Siracusa. Strisce blu e multe nulle: senza una direttiva del Comune, si continuerà a pagare?

In che modo il Comune di Siracusa sta affrontando la novità che si è creata dopo il parere del Ministero delle Infrastrutture che ha ribadito come la sosta all’interno delle strisce blu oltre l’orario per il quale si è pagato il ticket di parcheggio non può essere oggetto di multa? Lo ha chiesto all’assessore alla viabilità, Silvana Gambuzza, il consigliere comunale di Articolo 4, Salvo Sorbello. Secondo il Ministero, in questi casi ci si dovrebbe limitare a chiedere la differenza tra quanto è stato pagato per la sosta e quanto “sforato” al momento del controllo. In attesa di un chiarimento “locale” è intanto muro contro muro tra i Comuni e il ministero. I tecnici di Roma hanno di fatto bocciato le multe, ma l’Anci (l’associazione dei Comuni, ndr) sostiene che le contravvenzioni sono legittime. E neanche le parole del ministro Lupi (“Non c’è nulla di cui discutere, l’interpretazione è chiara”) paiono chiudere lo scontro.
“In materia di sosta – ricordava il parere dei tecnici del ministero – gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall’articolo 157, comma 6, e precisamente l’obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l’orario di inizio della sosta, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l’obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questo esista; la violazione di tali obblighi comporta la sanzione prevista dal medesimo articolo 157, comma 8, del Codice medesimo”. L’Anci sostiene che i Comuni hanno la facoltà di regolamentare la sosta e quindi di sanzionare chi la prolunga oltre l’orario per il quale ha regolarmente pagato il ticket.
Abbiamo chiesto maggiori lumi al noto avvocato siracusano, Michele Mauceri. “In effetti nella multa la condotta incriminata e sanzionata è l’assenza del tagliando. Una simile contravvenzione non può essere estesa per analogia anche al caso di chi ha pagato il parcheggio ma vi è rimasto in sosta per un periodo maggiore rispetto a quanto consentito dal ticket”, spiega il legale. “Ore è importante che l’amministrazione dia una disposizione chiara ai Vigili Urbani”. Ma chi ritroverà la multa cosa dovrà fare? “Può fare ricorso con ottime possibilità di vittoria. Ma al cittadino paradossalmente costerebbe di più il ricorso rispetto al pagamento della multa (25 euro, ndr)”.




Siracusa. Villa Reimann museo d'Arte Contemporanea? "Referendum per decidere"

“Villa Reimann non deve diventare un museo di arte contemporanea”. La proposta, avanzata dall’assessore, Paolo Giansiracusa non convince, anzi preoccupa, il consiglio di circoscrizione Neapolis, che ha “bocciato” , nei giorni scorsi, l’idea. Contrarie anche alcune associazioni culturali del capoluogo, preoccupate per le condizioni in cui la villa di Christiane Reimann versa e per l’utilizzo che se ne fa. Torna a parlarne oggi il consigliere di quartiere di “Sel”, Daniele Ciurcina. “La proposta dell’assessore all’Arte Contemporanea rappresenta- per il componente del consiglio di circoscrizione- una forzatura intellettiva rispetto alla destinazione della casa di via Necropoli Grotticelle. Dovrebbero essere i cittadini- secondo Ciurcina- ad esprimersi su decisioni come questa, nell’ottica di una democrazia partecipata, alla stregua di quanto fatto con un referendum sul monumento di Archimede, a cui hanno partecipato 3 mila cittadini”. Ciurcina ricorda l’amore che “la signora Reiman dimostrò a Siracusa, tanto da lasciare alla città un patrimonio notevole, il suo, esprimendo, però, chiaramente- prosegue il consigliere di quartiere- la volontà che la villa fosse usata per attività educative e formative, manifestazioni culturali universitarie o, comunque, di alto livello, che rappresentino dei contributi al progresso civile della città”. Infine una sollecitazione. “La politica- conclude il consigliere di quartiere- dia velocemente delle opzioni che si adattino al testamento e le sottopongano ai siracusani, affinché scelgano definitivamente la destinazione d’uso di villa Reimann”.




Cominciato da Siracusa l'aggiornamento professionale dei giornalisti siciliani

Ottanta giornalisti, provenienti oltre che dalla provincia di Siracusa anche da Catania e Palermo, hanno partecipato a Siracusa al primo seminario di formazione promossi dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia in collaborazione con la sezione provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa.
Nella sala del complesso del centro ricreativo dell’Isab, messa a disposizione dall’azienda del gruppo Lukoil, i giornalisti che hanno partecipato a questo che è stato il primo evento formativo riconosciuto dall’Ordine organizzato in Sicilia – 4 i crediti assegnati – hanno incontrato il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Siracusa Antonio Nicastro, coordinatore del pool investigativo di contrasto all’immigrazione illegale. Il tema del seminario è stato “Migranti e non più clandestini: l’informazione dopo la Carta di Roma”.
In apertura il direttore operazioni di Isab Bruno Martino ha porto il saluto e illustrato le principali attività aziendali e l’attenzione rivolta ad ambiente, salute e sicurezza.
Il seminario è quindi entrato nel vivo prendendo le mosse dal ruolo che il sistema dell’informazione ha avuto nel fare venire alla luce una delle più gravi tragedie dell’immigrazione verificatesi nel Mediterraneo, il naufragio della notte di Natale del 1996 alla quale è seguito un processo celebrato proprio davanti all’autorità giudiziaria siracusana.
Il dottore Nicastro ha quindi evidenziato le modalità operative ed i moduli investigativi, la normativa di riferimento, le interconnessioni con il sistema dell’informazione, sia su scala nazionale che locale. Riflettori anche puntati, ovviamente, sulla Carta di Roma “un documento – ha detto tra l’altro il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Siracusa – del quale va apprezzata in maniera particolare la chiarezza e la linearità dei principi-cardine espressi” manifestando però perplessità in relazione alla incisività del sistema sanzionatorio in caso di accertate violazioni. Infine spazio alle domande da parte dei giornalisti anche con riferimenti a casi specifici.
 




Siracusa. Impianti Sportivi e Asili Nido, parola alla Princiotta. "Io querelata, lotto per la legalità"

La battagliera protagonista di alcuni recenti scontri in Consiglio Comunale, Simona Princiotta sceglie toni soft nella conferenza stampa che arriva dopo giornate in cui si è discusso di denunce, inchieste e sequestri di atti. Sullo sfondo, l’acceso scontro con un altro consigliere comunale in particolare, Alberto Palestro.
“E voglio subito chiarire che io non ho presentato nessuna querela. Semmai, avendo avvertito un clima eccessivamente pesante nei miei confronti ho ritenuto, consigliata dal mio legale, di presentare querela cautelativa. Le denunce amo farle nelle sedi che istituzionalmente, per il ruolo che ricopro, ritengo competenti ovvero l’aula del Consiglio Comunale e in Commissione”, una battuta per toccare il caso che vedrà i due opposti anche in tribunale. “Sono stata, invece, querelata e ripetutamente dal consigliere Palestro, in particolare per diffamazione e per ingiurie. Ho consegnato agli organi preposti le mie considerazioni, valutazioni e fatti e confermo la piena fiducia nei confronti delle forze dell’ordine e della Magistratura. Sono certa che verrà fuori la verità con il reale svolgimento dei fatti e le eventuali responsabilità. Dalla evoluzione della vicenda giudiziaria valuterò, di concerto con il mio legale, la scelta di assumere a mia volta le iniziative legali che si renderanno utili e necessarie”.
Sullo sfondo i due atti di indirizzo, presentati da Simona Princiotta, conditi da polemiche assortiti. Uno, quello sulla gestione degli impianti sportivi, ha dato vita ad una sorta di battaglia idelogica. “Non ho inteso attivare nessuno scontro personale né crociate contro, solo esercitare il mio diritto-dovere di consigliere comunale  per affermare la cultura della legalità, la trasparenza delle procedure e la qualità dei servizi per tutti i siracusani”.
Riguardo quel primo atto di indirizzo, la Princiotta si  sofferma sui cosiddetti campi periferici, che a Siracusa sono quattro. “E ad eccezione di quello di via Lazio, che paga un canone di circa 8.000 euro, sono stati tutti concessi in gestione a prezzi irrisori: esattamente la media di 200 euro l’anno anno in ragione delle carenti condizioni strutturali. E’ del tutto evidente che i gestori, dunque, nel firmare le convenzioni hanno espressamente dichiarato di accettare le strutture nello stato in cui si trovavano e nonostante ciò impegnandosi ad una manutenzione ordinaria. Oggi la situazione è davvero paradossale e suona come una beffa: i gestori giustificano l‘inadempienza della manutenzione con la mancanza della straordinaria che è a carico dell’ amministrazione.  Quanto alla Cittadella dello Sport,  é stata affidata per un periodo 10 mesi ed è risaputo che il gestore non ha effettuato i lavori che si era impegnato a fare e che le condizioni degli impianti d’ acqua in particolare lasciano molto a desiderare. L’idea che sembra coltivare l’ amministrazione è quella del project financing. La presenza di privati potrebbe certo consentire la indispensabile ristrutturazione dell’impianto ma guai a cancellare il ruolo sociale fondamentale che lo sport deve avere. Nessuna remora ideologica contro la presenza dei privati ma a condizione che l’amministrazione mantenga le attuali tariffe in grado di essere gestibili dalle associazioni e dalle famiglie.  Considero il diritto per tutti ad accedere alle strutture sportive uno dei confini che segna la civiltà di una intera comunità. Qualora dovesse risultare di difficile concretizzazione la suindicata clausura sociale ritengo opportuna assumere la scelta di una nuova e articolata gara pubblica per un periodo ovviamente piu’ lungo dei 10 mesi”. Quanto al campo scuola Di Natale, la Princiotta ha annunciato la presentazione di “uno specifico emendamento al regolamento a favore della trasparenza e della parità di trattamento nei confronti di tutte le associazioni. I criteri già individuati non si presentano, a mio avviso, equi e rischiano di discriminare la gran parte della associazioni”. Dalla nuova bozza di regolamento sono intanto scomparsi il ticket per l’ingresso e l’indicazione nominale di due società.
Altro tema caldo: asili nido. La battagliera consigliera del Pd ha presentato un atto di indirizzo (“votato in aula quasi alla unanimità”, ndr) che mira alla interruzione del regime di proroghe che vige ormai da 13 anni. “Dobbiamo andare in gara”, ripete. “Ho appreso con infinito stupore dell’esistenza di una delibera dello scorso 17 marzo con cui la giunta da mandato al dirigente per procedere ad una transazione e soddisfare la richiesta dei gestori degli asili nido comunali di adeguamento agli standard nazionali dal 2008 ad oggi. Chiedendo, addirittura, il conferimento ad un consulente contabile esterno per il calcolo delle somme. Sono certa che se questa delibera indigna me avrà un effetto ancora più amplificato su Giancarlo Garozzo che questa battaglia verso la legalità l’ha intrapresa prima di me. Da consigliere fece un atto di indirizzo analogo al mio”. Le varie proroghe sarebbero state dettate da ragioni economiche, di risparmio per l’amministrazione. “Ma oggi si decide di fare un accordo che  ammonterebbe  quasi a 2 milioni di euro con una transazione, senza acquisire un parere legale e con una procedura anomala quale quella di un atto di indirizzo politico a supporto del dovuto atto dirigenziale”.




Siracusa. Nuovo ospedale, Zito: "Commissione Sanità e Borsellino venerdì in città". Marziano: "Costruito con fondi regionali"

La commissione Sanità dell’Ars a Siracusa per parlare della realizzazione del nuovo ospedale. I deputati che compongono l’organismo del parlamento regionale faranno tappa in città venerdi 28 marzo. Era previsto un incontro nella sede dell’Asp ma  parlamentare regionale, Stefano Zito, del Movimento 5 Stelle, ha chiesto con forza che la riunione sia pubblica e nella sala del Consiglio Comunale. “E questo perchè l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, deve prendere un impegno chiaro davanti alla città.  Il capoluogo- aggiunge Zito- ha bisogno di un nuovo ospedale e di una sanità più efficiente e pulita”. Sul percorso che dovrebbe condurre alla realizzazione della nuova struttura sanitaria di Siracusa si è sviluppato, nei giorni scorsi, un acceso dibattito, in particolar modo tra il sindaco, Giancarlo Garozzo e il deputato regionale, Vincenzo Vinciullo,che ha chiesto l’intervento della commissione Antimafia, per fare chiarezza sulla possibilità che, intorno alla vicenda, possano svilupparsi delle speculazioni. Zito non vuole entrare nel merito della querelle. “Non sto con l’uno o con l’altro. Dobbiamo però evitare queste polemiche siracusane. Cosa vogliamo fare? Litigare per  metterci le stellette e perdere tempo mentre nelle altre province gli ospedali li fanno?”.
Secondo il deputato regionale Bruno Marziano, del Pd, la riunione della commissione Sanità a Siracusa sarà l’occasione per ufficializzare la decisione del finanziamento regionale integrale per il nuovo ospedale del capoluogo. “Tutta la somma necessaria- spiega il presidente della commissione Attività produttive dell’assemblea regionale siciliana- sarà messa a disposizione nell’ambito dell’accordo di programma dell’ex articolo 20, con risorse che vanno sbloccate dal governo per interventi in edilizia sanitaria. Di tali somme è stata sbloccata una prima tranche di 400 milioni di euro sugli 850 milioni complessivi che spettano alla Regione. Non esiste- assicura Marziano- alcun problema di cofinanziamento nè ipotesi di project financing”.




Siracusa. Ospedale e polemiche, la Cisl bacchetta la politica: "La litigiosità crea incompiute"

“La politica si unisca per perseguire gli interessi del territorio, anziché arroccarsi su posizioni di trincea. Il nuovo ospedale serve a Siracusa. Le campagne elettorali si facciano su altri argomenti”. Dura la posizione della Cisl territoriale sulla querelle che riguarda il progetto di costruzione della nuova struttura sanitaria. Il segretario generale, Paolo Sanzaro e Antonio Bruno, componente di segreteria con delega alle Politiche sanitarie intervengono senza mezzi termini sulle polemiche scaturite dopo l’ultimo incontro palermitano, dal quale sarebbero emerse delle possibilità diverse rispetto alle previsioni originarie. ““Dalle forze politiche espresse da questo territorio ai vari livelli- tuonano Sanzaro e Bruno-  ci aspettiamo sinergie e unità di intenti.  Le posizioni di trincea dettate da tornaconto politici ed elettorali devono lasciare  il posto al perseguimento degli interessi superiori del territorio e dei cittadini. Lasciarsi sfuggire l’occasione di dotare la provincia e la città di un’opera tanto importante e fondamentale sarebbe veramente un tradimento”. Considerazioni a cui Sanzaro e Bruno fanno seguire un invito, rivolto a tutte le forze politiche. “Si siedano insieme intorno ad un tavolo per uscire con un’idea condivisa da tutti, per scongiurare il rischio che la litigiosità politica condanni questo progetto a restare un’incompiuta”.




Autostrada Siracusa-Gela, aggiudicazione provvisoria dei lavori. "Ricorso a manodopera locale"

Autostrada Siracusa-Gela, la Commissione Ministeriale di gara  ha proposto l’ aggiudicazione provvisoria dei lavori al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Società Italiana per condotte d’acqua S.p.A. (Capogruppo) e Cosedil S.p.A. (mandante). “Esprimo soddisfazione per l’aggiudicazione dei lotti che collegheranno Rosolini a Modica su un tracciato lungo 18,4 Km per un importo di 289 milioni di euro finanziati sia con fondi regionali che europei”, commenta l’On. Enzo Vinciullo, vice presidente vicario della Commissione Bilancio  all’Ars. La consegna dei lavori avverrà nel mese di aprile. “E devono procedere in maniera spedita perchè entro il 31 dicembre 2015 l’opera, per quanto riguarda i finanziamenti europei, deve essere anche collaudata”, aggiunge Vinciullo che auspica il massiccio ricorso a manodopera proveniente dalle due province interessate dai lavori (Siracusa e Ragusa).  Per l’esponente di Ncd soddisfazione duplice. “Sono stato l’autore dell’emendamento che ha salvato la quota del finanziamento regionale, pari a 56 milioni di euro, e ciò ha consentito di ottenere il finanziamento europeo”.
 




Siracusa. Il decoro urbano e largo XXV Luglio: ambulanti al tempio d'Apollo

Decoro Urbano, Siracusa si è dotata di un nuovo regolamento dopo quello redatto nel 1870. In previsione della sua entrata in vigore, dopo il si del Consiglio Comunale, c’è già un “caso”: cosa fare per largo XXV Luglio?
La foto testimonia una scena quasi quotidiana. Banchetti di ambulanti si piazzano in fila accanto alla recinzione del tempio d’Apollo, sperando che il continuo viavai di residenti e turisti aiuti le vendite. Ma è evidente che si viene a creare un problema di “decoro” in una delle zone a più alta densità turistica di Siracusa. Senza considerare che già pochi metri più indietro, prima dell’Antico Mercato, vi sono in pianta stabile bancarelle.
Un lettore di SiracusaOggi.it ha inviato lo scatto e la segnalazione. Per le vostre segnalazioni: redazione@siracusaoggi.it




Siracusa. Nuovo Ospedale, polemiche e ripicche. Garozzo: "Venga pure l'antimafia"

E’ il tema caldo di questo primo fine settimana primaverile. Nuovo ospedale di Siracusa. In attesa di un progetto definitivo e dell’ok ultimo all’erogazione dei finanziamenti – per cui si spera non passino altri decenni – infiamma la battaglia politica. Chiare le posizioni in campo: il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo da una parte, il deputato regionale Enzo Vinciullo dall’altra. Posizioni distanti e critiche, neanche troppo velate, l’uno all’indirizzo dell’altro. Chi osserva da “fuori” si domanda perchè litigare e dividersi in una battaglia che dovrebbe vedere tutti uniti per portare a casa il risultato, anzichè proseguire con la logica del lui è peggio di me. I meriti dei singoli vanno riconosciuti, si badi bene. Ma in fondo il “merito” è parte della “responsabilità” assunta con la carica che deriva dalla “rappresentatività” ad ogni livello, dal consiglio di quartiere al Parlamento.
Sottolineati i meriti di ognuno, e dando legittimo spazio alla corretta segnalazione di quanto fatto da uno o da altro, si nota purtroppo come manchi a Siracusa “l’Onorevole Amalgama”, lo spirito che spinge a fare squadra per produrre risultati concreti per il proprio territorio senza aspettare anni e anni. La burocrazia ha i suoi tempi, ma le altre province vanno avanti. Anche sul fronte ospedaliero.
Intanto, se il parlamentare Vinciullo ha chiesto ieri attraverso i nostri microfoni l’intervento della Commissione Antimafia (leggi qui), il sindaco Garozzo replica su Facebbok.  “Venga pure la commissione antimafia, gli spiegheremo come facciamo a far risparmiare allo stato 25 milioni di euro per gli espropri”.




Siracusa. Elezioni da ripetere, esposto alla Procura di Palermo. Gennuso: "Due settimane per indirle"

Un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo per “omissione di atti d’ufficio continuata”. Lo presenteranno il prossimo martedì i legali dell’ex deputato regionale, Pippo Gennuso. Un nuovo tassello si aggiunge, così, all’intricata vicenda relativa ai presunti brogli alle regionali del 2012. Ad annunciarlo è l’ex esponente del “Movimento per l’Autonomia”.  Il presidente della Regione, Rosario Crocetta non ha ancora fissato la data in cui, nelle sezioni di Pachino e Rosolini indicate dal Cga, si dovranno ripetere le votazioni. Per questa ragione, Gennuso ha chiesto al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo la nomina di un commissario “ad acta” che fissi, al posto del governatore, la data delle nuove elezioni nelle sei sezioni “della discordia”. L’atto di ottemperanza è stato  notificato ai deputati regionali della Circoscrizione di Siracusa, secondo l’ex collega all’Ars con qualche difficoltà. “Adesso- spiega Gennuso- l’escamotage di allungare i tempi  non serve più a nulla. C’è una sentenza inappellabile che non viene  applicata- prosegue l’ex parlamentare regionale- e questo è intollerabile”. A questo punto, entro due settimane, il commissario del Cga dovrebbe decidere quando si voterà, sempre che non sia prima Crocetta a farlo. “A me – conclude Gennuso – basta che si metta la parola fine a questa interminabile storia, che danneggia me ma anche il buon nome del parlamento siciliano”.