Siracusa celebra l'Anzac Day, festa nazionale australiana. Papaveri rossi per i caduti dell'Operation Husky del '43

Una ghirlandaia in memoria dei caduti australiani e neozelandesi al Commonwealth War Graves Commission di Siracusa. E’ l’iniziativa, voluta dall’istituto di Cultura Sicilia e Australia,  che si svolgerà domani alle 12.  La cerimonia di commemorazione sarà guidata dalla presidente dell’istituto, Maria Sanciolo Bell e dal suo vice,  Gaetano Failla. E’ la prima volta che in Sicilia viene celebrata l’Anzac Day, festa nazionale australiana e neozelandese in memoria di chi perse la vita durante la campagna militare del 1943 in Sicilia. L’ Operation Husky iniziò il 10 luglio ’43 , quando le Forze Alleate Americane e del Commonwealth invasero la Sicilia in preparazione all’assalto della penisola e si concluse il 17 agosto successivo, quando le truppe degli Alleati si ricongiunsero a Messina, ma non riuscirono a sconfiggere le forze armate tedesche. Ogni tomba – 5 i caduti australiani sepolti a Siracusa – sarà contrassegnata da una bandierina australiana o neo zelandese e dei papaveri rossi.




Siracusa. Di Lorenzo-Princiotta, i post della polemica: dalla Cittadella al rimpasto…

Simona Princiotta schiuma rabbia. Aveva presentato una richiesta di convocazione urgente per un Consiglio Comunale da dedicare alla Cittadella dello Sport, struttura sull’orlo della fatiscenza. Nonostante 18 firme raccolte, la conferenza dei capigruppo ha deciso che di Cittadella può anche parlarsene il 29 maggio e non come punto unico di discussione ma insieme ad altri. Tutto confermato durante le riunioni odierne delle Commissioni. E alla fine la Princiotta sfoga la sua rabbia su Facebook attaccando il presidente della Quinta Commissione, Elio di Lorenzo. “Ma tu non eri quello che dovevi fare anticipare l’ordine del giorno sulla Cittadella? Non hai dichiarato pubblicamente che trattare l argomento a maggio era un errore? Hai cambiato idea improvvisamente? Ma come siete tutti uomini liberi…”, scrive sarcasticamente la consigliera del Pd. Immediata la risposta, stesso mezzo, di Elio Di Lorenzo. Che sceglie la via della cordialità. “Simo, non fare così. Sono sempre dell’avviso che è un errore porre il problema della Cittadella dello Sport il 29 maggio, quindi nessun passo indietro. Dal momento che ti stimo in maniera sostanziale e non formale devo precisarTi alcune cose: la data del 29 maggio è stata concordata con il capogruppo del tuo partito(Pd) alla Conferenza dei capigruppo, quindi a lui la cazziata; con i presidenti delle altre Commissioni Consiliari non ho ancora parlato perché io non vivo di sola politica, ed oltre a lavorare ho anche una famiglia; quando parlerò con gli altri presidenti delle Commissioni Consiliari, non è detto che sarò così influente da ottenere un parere positivo quale io e tu ci auguriamo. Ti anticipo comunque che, proprio per l’importanza del problema, la prossima settimana noi Consiglieri Comunali della Lista Garozzo chiederemo un incontro con l’assessore Cavarra sulle problematiche che stiamo dibattendo”. Finita qui? Per niente, il meglio deve ancora venire. Perchè Simona Princiotta mostra la sua pubblica sfiducia: “incontri con la Cavarra ne ho fatti talmente tanti da non avere più nulla da dirle. Dovrei forse parlare con il futuro assessore Cavarra (Salvo, ndr)”. La risposta di Elio Di Lorenzo spiazza tutti. “Stai entrando in un campo minato! Non ti lamentare se le bombe ti scoppieranno sotto i piedi!”. Due punti esclamativi che si guadagnano i commenti di tanti spettatori interessati su Fb.




Siracusa. Piano annuale e triennale delle opere pubbliche, la Commissione Urbanistica dice si

Esitato con parere favorevole dalla Commissione Urbanistica  il programma annuale e triennale delle opere pubbliche 2014-2016. Il parere è obbligatorio ma non vincolante ed è stato votato da sei componenti su sette, con un solo astenuto. “Il parere è stato reso nei tempi e nei modi previsti dal regolamento con procedura d’urgenza, vale a dire entro seigiorni dal ricevimento della proposta”, spiega il presidente della Commissione, Alfredo Foti (Pd).  Tra le priorità dell’amministrazione – inserite  nel piano annuale – ci sono il completamento di Sala Randone, il completamento dei lavori di via Agatocle, la realizzazione dei solarium comunali, lavori di manutenzione ordinaria di impianti edilizia scolastica.  La proposta potrà ora essere emendata dai consiglieri comunali riuniti in un’apposita seduta.




Siracusa. Il campione del mondo di fioretto, Barrera, e il topo al campo scuola. "Salviamo le strutture sportive"

Stefano Barrera è uno dei pochi atleti siracusani premiati dal Coni con il Collare d’oro al merito sportivo. Fa parte dell’elite nostrana insieme a Valentino Gallo, Sandro Campagna e Gibilisco. Tutti accomunati dal fatto che per proseguire nel loro sogno sportivo hanno dovuto lasciare Siracusa. Ma a differenza degli altri, il fiorettista Barrera (2 volte oro ai mondiali, 3 volte campione europeo e protagonista di un titolo italiano vinto al teatro greco di Siracusa nel 2010) dopo sedici anni a Frascati, a due passi dal centro federale, ha deciso di tornare per allenarsi nella sua città. Così, da qualche settimana è uno degli abituali frequentatori del camposcuola Di Natale.
Questa mattina la strana avventura. “Avevo appena finito la prima parte di lavoro e mi sono avvicinato ai gradoni della tribuna per fare dello stretching”, ci racconta. Inizia gli esercizi per distendere la muscolatura quando la sua attenzione viene attratta da una strana macchia grigia. “Mi avvicino e scopro che era un bel topo morto”. Non è finita qui. “C’erano anche due bambini che ci stavano giocando con dei legnetti. Ho spiegato loro che il topo è un potenziale veicolo di infezioni e malattie e quindi li ho pregati di andare dai loro genitori non senza avergli fatto lavare le mani nella vicina fontanella”.
Stefano Barrera, abituato agli impianti di mezzo mondo, una cosa così non l’aveva ancora vista. “Mi ha un pò scioccato. E vi spiego anche il motivo. Sono tornato a Siracusa dopo tanto tempo e ricordavo gli impianti in altre condizioni. Sono molto dispiaciuto per le condizioni della Cittadella e del campo scuola. Ora, un topo ci può stare, la struttura è all’aperto. Ma dopo qualche ora andrebbe tolto da chi si occupa della pulizia o della guardiania della struttura. Insomma, qualcuno dovrebbe controllare, almeno nei pressi della pista. Qui al mattino vedo di tutto. Ragazzi che fanno i bulli o disturbano chi si allena. Altri che si divertono a sporcare o smontare attrezzature o strutture. Ci vuole un freno”, dice accorato Stefano Barrera. Che lancia da SiracusaOggi.it un appello per salvare i principali impianti sportivi di Siracusa. “Non voglio fare politica. Ma a chi ama Siracusa e lo sport chiedo di fare tutto il possibile per salvare quello che abbiamo. Che è tanto. Poche città possono vantare questo tipo di strutture. Oggi, però, sono allo sbando o quasi. Non è giusto che per emergere e rimanere a certi livelli dobbiamo essere sempre costretti a far emigrare i nostri campioni per realizzare il loro progetto di sport, come ho fatto io”.
barrera




Siracusa. Il campione del mondo di fioretto, Barrera, e il topo al campo scuola. "Salviamo le strutture sportive"

Stefano Barrera è uno dei pochi atleti siracusani premiati dal Coni con il Collare d’oro al merito sportivo. Fa parte dell’elite nostrana insieme a Valentino Gallo, Sandro Campagna e Gibilisco. Tutti accomunati dal fatto che per proseguire nel loro sogno sportivo hanno dovuto lasciare Siracusa. Ma a differenza degli altri, il fiorettista Barrera (2 volte oro ai mondiali, 3 volte campione europeo e protagonista di un titolo italiano vinto al teatro greco di Siracusa nel 2010) dopo sedici anni a Frascati, a due passi dal centro federale, ha deciso di tornare per allenarsi nella sua città. Così, da qualche settimana è uno degli abituali frequentatori del camposcuola Di Natale.
Questa mattina la strana avventura. “Avevo appena finito la prima parte di lavoro e mi sono avvicinato ai gradoni della tribuna per fare dello stretching”, ci racconta. Inizia gli esercizi per distendere la muscolatura quando la sua attenzione viene attratta da una strana macchia grigia. “Mi avvicino e scopro che era un bel topo morto”. Non è finita qui. “C’erano anche due bambini che ci stavano giocando con dei legnetti. Ho spiegato loro che il topo è un potenziale veicolo di infezioni e malattie e quindi li ho pregati di andare dai loro genitori non senza avergli fatto lavare le mani nella vicina fontanella”.
Stefano Barrera, abituato agli impianti di mezzo mondo, una cosa così non l’aveva ancora vista. “Mi ha un pò scioccato. E vi spiego anche il motivo. Sono tornato a Siracusa dopo tanto tempo e ricordavo gli impianti in altre condizioni. Sono molto dispiaciuto per le condizioni della Cittadella e del campo scuola. Ora, un topo ci può stare, la struttura è all’aperto. Ma dopo qualche ora andrebbe tolto da chi si occupa della pulizia o della guardiania della struttura. Insomma, qualcuno dovrebbe controllare, almeno nei pressi della pista. Qui al mattino vedo di tutto. Ragazzi che fanno i bulli o disturbano chi si allena. Altri che si divertono a sporcare o smontare attrezzature o strutture. Ci vuole un freno”, dice accorato Stefano Barrera. Che lancia da SiracusaOggi.it un appello per salvare i principali impianti sportivi di Siracusa. “Non voglio fare politica. Ma a chi ama Siracusa e lo sport chiedo di fare tutto il possibile per salvare quello che abbiamo. Che è tanto. Poche città possono vantare questo tipo di strutture. Oggi, però, sono allo sbando o quasi. Non è giusto che per emergere e rimanere a certi livelli dobbiamo essere sempre costretti a far emigrare i nostri campioni per realizzare il loro progetto di sport, come ho fatto io”.

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Siracusa. 'Strani' incontri al Di Natale. Il maestro Mica chiama Barrera: "Stefano, scambiamo due parole"

Non si fa attendere la risposta alle parole di Stefano Barrera e il suo “curioso” incontro al camposcuola Di Natale (leggi qui). E arriva dalla voce di un altro personaggio noto agli sportivi siracusano, il maestro Luciano Mica. Dal calcio all’atletica ha cresciuto generazioni di atleti e campioni. E con dedizione sta dedicandosi in questi mesi al camposcuola, spesso sobbarcandosi oneri e compiti. “Al grande Stefano Barrera vorrei ricordare che in mattinata c’ero anche io impegnato a dare l’acqua al prato, a buttare il topo in questione nella spazzatura, a tagliare l’erba, a sistemare la gabbia del martello con la squadra del Comune, a preventivare lavori di sicurezza per un impianto pulito e in ordine o no? Non eri solo Stefano, dammi l’onore di scambiare qualche battuta con un campione come te”, la parte finale del messaggio che il maestro Mica spedisce direttamente al fiorettista siracusano.




Siracusa. 'Strani' incontri al Di Natale. Il maestro Mica chiama Barrera: "Stefano, scambiamo due parole"

Non si fa attendere la risposta alle parole di Stefano Barrera e il suo “curioso” incontro al camposcuola Di Natale (leggi qui). E arriva dalla voce di un altro personaggio noto agli sportivi siracusano, il maestro Luciano Mica. Dal calcio all’atletica ha cresciuto generazioni di atleti e campioni. E con dedizione sta dedicandosi in questi mesi al camposcuola, spesso sobbarcandosi oneri e compiti. “Al grande Stefano Barrera vorrei ricordare che in mattinata c’ero anche io impegnato a dare l’acqua al prato, a buttare il topo in questione nella spazzatura, a tagliare l’erba, a sistemare la gabbia del martello con la squadra del Comune, a preventivare lavori di sicurezza per un impianto pulito e in ordine o no? Non eri solo Stefano, dammi l’onore di scambiare qualche battuta con un campione come te”, la parte finale del messaggio che il maestro Mica spedisce direttamente al fiorettista siracusano.




Siracusa. Pesce "irregolare", multe a ristoranti e pescherie. Sequestrate attrezzature non consentite

Una rete da pesca di circa 400 metri nelle acque di Fontane Bianche. L’hanno scoperta e sequestrata gli uomini della Polizia marittima della Capitaneria di Porto di Siracusa, al termine di un attento monitoraggio legato all’attività di contrasto alla pesca illegale. Un servizio che nei giorni scorsi ha condotto all’identificazione di un uomo che  si dedicava abitualmente, a bordo della sua imbarcazione,  alla pesca sportiva con attrezzatura non consentita,  per rivendere successivamente il prodotto ittico. Il pescatore irregolare è stato sanzionato per mille euro. Precedentemente, gli uomini della Capitaneria di Porto hanno sequestrato 100 chili di tonno rosso privo di certificato di cattura, obbligatorio, e posto in vendita in una pescheria di Siracusa.  Proseguono anche i controlli nei ristoranti della provincia. Diverse le irregolarità riscontrate in tema di tracciabilità, tanto da elevare multe per complessivi 11 mila euro . Denunciato, infine, il proprietario di una pescheria che vendeva “rossetto”, specie ittica tutelata dalla normativa vigente in materia. I controlli proseguiranno nelle prossime settimane, al fine di garantire la sicurezza del consumatore finale.




Siracusa. Pesce "irregolare", multe a ristoranti e pescherie. Sequestrate attrezzature non consentite

Una rete da pesca di circa 400 metri nelle acque di Fontane Bianche. L’hanno scoperta e sequestrata gli uomini della Polizia marittima della Capitaneria di Porto di Siracusa, al termine di un attento monitoraggio legato all’attività di contrasto alla pesca illegale. Un servizio che nei giorni scorsi ha condotto all’identificazione di un uomo che  si dedicava abitualmente, a bordo della sua imbarcazione,  alla pesca sportiva con attrezzatura non consentita,  per rivendere successivamente il prodotto ittico. Il pescatore irregolare è stato sanzionato per mille euro. Precedentemente, gli uomini della Capitaneria di Porto hanno sequestrato 100 chili di tonno rosso privo di certificato di cattura, obbligatorio, e posto in vendita in una pescheria di Siracusa.  Proseguono anche i controlli nei ristoranti della provincia. Diverse le irregolarità riscontrate in tema di tracciabilità, tanto da elevare multe per complessivi 11 mila euro . Denunciato, infine, il proprietario di una pescheria che vendeva “rossetto”, specie ittica tutelata dalla normativa vigente in materia. I controlli proseguiranno nelle prossime settimane, al fine di garantire la sicurezza del consumatore finale.




Rimborso delle bollette dell'acqua, interrogazione dell'onorevole Cirone Di Marco

Ai siracusani vanno rimborsate le quote di remunerazione del capitale investito nelle tariffe dell’acqua dal 21 luglio al 31 dicembre 2011. Un rimborso, quindi, delle bollette idriche chiesto con tanto di interrogazione dalla deputata regionale Marika Cirone Di Marco.
Un provvedimento dell’Autorità per l’energia ha stabilito anche per la Sicilia il rimborso ai consumatori delle quote inserite in bolletta dagli Ato che non si erano adeguati al decurtamento dei costi relativi alla remunerazione del capitale investito per i sei mesi successivi al referendum del 2011, fino all’entrata in vigore del metodo tariffario transitorio. Secondo l’Autorità, le società di gestione dovranno accreditare l’importo da restituire agli utenti già dalla prossima bolletta d’acqua. In Sicilia, inoltre, sarebbero ancora da quantificare le somme dovute dall’Ato di Enna, Caltanissetta e Siracusa, mentre per Palermo, Messina, Ragusa e Trapani la quota oggetto del rimborso sarebbe quantificata forfettariamente, mentre nulla sarebbe dovuto dall’Ato di Catania e da quello di Agrigento in quanto non è stata mai inserita in tariffa la remunerazione del capitale investito.
Per quanto riguarda Siracusa, essendo la società di gestione in procedura fallimentare e avendo ceduto ad altra società privata il ramo d’azienda che assicura il servizio d’erogazione dell’acqua, c’è il timore che la procedura di rimborso possa incappare in resistenze o rinvii che di fatto eluderebbero il tassativo obbligo ad un rimborso tempestivo e, quindi, porterebbero a un mancato rispetto dei diritti del cittadino. Marika Cirone Di Marco chiede, quindi, quali misure l’assessore regionale per l’Energia intende adottare, per verificare la pronta attuazione in Sicilia del provvedimento dell’Autorità, per il rimborso agli utenti del servizio idrico delle quote relative alla “remunerazione del capitale investito”. Chiede, infine, come ritiene d’intervenire nello specifico ambito di Siracusa per rassicurare gli utenti circa il rispetto, anche in presenza di procedure fallimentari, del suddetto provvedimento dell’Autorità per l’energia.