Siracusa. Scambio di idee tra assessori regionali. Sgarlata e Reale: "Forestali per pulire parco Neapolis"

Ezechia Paolo Reale inizia il suo lavoro da assessore regionale all’Agricoltura e Pesca con una serie di incontri sul territorio. Inizia dalla “sua” Siracusa e dagli agricoltori. Appuntamenti nel tardo pomeriggio in un hotel cittadino. Una riunione a cui ne seguiranno altre, con esponenti del settore pesca, intanto. Poi incontri nelle altre province.
In questa prima fase, attenzioni puntate proprio su Siracusa da dove arrivano decine di segnalazioni e richieste di intervento dirette al neo assessore regionale. Una di queste, curiosamente, è stata lanciata dalla collega di giunta – e anche lei siracusana – Mariarita Sgarlata. Da assessore al territorio ha chiesto a Reale di voler riproporre la felice esperienza di pulizia del parco della Neapolis con il coinvolgimento dei forestali, di cui dispone proprio l’assessorato all’agricoltura. “Alla Sgarlata mi lega una grande amicizia che affonda negli anni passati”, spiega Ezechia Paolo Reale. “Tra il mio e il suo assessorato ci sono diversi punti di contatto. L’idea di utilizzare nuovamente i forestali per questo tipo di operazioni merita attenzione. Mi sembra positiva. Però servono convenzioni e accordi” a cui si lavorerà a Palermo nelle prossime settimane. La linea però è chiara: “Agricoltura, pesca e Beni Culturali: sono il futuro della nostra terra”.




Siracusa. Scambio di idee tra assessori regionali. Sgarlata e Reale: "Forestali per pulire parco Neapolis"

Ezechia Paolo Reale inizia il suo lavoro da assessore regionale all’Agricoltura e Pesca con una serie di incontri sul territorio. Inizia dalla “sua” Siracusa e dagli agricoltori. Appuntamenti nel tardo pomeriggio in un hotel cittadino. Una riunione a cui ne seguiranno altre, con esponenti del settore pesca, intanto. Poi incontri nelle altre province.
In questa prima fase, attenzioni puntate proprio su Siracusa da dove arrivano decine di segnalazioni e richieste di intervento dirette al neo assessore regionale. Una di queste, curiosamente, è stata lanciata dalla collega di giunta – e anche lei siracusana – Mariarita Sgarlata. Da assessore al territorio ha chiesto a Reale di voler riproporre la felice esperienza di pulizia del parco della Neapolis con il coinvolgimento dei forestali, di cui dispone proprio l’assessorato all’agricoltura. “Alla Sgarlata mi lega una grande amicizia che affonda negli anni passati”, spiega Ezechia Paolo Reale. “Tra il mio e il suo assessorato ci sono diversi punti di contatto. L’idea di utilizzare nuovamente i forestali per questo tipo di operazioni merita attenzione. Mi sembra positiva. Però servono convenzioni e accordi” a cui si lavorerà a Palermo nelle prossime settimane. La linea però è chiara: “Agricoltura, pesca e Beni Culturali: sono il futuro della nostra terra”.




Siracusa. Cittadella a pezzi. "Un anno di lavori ma col project financing tornerà un gioiello"

“La Cittadella dello Sport ha problemi strutturali molto seri”. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, non usa giri di parole e all’indomani della chiusura della piscina piccola – che segue di qualche settimana la chiusura della tribuna e degli spogliatoi della Caldarella – spiega il piano dell’amministrazione per salvare l’impianto voluto con forza da Concetto Lo Bello. “Non appena insediati abbiamo preso coscienza del problema”, esordisce Garozzo. “Da consigliere comunale sapevo già che le casse pubbliche non disponevano di fondi per quel tipo di interventi necessari alla Cittadella. Cercare finanziamenti avrebbe potuto richiedere del tempo, anche troppo per le condizioni della struttura. Per cui abbiamo iniziato a lavorare al progetto di finanza. E in questa ottica abbiamo affidato la gestione solo per dieci mesi. Alla scadenza, il bando per il project financing sarà pronto e pubblico”, annuncia Garozzo.
I lavori radicali richiederanno almeno un anno. Dodici mesi – è la previsione – senza Cittadella dello Sport. “Dovremo chiudere per forza di cose. Ma alla fine riavremo l’impianto come un gioiello, come lo pensò Lo Bello. Un’altra strada non c’era”, dice ancora il sindaco. “Pensare che la Cittadella possa avere un futuro senza il project financing è utopia. La struttura è complessa e renderla funzionale con una struttura totalmente pubblica è difficile. Gli ultimi anni lo testimoniano. Le associazioni sportive litigano per pagare e per gli spazi. In mezzo il Comune che non incassa praticamente nulla”. Solo costi. “Ecco perchè serve una parte terza, come il privato coinvolto nel progetto di finanza”. Ma il Comune non si tirerà fuori del tutto dalla gestione della Cittadella dello Sport. “No, il pubblico non sarà fatto fuori. Ci saranno quindi garanzie per le scuole e le loro necessità e spazi negli impianti per manifestazioni in cui è coinvolta l’amministrazione”, assicura Giancarlo Garozzo.
L’occasione dei massicci lavori potrebbe rivelarsi ideale anche per la tanto reclamata copertura della piscina grande, la Caldarella. Dove ancora si gioca esposti alle intemperie. “Nel bando stiamo prevedendo anche questo. Bisogna vedere se questa parte del progetto reggerà economicamente alla presentazione delle offerte che riceveremo”.




Siracusa. Cittadella a pezzi. "Un anno di lavori ma col project financing tornerà un gioiello"

“La Cittadella dello Sport ha problemi strutturali molto seri”. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, non usa giri di parole e all’indomani della chiusura della piscina piccola – che segue di qualche settimana la chiusura della tribuna e degli spogliatoi della Caldarella – spiega il piano dell’amministrazione per salvare l’impianto voluto con forza da Concetto Lo Bello. “Non appena insediati abbiamo preso coscienza del problema”, esordisce Garozzo. “Da consigliere comunale sapevo già che le casse pubbliche non disponevano di fondi per quel tipo di interventi necessari alla Cittadella. Cercare finanziamenti avrebbe potuto richiedere del tempo, anche troppo per le condizioni della struttura. Per cui abbiamo iniziato a lavorare al progetto di finanza. E in questa ottica abbiamo affidato la gestione solo per dieci mesi. Alla scadenza, il bando per il project financing sarà pronto e pubblico”, annuncia Garozzo.
I lavori radicali richiederanno almeno un anno. Dodici mesi – è la previsione – senza Cittadella dello Sport. “Dovremo chiudere per forza di cose. Ma alla fine riavremo l’impianto come un gioiello, come lo pensò Lo Bello. Un’altra strada non c’era”, dice ancora il sindaco. “Pensare che la Cittadella possa avere un futuro senza il project financing è utopia. La struttura è complessa e renderla funzionale con una struttura totalmente pubblica è difficile. Gli ultimi anni lo testimoniano. Le associazioni sportive litigano per pagare e per gli spazi. In mezzo il Comune che non incassa praticamente nulla”. Solo costi. “Ecco perchè serve una parte terza, come il privato coinvolto nel progetto di finanza”. Ma il Comune non si tirerà fuori del tutto dalla gestione della Cittadella dello Sport. “No, il pubblico non sarà fatto fuori. Ci saranno quindi garanzie per le scuole e le loro necessità e spazi negli impianti per manifestazioni in cui è coinvolta l’amministrazione”, assicura Giancarlo Garozzo.
L’occasione dei massicci lavori potrebbe rivelarsi ideale anche per la tanto reclamata copertura della piscina grande, la Caldarella. Dove ancora si gioca esposti alle intemperie. “Nel bando stiamo prevedendo anche questo. Bisogna vedere se questa parte del progetto reggerà economicamente alla presentazione delle offerte che riceveremo”.




Siracusa. Federica Buda corre a The Voice of Italy: "Punto ai live, grazie per l'affetto"

“Sto benissimo. Sto vivendo un sogno”. E mentre al telefono ti racconta le sue sensazioni, la immagini solare e sorridente come si è fatta conoscere in tv. Federica Buda è una delle due siracusane in gara a The Voice of Italy, il seguito  talent di Rai Due. L’altra è Angela Nobile che mercoledì sera si giocherà l’accesso ai KnockOut nel suo giro di Battle. Federica ha già dato, con successo. “Ma mercoledì sarò davanti alla televisione con le dita incrociate per Angela”, racconta. Si sono conosciute proprio negli studi milanesi della trasmissione tv. E hanno legato. “Lei fa il tifo per me e io per lei. Ci mancherebbe altro…”, sottolinea divertita Federica Buda.
In attesa dei KnockOut a suon di musica, si concede qualche giorno di vacanza a casa, a Siracusa. E racconta volentieri la sua esperienza. Nel giro di due apparizioni televisive si è già imposta all’attenzione, non sono della sua coach Raffaella Carrà. Piovono giudizi lusinghieri, con lodi sperticate su Panorama. “Mi hanno dato 8 in pagella. Non me lo sarei mai aspettato. E dire che la volta prima mi avevano detto che la mia performance era stata misteriosa”. Ora l’hanno evidentemente decifrata. “E dire che io sono sempre pessimista. Poveri i miei genitori che mi devono sopportare. Ogni volta, prima della prova, la scena è la stessa. Io che inizio a ripetere ‘ora perdo, ora perdo’ e loro che con pazienza mi sostengono”. Ma poi sale sul palco e tira fuori una voce e una presenza scenica che sanno di professionista navigata. “Tutto merito della botta di adrenalina. Pensate che non ricordo nemmeno esattamente quello che combino. Debbo rivedermi in tv (per ora il programma è registrato in attesa dei live, ndr)”. E chissà che cosa pensa di sè Federica Buda. “Sinceramente? Mi commuovo. Rivedendomi sembra tutto così diverso. Però sono anche molto critica e ho sempre la sensazione che possa far meglio”.
L’obiettivo adesso sono i live, da conquistare attraverso nuove sfide televisive a The Voice of Italy. “Se ci arrivo, per me è il massimo. Confrontarsi con il televoto sarebbe una novità assoluta”. Sa già di poter contare, nell’eventualità, su di una buona base di supporter. Sono gli amici di sempre e quei siracusani che l’hanno scoperta – e ammirata – in tv. “Tantissimo affetto, grazie a tutti”,  dice la Buda quasi intimidita.
Per coronare il suo sogno (“voglio fare questo lavoro”) punterà sull’interpretazione oltre che sulla qualità vocale. “Raffaella (Carrà, la sua coach, ndr) me lo dice sempre. Ci tiene tanto”. Proprio la popolare Raffa le ha dato il pass per la fase dei KnockOut, al termine della sfida con Francesca. “Io la sentivo cantare e pensavo ‘ma che brava questa’. E quando la Carrà, poco prima del verdetto, ha abbassato lo sguardo ho temuto: ora esco”. E invece la storia da raccontare è tutta un’altra.  Forza Federica, adesso piazza un altro acuto.




Siracusa. Federica Buda corre a The Voice of Italy: "Punto ai live, grazie per l'affetto"

“Sto benissimo. Sto vivendo un sogno”. E mentre al telefono ti racconta le sue sensazioni, la immagini solare e sorridente come si è fatta conoscere in tv. Federica Buda è una delle due siracusane in gara a The Voice of Italy, il seguito  talent di Rai Due. L’altra è Angela Nobile che mercoledì sera si giocherà l’accesso ai KnockOut nel suo giro di Battle. Federica ha già dato, con successo. “Ma mercoledì sarò davanti alla televisione con le dita incrociate per Angela”, racconta. Si sono conosciute proprio negli studi milanesi della trasmissione tv. E hanno legato. “Lei fa il tifo per me e io per lei. Ci mancherebbe altro…”, sottolinea divertita Federica Buda.
In attesa dei KnockOut a suon di musica, si concede qualche giorno di vacanza a casa, a Siracusa. E racconta volentieri la sua esperienza. Nel giro di due apparizioni televisive si è già imposta all’attenzione, non sono della sua coach Raffaella Carrà. Piovono giudizi lusinghieri, con lodi sperticate su Panorama. “Mi hanno dato 8 in pagella. Non me lo sarei mai aspettato. E dire che la volta prima mi avevano detto che la mia performance era stata misteriosa”. Ora l’hanno evidentemente decifrata. “E dire che io sono sempre pessimista. Poveri i miei genitori che mi devono sopportare. Ogni volta, prima della prova, la scena è la stessa. Io che inizio a ripetere ‘ora perdo, ora perdo’ e loro che con pazienza mi sostengono”. Ma poi sale sul palco e tira fuori una voce e una presenza scenica che sanno di professionista navigata. “Tutto merito della botta di adrenalina. Pensate che non ricordo nemmeno esattamente quello che combino. Debbo rivedermi in tv (per ora il programma è registrato in attesa dei live, ndr)”. E chissà che cosa pensa di sè Federica Buda. “Sinceramente? Mi commuovo. Rivedendomi sembra tutto così diverso. Però sono anche molto critica e ho sempre la sensazione che possa far meglio”.
L’obiettivo adesso sono i live, da conquistare attraverso nuove sfide televisive a The Voice of Italy. “Se ci arrivo, per me è il massimo. Confrontarsi con il televoto sarebbe una novità assoluta”. Sa già di poter contare, nell’eventualità, su di una buona base di supporter. Sono gli amici di sempre e quei siracusani che l’hanno scoperta – e ammirata – in tv. “Tantissimo affetto, grazie a tutti”,  dice la Buda quasi intimidita.
Per coronare il suo sogno (“voglio fare questo lavoro”) punterà sull’interpretazione oltre che sulla qualità vocale. “Raffaella (Carrà, la sua coach, ndr) me lo dice sempre. Ci tiene tanto”. Proprio la popolare Raffa le ha dato il pass per la fase dei KnockOut, al termine della sfida con Francesca. “Io la sentivo cantare e pensavo ‘ma che brava questa’. E quando la Carrà, poco prima del verdetto, ha abbassato lo sguardo ho temuto: ora esco”. E invece la storia da raccontare è tutta un’altra.  Forza Federica, adesso piazza un altro acuto.




Siracusa. Rotonda di via Lido Sacramento, a giugno l'aggiudicazione dei lavori

Saranno aggiudicati alla fine di giugno i lavori per la rotonda tra via Lido Sacramento e la statale 115 per Cassibile. A dettare i tempi è l’Anas che, da Roma, precisa quello che in sintesi sarà il cronoprogramma che condurrà entro l’anno all’avvio delle operazioni per allargare la sede stradale e costruire la rotonda su cui si punta per snellire il traffico intenso della zona, specie in estate, e aumentare gli standard di sicurezza di un incrocio che negli anni ha purtroppo mietuto diverse vittime.
Secondo le ultime informazioni fornite da Anas, entro la fine di aprile sarà pubblicata la gara per i lavori. Prima del 31 maggio verranno poi aperte le buste e quindi a giugno si arriverà all’aggiudicazione della gara ultimo atto prima dell’apertura del cantiere. Informazioni specifiche sul tipo di lavori e la loro durata saranno fornite nel corso di un apposito incontro che l’Anas organizzerà subito dopo l’aggiudicazione a Siracusa, insieme al Comune.




Siracusa. Ambulanti e venditori stanziali, lo strano caso del cimitero

E’ Pasqua e al cimitero di Siracusa aumenta il numero dei visitatori, come da tradizione. E aumentano anche i venditori di fiori: quelli con chiosco nei pressi dei tre varchi di ingresso, aperti tutto l’anno, e gli ambulanti che arrivano per l’occasione. Questi ultimi ricevono autorizzazioni particolari dagli uffici del settore commercio del Comune in occasione di ricorrenze religiose. Sin qui, quindi tutto normale. Almeno fino a quando non si creano casi particolari. Come quello testimoniato dalla foto pubblicata. Nei pressi del terzo cancello d’ingresso si è piazzato con la sua struttura un venditore di fiori ambulante. L’autorizzazione glielo consente, tutto in regola, tutto bene. Ma la posizione scelta – o assegnatagli – finirebbe per creare due ordini di problemi. Il primo di sicurezza, in caso di incidente è difficoltoso l’accesso per i mezzi di soccorso. Come ieri mattina quando un’ambulanza intervenuta per un incidente  avrebbe faticato non poco, secondo alcune testimonianze, per riuscire a districarsi nello spazio a disposizione. Crea anche un problema di concorrenza verso i venditori stabili che confidavano nelle giornate di Pasqua per qualche incasso meno magro del solito e si troverebbero invece così “tagliati” fuori dai giri dei visitatori. Un problema prettamente organizzativo, che non coinvolge nè l’ambulante nè i venditori stanziali, verso cui è forse necessario prestare maggiore attenzione pur nella tutela dei principi della liberalizzazione d’impresa.




Belvedere. Auto contromano, frontale alla rotonda

Scontro frontale ieri all’altezza della rotonda d’ingresso di Belvedere, subito dopo lo svincolo autostradale. Due le auto coinvolte, una Honda Civic blu notte e una Fiat Idea grigia. Secondo la prima ricostruzione, proprio quest’ultima vettura avrebbe causato l’incidente imboccando contromano la rotonda. Inevitabile l’impatto. Molta paura ma fortunatamente lo scontro non avrebbe causato gravi danni agli occupanti i due veicoli.




Siracusa. Cimitero off limits per i disabili, niente scivoli e rampe di accesso

Cimitero inaccessibile ai disabili. Un’impresa impossibile, per chi ha difficoltà di deambulazione, l’ ingresso alla palazzina B. Per raggiungere il piano superiore, infatti,  è necessario utilizzare le scale, prive di scivoli che abbattano le barriere architettoniche. “Soltanto chi è accompagnato da gente volenterosa- protesta un lettore di SiracusaOggi.it – ha la possibilità di fare visita ai propri defunti. Inaccettabile, soprattutto se si considera che si tratta di edifici di recente costruzione. I cittadini meno fortunati si trovano costretti a subire un’umiliazione e spesso preferiscono rinunciare e tornare a casa con un comprensibile senso di frustrazione”.