Siracusa. Su Tasi, Tari e Imu le proposte di Progetto Siracusa-Articolo 4

Regolamenti e aliquote Imu, Tasi e Tari. Martedì se ne occupa il Consiglio Comunale e Progetto Siracusa-Articolo 4 annuncia battaglia. “È come se l’esperienza della Tares non fosse servita. Si reiterano gli stessi errori del passato, tentando di nascondere la polvere sotto il tappeto”, dice Fabio Rodante. “Noi faremo la nostra parte, tentando di alleggerire la pressione fiscale. Per l’Imu proponiamo di ridurre l’aliquota sulle seconde case, già al massimo consentito per legge. Per quanto riguarda la Tasi, invece, chiediamo detrazioni progressive rispetto alle rendite catastali, affiancate dal quoziente familiare con detrazioni per ogni figlio a carico, convivente, minore di  26 anni”.




Siracusa. A fuoco saracinesca di un negozio di via Sofio Ferrero

Incendio in un negozio di via Sofio Ferrero, nella zona di via Alessandro Specchi. Dopo la segnalazione al 118, una pattuglia delle Volanti ha raggiunto l’esercizio commerciale, appurando che le fiamme ne avevano annerito la saracinesca. Non un ingente danno economico, quindi, per i gestori dell’attività. La polizia ha avviato le indagini per fare chiarezza sull’episodio.




Siracusa. Paura ma danni contenuti per un incendio alla Pizzuta

Un’alta colonna di fumo, visibile da gran parte della città e decine di chiamate al centralino dei vigili del fuoco. Tra queste, quelle preoccupate dei residenti di  via Modica, via Comiso e via Ispica  lambite da un incendio che in pochi minuti ha bruciato sterpi ed erbacce.
Partito da un’area interna dell’ex manicomio di contrada Pizzuta, si è diffuso sospinto dal vento sino a lambire anche alcuni impianti elettrici presenti nella zona. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno circoscritto e messo in sicurezza prima le aree più a rischio quindi hanno completamente domato l’incendio.
E’ avvenuto tutto nell’arco della tarda mattina di ieri.




Siracusa. Abbraccio collettivo in piazza dei Cavalieri di Malta, l'iniziativa parte dal web

Un appuntamento lanciato, come capita sempre più spesso, dai social network. Alcune decine di persone “taggate” e, in questo modo, invitate a partecipare. Una veloce consultazione per stabilire giorno e ora. E’ nata così, ieri, su Facebook l’idea di un abbraccio collettivo, che sabato 24 maggio, a partire dalle 19, ci si scambierà in piazza dei Cavalieri di Malta, nel cuore di Ortigia. Persone che si conoscono, ma anche che non si sono mai viste in vita loro, trovandosi le une accanto alle altre, si abbracceranno in una sorta di flash mob dei bei sentimenti. L’iniziativa è di Angelo La Manna, che propone “un abbraccio di pace, amicizia, fratellanza. L’abbraccio- spiega nel suo invito virtuale- è un gesto reciproco e gratuito. Non costa nulla e non richiede molto tempo. E’ un vero e proprio dono reciproco, benefico per entrambe le persone che si abbracciano e si donano calore e conforto a vicenda. E’, inoltre, un gesto positivo di riappacificazione. Aiuta le persone a sfogarsi e ad aprirsi con gli altri”. Tutte ottime ragioni per riscoprirne il valore. Da qualche ora è partita su Facebook la catena degli inviti. E c’è anche chi ipotizza già ulteriori momenti di riscoperta di preziosi angoli di Ortigia attraverso eventi di questo tipo, riproponendo, ad esempio, il “bacio collettivo”.

 




Siracusa. Bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri, mostra al Bellomo

Il Bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri in una mostra allestita alla galleria di palazzo Bellomo. E’ l’iniziativa che sarà presentata martedì mattina, alle 9,30, al Bellomo dal comandante provinciale dei carabinieri, Mauro Perdichizzi, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose del territorio. La mostra rimarrà  aperta gratuitamente al pubblico fino al prossimo 8 giugno.

 




Siracusa. Contro l'omofobia, la bandiera arcobaleno sul balcone del Vermexio

Giornata Internazionale contro l’Omofobia e sul balcone al primo piano di Palazzo Vermexio viene esposta la bandiera arcobaleno. La richiesta era stata avanzata da Arcigay Siracusa come segnale tangibile di partecipazione alla lotta all’omofobia, ed è stata accolta dall’amministrazione comunale. Per tutta la giornata di ieri, la bandiera “rainbow” ha fatto bella mostra di se sul balcone principale del palazzo di città.




Siracusa. Carburante agricolo anche per l'aratura di foraggere e terreni a riposo

Carburante agricolo anche per operazioni colturali come l’aratura di foraggere e terreni a riposo. E’ la decisione dell’assessorato regionale all’Agricoltura, retto da Ezechia Paolo Reale. Motivo di soddisfazione per il presidente provinciale di Confagricoltura, Massimo Franco, che nei giorni scorsi aveva chiesto chiarimenti su alcuni dubbi interpretativi sulle disposizioni relative assegnazione di carburante agricolo per  pratiche  tipiche di questo territorio. “L‘aratura profonda delle foraggere e dei terreni a riposo – spiega Franco -rappresenta una tecnica colturale ce consente anche di diminuire i rischi di incendio e di ridurre i costi di gestione energetici, che dopo quelli della manodopera rappresentano un peso importante che le imprese sostengono”.




Siracusa. Dopo l'attentato alla Sics, parla Caligiore (Antiracket): "Messaggio lanciato dagli estorsori agli imprenditori. Io vi dico denunciate"

“Hanno voluto colpire un imprenditore in vista e che non paga il pizzo. Così cercano di lanciare un messaggio a tutti gli altri: cedete all’estorsione o sono guai”. E’ chiara la lettura che il presidente provinciale dell’associazione Antiracket, Paolo Caligiore, da dell’attentato intimidatorio alla Sics, impegnata nei lavori di rifacimento della statale che collega Siracusa a Floridia. “Già in passato la ditta ha subito episodi simili e noi siamo sempre stati al loro fianco, contro ogni estorsione. Ma il piccolo imprenditore che assiste a questi fatti, si spaventa e finisce per pagare”. C’è un sistema per rompere il gioco perverso, e Caligiore lo ricorda a gran voce. “Denunciate, l’unica via d’uscita è la denuncia. Non si può scendere a compromessi con i delinquenti”. Ma il presidente dell’antiracket provinciale teme che dopo il clamore mediatico, torni il silenzio sul grave problema. “Parleremo con il prefetto e chiederemo anche noi una riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Il fatto è inquietante. Ma non possiamo rimanere tra tre, quattro giorni noi da soli accanto all’imprenditore vittima del racket. Si deve capire che il problema è di natura sociale e serve un’attenzione massima sempre. Ed è quello che facciamo noi”.




Siracusa. In porto l'Europa 2 con i suoi 600 turisti. "Ma senza banchina abbiamo cacciato i mega-yacht"

E’ entrata questa mattina nel porto di Siracusa l’Europa 2, nave da crociera di una compagnia tedesca con a bordo 600 persone, compreso l’equipaggio. I croceristi rimarranno a Siracusa fino a questa sera quando la nave ripartirà per proseguire nel suo viaggio. I turisti raggiungeranno la terra ferma con i tender per poi andare a passeggio in Ortigia e visitare negozi e ristoranti del centro storico.
Ma per una nave che arriva, ce ne sono tre che vanno via. “Non è esatto, le stiamo dovendo cacciare”, dice non senza polemica l’operatore marittimo Alfredo Boccadifuoco. Si tratta di tre mega-yacht: l’Ace e il Garcon di proprietà di un magnate russo e il Carla Maria di uno svizzero. Si tratta di lussuose imbarcazioni che vanno dai 30 ai 90 metri. Ma per loro a Siracusa non c’è più spazio. I famosi settanta metri di banchina (74 per l’esattezza, ndr) che, al porto Grande, erano stati garantiti agli operatori del settore nautico nonostante i lavori in corso, non sarebbero più disponibili. “Fino a ieri c’era una chiatta in quello spazio e gettava pietre in mare. Che io sappia, poi, quel tratto di banchina è stato già richiesto al Comune dalla ditta che si occupa della riqualificazione del porto. Eravamo convinti che ci avrebbero lasciato lo spazio per lavorare almeno fino a luglio ma così non sarebbero neanche dieci giorni. Sembra quasi una presa in giro”, si sfoga amareggiato Boccadifuoco.

(foto: l’Europa 2 e, di fianco, il mega yacht in partenza, l’Ace)




Siracusa. Miasmi, l'assessore Italia: "I protocolli non ci interessano. Vogliamo sapere cosa respiriamo"

“Il Comune non firmerà il nuovo protocollo dell’Ambiente a meno che con contempli il controllo pubblico del monitoraggio dell’aria, a cui fare seguire azioni specifiche”. Non lasciano spazio ai dubbi le parole del vice sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a pochi giorni dall’ultimo “episodio acuto” di miasmi che giovedì sera, per almeno due ore, è stato avvertito dai residenti della zona di Grottasanta, viale Tunisi e piazza San Giovanni. All’assessore all’Ambiente non piace parlare di “protocolli” e “documenti, come quello del 2005, rimasti lettera morta. Adesso lo si modifica e “infiocchetta- prosegue Italia- ma all’amministrazione comunale non interessa se non produce effetti concreti e immediati”. Il vice sindaco ribadisce le lacune che il sistema di rilevamento delle sostanze inquinanti sconta, fino ad oggi, nell’area industriale e in città. “Quando si verificano sfiaccolamenti- ricorda il vice sindaco- non sappiamo cosa viene bruciato, perchè molte sostanze non vengono ancora monitorate. Impossibile, quindi, conoscere anche gli effetti che l’emissione di questi fumi comporta per l’ambiente e la salute dei cittadini”. Le centraline gestite dall’ex Provincia e dall’Arpa non sarebbero adeguate alle esigenze del territorio. “Molte sono in manutenzione- spiega Italia- e quindi non funzionanti. In altri casi avrebbero bisogno di una riequilibrature. Le centraline del Cipa, invece, sono all’avanguardia e precise. Per questo chiediamo con forza che a gestirle non siano i privati,le stesse aziende del polo petrolchimico, ma l’amministrazione comunale, un ente pubblico che possa garantire la massima trasparenza, fermo restando che certamente il lavoro viene già svolto nel migliore dei modi”. Su questo palazzo Vermexio non avrebbe intenzione di fare alcun passo indietro. “Il sindaco è determinato- conclude Italia- perché si fa portavoce dell’esasperazione dei cittadini, che non hanno nessuna intenzione di respirare veleni di cui nemmeno conosce il nome. Assurdo, ad esempio, che non vengano rilevate sostanze tra le più nocive, come il benzene o lo xilene”.