Siracusa. Valle dell'Anapo e Pantalica, un convegno per parlare di tutela e valorizzazione

Un unico piano strategico di “area vasta” per la Valle dell’Anapo e Pantalica. Se ne parlerà sabato mattina alle 10 nel salone della “Camera di Commercio” di Siracusa nell’ambito del convegno “Pantalica Patrimonio dell’Umanità: un percorso di valorizzazione e tutela”. L’iniziativa è promossa dagli assessorati  regionali ai Beni Culturali e all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca, con la Camera di Commercio, la Provincia Regionale, la Coalizione PIST 12 “Thapsos Megara Hyblon Tukles”, l’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” e il Gruppo di Azione Locale Agenzia di Sviluppo Val d’Anapo. A dare il proprio contributo saranno, tra gli altri,  il docente di Gestinoe e salvaguardia delle Aree Protette dell’Università di Salerno, Domenico Nicoletti, la consigliera nazionale della Federazione dei Club Unesco, Jolanda Scelfo.  Di “imprese, mercati e valorizzazione del territorio” parlerà il presidente della Camera di Commercio di Siracusa, Ivan Lo Bello. Chiuderà i lavori, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, che illustrerà la politica culturale in Sicilia ed in particolar modo il passaggio “dal valore al sistema”.




Siracusa. Sanità: operativa la nuova rete territoriale di nefrologia per ridurre le attese

Più ore di specialistica ambulatoriale, nuovi ambulatori e integrazione dei nefrologi ospedalieri nelle attività ambulatoriali e domiciliari. Sono le principali novità del piano di  riorganizzazione  della rete territoriale di nefrologia messo a punto dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi d’attesa per le visite nefrologiche. “La verifica delle liste di attesa per visita nefrologica ha permesso di evidenziare quanto necessario per migliorare la risposta da offrire a quanti, sofferenti di una patologia renale, richiedono assistenza alle strutture dell’Asp di Siracusa”, dice il commissario Asp, Mario Zappia.
La nuova articolazione dell’attività ambulatoriale è a regime già da questa settimana.  La riorganizzazione ha previsto, innanzitutto, la ridistribuzione ed il potenziamento dell’attività nefrologica degli specialisti ambulatoriali nelle città della provincia che non sono sedi di ospedali. Nei comuni dove invece sono presenti i presìdi ospedalieri (Siracusa, Noto, Avola, Lentini e Augusta), le attività ambulatoriali di nefrologia che comprendono prime visite, visite di controllo e visite a domicilio saranno espletate dai nefrologi sia ospedalieri che territoriali. Inoltre, nel presìdio ospedaliero di Noto è stato attivato un ambulatorio di nefrologia per un giorno alla settimana, all’ospedale Muscatello di Augusta l’attività ambulatoriale di nefrologia verrà svolta in due giornate mentre sono state potenziate le ore di ricevimento negli ambulatori nefrologici di Pachino e Rosolini.

 




Siracusa. Tavola rotonda su sviluppo e prospettive del Comune di Siracusa

Da tutti evocato, da pochi concretamente conosciuto: è il patto di stabilità. Sarà uno degli strumenti al centro dell’incontro pubblico del prossimo 24 gennaio 2014, organizzato dall’associazione “Libera Discussione”. “Sviluppo e prospettive del Comune di Siracusa tra patto di stabilità, socialità e bilancio”, il tema. Interverranno il professore Maurizio Caserta (ordinario Economia Università Catania), il Sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, laAssessore al bilancio, Santi Pane; e la consigliera comunale Cetty Vinci. Incontro alle 16.45 nel salone Borsellino di palazzo Vermexio.




Siracusa. Università: master per professionisti della crisi d'impresa. Sta per nascere su iniziativa di Comune, Università di Catania e Luiss

Il rilancio di Siracusa come sede universitaria passa anche da un ulteriore master. Da ottobre, al più tardi entro febbraio 2015, partirà il nuovo corso di perfezionamento, rivolto a laureati in giurisprudenza ed economia ma indicato anche per professionisti come i direttori di banca. Il Comune, insieme all’Università di Catania ed alla Fondazione Visentini Luiss di Roma, sta infatti lavorando al master per professionisti di gestione della crisi d’impresa. Una figura riconosciuta a livello normativo e che adesso viene richiesta dal mercato del lavoro specializzato.
Questa mattina un nuovo incontro. L’assessore alle politiche culturali, Alessio Lo Giudice, ha ricevuto la visita degli esponenti della facoltà di Catania e della Luiss. Si sono ritrovati a distanza di qualche mese dalla prima riunione romana. La fase è già avanzata, tanto che si è parlato del programma didattico, in via di definizione, per poi dare avvio all’iter che porterà alla formale istituzione del master. Sarà a numero chiuso e impegnerà studenti e docenti per circa sei mesi l’anno.
Resta da individuare la sede del master per professionisti di gestione della crisi d’impresa. E’ possibile che il Comune di Siracusa decida di coinvolgere il Consorzio Universitario Archimede. Una alternativa potrebbe, sennò, essere rappresentata dalla moderna sala dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, presso Castello Maniace. Insomma, il più vicino possibile ad architettura, come a creare un piccolo polo universitario, considerando che anche la Cattedra Garrone in alti studi sul turismo si tiene ogni anno in quell’area.




Siracusa. Cinquecentomila euro per radioterapia. La donazione del Comitato Fondo Sociale Eternit

Cinquecentomila euro per la radioterapia a Siracusa. Una donazione del Comitato Fondo Sociale Eternit all’azienda sanitaria provinciale di Siracusa. Il 29 gennaio a Palermo, alla presenza dell’assessore regionale della salute, Lucia Borsellino, e del commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Mario Zappia, il presidente del Comitato, Astolfo Di Amato, consegnerà formalmente “l’assegno”. La donazione era stata annunciata nel 2011 e servirà per l’acquisto delle attrezzature accessorie indispensabili ad integrare e completare la struttura di radioterapia in corso di realizzazione nell’area dell’ospedale Rizza di viale Epipoli.
“Con questi soldi potremo coprire la spesa per le attrezzature complementari. Alla realizzazione della struttura e all’acquisto dell’acceleratore lineare si sta provvedendo, com’è noto, con i fondi europei del programma Fo-Fesr 2007-2013. L’acquisto degli accessori, tra i quali la Tac di centraggio con centratore laser, il sistema lamellare per il miglioramento della collimazione e precisione del fascio radiante, il tavolo con caratteristiche moderne per un trattamento più efficiente sotto il profilo tecnico, permetterà all’Azienda di offrire ai pazienti oncologici una assistenza radioterapica assolutamente avanzata”, spiega Zappia. “Voglio ringraziare per la sensibilità dimostrata il Comitato del Fondo sociale”. Il Comitato, nato a seguito della transazione tra la società svizzera che negli anni ’70 ha gestito lo stabilimento Eternit di Siracusa e gli ex lavoratori,  sovrintende alla distribuzione delle somme riservate dal titolo istitutivo del Fondo sociale Eternit alla promozione di attività di pubblico interesse nel settore della sanità e della tutela della salute pubblica, con riferimento particolare alle problematiche rilevanti nei settori dell’oncologia e della pneumologia.
Intanto, proseguono le tappe per rendere attivo entro la fine del 2014 il servizio di Radioterapia. A tal proposito il commissario straordinario Mario Zappia conferma che la ditta aggiudicataria, dopo aver consegnato il progetto riguardante gli aspetti strutturali del bunker, ha presentato i progetti esecutivi degli impianti termici ed elettrici che sono al vaglio dei tecnici competenti. Cosicché i lavori relativi alla costruzione della struttura, da qui a brevissimo termine, potranno essere cantierabili.




Siracusa. Quei ragazzi ai semafori, Spicuglia (Centro Umberto I"): "Migranti regolari, non ospiti della struttura d'accoglienza"

Decine di ragazzi, spesso giovanissimi. Trascorrono ore ai semafori, chiedendo agli automobilisti in attesa del “verde” una moneta, qualcosa che gli consenta di recuperare un pò di denaro per vivere in questa città,  molto lontana da casa loro, da una terra che, se non l’avessero lasciata,  non avrebbe garantito loro libertà e sopravvivenza. Sono giovani migranti che, prima di arrivare a Siracusa, hanno attraversato il mare su barconi fatiscenti, con altre centinaia di persone nelle loro stesse condizioni. Hanno rischiato la vita per cercarne una nuova, migliore. Non è il loro vissuto che mette in discussione il lettore di SiracusaOggi, Corrado B., che segnala alla redazione una situazione che, secondo il suo punto di vista, è diventata piuttosto problematica. I siracusani sanno che ad ogni incrocio o quasi, mettendosi in auto, incontreranno gli occhi di questi ragazzi e dovranno rispondere  tante volte alla richiesta di qualche spicciolo : in alcuni casi sarà un  “si”, molto più spesso un “no”, dispiaciuto o, altre volte, di fastidio. Perchè capita, è inevitabile, che l’insistenza di questa richiesta indisponga gli automobilisti e perfino, a torto o ragione, che li spaventi.  Ma chi sono questi ragazzi? Dove vivono? In molti sono convinti che siano ospiti del Centro di accoglienza per migranti “Umberto I” della Pizzuta. Non è così, ci spiegano dalla struttura della zona alta della città. Il responsabile del centro, Luciano Spicuglia chiarisce che “una volta ottenuto il permesso di soggiorno, i migranti non hanno più il diritto di essere ospitati nella struttura. Hanno un pò di tempo- prosegue- per trovare una collocazione lavorativa e sociale nel territorio. Nel momento in cui la loro pratica sarà riesaminata, per confermare o meno il diritto a vivere in Italia, dovranno esibire il loro  contratto di lavoro e tutto quello che può documentare la loro integrazione nel nostro Paese”. All’interno del centro, invece, è ospitato,  chi è ancora in attesa di conoscere il proprio destino.  “Capita che si parli del nostro centro anche per tematiche, magari legate al fenomeno dell’immigrazione, ma che non hanno nulla a che vedere con la nostra attività. E’ una ‘semplificazione’ dannosa- prosegue Spicuglia – perchè spesso non coincide con la realtà e si rischia di fare inutile allarmismo o di puntare a torto il dito contro”. L’ex consigliere provinciale si riferisce all’allarme tubercolosi scaturito dalla notizia del ricovero, all’ospedale di Siracusa, di due migranti ammalati e posti in isolamento. “Allarme ingiustificato- garantisce il responsabile del centro di accoglienza – Nessuno, da noi, è ammalato. Il lavoro che, ormai  da parecchi mesi, in tanti, ciascuno per le proprie competenze e i propri ambiti, stanno svolgendo  nel fronteggiare l’ondata di sbarchi è encomiabile. Di questo si parla poco. Sono arrivate migliaia di persone in poco tempo – sottolinea Spicuglia- e la macchina dell’accoglienza ha sempre funzionato. Le istituzioni locali- conclude il responsabile dell”‘Umberto I”- sono sempre molto attente”.




Siracusa. Plemmirio, terreno abbandonato, da anni discarica. E' dell'Università "Tor Vergata". Esposto al Comune

La vicenda ha del paradossale. L’Università Tor Vergata di Roma, da una parte, il Comune di Siracusa e i residenti del Plemmirio, dall’altra. Motivo del contendere, un appezzamento di terra in via degli Zaffiri, ben nota a chi vive o frequenta la zona balneare. Il terreno in questione, secondo quanto spiega il presidente dell’associazione “Plemmirio Blu”, Guido Gaudioso, sarebbe di proprietà dell’ateneo romano che non lo usa in alcun modo. Non c’è alcuna recinzione, né qualcuno si occupa, ormai da tempo, della manutenzione del verde. L’unica “utilità” di quel “pezzo di tera” è per chi, violando norme di legge e di civiltà, abbandona sistematicamente in quel giardino in degrado ogni tipo di rifiuti. L’associazione dei residenti del Plemmirio ha inviato al Comune un esposto in cui si fa presente una situazione che, in passato, ha visto palazzo Vermexio scontrarsi con l’Università “Tor Vergata”. A quanto pare, il proprietario del terreno è stato spesso diffidato ad assumere provvedimenti per evitare che quel luogo rimanesse una discarica a cielo aperto, che spesso occupa anche materiale pericoloso, oltre che ingombrante. La risposta non sarebbe stata, però, quella che ci si poteva augurare ed attendere. Sarebbe partita, invece, una “contro-diffida”, per vietare al Comune di posizionare in quella proprietà privata dei cassonetti per i rifiuti. Di recintare il terreno, però, per evitare i problemi segnalati ancora oggi da “Plemmirio blu”, non se ne parlerebbe affatto. Gaudioso teme anche per l’igiene pubblica. La situazione starebbe degenerando giorno dopo giorno. Ecco perchè l’amministrazione comunale viene invitata ad “adottare i necessari provvedimenti d’urgenza per impedire l’ulteriore discarico di materiali e a bonificare adeguatamente l’area, per garantire la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente”.

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Siracusa. Caravaggio: altre tele in arrivo nel 2015 per una grande mostra. Mentre il Seppellimento di Santa Lucia non può rientrare alla Borgata

La cosa che sembrerebbe più facile diventa la più difficile. E quello che è difficile, viceversa, diventa facile. Prendiamo ad esempio, a Siracusa, la discussione attorno al dipinto del Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”. Deve tornare o no nella sua sede naturale, la basilica della Borgata? Nessuna obiezione particolare, un trasferimento che – con le opportune garanzie – non dovrebbe poi essere così complicato. Non fosse altro però che le condizioni della chiesa dedicata alla patrona siracusana destano sempre qualche preoccupazione. Da settimane, ad esempio, il portico che si affaccia sulla piazza è interdetto dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco. Colpa delle infiltrazioni dal terrazzino calpestabile che sovrasta proprio il colonnato e che avrebbe causato una situazione di potenziale pericolo di distacco di porzioni della volta. E dire che gli ultimi lavori risalgono al 2011. Il sospetto che non siano stati eseguiti a regola d’arte è legittimo. In queste condizioni, troppo rischioso dare lo sta bene al trasferimento della preziosa opera del Merisi che sarebbe così  soggetta a eccessivi rischi di umidità.  E mentre non si riesce a trovare la quadra per spostare con la giusta sicurezza un dipinto da una chiesa all’altra della città, a Siracusa arriverà nel 2015 “La crocifissione di Sant’Andrea”: uno dei dipinti più conosciuti del Caravaggio, custodita nel museo americano di Cleveland. E’ il pezzo pregiato della mostra “Caravaggio and his followers”, in questi giorni a Roma e presto a Siracusa. “Una mostra organizzata a costo zero”, sottolinea l’assessore regionale ai beni culturali, la siracusana Mariarita Sgarlata. Vale, quindi, il principio di reciprocità tra l’assessorato e il Cleveland Museum of Art. “Il direttore del museo americano, David Franklin, ha previsto come compensazione della disponibilità dei nostri reperti l’allestimento della mostra Caravaggio and his followers  in Sicilia con costi totalmente a carico del museo prestatore. Attorno all’opera più famosa, altre tele di grandissimo valore di artisti caravaggeschi come il San Paolo Eremita di Mattia Preti. Per Siracusa è una grande opportunità, considerando la capacità attrattiva del nome di Caravaggio”.
Quanto alla basilica della Borgata, la Sgarlata parte in pressing della Protezione Civile. “I lavori competono loro. Sollecito quasi quotidianamente sviluppi anche perchè senza il progetto che vuole il rientro del Caravaggio è improponibile. Sono molto legata alla basilica di piazza Santa Lucia, da siracusana perchè lì è stata seppellita la Santa e poi da archeologa e studiosa perchè lì ho svolto molte delle mie ricerche”, racconta ancora la Sgarlata. “I lavori devono essere fatti bene e in fretta. Questo è il mio auspicio. E’ una vicenda complessa tra appalti e subappalti. Il dato è che l’ultimo intervento non sembra esser stato eseguito bene”.




Siracusa.La denuncia di Foti: "al cimitero in atto una vera emergenza igienica"

“Le pessime condizioni del cimitero di Siracusa, un’onta per la comunità”. Il consigliere comunale Alfredo Foti denuncia il degrado in cui verserebbero soprattutto il complesso A e B. Foti parla di “un posto sacro che dovrebbe essere caro a molti e che invece si è trasformato in un luogo di incuria e sporcizia”. Il problema, oltre alla manutenzione delle strutture, lo stato generale di pulizia all’interno del campo santo. “Pavimenti sudici, mozziconi di sigarette e rifiuti di ogni genere lungo le scalinate”, annota sconsolato dopo un attento sopralluogo.
“Gli interventi al cimitero non sono più rinviabili. L’amministrazione trovi le risorse in bilancio. Mi rivolgo a dirigenti e all’assessore ai servizi cimiteriali, all’ecologia ed ai lavori pubblici”. Foti chiama quindi in causa la Gambuzza, Italia e Lo Giudice con un’azione sinergica per un progetto coordinato di intervento.
Già ai tempi dell’amministrazione precedente, Alfredo Foti aveva chiesto di avviare un censimento di cappelle e tombe in abbandono, con concessioni scadute così da invitare gli eredi a provvedere. “In assenza di risposte, l’amministrazione potrebbe metterle in vendita, soprattutto alla luce della forte richiesta di loculi che si registra a Siracusa: quelle inevase sarebbero circa seimila. Con i lavori di realizzazione dei nuovi loculi fermi al palo”, illustra ancora Foti.




Siracusa. Si è spento Antonino De Benedictis, fondò l'Ordine dei Dottori Commercialisti

La sua vita ha coinciso con quasi un secolo di storia italiana e ne è stato protagonista. A 93 anni si è spento Antonino De Benedictis, fondatore dell’Ordine professionale dei Dottori Commercialisti di Siracusa, di cui è stato presidente per vent’anni. De Benedictis, però, non si è distinto soltanto nel contesto locale. E’ stato in prima linea in momenti cruciali per l’Italia e che ne hanno segnato il percorso. Ha combattuto la Guerra d’Africa. Ad El Alamein lui c’era. Di quella battaglia conservava non soltanto il ricordo, ma anche un encomio solenne, che si guadagnò per il “valore dimostrato”. I funerali di Antonino De Benedictis saranno celebrati mercoledi pomeriggio alle 15,30 nella parrocchia di Santa Rita, a Siracusa. “Una figura forte- così lo ricorda il presidente dell’Ordine provinciale dei Dottori Commercialisti,Massimo Conigliaro- un professionista attento, capace, e maestro per generazioni di colleghi e per i suoi figli Salvatore, Massimo e Marcello che ne hanno seguito le orme e per Marco che, da avvocato, ne ha appreso la rettitudine professionale.Instancabile lavoratore, sin dalle primissime ore del mattino, quando ancora era buio, era alla sua scrivania dalla quale non si staccava sino a tarda sera. Svolgeva il proprio lavoro con grande passione e fermezza sia nei rapporti con gli uffici finanziari che in Commissione Tributaria. Componente di importanti collegi sindacali, fu a lungo consigliere d’amministrazione della Banca di Credito Popolare di Siracusa”.