Siracusa. Consiglio Comunale quasi a porte chiuse? I consigli di Edy Bandiera e Michele Mangiafico

Dalla prossima seduta di Consiglio Comunale, a Siracusa potrebbe essere “caccia” al posto. Questo perchè l’ufficio di presidenza ha deciso che potranno assistere alle riunioni del consesso cittadino solo tanti spettatori quanti sono i posti a sedere disponibili in sala Vittorini, al quarto piano di palazzo Vermexio. Divieto assoluto per il pubblico in piedi. Una scelta estrema, che trova una giustificazione nelle norme di ordine pubblico e sicurezza ma non certo nelle pieghe del Regolamento. Tutta colpa della rissa sfiorata tra consiglieri e spettatori durante l’ultima seduta, dedicata alla proroga della scadenza Tares. C’è chi ha subito gridato alla scandalo, parlando di limitazione alla partecipazione democratica della vita cittadina e chi, invece, ha salutato come necessario il provvedimento. Ne abbiamo parlato con Edy Bandiera e Michele Mangiafico. I due giovani politici siracusani sono stati, sino a pochi mesi fa, alla presidenza di due consigli: Comunale il primo, Provinciale il secondo.
“Anche mi sono trovato davanti situazioni di questo tipo”, ricorda Bandiera. “La partecipazione della gente è importante ma anche la sicurezza va considerata. Proprio per un giusto equilibrio tra due esigenze ho spinto per la diretta televisiva e via streaming delle sedute. Ma in qualche caso anche io ho dovuto contingentare, da presidente, il numero degli spettatori. La sala Vittorini, come ogni luogo fisico, ha una capienza stabilita”. Edy Bandiera ha anche un suggerimento per il suo successore, Sullo. “Siccome per regolamento il Consiglio può riunirsi anche in altre sedi, quando ci sono sedute su temi importanti per la città, si scelgano ad esempio la sala Randone o il salone Borsellino. Così sicurezza e partecipazione sono entrambe garantite”.
Identica la linea di pensiero di Michele Mangiafico. “Certo, la questione della capienza non può impedire ai cittadini di partecipare alla vita democratica di Siracusa”, esordisce l’ex presidente del Consiglio Provinciale. “Si possono trovare soluzioni alternative, come diceva Bandiera. O anche altamente simboliche. Ad esempio, con la consigliera Cetty Vinci stiamo pensando di chiedere che le sedute dedicate all’istituzione del parco archeologico di Siracusa vengano convocate nella cavea del teatro greco”. Non sarebbe una decisione sui generis per Mangiafico che ricorda “Consigli Comunali all’Isisc piuttosto che in una scuola o persino in altri Comuni quando c’erano determinate situazioni di convergenza ed interessi”.




Siracusa, città intollerante? Il caso del nigeriano violento e la reazione dei siracusani

La notizia del nigeriano 36enne che ha prima importunato i clienti di un supermercato chiedendo ripetutamente soldi e poi si è persino spinto a minacciare uno dei dipendenti con un pesante blocco di cemento ha colpito profondamente l’opinione pubblica siracusana. Sulla pagina Facebook di SiracusaOggi.it molti sono stati i commenti. Ne riportiamo alcuni: “rimandateli a casa. Non ne possiamo più”; “la colpa è anche nostra. Fanno pena e gli diamo qualcosa. E questi sono i risultati. Via da qui”; “mandateli tutti via!”; “mettetelo in un gommone e riportatelo da dove è venuto”; “ma perche’ permettono a questi di fare quello che vogliono! Sono distribuiti in tutti i semafori , in tutti i supermercati a cercare soldi, se non li dai ti minacciano. Ma perche’ non ci pensa nessuno a mandarli via”; “fateli venire qui a tutti questi emigranti e poi vedete quello che succede. Ormai non se ne può più”; “in altri paesi europei tutto questo non è permesso, non appena arrivano li rimandano indietro al loro paese” e così via.
Sulla vicenda è intervenuta anche la segreteria provinciale di Forza Nuova. “Atti come questo avvenuto  a Siracusa hanno una sola soluzione: prendere l’aggressore e rimpatriarlo immediatamente nel suo paese d’origine”. E per dribblare sul nascere le accuse di razzismo, il movimento di estrema destra puntualizza che “un atto del genere serve ad allontanare il pericolo di violenza che alloggia nelle nostre città”.
Ma Siracusa è diventata una città intollerante? La domanda nasce “spontanea” assistendo a questo florilegio di opinioni. Pochi mesi dopo l’emergenza migranti e le scene di accoglienza che hanno anche commosso il capo dello Stato, certamente non si è di colpo risvegliata xenofoba e razzista. Ci sono comunità di stranieri da tempo inserite nel tessuto cittadino, basti pensare a Cassibile, al campo rom dei Pantanelli e alla Borgata. E nessuno qui si sognerebbe una crociata per un colore di pelle diverso.
Però Siracusa ora ha paura. Ha paura che la disperazione possa produrre situazioni imprevedibili e difficili da gestire a sangue freddo. Perchè di disperati – da qualunque parte provengano – è pieno ogni incrocio. Mendicanti ai semafori, mendicanti al parcheggio, mendicanti ai supermercati. Siracusa ha paura forse della sua stessa “tensione” latente, in un periodo di crisi che a qualche economista ricorda scenari post bellici. E così basta un singolo episodio di cronaca per dar fiato alla “paura”. Non dell’altro perchè diverso, ma dell’altro perchè disperato e – nell’immaginario – potenzialmente disposto a tutto. Siracusa non è intollerante, al di là di alcune esplosioni verbali. Vuole solo sentirsi più sicura.




Siracusa. Tenta di rubare animali da un allevamento, arrestato agrigentino. In fuga i complici

Tenta, nel cuore della notte, di rubare dei capi di bestiame da un allevamento di Siracusa. Non sarebbe stato solo, ma a Giuseppe Cacciatore, 45 anni, originario di Agrigento, già noto alla giustizia, è andata peggio che ai suoi complici. La polizia lo ha arrestato la notte scorsa, intorno alle 2. Dovrà rispondere di furto aggravato di capi di bestiame.




Siracusa. Progetto Siracusa contro Pappalardo. In difesa accorre il gruppo consiliare del Pd

Ancora polemiche, quelle politiche, dopo l’ultima animata seduta di Consiglio Comunale a Siracusa. Al capogruppo Pd, Francesco Pappalardo, che parlava di fine dialogo e intese con l’opposizione (leggi qui) replica il direttivo di Progetto Siracusa. “Le sue parole risentono forse degli effetti del recente digiuno. Mai nessuna intesa vi è stata, né potrà esserci tra Progetto Siracusa e le forze politiche, con in testa il Pd di Pappalardo, che hanno  imposto ai cittadini la Tares più alta d’Italia, nonostante la legge consentisse di limitarsi a riscuotere, come negli anni precedenti, la meno gravosa Tarsu”. Il direttivo di Progetto Siracusa rivendica poi la primogenitura della proroga dei termini della quarta rata della tassa.  “Idea partita da noi e già da tempo presentata durante una conferenza stampa aperta a tutta la cittadinanza nella quale è stato diffuso un vademecum di supporto e difesa che sta aiutando il cittadino a districarsi nella bolgia di tasse piovutegli addosso. Poi  è stata condivisa dalle altre forze di opposizione e quindi sottoscritta anche da alcuni consiglieri di maggioranza. Questo non è un accordo, ma una battaglia civica condotta dall’opposizione”. Pronta la replica alle dichiarazioni dell’ex candidato a sindaco. A dare supporto a Pappalardo è il gruppo consiliare del Pd al completo. In una nota diffusa nel primo pomeriggio, i consiglieri del Partito democratico confermano “pubblicamente l’assoluta e incondizionata fiducia al capogruppo” e ne sottolineano “i meriti per l’operato sin qui svolto con abnegazione, passione e genuinità nell’interesse esclusivo della città e a tutela del gruppo consiliare del Pd. Rivendichiamo- proseguono i consiglieri del partito che esprime il sindaco, Giancarlo Garozzo- la bontà della nostra azione politica e, al pari degli altri partiti, la nostra totale autonomia politica nell’ambito del programma di governo condiviso e sottoscritto con le altre formazioni politiche di maggioranza. Mai- concludono i consiglieri del Pd – eserciteremo ingerenze e forme di prevaricazione su altre forze politiche che consideriamo parimenti meritevoli di rispetto e assoluta autonomia”.




Siracusa. Lavori di via Puglia conclusi l'11 febbraio 2014. Ma sono ancora in corso. "Errore del pannello"

Come ogni cantiere che si rispetti, anche quello di via Puglia riporta pubbliche tutte le informazioni principali relative ai lavori in corso. In questo caso, quelli di completamento della sede stradale. Si parte dal committente, ovvero il Comune di Siracusa con l’assessorato ai lavori pubblici  “Nuove Opere”. Poi, correttamente, c’è l’importo: poco meno di 295 mila euro. Quindi il riferimento alla ditta che sta eseguendo i lavori, ovvero la Di Paola s.a.s.  Il pannello informa anche sulla data di inizio dei lavori (12 settembre 2013) e su quella di fine. E qui nasce un piccolo e curioso caso visto che sul cartello si legge  “data contrattuale ultimazione lavori appaltati: 11 febbraio 2014”. Cioè quattro giorni fa. Eppure i lavori sono ancora in corso lungo via Puglia. Per un chiarimento, ci siamo rivolti agli uffici dell’assessorato. “Si tratta di un errore della ditta, hanno riportato la data sbagliata perchè da contratto si parla di marzo e non febbraio come invece finito stampato sul cartello”. Ecco scoperto l’arcano. “Abbiamo chiesto loro più volte di correggere la data, reitereremo la richiesta”.




Siracusa. Minaccia un uomo con un blocco di cemento, momenti di panico ieri in un supermercato

Prima importuna i passanti con particolare insistenza, chiedendo loro del denaro e tampinandoli in maniera pressante, poi si scaglia contro un addetto alla sicurezza minacciandolo con un blocco di cemento e pronto a scagliarglielo contro. Sarebbe accaduto nel primo pomeriggio di ieri davanti ad un noto supermercato di Siracusa. Per questo, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato Chinedu Nkumeh Obgonna, nigeriano di 36 anni, incensurato. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo avrebbe assunto per ore un comportamento tale da arrecare disagio ai clienti e ai dipendenti dell’esercizio commerciale. Dopo una prima telefonata ai carabinieri, il personale sarebbe riuscito a convincere l’uomo ad allontanarsi. Poco dopo, però, Obgonna sarebbe tornato, con le stesse intenzioni di prima e con la ferma volontà di ottenere, anche ricorrendo alle minacce, quanto richiesto. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo avrebbe tentato la fuga, lasciando cadere sull’asfalto il blocco di cemento usato poco prima per “convincere” il dipendente ad assecondare le sue richieste. Una volta bloccato, è stato arrestato per estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Gli sono stati concessi i domiciliari.
 




Siracusa. Torna la luce in via Giarre, "ma dopo due giorni la strada è di nuovo al buio"

L’impianto di illuminazione pubblica di via Giarre è relativamente nuovo. E’  stato realizzato, infatti, circa cinque anni fa. Nei giorni scorsi, i residenti della zona alta della città ne hanno lamentato il mancato funzionamento. “La strada è rimasta al buio -ha spiegato un cittadino –  e questo arreca notevoli disagi e anche qualche preoccupazione per le condizioni di minore sicurezza”. Attraverso Fm Italia e SiracusaOggi, la protesta è stata “girata” all’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Alessio Lo Giudice. Da parte sua, la settimana scorsa, la garanzia di un pronto intervento, che c’è effettivamente stato. Giovedì sera, via Giarre era nuovamente illuminata. Evidente la soddisfazione dei residenti, ma non è durata a lungo.  A due giorni dal ripristino dell’illuminazione pubblica, le luci in via Giarre si sono nuovamente spente. “Possibile che il servizio debba essere garantito a singhiozzo- protesta un lettore di SiracusaOggi – e che un guasto venga riparato con un effetto così limitato nel tempo?”. Ancora una volta, dagli uffici comunali, spontaneamente, dopo avere appreso della segnalazione, garantiscono una risposta solerte, ricorrendo al servizio di reperibilità che sarebbe garantito durante il fine settimana. Entro qualche ora il problema dovrebbe essere risolto, anche perché questa volta potrebbe trattarsi soltanto di un interruttore spento.




Siracusa. Vicenda Sai 8, mercoledì incontro dei sindacati davanti la sede della società. Assemblea dei lavoratori

La salvaguardia dei lavoratori di Sai 8 con contratti a termine, gli sviluppi del fallimento della società, la gestione del servizio, le ricadute sui cittadini. Saranno i temi al centro di una conferenza stampa convocata da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil  per mercoledì mattina, alle 10,30, nel piazzale antistante il centro direzionale di viale Santa Panagia. I segretari generali Mario Rizzuti, Sebastiano Tripoli ed Emanuele Sorrentino illustreranno le posizioni del sindacato. Convocata un’assemblea dei lavoratori dalle 10 alle 12 dello stesso giorno.




Siracusa. Corso di rianimazione per 30 volontari, consegnati gli attestati "AHA"

Consegnati oggi presso la sede dell’associazione di protezione civile R.o.s.s di Siracusa gli attestati alle cinque associazioni che hanno seguito il corso di Blsd dell’American Heart finalizzato all’insegnamento delle manovre di rianimazione cardio-polmonare e dell’utilizzo del defibrillatore. Gli “studenti” volontari sono stati 30, appartenenti alle associazioni Ross, Avsa, Cesul, Nuova Acropoli di Floridia, Ambiente e Salute e dell’associazione sportiva Mountain bike di Siracusa.




"Sicilia d'inverno": per i turisti sempre più convenienti Siracusa, Ragusa e Catania

Si chiama “Sicilia d’Inverno” ed è un progetto nato qualche anno fa a Siracusa che adesso vede insieme, oltre alla città di Archimede, anche Catania e Ragusa. Con “Sicilia d’Inverno” si punta ad aumentare i flussi turistici in bassa stagione con promozioni a prezzi convenienti per l’abbinata volo+hotel. Un progetto di destagionalizzazione turistica che sarà illustrato lunedì alle 11 nella sala consiglio della Sac, la società aeroporto di Catania. Interverranno i sindaci dei tre Comuni, i commissari delle Province Regionali e i presidenti delle Camere di Commercio di Siracusa, Ragusa e Catania. Fatica a contenere la sua giusta soddisfazione Seby Bongiovanni che con “Siracusa Turismo” aveva avviato due anni fa l’iniziativa che adesso si è conquistata l’attenzione della Sac e delle vicine Catania e Ragusa. “Si, in effetti è un’evoluzione del nostro progetto. Questo vuol dire che quando metti in piedi iniziative credibili e che portano risultati concreti si diventa quasi un modello”. L’intesa prevede voli scontati verso gli aeroporti di Catania e (successivamente) Comiso con vettore AirOne (con probabile integrazione Alitalia) e un sistema di booking alberghiero ampio e concorrenziale per prenotazioni fino al 13 aprile.
(foto: Seby Bongiovanni con Laura Cavatorta direttore generale di Air One)