Siracusa. Postazioni Go Bike rimosse a metà, dalla strada fuoriescono barre filettate

Via le postazioni Go Bike da piazza San Giovanni, ma l’impresa “dimentica” le piastre e i tirafondi costituiti da barre filettate che fuoriescono per almeno 10 centimetri dal piano stradale. Un pericolo per gli automobilisti , i conducenti di mezzi a due ruote, ma anche per i pedoni, che potrebbero incorrere in qualche spiacevole incidente. Secondo alcune segnalazioni, ieri pomeriggio, intorno alle 18,30, chi gestisce il servizio avrebbe rimosso le postazioni, con i supporti e i cavidotti elettrici, lasciando il resto sul posto.Nulla che potesse indicare l’area “di cantiere”, che fossero “funghi” o un qualsiasi altro tipo di delimitazione della zona, per garantire la sicurezza stradale.




Siracusa. Donna si incatena nei pressi del Tribunale. "Giustizia per mio figlio". Il video

Ha scelto il venerdì Santo per portare in piazza il suo dolore di madre. Questo pomeriggio si è incatenata in viale Santa Panagia, a pochi passi dal Tribunale. Iose D’Angelo è la mamma di Francesco Garofalo, il ragazzo di 26 anni morto due anni fa dopo un grave incidente stradale. Un incidente su cui – secondo la signora D’Angelo – non sarebbe ancora stata fatta piena luce. Per questo è tornata a chiedere pubblicamente giustizia per suo figlio, sollecitando un’inchiesta. Ad inizio aprile era stato suo marito, Nuccio Garofalo, ad incatenarsi nella stessa area. I due, insieme alla figlia, si dicono pronti ad andare anche a Roma se le loro proteste a Siracusa non sortiranno alcun effetto.




Siracusa. Donna si incatena nei pressi del Tribunale. "Giustizia per mio figlio". Il video

Ha scelto il venerdì Santo per portare in piazza il suo dolore di madre. Questo pomeriggio si è incatenata in viale Santa Panagia, a pochi passi dal Tribunale. Iose D’Angelo è la mamma di Francesco Garofalo, il ragazzo di 26 anni morto due anni fa dopo un grave incidente stradale. Un incidente su cui – secondo la signora D’Angelo – non sarebbe ancora stata fatta piena luce. Per questo è tornata a chiedere pubblicamente giustizia per suo figlio, sollecitando un’inchiesta. Ad inizio aprile era stato suo marito, Nuccio Garofalo, ad incatenarsi nella stessa area. I due, insieme alla figlia, si dicono pronti ad andare anche a Roma se le loro proteste a Siracusa non sortiranno alcun effetto.




Siracusa. Ricatti sessuali su Fb: la testimonianza di una vittima mancata

Quella che vi proponiamo è la testimonianza di una vittima fortunatamente mancata delle adescatrici che girano su Facebook. Adoperano la loro bellezza e alcune parti del loro corpo per attirare nella trappola uomini imprudenti, attirati dall’ebrezza della trasgressione via webcam. Ma il primo contatto avviene via Facebook. Queste donne, straniere, studiano i profili delle loro vittime e poi entrano in azione.
Marco – il nome è di fantasia – ci racconta come. Sulla sua bacheca trova la richiesta di amicizia di una certa Sabrina Boudreault. Non la conosce ma accetta comunque. Bella, chiaramente straniera. “Non ho nessun problema a parlare con gente nuova e spesso accetto le amicizie di persone che non conosco”, ci spiega Marco. Iniziano a conversare con la chat del social network. Un paio di battute, poi Sabrina entra in azione: “voglio fare la camma con te che hai provato?”. Un messaggio sgrammaticato, probabilmente perchè dall’altro lato del monitor c’è una straniera che utilizza un traduttore online per le frasi. Marco intuisce, ma cerca conferma. “Non capisco, cosa vuoi dire?”, le scrive. E lei diretta: “hai skype?”. E’ il tranello. Se Marco accettasse, si ritroverebbe di fronte la bella Sabrina disposta a spogliarsi in cam. Poi chiederebbe a lui di fare lo stesso. E dopo poche ore Marco dovrebbe fare i conti con una richiesta estorsiva: “dammi soldi altrimenti pubblico qui e su youtube quello che hai fatto con me”. Perchè la sedicente Sabrina registrerebbe la sua ignara vittima proprio per poi ricattarla chiedendo soldi, parecchi soldi. Uno schema ripetuto decine e decine di volte a danno di siracusani e su cui indaga la Procura con il Nit. Ma Marco non si fida, giustamente. E declina l’invito. “Magari un’altra volta”, scrive. Sabrina non demorde: “Facciamo una conoscenza migliore, se non vi disturba. Lieto di incontrarmi?”, tenta ancora la truffatrice con una traduzione approssimativa. Marco resiste. “Non posso farlo”. E’ il secondo rifiuto. Ma Sabrina non cede. “Non si può fare la cam?”. “Non posso. Se vuoi puoi parlare”. Ma lei: “Hai Skype?”. Di parlare non le interessa, deve sfruttare al meglio il tempo online provando a incastrare quella che potrebbe essere la sua ennesima vittima. Questa volta non le va bene. Marco chiude il collegamento. Legge su SiracusaOggi.it la storia dei ricatti sessuali e invia la sua storia. Verificata dalla redazione. Il profilo corrisponde a quello che avrebbe già ingannato altri siracusani. E’ molto probabile che il nome scelto sia falso, un alias piuttosto popolare nei paesi francofoni. E non è da escludere che nel frattempo la truffatrice abbia cambiato profilo e identità. L’invito è sempre lo stesso: massima attenzione alle impostazioni privacy e diffidare da chi chiede di andare in cam.




Siracusa. L'agonia della Cittadella dello Sport: chiusa la piscina piccola e il gabbiotto giuria

Impianti della Cittadella dello Sport sempre meno fruibili. Oggi è stata chiusa la piscina piccola ed è stato interdetto anche l’uso del gabbiotto giurati della piscina Caldarella. La decisione è stata assunta dai tecnici comunali dopo un nuovo sopralluogo. Nel caso della piscina piccola, destano qualche preoccupazione le condizioni del soffitto. Nei giorni scorsi erano già stati chiusi ed interdetti al pubblico gli spogliatoi e la vicina tribuna della Caldarella. Ancora un colpo, quindi, per l’impianto sportivo che fu – nei decenni scorsi – fiore all’occhiello della Siracusa sportiva.
Andando avanti di questo passo non pare così remota  l’ipotesi di una soluzione drastica: la chiusura dell’intera Cittadella per quelle carenze segnalate da diversi utenti.
E mentre il bando per il project financing non pare riscuotere il favore delle società sportive (“ci ritroveremmo in balia dei privati e delle loro volontà non si sa quanto in linea con lo sport”, bisbiglia qualcuno), sarebbe forse il caso di anticipare la seduta di Consiglio Comunale dedicata alla Cittadella dello Sport. Maggio – mese in cui è stata fissata la discussione sull’ordine del giorno presentato da Simona Princiotta (Pd)-potrebbe anche essere troppo lontano per un impianto che perde, letteralmente, pezzi.




Siracusa. Strisce Blu, niente multa per chi sfora l'orario di sosta. Tariffe fisse sui taxi

Nessuna sanzione per chi non rispetta gli orari di sosta sulle “strisce blu”. La giunta comunale ha approvato questa mattina una delibera con cui l’esecutivo retto da Giancarlo Garozzo elimina le sanzioni, anche alla luce dei chiarimenti forniti in materia dal ministero delle Infrastrutture. In parole semplici, significa che agli automobilisti che dovessero lasciare il proprio mezzo in sosta oltre la scadenza dell’orario indicato sul tagliando esposto sul cruscotto, i vigili urbani e gli ausiliari del traffico lasceranno un preavviso di pagamento, in cui il cittadino viene invitato a raggiungere, entro le 48 ore successive, il comando della polizia municipale di via Molo per dimostrare di avere pagato la differenza, esibendo i corrispettivi tagliandi. Nel caso in cui, entro i due giorni concessi, i vigili urbani non dovessero ricevere nulla, sarà avviata la procedura di recupero della somma non versata, con le spese di notifica, che ammontano a circa 15 euro. “Il ministero- fa presente il sindaco, Giancarlo Garozzo – ha lasciato ai Comuni la liberà di darsi delle regole. La soluzione che abbiamo adottato è equa, considerando la carenza di parcheggi. E’ una scelta che non pesa sui trasgressori ma premia chi mostra senso di responsabilità mettendosi in regola nei tempi previsti”.
Nel corso della riunione di questa mattina, la giunta ha anche adottato delibere riferite ad altri settori.  Una di queste stabilisce le tariffe fisse applicate dai tassisti, concordate i loro rappresentanti, per i collegamenti tra Siracusa e le zona balneari, i comuni della provincia, i capoluoghi di provincia siciliani, gli aeroporti di Catania, Palermo e Comiso e con alcune località turistiche dell’Isola. Un secondo provvedimento riguarda la proroga di un anno dell’affidamento della pulizia degli uffici comunali alla “Pfe”, allo stesso prezzo concordato in sede di stipula del contratto e senza adeguamento Istat. L’ultima delibera esitata è, infine, un atto di indirizzo ai dirigenti perché mettano ordine all’ambito dei servizi affidati a ditte esterne e agli aggiornamenti Istat, “procedendo caso per caso”.




Siracusa. Vandali in azione, rotti i "globi" di Forte Vigliena

E’ una battaglia ciclopica quella contro l’inciviltà. Contro chi si sente in libertà di imbrattare un monumento con la vernice spray per un pensiero ridicolo. Contro chi ruba i rubinetti in ferro delle fontane pubbliche. E contro mette la firma della sua stupidità su ogni cosa di nuovo – e bello – che la città prova a regalarsi. Le foto non hanno in fondo bisogno di molti commenti. Da poche settimane facevano bella mostra di sè i nuovi lampioni piazzati a Forte Vigliena. Sullo sfondo il mare di Siracusa e questi globi bianchi che avevano riportato luce e decoro nella pregevole area del centro storico. Evidentemente troppo per chi non meriterebbe neanche la qualifica di cittadino. Solo la banalità di una domanda: ma perchè?




Siracusa. Vandali in azione, rotti i "globi" di Forte Vigliena

E’ una battaglia ciclopica quella contro l’inciviltà. Contro chi si sente in libertà di imbrattare un monumento con la vernice spray per un pensiero ridicolo. Contro chi ruba i rubinetti in ferro delle fontane pubbliche. E contro mette la firma della sua stupidità su ogni cosa di nuovo – e bello – che la città prova a regalarsi. Le foto non hanno in fondo bisogno di molti commenti. Da poche settimane facevano bella mostra di sè i nuovi lampioni piazzati a Forte Vigliena. Sullo sfondo il mare di Siracusa e questi globi bianchi che avevano riportato luce e decoro nella pregevole area del centro storico. Evidentemente troppo per chi non meriterebbe neanche la qualifica di cittadino. Solo la banalità di una domanda: ma perchè?




Siracusa. C'è la perimetrazione del parco archeologico. "Strumento di tutela. Stupita dalla freddezza"

Quasi come fosse un omaggio portato in dono alla sua città. Mariarita Sgarlata, neo assessore regionale al Territorio, ha chiuso la sua esperienza ai Beni Culturali con una firma importante. Quella sul decreto di perimetrazione del Parco Archeologico di Siracusa. Che adesso è una realtà. Il 2 maggio sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. “E’ stato firmato il 3 aprile e per me è una data simbolica. Il 3 aprile di un anno fa ricevevo il decreto di nomina assessoriale”, racconta la Sgarlata che ai Beni Culturali ha lasciato un pezzo di cuore (“mi sono commossa salutando tutti”).
Il decreto di perimetrazione è stato illustrato questa mattina a Siracusa. “Finalmente c’è un parco archeologico che non è più solo quello disegnato dai monumenti della Neapolis ma parco della città, di Siracusa. Viene a coincidere con il tracciato delle Mura Dionigiane. Erano state pensate secoli fa per proteggere la città e oggi, ricalcando la loro linea, tornano a tutelare Siracusa”, dice entusiasta la Sgarlata. In sè e per sè, il decreto “è un atto di conservazione del paesaggio ed anche per questo è stato richiesto a gran voce negli anni. Non blocca lo sviluppo perchè non si valorizza nulla se non c’è tutela”.
Per l’assessore Sgarlata è però curiosa l’accoglienza tiepida riservata da Siracusa alla notizia, dopo battaglie e polemiche. “Si, sono stupita per questa reazione gelida rispetto ad un’istanza che va avanti da decenni, che si ricollega alle battaglie di Santi Luigi Agnello e Bernabò Brea”.
In ogni caso, da questo decreto e dal suo nuovo ruolo di assessore al Territorio si aprono altre sfide. “Ma vorrei che adesso si inaugurasse la stagione della collaborazione, dopo mesi di scontro. Non dobbiamo essere distruttivi. Parliamo, tanto e tutti ma per costruire. Chiedo sostegno, in cambio prometto impegno. C’è bisogno di continuità per risolvere ora temi legati alle bonifiche, all’ambiente, alle riserve…”, l’appello della Sgarlata.




Siracusa. C'è la perimetrazione del parco archeologico. "Strumento di tutela. Stupita dalla freddezza"

Quasi come fosse un omaggio portato in dono alla sua città. Mariarita Sgarlata, neo assessore regionale al Territorio, ha chiuso la sua esperienza ai Beni Culturali con una firma importante. Quella sul decreto di perimetrazione del Parco Archeologico di Siracusa. Che adesso è una realtà. Il 2 maggio sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. “E’ stato firmato il 3 aprile e per me è una data simbolica. Il 3 aprile di un anno fa ricevevo il decreto di nomina assessoriale”, racconta la Sgarlata che ai Beni Culturali ha lasciato un pezzo di cuore (“mi sono commossa salutando tutti”).
Il decreto di perimetrazione è stato illustrato questa mattina a Siracusa. “Finalmente c’è un parco archeologico che non è più solo quello disegnato dai monumenti della Neapolis ma parco della città, di Siracusa. Viene a coincidere con il tracciato delle Mura Dionigiane. Erano state pensate secoli fa per proteggere la città e oggi, ricalcando la loro linea, tornano a tutelare Siracusa”, dice entusiasta la Sgarlata. In sè e per sè, il decreto “è un atto di conservazione del paesaggio ed anche per questo è stato richiesto a gran voce negli anni. Non blocca lo sviluppo perchè non si valorizza nulla se non c’è tutela”.
Per l’assessore Sgarlata è però curiosa l’accoglienza tiepida riservata da Siracusa alla notizia, dopo battaglie e polemiche. “Si, sono stupita per questa reazione gelida rispetto ad un’istanza che va avanti da decenni, che si ricollega alle battaglie di Santi Luigi Agnello e Bernabò Brea”.
In ogni caso, da questo decreto e dal suo nuovo ruolo di assessore al Territorio si aprono altre sfide. “Ma vorrei che adesso si inaugurasse la stagione della collaborazione, dopo mesi di scontro. Non dobbiamo essere distruttivi. Parliamo, tanto e tutti ma per costruire. Chiedo sostegno, in cambio prometto impegno. C’è bisogno di continuità per risolvere ora temi legati alle bonifiche, all’ambiente, alle riserve…”, l’appello della Sgarlata.