Siracusa. Le storie delle donne migranti per celebrare l'8 marzo. Iniziativa della Consulta Femminile

Le donne ospiti dei centri di accoglienza di Siracusa, le loro storie, gli usi e i costumi della loro terra messi a confronto con quelli della città che le ospita. E’ così che la Consulta comunale Femminile ha deciso di celebrare la festa della donna. L’appuntamento è per l’8 marzo, alle 16, nell’aula consiliare di palazzo Vermexio. Alcune delle migranti arrivate negli ultimi mesi in città parleranno della loro condizione, di quello che hanno lasciato e di quello che hanno trovato dopo il viaggio che le ha condotte sulle coste siciliane. Sarà anche l’occasione per parlare del lavoro delle associazioni e degli organismi umanitari che le assistono. “ Sono persone provate nel corpo e nell’anima, donne sole- spiega la presidente della consulta, Maria Mazzeo – e bambini soli in cerca di aiuto e conforto”. Durante l’incontro, previsti anche momenti di musica e testimonianze di donne oggi ben inserite nel tessuto sociale locale”.




Siracusa. Il limone Igp alla conquista dell'Europa

Gli istituti italiani di cultura di Parigi e di Vienna pronti a ospitare nei saloni di rappresentanza il limone di Siracusa Igp. L’eccellenza tipica del territorio potrà così farsi conoscere e apprezzare da un pubblico composto da specialisti, giornalisti, operatori di mercato ma anche  raffinati gourmand e appassionati del made in Italy.
Il programma verrà presentato domani alle 11 in Camera di Commercio, alla presenza del Segretario Generale Roberto Cappellani, di Fabio Moschella, presidente del Consorzio, degli organizzatori Valeria Rizza e Gianluca Agati, e di Sebastiano Bongiovanni di Siracusa Turismo, che godrà di uno spazio in entrambe le manifestazioni estere per enfatizzare sempre di più il connubio promozione integrata prodotto-territorio.




Siracusa. Appuntamenti fuori programma per Renzi con i familiari di Gianluca Bianca e i Forconi

Anche incontri “fuori programma”, questa mattina, per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Ad aspettare il premier, a palazzo Vermexio, c’erano i familiari di Gianluca Bianca, il comandante del peschereccio “Fatima II” scomparso a luglio 2012. Una vicenda estremamente complessa, da cui non si riesca a venire a capo, nonostante un’inchiesta aperta dalla magistratura. La famiglia di Bianca non si arrende e questa mattina sperava di poter parlare con Renzi. Un colloquio di circa 5 minuti, reso possibile dal servizio di sicurezza, rassicurato dal dirigente della Digos, Enzo Frontera. “E’ stato un bell’incontro- racconta la madre di Gianluca Bianca, Antonina Moscuzza – Renzi ci ha emozionati, commossi. Ha abbracciato me, mio marito e la figlia di Gianluca. Ci ha dato forza e ci ha promesso che tenterà di fare qualcosa per noi, chiedendo al primo ministro tunisino la possibilità di ascoltare uno dei componenti dell’equipaggio della “Fatima II” che ha raccontato a noi, ma soltanto telefonicamente, una verità su cui vogliamo andare a fondo”. I familiari del comandante del peschereccio hanno parlato con diversi ministri ed esponenti politici di rilievo in questo anno e mezzo. “E’ per questo che abbiamo paura che anche questa volta – ammette Antonina Moscuzza- alle parole non seguano i fatti. Dal punto di vista umano, comunque, il presidente del Consiglio si è comportato con noi come un padre di famiglia. Ha mostrato di comprendere il dolore che proviamo e non dimenticherò mai le sue parole di conforto”.
Incontro anche con i “Forconi” di Mariano Ferro per Renzi. Appuntamento che dovrebbe ripetersi nelle prossime settimane a Roma.




Siracusa.La Presidenza del Consiglio sul mancato invito a Giovanna Raiti: "Non ne sapevamo niente"

“Appena l’altro ieri ricevo un invito da parte della scuola Salvatore Raiti , intitolata a mio fratello a prendere parte all’incontro con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Schiva, ma accetto. Poi in tarda serata mi giunge un messaggio al cellulareda parte della stessa insegnante che mi aveva esteso l’invito anche a nome della dirigente che, mortificata, mi spiega come il cerimoniere di Palazzo Chigi non ha dato la possibilità di inserire persone esterne alla scuola tra gli accreditati”. La voce è calma, non una parola fuori posto. Ma Giovanna Raiti c’è proprio rimasta male, vittima di uno scivolone evitabile. Lei è la sorella di Salvatore Raiti, il giovane carabinieri siracusano ucciso dalla mafia negli anni 80 ed alla cui memoria è intitolata la scuola. Paradossalmente, le è stato vietato di entrare in quell’istituto che porta il suo cognome. “Ero davvero tentata di presentarmi,  poi avrei voluto vedere chi e con quale autorità avrebbero potuto cacciarmi via. Non l’ho fatto per la grande mortificazione e per la distrazione che ancora una volta le istituzioni hanno avuto nei confronti dei familiari di vittima di mafia”. L’amarezza cresce e così Giovanna Raiti si domanda ad alta voce “se qeulla scuola si fosse chiamata Borsellino o Falcone, avrebbero impedito ai familiari di farvi accesso? Non credo…Forse un ragazzo che muore a 19 anni non ha lo stesso peso e valore”. E se non bastasse, “un familiare vittima di mafia non smette mai di sentirsi vittima fino a quando ‘qualcuno’ non gli batte le spalle e lo conforta … tutto il resto è tristezza. Come questa vicenda”. In serata, una nota ufficiale della Presidenza del Consiglio, che si dichiara “totalmente estranea alla vicenda. Nessuna comunicazione- si legge nel comunicato – è mai giunta alla Presidenza del Consiglio circa la possibilità che potesse partecipare alla cerimonia la signora Raiti, la cui presenza sarebbe stata certamente accettata e gradita”.
 




Renzi a Siracusa: "Ripartiamo dal lavoro e da una burocrazia più snella"

Si è conclusa la visita a Siracusa del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Mattinata fitta di appuntamenti per il premier. Il primo, questa mattina con l’incontro con gli studenti e gli insegnanti dell’istituto comprensivo “Raiti”, che Renzi ha raggiunto a piedi dall’albergo in cui ha alloggiato dopo l’arrivo, ieri sera, e la cena con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale retta da Giancarlo Garozzo. Il presidente del Consiglio ha anche avuto modo di scambiare alcune parole con i cittadini che lo attendevano all’ingresso della scuola e che gli hanno chiesto un aiuto concreto sul tema del lavoro, affrontato più tardi anche con i sindaci della provincia, a palazzo Vermexio e con i rappresentanti dell’imprenditoria locale e delle categorie economiche. Ai ragazzi, Renzi ha parlato della “grande bellezza. Ognuno di voi la custodisce in sé e la esprime attraverso il proprio volto. Non dimenticatelo mai- ha detto- qualsiasi cosa vi dicano e qualsiasi cosa vi accada nella vita”. Qualche contestazione misurata all’uscita della scuola. Presidi organizzati da cittadini e da gruppi politici, con striscioni di contestazione. Poco dopo, al Vermexio, Renzi ha ascoltato i sindaci del comuni del territorio, raccogliendone le istanze. Tra i temi affrontati, le difficoltà legate ad un Patto di Stabilità eccessivamente restrittivo. Un problema che il presidente del Consiglio ha ricordato di conoscere molto bene, avendo ricoperto, fino a pochi giorni fa, il ruolo di sindaco di Firenze. Presidi anche in piazza Duomo. Tra i gruppi che protestavano, gli ex lavoratori dell’ex Sotis Cavi, alle prese con una tortuosa vicenda legata alla mancata erogazione della cassa integrazione del 2013 per questioni formali che non si riescono ancora a superare. Renzi ha parlato di un momento difficile dal punto di vista economico. “Il più difficile degli ultimi 30 anni- ha ricordato- Per uscirne serve un ultimo sforzo”. Poi l’importanza di ripartire dalle scuole, ma anche da nuove regole e dallo snellimento della burocrazia, che spesso rallenta anche la realizzazione delle necessarie opere pubbliche. Sollecitazione chiara da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Ci aspettiamo che tu faccia il “Renzi”- ha detto il governatore al premier- Da te ci aspettiamo molto e in primo luogo che tu riesca a cambiare l’Italia senza troppe mediazioni con un certo tipo di politica “politicante””. Renzi ha annunciato importanti provvedimenti già a partire dal prossimo mercoledì, a partire da “Job act” e “Piano Casa”.




La visita del premier a Siracusa: Governo illegittimo, banche e casa. Le parole dei contestatori

Durante la visita del presidente del Consiglio a Siracusa non sono mancate le contestazioni. La prima, all’uscita dalla scuola Raiti. Fischi e cartelli mentre l’auto del premier si allontana. “La tua democrazia non è democrazia”, è una delle scritte esposte. “Non sei credibile”, recita un altro striscione. “Rappresenti il terzo governo illegittimo”, attacca un altro cartello.
Contestazioni anche sotto palazzo Vermexio. All’arrivo in piazza Duomo, Matteo Renzi trova un picchetto misto. Fratelli d’Italia, poco distante Forza Nuova, i 17 lavoratori ex Sotis al terzo giorno di proteste per la cassa integrazione che non arriva. Bersaglio ricorrente, le banche. “Basta potere alle banche. Mutui alle cooperative edilizie! Renzi aiutaci. La casa è un diritto!” è la scritta in rosso su fondo bianco sventolata mentre il premier incontra sindaci e imprenditori.




Siracusa. Il presidente del Consiglio in città, il sindaco Garozzo gli presenta le priorità

Soluzioni a breve termine e non idee per il futuro. Il sindaco, Giancarlo Garozzo ha preferito focalizzare, nei suoi colloqui con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’attenzione su “questioni che possono essere affrontate in tempi brevi, perché le somme sono state già stanziate”. Nuovo ospedale, bonifiche della zona industriale, accoglienza ai migranti e lavoro sono le priorità indicate dal primo cittadino di Siracusa al premier. Garanzie da parte del presidente del Consiglio, che ha manifestato disponibilità ad intervenire secondo lo schema operativo, lontano dalla palude burocratica, di cui ha parlato anche con gli imprenditori e le parti sociali. C’è la condivisione di Renzi anche sul progetto di area vasta Siracusa-Catania- Ragusa il cui protocollo d’intesa è stato siglato nei giorni scorsi anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Approfondiremo idee e percorsi nei prossimi giorni insieme al sottosegretario Delrio- spiega Garozzo- Adesso attendiamo i fatti, a cominciare dal Job- act, per dare risposte alle attese dei cittadini e soprattutto di chi si trova in maggiori difficoltà”. Oltre a parlare di contenuti, il sindaco sottolinea l’aspetto organizzativo dell’intensa mattinata del premier in città. “Tutto ha funzionato al meglio- conclude il primo cittadino- merito delle forze dell’ordine, degli addetti alla sicurezza e di quanti hanno lavorato avendo poche ore per organizzare la visita”.
 




Siracusa. Al premier Renzi il sindaco di Lentini annuncia: "Malaburocrazia, domani mi incateno al Tribunale"

Ha scelto il giorno di massima visibilità mediatica per annunciare la sua protesta: “mi incateno davanti al tribunale di Siracusa”. Il sindaco di Lentini, Alfio Mangiameli, ha annunciato la sua azione durante l’incontro con il premier Matteo Renzi. I ventuno sindaci della provincia seduti nel salone Borsellino per illustrare uno alla volta i problemi e le esigenze dei territori. E quando arriva il suo momento, Mangiameli si scaglia contro la malaburocrazia. Poi ricorda come il suo Comune si sia trovato con il bilancio azzerrato da un pignoramento di 4,2 milioni di euro dopo un contenzioso con un privato: servizi e stipendi a rischio. “Sperando che qualcosa si muova”,il sindaco di Lentini si piazzerà domani davanti al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia.




Siracusa. Prelievo multiorgano all'ospedale Umberto I

E’ il primo prelievo multiorgano di quest’anno a Siracusa. Un nuovo gesto di grande generosità da parte dei familiari di una donna di 65 anni, di Modica, deceduta per emorragia cerebrale. I parenti della donna hanno dato il consenso al prelievo, dando una concreta speranza di vita ad altri pazienti, in attesa di trapianto. Motivo di grande soddisfazione per il commissario straordinario, Mario Zappia, che ne sottolinea l’importanza. L’équipe dell’Ismett di Palermo, insieme al personale medico e infermieristico della sala operatoria Chirurgica, della Rianimazione e di Oculistica dell’ospedale Umberto I, hanno prelevato, questa mattina, il fegato, i reni e le cornee della donna, coadiuvati dall’Ufficio Coordinamento Trapianti dell’azienda sanitaria provinciale, guidato da Franco Gioia Passione. Gli organi sono stati trasferiti all’Ismett di Palermo.




Siracusa. Incidente all'uscita dell'autostrada, tre auto coinvolte. In quel punto perse la vita un giovane

Incidente questa mattina all’uscita “Siracusa Nord” dell’autostrada Siracusa-Catania. Intorno alle 8,30, per ragioni ancora da chiarire, tre automobili sono rimaste coinvolte in uno schianto che ha addirittura comportato l’uscita di strada di uno dei veicoli coinvolti, una Citroen. Chi ne era alla guida, probabilmente per evitare lo schianto contro un’altra utilitaria che giungeva dalla parte opposta, avrebbe sterzato verso destra, in direzione Belvedere, fermando la sua corsa oltre il guardrail, proprio accanto alla foto e ai fiori che ricordano un  giovane che perse la vita in quel punto a causa di un incidente stradale. Qualche metro più avanti, sempre in direzione Siracusa, le altre due utilitarie coinvolte nell’incidente. Secondo una prima ricostruzione, l’auto che proveniva dalla zona industriale si sarebbe scontrata con l’auto che arrivava, invece, dalla parte opposta, schiantandosi contro uno sportello. Sul posto, i vigili urbani di Melilli, che stanno ancora portando a termine i rilievi e regolando il traffico, rallentato in quell’area. Intervento flash, invece, per la polizia municipale di Siracusa. Il territorio, infatti, non è di competenza del comando del capoluogo.