Siracusa. Riparte il servizio di trasporto scolastico

Sarà riattivato mercoledi mattina il servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di Siracusa. La garanzia arriva dall’assessore comunale alle Politiche scolastiche, Alessio Lo Giudice. Nel caso degli alunni delle scuole superiori, il servizio sarà limitato a chi frequenta le prime e le seconde classi e risiede in zone periferiche non servite dai mezzi Ast.




Siracusa. Italia dei Valori, iniziative di rilancio: martedì alle 10 la presentazione

Anche in Sicilia si riorganizza Italia dei Valori. Anche a Siracusa, il partito di Antonio Di Pietro è impegnato in una operazione di rilancio. Martedì 4 alle 10, nel salone adiacente la chiesa del Sacro Cuore di viale Zecchino saranno illustrate le prossime iniziative. La prima delle quali sarà la raccolta delle firme per l’uso dei beni confiscati alla mafia. Alla conferenza stampa saranno presenti il referente provinciale Mimmo Scalone, il commissario provinciale Antonino Alessi e il segretario regionale Salvatore Messana.




Siracusa. Sono qui i piccoli siriani Mohamad e Ahmad Hazima? L'appello dei genitori

I bambini in foto si chiamano Mohamad e Ahmad Hazima. Sono siriani, il primo ha 8 anni e il secondo 12. Monica Ricci Sargentini ha raccolto e rilanciato l’appello dei genitori dei due piccoli dispersi attraverso il suo blog sul Corriere della Sera. Secondo una delle ultime segnalazioni giunte alla onlus We Are, i due piccoli potrebbero essere ospitati in un centro di prima accoglienza di Siracusa. Ma i genitori, Feryal e Rfaat, sono da 20 giorni in Svezia e non possono venire a Siracusa perchè non hanno i soldi per il viaggio.  Papà Rfaat lancia un appello alle autorità italiane e ai cittadini siracusani: “Vi prego aiutateci a trovare i nostri figli, siamo disperati”..
Mohamad e Ahmad  hanno perso ogni contatto con i loro genitori il 10 ottobre scorso quando la nave su cui avevano lasciato la Siria ha fatto naufragio. Da allora Feryal e Rfaat li cercano senza sosta.  I signori Hazima sono convinti che i loro figli siano in Italia, a Siracusa perchè al momento del naufragio alcuni bambini sono stati salvati da una nave della Marina, mentre loro sono stati portati a Malta dalla guardia costiera maltese.  Mohamad e Ahmad non hanno documenti. Al momento della scomparsa, Mohamad indossava una maglia bianca e una felpa blu con cappuccio. Ahmad, invece, una giacca con sotto una felpa verde. Un medico Maamun Abras ha assicurato agli Hazima di aver visto con i suoi occhi i bambini sulla barca di soccorso italiana. Ma le loro foto non compaiono né tra i sopravvissuti al naufragio, né tra i morti.




Siracusa. "Bugie in chiave elettorale agli operatori del 118", Vinciullo mette in guardia i lavoratori

“Non è vero che ci sono 600 lavoratori in esubero tra gli operatori del 118”. Non è solo una rassicurazione quella che parte dal deputato regionale, Vincenzo Vinciullo. La sua è anche un’accusa, una protesta per  un “modus operandi”, che attribuisce ad alcuni esponenti politici regionali, che sarebbe mirato, a suo avviso, a carpire la fiducia di una fascia di cittadini, preoccupandola inutilmente per poi ottenerne il consenso elettorale. Un’astuzia sulla pelle dei siciliani, secondo il parlamentare regionale del Nuovo Centro Destra. “Sulla pelle dei lavoratori del 118 – esorta Vinciullo- si evitino inutili speculazioni clientelari ed elettorali. Le dichiarazioni di questi giorni sono fuorivianti, creano inutili tensioni fra i lavoratori che, invece, sono nel numero massimo previsto in quanto 400 sono, nel frattempo diventati “Oss” e 149 sono, invece, impiegati in servizi secondari”.Il deputato regionale siracusano conclude il suo intervento con un avvertimento a chi , secondo lui, si starebbe preparando il terreno per i prossimi appuntamenti elettorali. “Impedirò in ogni modo- chiarisce Vinciullo- che lo si faccia in questo modo”.




Siracusa. Tares, lettera di "M5s" e "Meet up" al sindaco. "Pronti a scendere in piazza"

Una lettera al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo e quattro richieste ben precise. Il Movimento 5 stelle di Siracusa e Meet up Grilli Aretusei hanno chiuso con un documento indirizzato all’amministrazione comunale l’incontro convocato per esaminare i problemi legati alla Tares. Il documento parla di “una voce, un grido, una richiesta ed una speranza che parte da questa città. Sappiamo- scrivono i rappresentanti del M5s- che il debito dello Stato italiano ammonta a più di 2 mila miliardi di euro e che la responsabilità non è imputabile alle attuali amministrazioni e forse nemmeno a quelle precedenti. Le amministrazioni locali incidono per non più del 6 per cento nel totale del debito nazionale. Ai Comuni viene chiesto di coprire al 100 per cento le spese del servizio di igiene urbana, maggioranza una tassa che va allo Stato”. Per i firmatari della lettera aperta, si tratta di un modo per “lavarsene le mani e lasciare i cittadini in balia del buono o cattivo tempo” . L’applicazione della Tares sarà, secondo i “grillini”, la “mazzata finale per centinaia di famiglie, attività commerciali, imprese. Il colpo mortale per chi cerca di resistere tra mille difficoltà e incertezze”. Considerazioni che deriverebbero da un “sondaggio” condotto in città dagli esponenti del Movimento 5 stelle e Meet up. Hanno incontrato cittadini , commercianti, piccoli imprenditori, in molti casi- raccontano i rappresentanti del movimento politico di Beppe Grillo- non più soltanto preoccupati, ma addirittura rassegnati alle enormi difficoltà a cui vanno incontro. Le richieste contenute nella lettera parlano di : “rimodulazione immediata del tributo al 20% come previsto dalla legge per il disservizio costante registrato nella raccolta dei rifiuti; applicazione della legge sulla raccolta differenziata che obbliga gli enti ad effettuarla al 65 per cento; tornare, per il 2013, alle Tarsu, approfittando della legge 124 del 2013, che concede questa possibilità, aggiungendo la maggiorazione dei 30 centesimi al metro quadrato. Infine, la ripianificazione del servizio su proposta “Rifiuti Zero” che porterebbe all’eliminazione pressoché totale del “rifiuto” e del costo di smaltimento producendo, addirittura, “economia virtuosa” dalla vendita delle materie prime con vantaggi immediati per le casse comunali”. Ma non è a questo che si fermano le richieste avanzate al sindaco. “Faccia la voce forte con l’Igm, che gestisce male e da troppo tempo un servizio fondamentale per il benessere e lo sviluppo della città”. Inutile, per il “M5s” e Meet up,  “staccare una multa di 90 mila  euro per mancato svolgimento del servizio, se allo stesso tempo si fa un bonifico di un milione e mezzo di euro per pagare proprio quel servizio che non viene svolto”. La lettera contiene anche un’altra ipotesi da valutare per la futura organizzazione del servizio: interrompere il rapporto con la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade per costituire, salvaguardando i livelli occupazionali, una società di lavoratori. Sul tema Tares il gruppo non sembra intenzionato a mollare. Nel caso di mancate risposte, non è escluso che si possa scendere in piazza.




Siracusa. Rapina in un bar di via Specchi

Seconda rapina in ventiquattro ore in via Alessandro Specchi. Un giovane armato di pistola e con il volto travisato da un passamontagna ieri sera ha fatto irruzione in un bar della centrale arteria. Sotto la minaccia dell’arma, si è fatto consegnare il denaro contenuto in cassa. Arraffato il denaro,  si è allontanato insieme al complice che lo attendeva all’esterno bordo di uno scooter. Dalla targa, il mezzo è risultato rubatolo scorso 30 gennaio.




Siracusa.Tassa soggiorno, "Noi albergatori" ricorre al Tar.Italia: "Vogliono solo gestire gli introiti dell'imposta"

Approda al Tar di Catania la querelle relativa all’istituzione della tassa di soggiorno a Siracusa. L’associazione “Noi Albergatori” ha proposto ricorso al tribunale amministrativo per l’annullamento della delibera con cui il consiglio comunale ha dato, lo scorso novembre, il “via libera” all’imposta ed al relativo regolamento. L’associazione degli albergatori, che rappresenta il 78 per cento degli imprenditori di settore in città, motiva il provvedimento con “la necessità di porre il turismo al centro della politica economica siracusana”. Duro il presidente, Giuseppe Rosano, che accusa l’amministrazione Garozzo di non avere tenuto conto del piano strategico che gli albergatori avevano consegnato al sindaco per indicargli la strada “del miglioramento dei servizi e aumentare le opportunità di sviluppo turistico. Nessuna interlocuzione- tuona Rosano – è mai avvenuta”. “Noi albergatori” aveva proposto la cogestione dei proventi della tassa di soggiorno, così da avere la certezza che le somme non fossero utilizzate per “risanare i disastrosi bilanci comunali, ma unicamente a sostegno del turismo, come avviene in altri comuni d’Italia”. Proposta respinta. Gli albergatori che aderiscono all’associazione parlano anche di “illegittima tempistica e perfino di “abuso di provvedimento d’urgenza”. “Ad appena tre giorni dalla delibera- spiega Rosano- l’imposta di soggiorno era già in vigore, senza fornire agli albergatori lo spazio temporale necessario all’adozione delle misure di comportamento e adattamento anche nei confronti della clientela e non tenendo conto delle norme di carattere generale sulle imposizioni tributarie”. Motivo di rammarico anche l’esclusione, dall’imposizione della tassa di soggiorno, di alcune categorie di strutture ricettive. Non pagano i clienti degli ostelli della gioventù, né gli agriturismo. Secca la replica dell’assessore comunale al Turismo, Francesco Italia. “L’associazione “Noi albergatori”- commenta il vice sindaco- ha il solo obiettivo di pensare ai propri interessi, non di certo a quelli della collettività. Questi imprenditori non  hanno a cuore lo sviluppo turistico ed economico del territorio. Il loro sguardo è puntato esclusivamente sul proprio orticello. Dimostrano, con la posizione assunta, di essere motivati solo dal desiderio di gestire direttamente i proventi dell’imposta di soggiorno. E’ questo che chiedevano. Per il resto la concertazione c’è stata, anche in occasioni pubbliche”. Poi Italia si fa ancora più chiaro. “Questo gruppo di imprenditori non è affatto un’associazione di categoria – ribadisce il vice sindaco- ma un numero di persone che, non essendo riuscite a portare a termine il colpo di mano ipotizzato, per gestire direttamente dei fondi pubblici attraverso un consorzio, fanno la guerra immotivatamente all’amministrazione comunale. Tutte le parti in causa vengono tenute in considerazione- prosegue l’assessore- e lo dimostra anche la decisione di istituire una consulta. La nostra intenzione è quella di pianificare insieme il futuro della città- conclude Francesco Italia-  ma se ci arrocca ancora in posizioni del genere, non riusciremo ad andare da nessuna parte”. Dalla parte degli albergatori si schiera il gruppo consiliare  “Progetto Siracusa”, da sempre contrario al provvedimento, che reputa “errato sia nella forma, sia nella sostanza. Alle porte dell’alta stagione e con la crisi che attanaglia il settore turistico- sostiene “Progetto Siracusa”-  si è aperta un’altra ferita che sarà difficile rimarginare”.
(foto: Italia e Rosano negli studi di FM Italia per parlare di tassa di soggiorno)
 
 




Siracusa. Sulle riserve naturali, ambientalisti all'attacco degli assessori regionali Lo Bello e Sgarlata

“Sul completamento dell’iter per istituire la riserva naturale orientata Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena è caduto un silenzio inquietante”. Il cartello di associazioni ambientaliste riunite nella sigla Sos Siracusa si rivolge direttamente all’assessore regionale Territorio e Ambiente, Mariolina Lo Bello da cui sono attese nuove anche sul destino della riserva della Pillirina.
Gli ambientalisti siracusani accusano la Lo Bello di avere sin qui “deciso di non decidere, inventandosi tavoli tecnici” e non risparmiano neanche la siracusana Maria Rita Sgarlata, altro assessore regionale, che “dopo avere costruito la sua credibilità politica sulla tutela del paesaggio, continua a nicchiare e a non esprimere una posizione netta su progetti che circolano, più o meno segretamente, nelle stanze della Soprintendenza, del Comune. Si vuole ritagliare la riserva (in particolare l’area di pre-riserva) ad uso e consumo degli interessi dei proprietari dei terreni? O forse si vuole fare decadere il vincolo biennale di tutela, già rinnovato lo scorso luglio e non più prorogabile?”.
Per uscire dall’impasse, servirebbe convocare il  Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale. L’organo in questione si esprime sulle osservazioni alla proposta di riserva naturale e sulla integrazione del Piano Regionale Parchi e Riserve Naturali, necessaria per includervi l’area naturale protetta siracusana. Quindi gli atti andrebbero trasmessi alla IV Commissione dell’Ars e, dopo averne acquisito il parere, emettere il decreto assessoriale di modifica del Piano. A questo punto potrebbe essere istituita la riserva. “Si abbandonino percorsi extra istituzionali e l’assessore Lo Bello guardi esclusivamente agli aspetti e alle caratteristiche ambientali paesaggistiche e di tutela di biodiversità dell’area in questione”, insistono da Sos Siracusa.
“Siamo pronti a una nuova mobilitazione per la salvaguardia della Pillirina”, annunciano intanto gli ambientalisti.




Siracusa. Rapina in pieno giorno in un negozio di via Specchi

Rapina, nella tarda mattinata di ieri, ai danni di un esercizio commerciale di via Alessandro Specchi. Erano le 13 quando un individuo, con il volto travisato, si è introdotto all’interno del negozio, impossessandosi del registratore di cassa contenente 700 euro. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti. La polizia indaga per individuare il responsabile del “colpo”.




Siracusa. Un amore non corrisposto e scatta la lite. Arrestato un nigeriano

Una “cotta” non corrisposta e un corteggiamento insistito ai limiti dello stalking. Sarebbero gli ingredienti alla base di una lite tra due nigeriani, un uomo e una donna, in viale Tisia. Non si era rassegnato ai ripetuti rifiuti della donna, quasi perseguitata dalle attenzioni del 37enne Kennedy Osarenmwida. Alla vista dei poliziotti di quartieri avrebbe opposto una ferma resistenza alle operazioni di foto-segnalamento e finiva arrestato con le accuse di atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, rifiuto di fornire le proprie generalità e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.