Siracusa. Furto in appartamento, due denunciati. Uno ha 16 anni

Con la collaborazione dei poliziotti di quartiere, individuati e denunciati per furto aggravato in concorso due siracusani di 24 e 16 anni.
Gli agenti hanno accertato che i due, nella notte tra sabato 7 e domenica 8, si sarebbero resi responsabili di  furto in un appartamento.
Quanto rubato è stato ritrovato e consegnato ai legittimi proprietari.




Siracusa. Altalene per bimbi diversamente abili nei parchi della città

Due altalene per i bimbi diversamente abili della città. Un piccolo passo verso l’abbattimento delle barriere architettoniche. “Una testimonianza- spiega il sindaco, Giancarlo Garozzo dal suo profilo Facebook- dell’attenzione che l’amministrazione comunale ha per chi è stato meno fortunato nella vita”. La prima altalena è stata destinata alla piazzetta di Belvedere, mentre l’altra ha il suo spazio in piazza San Giovanni. La sollecitazione che dal social network viene rivolta al sindaco da numerosi cittadini è quella di non mollare la presa e di spendere tutte le energie necessarie per valorizzare e riqualificare i parchi cittadini, da ogni punto di vista. A Belvedere, la soddisfazione dei residenti viene mitigata dal timore che atti vandalici possano vanificare presto lo sforzo di quanti da anni conducono battaglie per garantire ai disabili una migliore qualità della vita, a partire dalle famiglie dei bimbi disabili e dalle associazioni di volontariato che operano nel territorio provinciale. Dalla circoscrizione promettono il massimo impegno per scongiurare questo rischio.




Siracusa. Screening oncologici, parte la campagna di prevenzione. Intesa tra l'Asp e i Lions Club

Lions Club e Asp insieme nella prevenzione dei tumori. Un’attività sancita da un protocollo d’intesa pronto ad entrare nella fase operativa anche in provincia di Siracusa. I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati giovedì (12 giugno) alle 12 nella sala riunioni dell’Ordine provinciale dei Medici. L’accordo è stato sottoscritto dall’assessorato regionale della Salute e il distretto 108 Yb Sicilia dei Lions. Prevede l’avvio di un programma di screening oncologico della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. L’incontro di giovedì, convocato dal presidente dell’Ordine dei Medici, Anselmo Madeddu e dal commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia, sarà anche l’occasione per illustrare i risultati dei programmi di screening in corso in provincia di Siracusa. Ne parleranno la responsabile del centro gestionale screening, Sabrina Malignaggi insieme ai referenti dei programmi di screening Mariangela Adamo e Guido Passanisi insieme al responsabile dell’Educazione alla Salute Alfonso Nicita.




Siracusa. I turisti alla Fanusa fotografano la spazzatura accatastata

La baia del golfo di Milocca, il parchetto Oasi Fanusa e la frastagliata costa di Terrauzza. Sono alcune bellezze di una delle contrade marine siracusane, dove si affacciano i primi turisti della nuova stagione. Tante foto e tanto stupore di fronte alle meraviglie del territorio siracusano. E poi la spazzatura. Alla Fanusa i turisti fotografano anche quella. Maurizio Stefanini, uno dei soci fondatori dell’associazione Tfm che da mesi è impegnata attivamente in operazioni di pulizia del territorio e sensibilizzazione, si sfoga. “Ancora non si è capito che il numero dei cassonetti è insufficiente e che i passaggi in questo periodo dell’anno devono aumentare. Senza dire che aspettiamo ancora le campane della raccolta differenziata”. E montagne di rifiuti vengono segnalate dai residenti in varie aree, da via Verne alle tre postazioni della Sp 58 nel tratto Milocca.
 
 




Siracusa. Incendio in via De Caprio, nube di fumo investe i palazzi vicini

Arriva il caldo e le sterpaglie incolte diventano un problema, anche in città. Nuovo incendio nel primo pomeriggio nella zona di via De Caprio. Una lunga di fuoco ha minacciato da vicino diversi palazzi, “divorando” la vegetazione secca presente in un terreno vicino, lungo la strada. Alte le fiamme che hanno dato vita ad una nuvola di fumo visibile in gran parte della zona centrale di Siracusa, come viale Zecchino e via Grottasanta dove – trasportati dal vento – sono arrivati anche frammenti di cenere e sterpi bruciate.




Siracusa. Fuoco nella notte ad un mezzo dell'Igm: è un possibile avvertimento?

Potrebbe essere un nuovo, chiaro avvertimento del racket. Gli investigatori utilizzano la massima prudenza ma il violento rogo che nella notte ha distrutto totalmente un autocompattatore dell’Igm, parcheggiato in un deposito di contrada Bondifè, nel territorio di Melilli, ma alle porte di Siracusa, pare un inquietante messaggio di una criminalità organizzata che rialza la testa dopo anche l’intimidazione alla Sics. I vigili del fuoco, intervenuto un quarto d’ora prima delle due, non hanno trovato elementi certi per determinare le cause dell’incendio. La violenza del rogo ha distrutto tutto, comprese quelle che potevano essere considerate “prove”. Per entrare nell’area, dove oltre il mezzo vi sono le vasche della raccolta differenziata, i vigili hanno dovuto recidere la catena di sicurezza del cancello di ingresso. Quindi non c’erano segnali evidenti di effrazione. Il che, comunque, non esclude che eventualmente qualcuno possa aver scavalcato la recinzione. L’area, in fondo, non è custodita e le telecamere a circuito chiuso non sarebbero funzionanti. Ecco perchè non si esclude che possa trattarsi di un attentato incendiario. Ipotesi che, se confermata, rilancerebbe sul territorio interrogativi di ordine pubblico.




Siracusa. Immigrazione e riserva di Capo Murro di Porco, "il Comune faccia sentire la propria voce"

Un dibattito durato diverse ore, per sviscerare due argomenti che, per ragioni diverse, sono particolarmente spinosi e delicati. Da un lato l’immigrazione; dall’altro la vicenda legata alla perimetrazione della riserva di Capo Murro di Porto. Dal consiglio comunale, riunito questa mattina in adunanza aperta, è partito un messaggio chiaro, lanciato all’amministrazione Garozzo, affinché faccia sentire la propria voce sui temi affrontati: due sui tre previsti, mentre è slittato a data da destinarsi il punto relativo alla riqualificazione del parcheggio Talete, proposto da Simona Princiotta. Tra i parlamentari convocati hanno risposto all’appello Marika Cirone Di Marco, Edy Bandiera, Pippo Zappulla e Stefano Zito.
Sia sull’immigrazione che sulla riserva, Pippo Impallomeni ha chiesto interventi incisivi. Nel caso della gestione dell’immigrazione, anche da parte della prefettura e del questore, Mario Cageggi, “affinché si adottino le necessarie contromisure per affrontare i rischi connessi a una massiccia presenza di stranieri per effetto degli sbarchi”, mentre per l’istituzione delal riserva di Capo Murro di Porco, sull’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlata, “allo scopo bloccare l’istituzione di una riserva che avrebbe conseguenze sull’intera area della penisola Maddalena e che è già sottoposta a sei vincoli diversi”.
Differenti sono state le posizioni espresse dai banchi del Pd. Sul primo argomento, Castelluccio ha proposto di intervenire a livello istituzionale perché l’Europa svolga il suo ruolo, cominciando a modificare il protocollo di Dublino e affinché si migliori il coordinamento sul tema dei minori non accompagnati; sul piano locale, ha sottolineato la necessità di un confronto ampio con tutte “le forza in campo e le associazioni degli immigrati”. A proposito dela riserva di Capo Murro di Porco, il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Pappalardo ha chiesto all’amministrazione di partecipare ai lavori, al via domani, della Commissione regionale per la protezione del patrimonio naturalistico soprattutto per la definizione del perimetro della zona protetta.
La risposta è arrivata poco dopo dal sindaco, Giancarlo Garozzo, che ha chiarito che “quella vasta area, candidata a diventare un bacino turistico per Siracusa, non può restare così com’è, per cui dalla Regione – ha detto il primo cittadino – ci aspettiamo non solo vincoli ma anche risorse e strumenti per la sua fruzione”.
Nel merito del dibattito sull’immigrazione, Impallomeni ha posto l’accento sull’aspetto della sicurezza complessiva “ciò alle luce – ha sostenuto – di episodi che sempre più spesso vedono coinvolti cittadini extracomunitari e non”. Inoltre, Impallomeni ha evidenziato la presenza di migranti “nei posteggi, nei supermercati, presso i semafori” e le abitazioni per chiedere denaro “con atteggiamenti a volte anche minacciosi”. Il consigliere però ha voluto precisare che gli “immigrati sono nostri amici”. Noi non siamo contro nessuno ma siamo preoccupati per la sicurezza dei cittadini siracusani. Impallomeni ha fatto riferimento anche ai casi di scabbia, malaria e Tbc registrati seppur in misura minima. Infine ha proposto il suo atto di indirizzo che impegna l’Amministrazione a farsi portavoce verso il prefetto e il questore delle preoccupazioni manifestate. Anche Impallomeni che stigmatizzato la scarsa presenza di rappresentanti istituzionali, “che sempre si registra quando vengono trattati temi scottanti”.
A Impallomeni ha fatto subito di contraltare Carmen Castelluccio, che ha contestato l’impostazione del dibattito rivolto essenzialmente verso il problema della sicurezza, lasciando in secondo piano “la vera questione”, cioè l’accoglienza di profughi, spesso bambini e donne, che fuggono da guerre e violenza. Si tratta, secondo Castelluccio, di “un problema sollevato in maniera strumentale perché le preoccupazioni illustrare non rappresentano oggi un’emergenza “in nessuno dei documenti prodotti dalle istituzioni impegnate sul fronte dell’immigrazione. Invece in città si registrano esempi di buone pratiche nel mondo del volontariato che non vengono evidenziati nella giusta misura”.
Nel dibattito sono intervenute anche Cetty Vinci e Simona Princiotta che ha invitato ha condurre il problema alla reale portata e senza allarmismi, mentre Sonia D’Amico ha posto l’accento sul dramma rappresentato dai migranti minori non accompagnati. Per Alberto Palestro, “l’allarme di Impallomeni è stato frainteso, perché il senso del dibattito è di evidenziare i rischi di un fenomeno che il nostro sistema non può reggere a lungo”.
Tra i parlamentari, Marika Cirone Di Marco, dopo avere illustrato le iniziative adottate dalla Regione, si è detta disponibile a un confronto con le commissioni consiliari competenti, compresa la consulta degli immigrati. Per Pippo Zappulla, la questione va affrontata in un contesto più ampio, visto che ci si affida troppo alle strutture di volontariato.
Per la riserva di Capo murro di porco è Impallomeni ha parlato di “colpi di mano” perché si sta privando “un’area di 577 ettari alla pubblica fruizione”. La perimetrazione era già scaduta ma è stata prorogata, caso unico, per altri due anni. Una riserva, ha aggiunto, vuol dire limitare la presenza degli uomini e delle attività economiche, il tutto per tutelare la palma nana, il mirto, il coniglio, la volpe e, come fauna non autoctona, la tortora e la quaglia. Impallomeni ha evidenziato che nella zona ci sono già 6 vincoli ed è vietata la caccia. Invece si rischia colpire attività economiche già esistenti e di bloccare iniziative “che potrebbero dare ampio ristoro alla popolazione amministrata”.
Su questo tema si è innestato anche l’intervento di Cetty Vinci, per la quale la tutela del territorio è prioritaria ma va armonizzata con gli investimenti che sono già stati proposti con le dovute compensazioni. Vinci ha fatto riferimento in particolare ad un investimento alberghiero di alto livello, che può portare occupazione e per il quale sono state fornite garanzie in termini di tutela.
Per Edy Bandiera, il tema in discussione concerne la più vasta questione delle scelte per il territorio, invitando la politica e le istituzioni a recuperare il ruolo di “camera di compensazione degli interessi legittimi, quelli pubblici, che sono prioritari, e quelli privati”.
Di parere opposto è Alessandro Acquaviva per quale la riserva favorisce la fruizione. Il territorio è tutelato da norme ben precise e, nel caso di Capo murro di porco, è sottoposto al piano paesaggistico. Ma mentre le sole norme mummificano la aree sottoposte a vincoli, le riserve favoriscono la corretta fruizione attraverso una gestione attenta delle zone interessate.
Marika Cirone Di Marco ha respinto, infine, l’idea che sia stato compiuto un colpo di mano perché sono state rispettate le norme e le procedure previste. Allo stesso modo, ha bocciato la chiave di lettura secondo la quale ci sarebbe una separazione tra chi vuole favorire lo sviluppo e l’occupazione e chi invece blocca tutto questo solo perché pone l’accento sulla tutela del territorio.




Siracusa. Soccorso nel soccorso: otto migranti dalle navi Mare Nostrum all'ospedale Umberto I

Trasbordo eccezionale di otto migranti operato dalla Guardia Costiera di Siracusa. Mentre le navi “Diciottì”, pattugliare proprio della Guardia Costiera, e l’Etna (Marina Militare) transitavano nei pressi delle coste siracusane, si è reso necessario per alcuni stranieri l’immediato trasporto in ospedale. Un soccorso nel soccorso posto in essere insieme a personale del 118. Trasbordati dalle navi ale motovedette, gli otto sono stati trasferiti in banchina a Siracusa e da qui all’Umberto I. Un migrante necessitava di un trattamento di dialisi, mentre gli altri accusavano forti malori per i postumi del grave stato di disidratazione in cui versavano al momento dell’intercetto effettuato da mezzi navali italiani.




Siracusa. Pulizie al Paolo Orsi: scade il contratto, a casa i 15 dipendenti dell'impresa

La “spada di Damocle” di un imminente licenziamento per i 15 dipendenti della “P.f.e”, l’azienda che si occupa della pulizia del museo archeologico “Paolo Orsi”, il cui contratto è in scadenza. Prospettive preoccupanti per i dipendenti dell’impresa, che hanno annunciato un sit-in per il 12 giugno mattina, a partire dalle 9, davanti la sede del museo, in viale Teocrito. “Un servizio importante- sottolinea il segretario generale della Fisascat Cisl, Vera Carasi- quello che svolgono questi lavoratori, impegnati all’interno delle sale museali e degli uffici. Appare incredibile- protesta Carasi- che si proceda ai licenziamenti per cambio gestione in mancanza di una gara che riassegni il servizio. Un doppio danno- prosegue la rappresentante sindacale- Il primo lo si causa ai lavoratori, che si ritrovano a spasso, ma anche un danno notevole alla struttura, che sarà probabilmente costretta a chiudere”.




Siracusa. Niente soldi per la chiesa di Santa Lucia, Vinciullo: "non si metta in discussione l'arrivo delle spoglie della Patrona"

“Ad oggi non c’è alcun finanziamento da parte del Dipartimento di Protezione Civile per la chiesa di Santa Lucia, alla Borgata”. Lo ha spiegato agli allarmati consiglieri del quartiere  l’on. Vincenzo Vinciullo. Il colonnato è interdetto e per entrare nella basilica si passa attraverso un corridoio in legno e tubi innocenti. Una situazione statica da valutare, a causa di infiltrazioni, e che rischia di far saltare per la Borgata la visita delle spoglie di Santa Lucia, attese per dicembre.
Eppure proprio il portico d’ingresso era stato interessato pochi anni fa da lavori di restauro. “E in questi casi occorre mettere in atto interventi di natura tecnico-amministrativa che salvaguardino l’interesse pubblico e le somme impegnate, anche attraverso l’instaurazione di un contenzioso con la ditta che ha eseguito i lavori”, è l’idea di Vinciullo.
“Intanto non c’è dubbio alcuno che i lavori sul colonnato devono essere fatti velocemente. Tuttavia, la mancata realizzazione di detti lavori non può assolutamente mettere in discussione l’arrivo delle spoglie della nostra venerata Patrona nella chiesa omonima. Non ha senso, però, continuare a inseguire la notizia e dare per scontato il finanziamento dell’opera che, proprio perché legato a fattori esterni all’amministrazione regionale, potrebbe  non rendersi disponibile prima del 14 dicembre oppure giungere nell’imminenza dell’arrivo di Santa Lucia rendendo, quindi, impossibile la conclusione dei lavori. Bisogna pertanto predisporre un piano alternativo per evitare poi difficoltà che diventerebbero insormontabili”.