Terremoto in provincia di Siracusa. Scossa localizzata nel Golfo di Augusta

Torna a tremare la terra in provincia di Siracusa. Alle 15, 14 di oggi pomeriggio, i sismografi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato una scossa di magnitudo 2.1 , localizzata nel distretto sismico del Golfo di Augusta. Nessun danno a persone o cose.




Siracusa. Nuovo ospedale, la Regione sia chiara sull'oggi e non si impegni al futuro

La richiesta della comunità è chiara: dateci un nuovo ospedale. L’Umberto I non ce la fa più. Le carenze strutturali sono note come l’impegno dell’azienda ospedaliera e dell’Asp per colmare al meglio per come si può. Ma a Siracusa, su quello che dovrebbe essere un obiettivo condivisa, invece si litiga su tutto. Dove troviamo i soldi, dove lo facciamo, come lo chiamiamo, di chi deve essere il merito, etc etc.
La classe politica passa l’impressione di essere litigiosa e non voler trovare l’accordo su nulla. Quando, invece, il siracusano poco se ne cura convinto che da Siracusa a Roma, passando per Palermo, i rappresentanti del territorio abbiano ben a mente di essere stati “mandati” a occupare quelle poltrone per curarne gli interessi, come quello legittimo di un nuovo ospedale. Non un merito quindi fare le cose, quanto piuttosto un dovere.
Cinque sono stati costruiti di recente in Sicilia. Ma, neanche a dirlo, non a Siracusa. Non perchè contiamo poco, piuttosto perchè siamo frastagliati, perchè l’azione politico-amministrativa non è mai concordata a più livelli, perchè “io e il mio partito siamo meglio di te” e via dicendo. Così non va. Il metodo deve cambiare. La percezione della gente è mutata. Niente più complice silenzio e sopportazione, ora si vogliono i fatti.
Se la costruzione del nuovo ospedale ritorna finalmente al centro della discussione politica – sana fin quando è confronto e non stancante gioco delle parti – è un fattore positivo. Se la commissione sanità si riunisce domani alle 16 a Siracusa, questo è un altro segnale positivo. Se presenzia anche l’assessore regionale alla Salute, questo è ancora un segnale positivo. Non conta chi li abbia invitati ma cosa di concreto si ottiene.
All’assessore Borsellino la città chiede un impegno preciso per l’ospedale di Siracusa. Dire se i soldi ci sono e dove, come fare per costruirlo. Lo si deve per rispetto a questa città rimasta indietro senza colpe. Niente dichiarazione d’intenti al futuro. Di “faremo”, “realizzeremo”, “creeremo”, “troveremo” le cronache di Siracusa sono zeppe. Coniughiamo tutto al futuro dimenticando il presente. Assessore Borsellino, invertiamo la tendenza e parliamo di oggi.




Siracusa. Lavori alla Fontana di Diana, comincia l'operazione "Light it up blue"

Lavori in corso in piazza Archimede dentro, attorno e sotto la Fontana di Diana. I tecnici sono impegnati in lavori di manutenzione ordinaria dell’impianto di illuminazione e di quello idrico. Oltre, chiaramente, che in opere di pulizia del complesso monumentale che fa bella mostra di se al centro della piazza di Ortigia. Tutto propedeutico alla scenografica colorazione luminosa che domenica sera la fontana dovrà assumere.
Come anticipato da SiracusaOggi.it,  il 2 aprile Siracusa partecipa alla giornata mondiale per la presa di coscienza sull’autismo. E per l’occasione, la fontana di Diana verrà colorata di blu grazie ad un mirato gioco di luci e filtri su cui si sta lavorando in queste ore.
La scelta del blu non è casuale: nel mondo lo slogan della giornata è “Light It up blue”. Anche a Siracusa. In Brasile illuminano di blu il Cristo Redentore, a Parigi la torre Eiffel, negli Stati Uniti la Statua della Libertà.




Siracusa, prima in Sicilia a dotarsi di "Nirvana". Il sofisticato macchinario per la riabilitazione donato al Sant'Angela Merici

Si chiama “Nirvana” ed è una tra le più innovative apparecchiature per la riabilitazione di persone con gravi disabilità e patologie neuromotorie. Uno strumento che consente di immergere il paziente in un ambiente virtuale interattivo e di sfruttare anche la natura ludica delle attività proposte per ottenere dei risultati concreti. A partire da sabato potranno utilizzarla i pazienti della fondazione Sant’Angela Merici, a cui l’ha donata il Leo Club del Distretto 108yb Sicilia, dopo una racconta fondi durata circa un anno. Siracusa sarà, così, la prima città siciliana a poter usufruire di questo tipo di macchinario. I giovani Leo consegneranno  l’apparecchiatura sabato mattina, nel corso di una cerimonia fissata per le 10,30, a cui prenderanno parte, tra gli altri,  il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, mons. Giovanni Accola, il direttore scientifico, Franco Cirillo e il presidente regionale del Leo Club, Pierluigi Fortuna. “Nirvana” riesce a ricreare in una stanza immagini che “trasportano” il paziente altrove, stimolandolo a compiere dei gesti, come raccogliere dei fiori in un campo, motivandolo a raggiungere l’obiettivo e dando la sensazione di trovarsi in uno spazio esterno.




Siracusa. Via Puglia, chiuso un senso di marcia per lavori

Senso unico di marcia in via Puglia. Dopo i lavori per realizzare la caditoia a nastro tocca ora al collettore fognario. Operai impegnati quindi in opere di scavo in questa prima fase. Per poter procedere al meglio, è stato necessario chiudere una corsia di marcia, esattamente quella verso viale Tunisi. Chi, salendo da Riviera Dioniso il Grande raggiunge la rotonda dei Cappuccini non può far altro che tornare indietro. Transito libero, con carreggiata ristretta, per chi si sposta in direzione sud. Entro la prima decade di aprile prevista la conclusione dei lavori e il ritorno alla normale circolazione in via Puglia.




Siracusa. Cannabis terapeutica, Castobello (Lilt): "Giusto, purché ci sia equilibrio"

Il “via libera” della giunta regionale all’uso terapeutico della marijuana  nelle strutture sanitarie accreditate, pubbliche e private, in Sicilia  riaccende il dibattito, politico ma anche scientifico, sulla liberalizzazione della cannabis  in medicina. Il governatore, Rosario Crocetta ha spiegato che il provvedimento è conseguenza delle modifiche legislative italiane, ma anche di alcune sentenze che hanno riconosciuto a diversi malati, in particolare a quelli affetti da sclerosi multipla, la copertura terapeutica con questo tipo di sostanza. “E’ un argomento a doppia faccia- spiega il presidente regionale della Lilt, Claudio Castobello – Da una parte vanno tenuti ben presenti gli effetti negativi del cannabinolo sulla salute, dall’altra vanno considerati quelli positivi, di sollievo per alcune tipologie di pazienti. A questo proposito – continua Castobello – la letteratura scientifica conferma alcuni aspetti benefici che, per certe patologie,  arrivano a favorire la regressione della malattia”. Il presidente della Lega per la Lotta contro i tumori torna, però, anche a sottolineare gli effetti collaterali della cannabis  e “del fumo in genere. Ci sono delle ripercussioni cardiocircolatorie, c’è la dipendenza che l’uso di questo tipo di sostanza provoca. Un binomio, insomma, contrapposto che impone che l’uso terapeutico del cannabinolo venga interpretato nel giusto senso, come avviene per altre sostanze, anche allucinogene, che si usano, ad esempio, come anestetico”. Fatta questa premessa, Castobello riconosce che la decisione della giunta Crocetta rappresenta “comunque un passo avanti, in linea con quanto avviene in altre nazioni. E’ ovvio- prosegue il presidente della Lilt – che gli ospedali non devono essere intesi come  “luoghi del fumo”, ma è innegabile che alcune volte ci si trova davanti a persone in preda alla disperazione. Ci sono malati terminali per i quali c’è davvero poco o nulla da fare e ai quali si può dare sollievo, alleviandone il dolore”. Quella suggerita da Castobello è, quindi, la via dell’equilibrio. Secondo quanto spiegato da Crocetta, per impedire l’abuso dei consumi di cannabinoidi, la prescrizione dell’uso dovrà essere effettuata da medici specialistici all’interno di strutture sanitarie, mentre il percorso terapeutico potrà essere eseguito anche al domicilio del paziente.




Siracusa. Piazza dell'Asfalto, bruttura cittadina. "E' un circuito?"

Per dirla con onestà, è una piazzetta ricavata da una rotonda ma più di tutto sembra di ritrovarsi di fronte ad un circuito. Una di quelle piste per go kart su cui divertirsi, grandi e piccini. Ecco, non ci fosse quel chioscho a complicare la chiusura perfetta dell’anello, qualcuno potrebbe anche pensarci (non fatelo, è sarcasmo!). Perchè quella colata di asfalto nero sulla piazzetta tra via Grottasanta e via Sicilia  di qualunque cosa da l’idea meno che di una piazzetta cittadina. Era in asfalto anche prima, si badi bene. Ora l’intervento di “recupero”. Che mal si concilia con quasi tutti i 24 articoli del regolamento per il decoro urbano.
Ci saranno certamente dei motivi – magari anche validi – alla base della decisione e del rinnovo del ricorso all’asfalto. Però, con la stessa franchezza, va ammesso che così è brutta proprio. Un gran bel pugno in un occhio. E se si rompe una delle panchine in cemento di “piazza dell’asfalto”, che si fa? Una bella cascata di mastice e non ci pensiamo più.




Siracusa. Cocaina in un calzino, in manette presunto pusher

In giro con 10 dosi di cocaina, nascoste in un calzino, per un peso complessivo di 3 grammi.  Un uomo di 45 anni è stato sorpreso ieri pomeriggio dagli agenti della squadra mobile di Siracusa con la droga  addosso, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto al consumo e allo spaccio di stupefacenti. Paolo Di  Martino, siracusano, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio. Al presunto pusher sono stati concessi i domiciliari.




Siracusa. L'invito di Vinciullo: "Sindaci, fate ricorso al Tar o i privati tornano a gestire l'acqua"

“No ai privati. Il servizio idrico integrato in provincia di Siracusa deve rimanere nelle mani dei Comuni”. Tutto d’un fiato e senza mezzi termini Vincenzo Vinciullo chiarisce subito il suo pensiero. Per il deputato regionale non c’è altra soluzione.  “La decisione della curatela di indire un’asta per l’affitto dell’azienda che gestisce il servizio idrico integrato, negli 11 Comuni che avevano consegnato gli impianti all’azienda stessa, è in contraddizione con il riordino della materia che si sta approvando all’Assemblea Regionale Siciliana. Oltre a questo, rischia di escludere per sempre la gestione pubblica del servizio idrico in provincia di Siracusa”. Una mossa consentita dalla legge ma “subordinata al rispetto di alcune regole che, nel caso specifico, impongono di tenere conto delle peculiarità del bene e del servizio gestiti”.  Non solo, il rischio è che con il bando d’asta presentato chi diventerà “affittuario” del ramo di azienda (lavoratori, banca dati, mezzi) diventerà di fatto  “il soggetto proprietario del servizio idrico integrato per i prossimi anni in provincia di Siracusa in virtù del diritto di prelazione per la cui concessione la norma fallimentare prevede una serie di autorizzazioni, a salvaguardia di tutti i creditori, mentre, nel caso di specie, è stato concesso senza  pensare alle conseguenze”, attacca Vinciullo. “La Curatela fallimentare ha aperto la strada ad una nuova gestione totalmente privata del servizio idrico”, la denuncia del deputato regionale.
Quanto ai lavoratori, il bando non è – per l’esponente di Ncd – “garantista, anche se prescrive che è imprescindibile che le offerte contemplino il mantenimento integrale di tutti i rapporti di lavoro subordinato in essere”. Per il deputato  “una garanzia di facciata, dovuta più alle pressioni dei lavoratori che a un reale intento di salvaguardia degli stessi. Nulla esclude che, dopo un lasso di tempo, più o meno breve, possano avviare procedure di mobilità e/o cassa integrazione, se non addirittura licenziamenti”. Occorrerebbe quindi,  inserire ulteriori clausole di salvaguardia.
Vinciullo annuncia la presentazione urgente di un’interrogazione parlamentare sulla vicenda perchè, con il provvedimento della curatela fallimentare, contemporaneo all’iter di approvazione della Legge sulla gestione pubblica del servizio idrico integrato, si è venuto a creare un evidente conflitto di competenze e di attribuzioni sulla materia fra il Parlamento Siciliano e i curatori fallimentari.
“Invito i sindaci della provincia di Siracusa ad impugnare il provvedimento davanti al Tar Sicilia in modo che i giudici si possano esprimere sull’argomento, evitando futuri conflitti fra cittadini, lavoratori, imprese e coloro i quali, soggetti privati, potrebbero essere chiamati a gestire il servizio idrico in provincia di Siracusa da qui a qualche giorno”.
 
 
 




Siracusa. Guerra sull'acqua tra pubblico e privato. Mosse e contromosse: chi vincerà?

Tra curatela fallimentare di Sai 8 e Consorzio Ato Idrico è guerra di nervi. Una corsa contro il tempo per la gestione del servizio, ancora sospesa tra privato e pubblico. Se la volontà politica è chiara (“acqua pubblica”) più accidentato si presenta il cammino. Specie dopo la mossa della gestione provvisoria di Sai 8, che con la cessione del ramo d’azienda anticipata da SiracusaOggi.it (leggi qui) ha messo in difficoltà il già complicato tentativo di accordo tra sindaci e Consorzio per la creazione di una società interamente pubblica. Con quella mossa – a sorpresa, ma non troppo – i privati tornano prepotentemente sulla scena, con Caltacqua sempre alla porta e interessata alle vicende siracusane.
Il commissario dell’Ato, Fernando Buceti, insieme all’assessore regionale ai servizi, Marino, tenta il colpo di coda. Venerdì a Siracusa nuovo incontro con i sindaci che hanno consegnato gli impianti per costituire una cabina tecnica unica per chiedere da subito la riconsegna delle reti e tornare “proprietari” di fatto degli impianti. E questo, presumibilmente, per evitare che nuovi privati subentrati a Sai 8 con l’escamotage della vendita all’asta giudiziaria del ramo di azienda possano “mettere le mani” sulle reti.
Intanto il tempo scorre. Sia per l’asta che per la cessazione della gestione provvisoria. Scadenza 26 maggio. Chi gestirà dopo il servizio?