Siracusa: i cittadini sporcano. "Più multe", chiede Foti. "Tolleranza zero ma pochi vigili", replica Italia

Siracusani sporcaccioni? Magari no, ma poco attenti alla pulizia ed al decoro della città un metro dopo l’uscio di casa questo si. “Siracusa è bella tienila pulita”, recita lo slogan di una campagna educativa di alcuni anni fa. “Amala”, un altro claim mirato sempre ad ottenere lo stesso risultato: inculcare il valore del rispetto, perchè se si aiuta a tenere pulita la città ne beneficiano tutti. Ma per combattere l’inveterata abitudine di chi getta dal finestrino dell’auto sigarette e cartacce, di chi non pulisce quello che il cane sporca, di chi lascia i rifiuti ingombranti a lato delle strade o di chi getta qualunque cosa fuori o attorno ai cassonetti più di una campagna di sensibilizzazione potè una multa. Tante quelle fatte, ancora non sufficienti per estirpare questa mala consuetudine. Il consigliere comunale Alfredo Foti (Pd) si rivolge allora all’assessore all’ambiente. “Caro Francesco Italia i nostri sforzi richiedono misure adesso repressive, abbiamo ampiamente tollerato e avviato campagne educative e informative. Lacune e inadempienze non attribuibili all’attività dell’attuale amministrazione non possono in alcun modo essere da freno ad azioni capillari e pianificate di sanzioni amministrative da applicare ai trasgressori e dobbiamo pretendere dagli uffici e dirigenti risultati adeguati ai fenomeni di inquinamento ambientale”. Sin qui la lettera aperta del consigliere, che affida a Facebook il suo pensiero.
“La sensibilizzazione nelle scuole e nei quartieri è un’azione svincolata da quella repressiva svolta dalla polizia ambientale”, risponde cordiale Francesco Italia. “Le multe le abbiamo fatte e continuiamo a farle. Non ci siamo fermati. Anzi in alcuni casi le sanzioni elevate si sono quintuplicate rispetto agli ultimi anni, come nel caso delle deiezioni canine. Certo, potrebbero e dovrebbero essere maggiori. La nostra attenzione è e rimane alta sul problema. La linea è quella della tolleranza zero”, spiega ancora l’assessore. “Abbiamo però un problema di fondo, il territorio comunale è vasto per estensione e i vigili ambientali sono 9. Sono sottodimensionati, ne servirebbero 90”, riflette amaro Italia. “Il consigliere Foti è molto sensibile alle politiche ambientali e conosco il suo impegno, anche in prima persona. Lo ringrazio per il contributo che ci fornisce e per la passione che riversa sul tema”, conclude l’assessore disinnescando ogni possibile polemica sul nascere.




Siracusa. The Voice of Italy, è il turno di un'altra siracusana

Sorpresa siracusana nella prossima puntata del talent di Rai Due “The Voice of Italy”. Al vaglio dei quattro giudici passerà infatti una cantante siracusana non nuova anche alle cronache politiche. Da alcune indiscrezioni pare possa trattarsi di una frequentatrici dell’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio.
Completano l’identikit altre informazioni: poco più che trentenne, ovviamente appassionata di musica  e con un discreto curriculum politico alle spalle.
Grande l’attesa anche da parte dei tanti amici che l’hanno seguita negli anni su più di un palcoscenico (compreso quello degli spettacoli classici dell’Inda) e che l’ha portata a sostenere decine e decine di provini, da San Remo a X Factor. Adesso la grande chance con la partecipazione a The Voice of Italy. Dove potrebbe unirsi ad un’altra siracusana, Federica Buda.
 




Siracusa. Il "bravo idiota" e la "brava idiota", la risposta di Roby sul monumento ai Caduti

Tutti sembravano parteggiare per lei, per la “Roby” oggetto dell’amore sperticato di quel “bravo idiota” che ha imbrattato il monumento dei Caduti con il suo spray rosso e la sua dichiarazione d’amore inopportuna. “Roby” era stata messa in guardia. In tanti, anche sui social network, quasi preoccupati per lei,  le hanno consigliato di lasciar perdere quel maleducato, che di certo non conosce il significato della parola rispetto. Amara la delusione di quanti, questa mattina, si sono accorti che probabilmente Roby si merita proprio uno come lui, che forse, si scopre come in una brutta fiction,  si chiama Salvo. Già, perché proprio di fronte alla prima, orrenda,  dichiarazione d’amore ne è comparsa un’altra analoga, che sembra una risposta. E’ un “Salvo ti amo” che fa davvero cadere le braccia. Non possiamo sapere se siano opera della stessa mano oppure no. Speriamo, però, che le telecamere di videosorveglianza installate in quell’area diano gli elementi necessari a chi di competenza. Una denuncia e una bella multa, eventualmente, per entrambi, così da dare loro qualcos’altro da condividere.




Siracusa. Rimpasto Regione, sindaci con Sgarlata. Lettera a Crocetta: "Confermala in giunta"

Stesso destinatario, stessa richiesta. A poche ore dal varo della nuova giunta regionale, il presidente, Rosario Crocetta riceve una nuova lettera, dopo quelle dei soprintendenti, degli archeologi e dei direttori di siti culturali e musei. Il tentativo è quello di scongiurare, “in zona Cesarini” la paventata esclusione dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata dal nuovo esecutivo. Protagonisti della campagna “pro Sgarlata” sono, questa volta, sette sindaci della provincia di Siracusa, non tutti con lo stesso percorso politico alle spalle. Le firme in calce alla missiva indirizzata al governatore Crocetta sono quelle dei primi cittadini di Siracusa, (Giancarlo Garozzo), Cassaro (Nello Pisasale), Ferla (Michelangelo Giansiracusa), Floridia, (Orazio Scalorino), Noto (Corrado Bonfanti) , Solarino (Sebastiano Scorpo) e Priolo (Antonello Rizza). Bastano 4 righe ai sindaci firmatari del documento per avanzare la loro richiesta. “L’assessore Mariarita Sgarlata – spiegano al presidente della Regione i primi cittadini-  ha dimostrato abnegazione e grande competenza nel suo ruolo. La politica ha bisogno, oggi, di persone che possano svolgere con professionalità il proprio compito, oltre che con spiccate capacità amministrative. L’interlocuzione istituzionale con Mariarita Sgarlata, per noi sindaci della provincia di Siracusa, è stata preziosa e oggi privare il governo regionale del suo apporto sarebbe un grave danno”.
 
 




Siracusa. Marinaretti, più colore con le bandierine del Gruppo Mamme

Più colore ai Marinaretti, giardini pubblici di viale Regina Margherita tra i più frequentati da mamme e bambini. Il neo costituito Gruppo Mamme di Siracusa ha “adottato” il parco giochi. E come primo passo nella creazione del villaggio dei bimbi, l’associazione di Concita Nucifora ha prima realizzato insieme ai bambini e poi – domenica – posizionato lungo la recinzione dei Marinaretti delle bandiera di stoffa colorate con temi vari. Una delle attività svolte dalle 10 alle 13 con il patrocinio Comune di Siracusa.




Siracusa. "Se rivuoi il portafogli, dammi 100 euro", ma la vittima torna con i carabinieri. Arrestato 51enne

Ruba un portafogli da un’auto parcheggiata nei pressi di via Pancali e poco dopo raggiunge il proprietario chiedendo 100 euro per restituirglielo. Non aveva fatto, però, i conti con la prontezza di spirito della sua vittima. Alla richiesta di denaro, il cosiddetto “cavallo di ritorno”,  per ottenere la restituzione del portafogli e recuperare i documenti che conteneva, l’uomo avrebbe chiesto la possibilità di allontanarsi un attimo, giusto il tempo di prelevare la somma necessaria da uno sportello bancomat poco distante. Il suo percorso è stato, però, ben diverso. L’uomo ha raggiunto alla svelta la caserma dei carabinieri di viale Tica, raccontando l’accaduto. I militari gli hanno consigliato di tornare dal presunto estortore, fingendo di voler pagare, come da accordi. Ovviamente non si è presentato solo. I carabinieri hanno atteso il momento dello scambio per intervenire e arrestare Mauro Tresca, 51 anni, già noto alla giustizia, a cui sono stati concessi i domiciliari.




Siracusa. La banalità del vandalo: rubati i rubinetti della fontana di piazza Santa Lucia

Dopo il Monumento ai Caduti, piazza Santa Lucia. Siracusa città vandalizzata, umiliata da un manipolo di deficienti privi della benchè minima nozione di rispetto e di cosa pubblica. Sono quelli che scrivono sui muri dei monumenti, quelli che non puliscono i “ricordini” dei loro cani, quelli che buttano ogni sorta di rifiuto fuori e attorno i cassonetti e sono quelli che si rubano i rubinetti in ferro dalle fontane.
Succede alla Borgata, cuore popolare della città. Nella centrale piazza Santa Lucia una mano anonima ha provveduto a far sparire il rubinetto della fontana. Gramo affare, piuttosto insulso brivido del danneggiamento. Come alcune vignette, ma con profonda tristezza, senza parole.




Siracusa.Grottasanta, Vicolo II. I residenti: "Strada buia e in pessime condizioni. Il Comune intervenga"

Un vicolo buio, poco sicuro, che diventa il luogo prescelto di giovani impegnati, di notte, in attività da tenere nascoste, come il consumo di spinelli. Una problema antico, ma mai risolto quello dell’illuminazione del Vicolo II di via Grottasanta. A segnalare a SiracusaOggi una situazione con cui a fatica convivono i residenti della stradina è una lettrice. “La lacuna – spiega – riguarda soprattutto la parte terminale del vicolo, del tutto priva di illuminazione pubblica. E’ buio pesto lì nelle ore serali e notturne, tanto che perfino per trovare le chiavi di casa o per capire dove mettere i piedi è necessario “appiccicarsi” ai portoni di ingresso per usufruire della luce dei condomini”. Il Comune sarebbe intervenuto, in passato, per sostituire dei vecchi pali dell’illuminazione in cemento quasi del tutto sfaldato, tanto da costituire un pericolo. “Dopo la segnalazione all’ufficio tecnico e ai vigili del fuoco- prosegue la lettrice di SiracusaOggi – il vecchio impianto è stato rimpiazzato, a garanzia della pubblica incolumità. Ci è stato, però, chiarito che l’amministrazione comunale non dispone di fondi per l’acquisto dei pali mancanti. Ne basterebbero un paio per migliorare sensibilmente la situazione e limitare gli enormi disagi che subiamo ogni giorno”. Non si tratta solo del problema dell’illuminazione pubblica, di cui sarebbe a conoscenza anche la questura “perché la notte quella strada diventa luogo di ritrovo di giovani che lo usano come nascondiglio – dice ancora la lettrice – per consumare droga lontano da occhi indiscreti”. Un ulteriore motivo di lamentela sarebbe lo stato in cui versa un appezzamento di terra abbandonato che si trova in fondo al vicolo. “Nei mesi estivi non è difficile che si sviluppino degli incendi e, a prescindere da questo- fa presente la nota giunta in redazione – le condizioni igieniche dell’area ne risentono notevolmente. Per non parlare delle condizioni in cui versa il manto stradale, pessime. E’ più simile a un colabrodo che ad una via del centro abitato”.
vicolo due due




Siracusa. La scherma a scuola, con la terza tappa de "Lo sport, sana scelta di vita"

Terzo appuntamento con l’iniziativa “Lo sport, una sana scelta di vita”, organizzato dal Comune di Siracusa e dalla Consulta giovanile, in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale e l’Aereonautica militare. Tappa all’istituto comprensivo Giaracà con i testimonial sportivi Dario Puglisi (Pallanuoto, Ortigia), Giorgio Rubino (marcia), Antonio Cannarella con Vincenzo Belpasso, Giuseppe Belviso, e Riccardo De Rossi insieme al pluridecorato fiorettista Stefano Barrera per la scherma.
“Positiva la grande partecipazione delle scuole.  La spettacolare esibizione di scherma con i tanti campioni presenti  ciliegina sulla torta di una lunga e suggestiva mattinata di sport”, il commento dell’assessore allo sport, Cavarra.
Il prossimo appuntamento si terrà al 14 istituto comprensivo Karol Wojtyla di via Tucidide




Siracusa. Mi offendi su Facebook? E' diffamazione. L'avvocato Mauceri spiega perché

“Offendere qualcuno su Facebook è diffamazione. Attenzione, quindi,  ai  post o alle opinioni che esprimiamo sui social network. Un’eccessiva disinvoltura potrebbe costarci cara”. A pochi giorni da una sentenza della Corte di Cassazione su un caso del genere, l’avvocato Michele Mauceri mette in guardia dai rischi a cui alcuni commenti sui social network possono esporci. “Internet è una piazza virtuale – premette il noto professionista siracusano- ma le persone sono reali, così come la loro reputazione. Pubblicare o diffondere commenti che possono lederla equivale ad una diffamazione davanti a delle persone fisiche o a mezzo stampa. Non è nemmeno necessario che il destinatario degli eventuali insulti sia indicato con nome e cognome. Il reato si può configurare in tutti i casi in cui il “bersaglio” delle offese sia individuabile”. Una volta scattata la denuncia, spiega Mauceri, diventa difficile difendere il responsabile.  “Si dovrebbe  dimostrare che il commento “incriminato non sia stato letto”- prosegue – Improbabile, visto che i social network raggiungono in pochi istanti numerosi utenti. Se poi la frase diffamatoria viene salvata sul pc o stampata, è pressoché impossibile che il responsabile possa passarla liscia”. L’unica strada da seguire, a questo punto, sarebbe mirata ad ottenere delle attenuanti.  “Cancellare il commento offensivo potrebbe essere interpretato come volontà di rimediare al danno arrecato- dice ancora Mauceri- ma questo dipende dai singoli casi. Equiparando la diffamazione sui social network a quella a mezzo stampa, si rischia una pena che varia dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione ed una multa non inferiore ai 516 euro”.