Belvedere. Droga in casa confezionata per la vendita, i finanzieri arrestano un uomo

L’infallibile fiuto di Aquila, cane antidroga dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Siracusa, ha guidato le fiamme gialle in una nuova operazione di contrasto al traffico di stupefacente. I militari, nella tarda serata di ieri, hanno fatto irruzione in una villetta  in pieno centro a Belvedere, frazione di Siracusa. Attraverso una minuziosa perquisizione domiciliare, hanno scoperto circa 150 grammi di sostanza
stupefacente. La droga, marijuana, era stata confezionata ed era pronta per essere venduta. Arrestato il 39enne padrone di casa che dovrà  adesso rispondere  davanti all’Autorità Giudiziaria di Siracusa di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
La marijuana rinvenuta è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione, per le successive analisi, del Pubblico Ministero della Procura di Siracusa.




Siracusa. "Caro sindaco,le scrivo", lettera aperta a Garozzo.Una cittadina: "L'inciviltà di alcuni immortalata nelle mie foto"

Divieti che, senza possibilità di equivoco, chiariscono che non è possibile depositare rifiuti nel cuore della città, ma cittadini che li ignorano, continuando a creare angoli di sporcizia e degrado, salvo poi criticare, magari, l’amministrazione comunale o, fuori città, l’ex Provincia regionale, per non riuscire a mantenere pulito il territorio. E’ un paradosso a cui si assiste spesso e che viene stigmatizzato da una cittadina, autrice di una lettera aperta indirizzata al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. La donna, una pensionata che vive nella zona di viale Tica, ha deciso di realizzare un dossier fotografico, immortalando luoghi del capoluogo trasformati in discariche a cielo aperto. “Le immagini da me raccolte- spiega la cittadina- documentano comportamenti decisamente incivili. Le ho scattate in giorni diversi e, spesso, a distanza di pochi minuti le une dalle altre. Sacchetti di spazzatura appesi ai perni dei cassonetti o infilati nei cestini per le carte o, ancora, abbandonati nei parcheggi dei supermercati, cartoni lasciati dove capita, ma non nei contenitori appositi, buste di plastica, bottiglie di vetro a due passi dalla campana per la loro raccolta, materiale ingombrante di tutti i generi in prossimità di cassonetti per la spazzatura nonostante ci sia un apposito servizio per il ritiro”. La città di cui la pensionata siracusana parla al sindaco è abitata anche da persone che “ancora non si curano del divieto di conferire i rifiuti nelle ore diurne, non chiude i sacchetti, ne innalza mucchi trionfali”. Un quadro della situazione che è anche una chiara critica nei confronti di chi non sa ancora fare del senso civico il proprio stile di vita, a danno di tutti. Infine, una sollecitazione a Garozzo. “Si affronti seriamente il problema dei rifiuti, in tutta la sua gravità- conclude la lettera al primo cittadino- Si risvegli la coscienza dei cittadini, si solleciti l’amore per la città, si chieda e pretenda la civile collaborazione.Sia lei stesso, sindaco, con la sua giunta il testimone di un impegno civile che non può più essere disatteso”.
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Gruppo Mamme a Siracusa, sabato il primo laboratorio ambientale per bambini

Primo laboratorio ambientale per bambini e la cura dei giardini di via Regina Margherita. Parte con queste iniziative l’attività dell’associazione “Gruppo mamme a Siracusa”, che si è di recente costituito per “incoraggiare e sostenere un modello culturale, critico e un approccio ambientale volto alla sostenibilità e al rispetto del territorio”. L’associazione è stata presentata questa mattina, nella sala Archimede del palazzo municipale di via Minerva, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali e all’Infanzia, Silvana Gambuzza. L’occasione è servita anche per annunciare l’appuntamento fissato per sabato mattina alle 10, nella sala “Ferruzzo-Romano” del consorzio del Plemmirio, rappresentato oggi da Rosalba Rizza, con cui è stato organizzato il primo laboratorio ambientale per i più piccoli. Concita Nucifora e Valeria Troja, responsabili del “Gruppo mamme a Siracusa” hanno illustrato gli obiettivi dell’associazione, con lo slogan “insieme è tutto più semplice”. Diversi i progetti in cantiere, tutti finalizzati a migliorare la qualità della vita e i servizi destinati a genitori e bambini.
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Siracusa. Colpi di pistola contro la saracinesca di un bar

Il racket rialza la testa a Siracusa. Momenti di paura ieri sera in viale Zecchino quando alle 21.30  ignoti hanno esploso tre colpi di pistola, calibro 7,54, contro la saracinesca di un bar. Insolito l’orario dell’azione, con ogni probabilità un avvertimento. Il “raid” è avvenuto in pochi istanti. Il titolare del bar avrebbe negato di aver ricevuto minacce. Indagini in corso.




Siracusa. Distacchi della fornitura idrica ai morosi, il consigliere Vinci: "Assemblea straordinaria, gravi i disagi"

Continuano i distacchi ai morosi della fornitura idrica. Niente più acqua a chi ha preso l’abitudine di non pagare. La curatela fallimentare di Sai 8 aveva annunciato massimo rigore e sin qui così è stato. Si parla, secondo alcune stime, ci circa mille distacchi effettuati. Se ne è discusso ieri sera in Consiglio Comunale a Siracusa. Numerosi interventi, con una compattezza trasversale, hanno chiesto  un’azione dell’Amministrazione per bloccare i distacchi forzosi della fornitura di acqua per morosità. “Avvengono senza alcuna procedura di preavviso e con gravissimo disagio per molti concittadini”, sottolinea il consigliere comunale Cetty Vinci che ha chiesto la convocazione di un’assemblea straordinaria  del Consiglio con la presenza dei curatori fallimentari, affinché diano risposte concrete su quanto sta avvenendo in questi giorni.




Siracusa. Una società uninominale creata dall'Ato gestirà il servizio idrico dopo la curatela fallimentare

Ancora un no al ritorno dei privati nella gestione del servizio idrico integrato. Acqua pubblica, questa è la volontà espressa stamattina dal commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Ma sul percorso necessario per arrivare all’obiettivo non c’è accordo (politico) tra i sindaci del siracusano. Augusta, Buccheri, Floridia, Lentini, Noto, Pachino, Portopalo, Priolo, Siracusa e Solarino: erano tutti rappresentati nell’incontro di questa mattina, nella sala degli stemmi della (ex) Provincia Regionale. Ma fino a ieri pensavano di poter dare vita a tre diverse società di mini ambito sulla base dei bacini idrogeografici. Ma Buceti ha spiegato loro che la soluzione migliore sarebbe la costituzione di una società uninominale, creata direttamente dall’Ato idrico e che gestisca in house il servizio in attesa della nuova normativa regionale. Il lavoro svolto dai Sindaci in queste ultime settimane non andrà sprecato, anzi dati e spunti confluiranno nel definitivo piano industriale. “C’è urgenza, il 26 maggio scade la curatela e il servizio non può restare senza gestore. La gestione pubblica unitaria sarà garantita dall’Ato 8”, ha spiegato Buceti.
Restano al momento fuori i sindaci dei cosiddetti Comuni ribelli, quelli che non avevano consegnato gli impianti a Sai 8. Ma il commissario ha auspicato  che “una volta interpellati, valutino la possibilità di aderire, dando così esempio di come, in un’area geografica che ha visto una gestione privata discutibile del servizio, si possa invece gestire il fondamentale servizio idrico in modo pubblico e nell’interesse della collettività, senza disperdere i fondi comunitari e regionali già stanziati, migliorando i servizi e calmierando il prezzo, secondo l’indirizzo politico dell’Assessore Marino”. I sindaci, quelli che si sono ritrovati al tavolo con Buceti, hanno chiesto di venire coinvolti nel percorso di creazione della nuova società (“avrà una durata di tre anni”). Ma il commissario straordinario sa bene che la politica va tenuta a distanza per non impantanare un cammino sin qui non proprio agevole.




Avola. Omicidio Liotta, arrestato Claudio Caruso. I due erano "soci", traffico d'armi modificate

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Mario Liotta. Il corpo senza vita dell’uomo, parzialmente carbonizzato, venne rinvenuto nelle campagne tra Avola e Noto, in contrada Bochini,  lo scorso 8 novembre.  Autotrasportatore di 41 anni, sarebbe stato ucciso da Claudio Caruso. Questa mattina l’arresto del 31enne, avolese come la vittima.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due erano “soci” in un traffico clandestino di armi (pistole modificate, ndr). Ma alcuni dissapori nella divisione dei proventi della loro attività clandestina avrebbe fatto scattare la furia omicida di Caruso.
La mattina del delitto, l’uomo avrebbe prima chiamato al telefono la sua vittima poi insieme – a bordo di uno scooter – si sarebbero diretti in una località isolata, con la scusa di provare una nuova arma. Che però Caruso avrebbe subito puntato contro il socio, freddandolo con un colpo alla testa. Rimane da capire se, dopo l’omicidio, altri complici abbiano aiutato Claudio Caruso nell’occultamento del cadavere o nel tentativo di bruciarlo.
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Siracusa. Ospedali della provincia rispettosi delle differenze di credo e religione. A partire dal cibo

Gli ospedali di Siracusa si “aprono” a tutte le culture e religioni.Firmato oggi il protocollo che garantirà assistenza spirituale ai pazienti di ogni credo ricoverati nei nosocomi della provincia. Ampio il coinvolgimento:  Chiesa Evangelica Battista, Ortodossa Romena, Ebraica, Islamica, Buddista Soka Gakkai e dei Santi degli Ultimi giorni. “E’ l’avvio di un nuovo percorso in un’ottica interculturale di umanizzazione dei servizi e dell’assistenza sanitaria, carico di procedure specifiche da sviluppare e modificare nel corso del tempo, secondo le indicazioni e le esigenze che potranno provenire dalle diverse Comunità”, ha dichiarato il commissario dell’Asp, Mario Zappia. Che ha annunciato la prima novità: pasti preparati ad hoc secondo le differenze alimentari prescritte dalle diverse culture e religioni. In corsole procedure di affidamento.




Siracusa. Dopo la segnalazione, "spariti" dall'Umbertino i cartelloni pubblicitari. Ma uno "galleggia"

Dopo l’articolo comparso questa mattina su SiracusaOggi.it, dal ponte Umbertino sono scomparsi i due cartelloni pubblicitari esposti in bella mostra sullo storico manufatto senza alcuna autorizzazione. Quando i vigili urbani della sezione annonaria si sono recati sul posto, nel primo pomeriggio, le due tabelle “abusive” erano state rimosse – forse prudenzialmente – da mani anonime. La polizia municipale ha comunque acquisito le prove fotografiche comparse negli ultimi giorni sulla rete e, nelle prossime ore, potrebbe anzitutto contattare i responsabili dei marchi riportati sui tabelloni. I quali, va anche considerato, potrebbero non aver saputo nulla di quella particolare collocazione. Il rischio di una multa non sarebbe, comunque, del tutto scongiurato.
Ma adesso ci si interroga sulla presenza di identica pubblicità, sempre nell’area. La foto (a sinistra) è chiara. C’è una struttura utilizzata per manifestazioni sportive in acqua e, sopra, un tabellone pubblicitario a due facce. L’area, va detto, è demaniale. Ed esiste una deroga al regolamento sulla pubblicità che consente, in occasione di piccole manifestazioni sportive di base, la presenza di simili forme di reclame. Anche questo caso è ora oggetto di analisi.




Siracusa. Sempre più ingarbugliato il caso delle elezioni suppletive. Servirà un "incidente di esecuzione"?

Diventa sempre più intricato il caso politico-giudiziario delle elezioni regionali suppletive ordinate dal Cga di Palermo in nove sezioni tra Pachino e Rosolini. Una vicenda amministrativa di difficile soluzione e che adesso si “tocca” anche con la parallela indagine penale condotta dalla Procura di Siracusa alla luce del sequestro della documentazione elettorale contenuta nel fascicolo processuale incardinato presso il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo. L’avvocato Gianluca Caruso, che insieme a Paolo Ezechia Reale ha curato l’esposto presentato dai sei deputati regionali siracusani “decaduti” per il Cga, si limita a definire rilevante l’ultimo fatto prima di trincerarsi dietro un silenzio rispettoso del lavoro degli inquirenti.
Da escludere che sullo sfondo possa intravedersi uno scontro tra giudici: palermitani da una parte, siracusani dall’altra. Le due vicende procedono separatamente senza volontà degli uni o degli altri di intralciare i rispettivi lavori. Così, ad esempio, la soluzione amministrativa del caso rimane ancora un mistero. Per semplificare: nelle nove sezioni oggetto del giudizio, si torna a votare o no? La sentenza del Cga dispone il ritorno alle urne, ma l’applicazione del disposto non sembra così scontata. Ecco perchè potrebbe essere necessario il ricorso all’incidente di esecuzione. Questo avviene quando una delle parti interessate chiede lumi su come eseguire la sentenza, insomma le modalità a cui attenersi. Come a dire che la palla potrebbe tornare al Cga che potrebbe  o rinnovare la disposizione del voto oppure – come suggerisce l’Avvocatura dello Stato – annullare di fatto il voto in quelle nove sezioni. Ci sarebbe anche una terza eventualità, non così remota. Su proposta di “controinteressati” (e potrebbero esserlo tutti i deputati regionali che in caso di elezioni parziali vedrebbero cambiare i numeri regionali e il loro stesso accesso all’Ars) il Consiglio di Giustizia potrebbe ritrovarsi tra le mani una richiesta di revocazione della sentenza del 5 febbraio. La battaglia è accesa.
“E’ giusto che la magistratura indaghi e faccia il suo corso fino in fondo. Aspettiamo adesso che la Procura di Siracusa scopra eventuali mandanti ed esecutori materiali, responsabili della sparizione dei plichi elettorali avvenuti nell’archivio del tribunale”, afferma intanto l’ex deputato dell’Mpa- Pds, Pippo Gennuso. “Sono l’unica vittima di una macchinazione colossale, perché quando i plichi sono spariti dal palazzo di Giustizia, nessuno dei deputati regionali eletti nella Circoscrizione di Siracusa si è presentato dai magistrati per presentare un esposto, per chiedere verità e giustizia. Io sono stato l’unico a denunciare per tre ore in Procura gli imbrogli, consegnando anche le prove, che nessun allagamento si era verificato negli scantinati del tribunale e che il materiale non poteva essere finito nella discarica. C’è stata una mano maldestra che aveva interesse ad evitare che si arrivasse alla verifica dei verbali e delle schede, così come era stato ordinato dal Cga, il 30 ottobre del 2013, affidando il compito di controllo ad un funzionario della prefettura. Perché ci sono stati ritardi nei controlli? Chi era il responsabile dell’archivio? Sono interrogativi che hanno bisogno di risposte. Quando, però, è stata depositata la sentenza del Cga, il 5 febbraio del 2014, guarda caso, si è formato un vero e proprio cartello dei parlamentari a difesa della poltrona”. Secondo Gennuso, altro fatto grave è che si tenderebbe a diffondere notizie che non corrispondono alla realtà. “In tutta questa storia  con il ritono alle urne, non ci sono in gioco le preferenze personali dei candidati, ma i voti attribuiti alle liste dei partiti o di Movimenti, per il quorum. Quindi se nei nove seggi, tra Pachino e Rosolini, dove il Cga ha sentenziato il ritorno al voto ci sono candidati con poche preferenze, non si può dire altrettanto delle liste a essi collegati”. Quindi la chiusura: “la presenza di eventuali poteri forti in questa storia  non mi fa paura. Ho avuto fiducia nei giudici amministrativi prima e adesso rispetto il lavoro che sta portando avanti la Procura di Siracusa”.