Siracusa. Caccia ai datori di lavoro che non versano i contributi trattenuti ai dipendenti, accordo tra Procura e Inps

Tempi duri per i datori di lavoro che , dopo avere trattenuto ai dipendenti la quota contributi prevista dal contratto di lavoro, “dimenticano” sistematicamente di versarla all’Inps. La Procura della Repubblica di Siracusa e l’Inps staranno con il fiato sul collo a tutti i “furbetti” della provincia, attraverso controlli incrociati. Questa mattina il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano e il direttore provinciale dell’istituto di previdenza, Franco Caruso hanno siglato uno specifico protocollo d’intesa. Lo scopo dell’accordo  è quello di utilizzare “nuove e più efficaci modalità di comunicazione e collaborazione per la segnalazione delle notizie di reato”. Uno snellimento organizzativo che dovrebbe consentire un più razionale uso delle risorse umane e una maggiore tempestività delle denunce e del recupero delle somme trattenute ai lavoratori ma non “girate” correttamente all’Inps.




Siracusa. Viadotto Targia, entro due settimane la conferenza dei servizi per approvare il progetto. Nessuna novità sui fondi necessari

Sarà convocata entro due settimane la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto esecutivo per la sistemazione del viadotto di contrada Targia, via d’ingresso alla zona nord della città, da quasi un anno percorribile soltanto in parte a causa  dei seri problemi strutturali riscontrati  e con le conseguenze, in termini di viabilità e sicurezza, che migliaia di automobilisti riscontrano ogni giorno percorrendo viale Scala Greca, ma anche Belvedere. Come anticipato nei giorni scorsi da SiracusaOggi.it, il responsabile della Protezione Civile Regionale, Calogero Foti ha confermato che “l’intervento è stato  nel piano regionale delle vie di fuga e, nelle more che si reperiscano le risorse necessarie per finanziare l’intervento, il Servizio 13 regionale di Protezione civile per la provincia di Siracusa sta provvedendo alla convocazione della conferenza di servizi necessaria per acquisire i previsti pareri utili all’approvazione del progetto”. I fondi, insomma, non ci sono ancora. Conferma l’imminente convocazione della conferenza dei servizi, oggi, anche il deputato regionale Bruno Marziano. Dalle sue parole trapela ottimismo.”Il progetto- garantisce l’esponente del Pd- sarà approvato e sono state anche attivate le procedure per la ricerca dei fondi”. Nessun’altra certezza, per il momento.  “La riqualificazione del viadotto Targia –prosegue  Marziano – rappresenta una delle più importanti opere pubbliche, poiché è l’ingresso della città di Siracusa. Si tratta di un intervento urgente e prioritario. Per questo entro due settimane verrà convocata la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto esecutivo: un passo importante senza il quale non è possibile risolvere il problema”. 

 




Siracusa. Ricoverata in ospedale in gravi condizioni la donna che ha tentato di togliersi la vita

E’ riservata in prognosi riservata all’Umberto I di Siracusa la donna che ieri mattina ha tentato un gesto estremo. Lotta tra la vita e la morte, le prossime ore potrebbero essere decisive. Si tratterebbe di una turista arrivata alcuni giorni addietro a Siracusa, ospite in una struttura alberghiera del centro storico. Si sarebbe chiusa nella sua stanza per poi ingerire una forte dose, pare, di medicinali che aveva con sè. Allertata dal personale dell’albergo che non aveva più notizie della loro ospite, è arrivata sul posto la polizia. La donna era in camera distesa sul letto con flebili segnali vitali. E’ stata subito trasferita in ospedale dove rimane ricoverata con la riserva della prognosi sulla vita.




Siracusa. Open Land presenta il conto al Comune: 36 milioni. "Non dovuti", ma sarà il Cga a decidere

Quasi trentasei milioni di euro. Per l’esattezza 35.996.000. Cifre che fanno una certa impressione. Ma a tanto ammonterebbe, al centesimo, il risarcimento che Open Land ha richiesto al Comune di Siracusa nella vicenda con al centro la costruzione di un nuovo centro commerciale ad Epipoli.
In cinque pagine inviate al Cga di Palermo, tecnicamente la richiesta del cosiddetto atto di ottemperanza, il pool di legali della parte privata ha chiesto alla Corte di Giustizia amministrativa di dare corso alla sentenza del giugno 2013, quella che condanna il Comune a pagare l’imprenditore privato, presentando il conto. L’ufficio legale del Comune ritiene “palesemente eccessiva” la richiesta e si prepara a ricevere la convocazione del Cga per illustrare le sue motivazioni. La posizione di Palazzo Vermexio è chiara: nulla è dovuto perchè l’ufficio speciale di difesa costituito nei mesi scorsi avrebbe concluso che non ci sono danni procurati all’imprenditore privato nell’arco di quei quattro mesi in cui le opere di costruzione sono rimaste bloccate.
Se la Corte palermitana non dovesse condividere le conclusioni del Comune di Siracusa, procederà alla nomina di un commissario. Sarà questa figura a stabilire l’esatto importo del risarcimento che – e di questo paiono certi negli uffici di piazza Duomo – non sarà “monstre” come da richiesta dell’Open Land. “Nell’eventualità, è impossibile in quattro mesi produrre un danno di tale portata”, filtra dall’ufficio legale comunale.
Gli avvocati dell’impresa privata, però, la pensano diversamente. L’importo era già stato incluso nel giudizio di merito e non sarebbe stato contestato dalla controparte, quindi i quasi 36 milioni sarebbero pressochè dovuti. “Ma che senso avrebbe, allora, che il Cga deve invece determinare ora l’importo del risarcimento?”, si domandano a Palazzo Vermexio come a suggerire l’implicita risposta. Al Comune si sarebbero anche attesi anche una relazione con perizie e pezze d’appoggio a giustificazione di una simile richiesta. Carte che non sarebbero arrivate. “Ma se esistono documenti di cui non siamo ancora a  conoscenza, che ce li facciano avere per valutarli”, la posizione del sindaco, Giancarlo Garozzo.
La vicenda è e rimane ingarbugliata. Anzi, complessa. Difficile prevedere come si chiuderà questo nuovo capitolo. Che di certo non rimarrà l’ultimo, perchè altri ancora sono gli aspetti che potrebbero presto finire oggetto di valutazione.

(foto: ingresso ex Fiera del Sud, dove è in costruzione il centro commerciale)

 




Siracusa. "Un digiuno per un voto": il capogruppo Pd Pappalardo da giovedì in sciopero della fame

Comincerà giovedì il suo digiuno di protesta. Prima leggerà in Consiglio Comunale il suo documento, nella seduta di mercoledì sera, chiedendo anche adesioni trasversali. Quindi dalla mattina seguente, il capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo, darà il via al suo sciopero della fame. In queste ore sta predisponendo tutti gli atti formali preliminari, in primis le comunicazioni necessarie alle forze dell’ordine. Una richiesta sarà inviata anche all’ufficio del presidente del Consiglio Comunale con cui chiederà di poter essere ospitato nei giorni del digiuno all’interno della sala consiliare, al quarto piano di Palazzo Vermexio.
Pappalardo ha già pronto lo slogan: “un digiuno per un voto”. Un digiuno che aveva anticipato nei giorni scorsi, qualora non fossero tornate le preferenze nella nuova legge elettorale. E siccome nel progetto Renzi-Berlusconi le preferenze non ci sono, anzi si va avanti con delle mini liste di nominati, ecco esplodere la rabbia di Pappalardo. “Dobbiamo reagire, come singoli e come popolo civile. Non possiamo essere presi in giro in questa maniera. Io sono del Pd e ricordo che il segretario Renzi ha sempre parlato di preferenze. Poi si incontra con Berlusconi e in un buon impianto di legge elettorale acconsente alle liste bloccate. Ora, la mia battaglia non è contro Renzi o Berlusconi. A me da fastidio questo principio ancora negato a noi cittadini, di Siracusa come di Roma. Il ritorno alle preferenze era atteso come il sole dopo la tempesta. E invece…”. Di certo le energie non mancano a Francesco Pappalardo, che parla senza pause e con un trasporto sentito. “Dobbiamo fare capire a chi dirige la vita pubblica italiana che siamo essere pensanti” e per questo Pappalardo chiede a chiunque voglia appoggiare la sua protesta di raggiungerlo da giovedì in piazza Duomo, anche solo qualche minuto,  per manifestare solidarietà. “L’operazione che stanno portando avanti con questa nuova legge elettorale è un’offesa alla società civile”, dice ancora il capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Siracusa. Che ripete ancora di non avercela con il suo partito o con Forza Italia. La sua è una rabbia da cittadino che vuole sfruttare il ruolo pubblico per far sentire una voce e un pensiero che possa catalizzare consensi e supporto, da ogni parte, per fermare quella che per Pappalarod – e molti altri italiani – sarebbe un torto anche agli stessi rilievi mossi dalla Consulta al Porcellum. Di cui il cosiddetto Italicum non sembra aver fatto tesoro.




Siracusa. "Codici Rosa" nei Pronto Soccorso della provincia, riguarderanno i casi di violenza

“Codice rosa” nei Pronto Soccorso degli ospedali della provincia di Siracusa. L’Asp ha deciso di aggiungerli ai codici sanitari già previsti e in base ai quali si stabiliscono le priorità di intervento. Il “codice rosa” riguarderà i casi di violenza sulle donne e sulle fasce deboli. L’iter che condurrà all’attivazione è appena partito. Lo curano il direttore del Facility Manager, Lavinia Lo Curzio ed il responsabile dell’Unità operativa Servizi alle Persone, Adalgisa Cucè. Il primo passaggio prevede la costituzione di una task force interistituzionale. Il gruppo di lavoro dovrà pianificare le modalità di intervento a sostegno e tutela delle vittime di violenza. Il tutto passerà attraverso un protocollo operativo e, naturalmente, attraverso la formazione di personale appositamente addestrato a riconoscere gli abusi, anche quando non apertamente dichiarati (il più delle volte). Se ne parlerà domani mattina, nel corso di un seminario che dalle 9 in poi si svolgerà nella sala convegni dell’Ordine provinciale dei Medici. Un primo confronto tra “addetti ai lavori”: medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali. In una seconda fase saranno coinvolti anche gli operatori delle forze dell’ordine. Al seminario prenderanno parte, tra gli altri, il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, il presidente del Tribunale, Antonio Maiorana ed il prefetto di Siracusa, Armando Gradone. L’attività formativa si avvarrà del contributo della responsabile del Centro integrato ospedaliero per l’assistenza alle vittime di violenza San’Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino.




Siracusa. Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, sabato l'incontro conclusivo

Sarà la celebrazione ecumenica della Parola, organizzata dall’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, insieme alla Chiesa Battista di Siracusa a chiudere, sabato sera alle 20,00, nella chiesa di San Nicolò dei Cordari, la serie di incontri promossi nell’ambito della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, che ha preso il via sabato scorso. “L’Apostolo delle genti – spiega direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, don Nisi Candido – si rivolgeva così all’esuberante comunità di Corinto per ricondurla alla sobrietà dell’essenziale. Le diversità dei carismi, per quanto apprezzabili, non possono far dimenticare che la fonte della fede è unica: Cristo. In fondo, anche il cammino ecumenico odierno si trova nella stessa tensione- osserva ancora don Nisi Candido – Da un lato c’è il riconoscimento della singolarità di ogni confessione cristiana (anglicana, cattolica, ortodossa, protestante) e dall’altro c’è la convergenza di tutti i cristiani nell’unico Signore Gesù”.




Siracusa. Orti sociali, pubblicata la graduatoria degli assegnatari

Pubblicata all’albo pretorio on  line del Comune di Siracusa la graduatoria provvisoria relativa all’assegnazione di 100 lotti di terreno, di 60 metri quadrati ciascuno, destinata ai cosiddetti “orti sociali”, terra da coltivare in comodato d’uso gratuito. Le richieste sono state 130. L’elenco ne include 124. L’opportunità è riservata a cittadini, residenti a Siracusa, pensionati, cassintegrati, disoccupati, disabili , giovani al di sotto dei 25 anni e famiglie numerose. I lotti si trovano in viale Scala Greca, nei pressi dell’incrocio con via Augusta. Per due anni, gli assegnatari, potranno coltivare la terra, versando un contributo di 100 euro, necessario per realizzare la recinzione dei mini appezzamenti. Lo scopo dell’amministrazione comunale è quello di offrire un’opportunità costruttiva per impiegare il proprio tempo libero, ma anche di sensibilizzare ad una “nuova coscienza sociale rivolta alla sostenibilità economica, familiare ed ambientale”. Si potranno coltivare piante autoctone, recuperando, al contempo, un’area a verde della città. Eventuali ricorsi possono essere presentati entro le 14 di  lunedi prossimo agli uffici del settore Attività produttive e Mercati di via De Caprio.




Siracusa. Furto in ferramenta, prende uno scaldabagno e va via. Arrestato pregiudicato

Strano modo di fare “shopping”. Un pregiudicato siracusano si è recato in ferramenta, qui ha acquistato del materiale ferroso quindi ha deciso di impossessarsi di uno scaldabagno, allontanandosi senza pagare. Ma ad incastrare Santino Giuga, 54 anni, sarebbero state le immagini delle telecamere di sorveglianza. I carabinieri non hanno faticato a risalire all’uomo, sorvegliato speciale. Intervenuti nella sua abitazione, hanno trovato lo scaldabagno. Giuga è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Nuova sede Einaudi, il cantiere lumaca. Le spiegazioni della Provincia e un dubbio

Lavori in ritardo si, ma per tre motivi. Chiamata in causa sulla vicenda del cantiere “lento” per la costruzione della nuova sede dell’Einaudi, la Provincia Regionale di Siracusa spiega il perchè dei lavori lumaca.
Il primo motivo – si legge nella nota – “va ricercato nel fatto che la prima ditta che si è aggiudicata i lavori è fallita, per cui si è dovuto procedere alla risoluzione del contratto e alla stipula del nuovo contratto con la seconda classificata. Tutto questo ha comportato un ritardo nei lavori, anche perché all’interno del cantiere si trovavano ponteggi e gru di proprietà della vecchia ditta e bisognava attendere l’autorizzazione del commissario liquidatore per lo smontaggio”. Secondo motivo del ritardo accumulato, la necessità “di procedere alla verifica, prima della consegna dei lavori alla ditta subentrante, dello stato dei lavori effettuati dalla prima impresa allo scopo di evitare commistioni in sede di contabilità dei lavori”. C’è poi una terza ragione, documentano dalla Provincia Regionale. L’ente “ha dovuto procedere all’approvazione di una perizia di variante per adeguare il progetto alla nuova normativa in materia di certificazione energetica, per cui soltanto dopo la perizia di variante i lavori sono ripresi e adesso si potrà procedere senza alcuna interruzione”.
Ma le spiegazioni fornite lasciano comunque aperto un dubbio: posto che, evidentemente, del ritardo era consapevole la Provincia, perchè alla ripresa dei lavori con la nuova ditta non si è posto l’accenno sulla necessità di produrre una accelerazione? In modo ancora più chiaro, non si potevano chiedere per contratto più operai rispetto ai 3,4 che attualmente starebbero lavorando al cantiere?