelosia dell’uomo.




Siracusa. Saltano corse Ast: niente aria condizionata e gli autisti tornano in rimessa. Parla l'assessore Gambuzza

Sono state diverse le segnalazioni giunte alla nostra redazione negli ultimi giorni di “corse” saltate dagli autobus rimasti attivi per il servizio locale dell’Ast. Per sapere cosa fosse successo, abbiamo contattato l’assessore comunale alla Mobilità e Trasporti, Silvana Gambuzza. “Le lamentele sono arrivate anche ai nostri uffici. Per questo ho subito contattato i responsabili dell’azienda, chiedendo cosa fosse successo”. E a quanto pare alla base del “caso” vi sarebbe l’aumento delle temperature. “Alcuni bus avrebbero avuto o hanno un problema tecnico: non funziona l’aria condizionata. E così gli autisti avrebbero deciso autonomamente di tornare in rimessa”. E da qui le corse saltate. “Ho segnalato alla sede di Palermo quanto accaduto, inviando una nota scritta”. Da oggi la situazione parrebbe essere rientrata. “Con o senza aria condizionata, gli autobus devono circolare non possono essere gli autisti a decidere arbitrariamente di tornare indietro”, il pensiero dell’assessore. Il problema rimane sempre lo stesso:  l’Azienda Siciliana Trasporti va verso il disimpegno a Siracusa. E allora occorre organizzarsi. “Stiamo preparando i bus elettrici: sei, in servizio con personale comunale e non solo in Ortigia. Una sperimentazione. Perchè – spiega la Gambuzza – stiamo guardando oltre l’Ast. Allo studio abbiamo una soluzione mirata su Siracusa”. E sembra quasi l’anticipazione di un possibile progetto municipalizzata. “Vediamo. Prima sperimentiamo i sei bus elettrici”.