Siracusa. Pi Greco Day, la festa di Archimede siracusano "a sua insaputa"

Non c’è siracusano più “famoso” di Archimede. E oggi si celebra la sua giornata. Il 14 marzo è il “Pi Greco Day”,  lanciato nel 1988 dall’Exploratorium di San Francisco, museo americano della scienza. La scelta non è casuale, nel sistema anglosassone questa data si scrive 3/14, come – appunto – il Pi Greco noto anche come costante di Archimede. In tutta Italia mostre, giochi ed enigmi per celebrare il genio di Siracusa.
Appuntamenti anche nella “sua” città. Il museo Arkimedion, ad esempio, oggi apre le sue porte per l’intera giornata con biglietto d’ingresso ridotto a 3 euro. Mentre al Tecno-parco Archimede vanno in scena i “Giochi Archimedei”, riservati alle scuole. Una caccia al tesoro a base di quesiti logico matematici ed enigmi degni di Archimede. Tutta una settimana, dall’11 al 15 marzo, per scoprire giocando le intuizioni e le scoperte dell’illustre antenato, alla base di oggetti e tecnologie di uso ancora oggi quotidiano.
Entrambe le iniziative sono private. Manca il pubblico. Forse Archimede continua a fare paura perchè, come voleva una radicata leggenda tutta siracusana, “porta male”. Eppure a lui è intitolata una scuola, una piazza e la salastampa del Comune. Manca la statua. Uno, per la verità c’è ma è dentro il liceo Corbino. L’altra, quella per cui è stato indetto un concorso e poi un sondaggio per sceglierne la collocazione (rivellino dell’Umbertino, ndr), non è pervenuta. Povero Archimede, siracusano “a sua insaputa”.




Siracusa. "Provincia soppressa, ma silenzio sul futuro dei dipendenti". Chiesto un incontro con i deputati

Per mesi l’incertezza sul destino delle Province regionali e dei loro dipendenti, adesso le preoccupazioni per una legge, quella approvata dall’Ars, che non rassicura affatto i lavoratori dell’ente di via Roma. Lo fanno presente in una nota diffusa oggi. Un documento con cui i dipendenti esprimono una serie di perplessità, non diverse da quelle sollevate nei mesi passati. L’approvazione del disegno di legge, infatti, non scioglie i dubbi  relativi  “alle future funzioni e competenze dei nuovi liberi consorzi. Nessun riferimento – si legge nella nota- alla collocazione dei personale, ai livelli occupazionali e organizzativi”. Argomenti sui quali i lavoratori della Provincia vorrebbero spiegazioni dai deputati regionali .  La richiesta è quella di un incontro urgente  con i parlamentari siracusani, per “fare chiarezza su una legge che presenta tanti lati oscuri”. Nonostante la Regione abbia soppresso le Province, infatti, tutti gli aspetti operativi saranno oggetto di una successiva legge, da approvare entro il prossimo ottobre.
 
(Foto: Una delle proteste dei dipendenti della Provincia Regionale di Siracusa)




Siracusa. Arrestata una croata, era ricercata dal Tribunale di Livorno per furto

Era destinataria di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Livorno. Silvana Bilic, 22enne nomade di origine croata ma nata a Roma, una discreta storia di furti alle spalle e diversi alias, è stata arrestata a Siracusa. Si aggirava in viale Teracati insieme ad un’altra donna. Le due, alla vista degli agenti delle volanti, hanno tentato di nascondere degli oggetti con una serie di movimenti che non sono passati inosservati ai poliziotti. Erano due grossi cacciavite. All’interno delle borse, le due donne avevano anche altri strumenti atti allo scasso. La Bilic ha fornito una serie di nomi falsi ma la Questura di Siracusa è riuscita a risalire alla sua identità ed alla misura di carcerazione di cui era destinataria. Deve scontare 2 anni e 7 mesi di detenzione per furto aggravato. E’ stata accompagnata nel carcere femminile di Catania. L’altra donna è stata denunciata in stato di libertà per il reato di possesso ingiustificato di attrezzi atti allo scasso.




Siracusa. Sequestrato tonno rosso e polpa di ricci: pronti in cucina ma non idonei al consumo umano

Sequestrati 2 chili di tonno rosso e mezzo chilo di polpa di ricci in dieci confezioni di plastica. I prodotti ittici erano pronti per finire in qualche piatto di un ristorante di Ortigia ma sono risultati non idonei al consumo umano dopo i controlli del servizio veterinario dell’Asp e quindi distrutti. Il sequestro è stato operato dalla Capitaneria di Porto di Siracusa. Il tonno rosso era sprovvisto della documentazione attestante la sua regolare provenienza e del relativo documento di cattura. Ignota anche la provenienza della polpa di ricci, sprovvista della prescritta tracciabilità. Elevate multe per complessivi 5.500 euro.




Siracusa. Due arresti: facevano incetta di foglie di palma per rivenderle a Pasqua

Avevano pensato di sfruttare commercialmente la prossima ricorrenza della Domenica delle Palme. Ed è probabilmente per questo che due pregiudicati siracusani stavano “approvvigionandosi” di palme recidendo le piante ornamentali di viale Santa Panagia. Con un tirante in ferro piegavano verso il basso i robusti rami per poi tagliare le foglie di palma con un grosso tronchese. E’ verosimile che, una volta sfilacciate, sarebbero finite su di un banchetto in strada per vendere composizioni realizzate per la Pasqua. I due, però, sono stati sorpresi da un equipaggio del pronto intervento dei Carabinieri. In arresto sono finiti Sebastiano Cantone e Massimo Di Luciano, di 44 e 42 anni, pregiudicati. Sono stati posti ai domiciliari.




Siracusa. Furto di fave, domiciliari per tre

Furto di fave in concorso. Duecento chili riposti in sacchi di juta. Li hanno scoperti così i carabinieri della Compagnia di Siracusa. In tre erano penetrati all’interno di un’azienda agricola per portare a termine il loro piano. In flagranza, con l’accusa di furto in concorso, sono stati arrestati Marco Grande, Andrea Danto e Luigi Calcinella, tutti siracusani e con precedenti specifici. Marco Grande è anche accusato di violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale cui è sottoposto. Misura dei domiciliari per tutti e tre.




Riforma delle Province: Siracusa "colonizzata" a breve da Catania? On. Bandiera: "Rischio c'è"

E se Catania arrivasse fino ad Augusta? O magari anche oltre, estendendo fin sotto Targia il suo raggio di interesse e di azione? Magari è uno scenario da fantapolitica. Ma con l’abolizione delle Province regionali saltano i confini tradizionali e tra aree metropolitane (guarda caso le solite tre) e liberi consorzi decisi a tavolino sulla base di contiguità territoriale c’è il rischio che pezzi pregiati della provincia possano risentire dell’attrazione della dinamica e vivace  (economicamente) Catania. Lentini, Carlentini e Francofonte hanno già come prefisso telefonico 095 e il loro destino tra sei mesi, quando si decideranno i “nuovi” confini dei liberi consorzi, pare segnato. Da Catania non è un mistero che si guarda con interesse al porto di Augusta, al polo industriale e riuscire ad arrivarvi a furia di consorziamenti a cascata non è impossibile. Complicato, forse.  Eppure da Siracusa si osserva da spettatori muti agli esiti di una riforma che potrebbe pesare (in bene o in male) nel futuro prossimo del siracusano.
All’Ars, al momento di votare, tra i deputati regionali solo due hanno detto di no: Enzo Vinciullo ed Edy Bandiera. Via libera alla riforma, invece, da tutti gli altri. “Dovevamo chiamarla soppressione delle province non metropolitane, altro che riforma”, accusa proprio Bandiera, di recente passato a Forza Italia. “Le aree metropolitane beneficeranno di risorse importanti e le tre create in Sicilia diventeranno egemoni”. O ci si accoda o si resta fuori, economicamente marginalizzati. Ma cosa succederà a Siracusa? “L’assessore regionale mi ha detto di vedere prima come si assesta il territorio tra sei mesi. I comuni, sulla base della contiguità territoriale, potranno scegliere di optare per Catania. E il rischio che gli interessi etnei possano giungere sino a Targia c’è. Non so come lo si possa evitare. Decideranno i vari Consigli Comunali”, dice ancora Bandiera.
A Siracusa la discussione, almeno quella pubblica, non è mai partita. Come non dovesse toccarci una riforma così. “Non si è capito che a Palermo si è giocata una partita importantissima per il futuro”. E, lascia intendere Edy Bandiera, la squadra siracusana non è neanche scesa in campo. “Non voglio parlare di inerzia. Non guardo e non giudico gli altri. Io ci ho provato con un intervento in aula con cui quanto meno ho chiesto e ottenuto misure economiche compensative per chi si ritroverà fuori dai grandi circuiti. E’ un pannicello caldo”, spiega allargando le braccia. “Poi vedo che la riforma è passata con 62 voti. Una maggioranza forte visto il momento che sta vivendo il governo Crocetta. Curioso che subito dopo si parli di rimpasto, di nomine Asp e solito sottogoverno. Magia del voto palese. Chissà, magari qualcuno ha voluto mostrare fedeltà a Crocetta…”.




Siracusa. Le forze dell'ordine acquisiscono documenti in Consiglio Comunale e in alcune Commissioni

Non un blitz, ma un’acquisizione mirata di documenti. Nell’ambito di una attività di indagine sulla posizione di alcuni consiglieri comunali di Siracusa in carica, sarebbero stati sequestrati negli ultimi giorni diversi incartamenti. Poche le informazioni che filtrano da Palazzo Vermexio. Ma pare che siano stati acquisiti documenti su di un atto di indirizzo presentato in Consiglio Comunale lo scorso mese di ottobre, gli atti della Seconda Commissione Consiliare, verbali della Quinta Commissione e materiale video-documentale. I sequestri potrebbero essere collegati ad alcuni scontri “accesi” in Consiglio Comunale.




Siracusa. Contenziosi con Sai 8: consulenza giuridica gratuita per le famiglie, il Comune dice "si"

Consulenza gratuita e sostegno alle famiglie che hanno contenziosi aperti con Sai 8 ed hanno subito l’interruzione del servizio idrico. Approvato l’atto di indirizzo proposto da Carmen Castelluccio ed Elio Di Lorenzo e sottoscritto da altri 12 consiglieri. Nel documento si chiede al sindaco, Giancarlo Garozzo, di “porre particolare attenzione al mancato rispetto della carta dei servizi da parte dei curatori fallimentari e dei dirigenti di Sai 8, ai quali va ascritta – si legge in premessa – la esclusiva responsabilità dei distacchi” effettuati in città. L’atto di indirizzo chiede all’Amministrazione di dare tutela giuridica “a quanti saranno vittime di comportamenti ingiusti e prevaricatori da parte dell’attuale gestione del servizio idrico”.
Il sindaco, Giancarlo Garozzo, che si è detto favorevole all’atto di indirizzo, ha evidenziato come il Comune abbia fornito alla curatela fallimentare, sin dal suo insediamento, un elenco di 2.000 famiglie indigenti alle quali non deve essere interrotta la fornitura (“ed è grave se non tiene conto di questa indicazione”) poi ha spiegato che la legge non consente al Comune di tornare subito in possesso degli impianti. L’atto di indirizzo è stato approvato con 28 sì e 2 astensioni.




Siracusa. Finanziamenti a fondo perduto per nuove aziende create da disoccupati, approvato il regolamento

Il Consiglio Comunale di Siracusa ha approvato il regolamento per le “start up”. Entro quarantacinque giorni verrà pubblicato il bando. Con i risparmi sugli stipendi degli amministratori è stato creato un platfond di 180 mila per finanziare a fondo perduto 18 attività create dai disoccupati siracusani. Diciotto finanziamenti da 10 mila euro: priorità agli under 35, cui viene riservato il 50% dello stanziamento totale. Il 20% per ex detenuti mentre il restante 30% per tutti i disoccupati. “Ricordo che basterà solo un’idea progettuale. Spero siano tante”, scrive soddisfatto il sindaco Giancarlo Garozzo sulla sua bacheca facebook.
Il regolamento è composto di 15 articoli ed è rivolto a iniziative con sede legale e amministrativa a Siracusa, costituite come società di persone, ditte individuali, società di capitali o cooperative operanti nei settori dell’artigianato, del commercio, dell’industria, del turismo o dei servizi. Alle start up, selezionate secondo una graduatoria stilata dal Comune, è concesso un contributo a fondo perduto. Il contributo deve essere destinato all’affitto di locali o all’acquisto di beni strumentali all’attività di impresa; entro 60 giorni dall’inserimento in graduatoria la ditta deve mettersi in regola con le normative fiscali, assicurative, previdenziali e con l’applicazione del contratto di lavoro. La somma viene erogata in due tranche: la prima, pari alla metà, alla firma dell’atto di impegno con il Comune; la seconda entro 90 giorni dalla presentazione dei giustificativi e dopo l’approvazione della rendicontazione.
Alle imprese della graduatoria, secondo l’ordine di inserimento, vengono assegnate le somme frutto di revoche o rinunce. I beneficiari, inoltre, saranno esonerati per 24 mesi dal pagamento dei tributi sullo smaltimento rifiuti, occupazione di suolo pubblico e pubblicità.
Soddisfatto il presidente del consiglio comunale, Leone Sullo. “E’ un concreto aiuto ai giovani- ha detto dopo il voto dei consiglieri- soprattutto a quelli che hanno voglia di scommettere e che spesso trovano la strada sbarrata dalla crisi finanziaria e della difficoltà di accedere al credito.  Il primo passo è stato compiuto, adesso la Giunta deve proseguire su questa strada anche negli anni futuri”.