Siracusa. Maggiorazione Tares, si paga entro il 24 gennaio. Modelli F24 in spedizione ai contribuenti

Prime scadenze fiscali del nuovo anno. Il 24 gennaio termine ultimo per il pagamento della maggiorazione Tares (0,30 per mq) . Stanno partendo in queste ore i modelli F24 prestampati per i contribuenti siracusani che non hanno provveduto in precedenza al pagamento. Se dovessero arrivare a domicilio oltre la data di scadenza prefissata, è già stato stabilito che i siracusani non dovranno pagare alchunchè a titolo di mora o interesse.
Storia complicata quella del pagamento della maggiorazione Tares. In un primo momento era stato agganciato all’ultima rata, quella del 28 febbraio. Poi, ai primi di dicembre, il pasticcio con una direttiva del ministero dell’Economia che ne richiedeva il saldo entro il 16 dicembre. Grande confusione, con i siracusani chiamati a una corsa contro il tempo agli sportelli dell’ufficio tributi di via De Caprio. Poi il nuovo cambio di rotta, con la legge di stabilità nazionale che spostava il termine al 31 dicembre fino all’ultima novità: si paga entro il 24 gennaio.
Comunicazioni e competenze che si accavallano, con i contribuenti trattati con un “rispetto” tutto italiano.  Come nel caso della mini Imu, anche in questo caso scadenza il 24 gennaio. Non per i siracusani però. Qui il temuto aumento Imu non c’è stato, aliquota rimasta bloccata e allora niente mini Imu. Per una volta, problema di altri duemila e rotti Comuni ma non il nostro. Paga lo Stato. Da ora in avanti, ci pensa invece lo Iuc con Tasi, Tari e Imu case di lusso.




Siracusa. "Cinquant'anni di atletica", mostra per il Pippo Di Natale

Sarà inaugurata domani alle 18, a Siracusa, la mostra fotografica “Cinquant’anni di atletica”. E’ dedicata alle attività del campo scuola Pippo Di Natale”. Potrà essere visitata fino al 31 gennaio, nella sede dell’associazione Alexandria, in via Cavour 57. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune.




Esclusiva di Siracusaoggi.it: ecco il documento che i sindaci hanno consegnato a Buceti per accelerare il ritorno in mano pubblica degli impianti idrici

In esclusiva su SiracusaOggi.it il documento originale con cui dieci Comuni della provincia di Siracusa chiedono di poter dare vita, da soli o in forma associata, ad una società pubblica per gestire il servizio idrico integrato dopo il fallimento di Sai 8. Il “foglio” è stato consegnato ieri a Palermo al commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Tramite lui, si attendono ora le risposte della Regione.
In calce, le firme degli amministratori. Il vicesindaco Francesco Italia per il Comune di Siracusa. Uno dei commissari per Augusta. Il vice sindaco di Pachino, poi Mangiameli (Lentini), Scalorino (Floridia), Rizza (Priolo), Scorpo (Solarino), Caiazzo (Buccheri), Bonfanti (Noto) e il delegato del sindaco di Portopalo.
Come si legge nel documento, gli amministratori “chiedono la restituzione degli impianti (…) per garantire ai relativi Comuni proprietari l’avvio della gestione, in forma singola o associata, del servizio sino a quando non sarà emanata la legge regionale di riordino del servizio idrico integrato”.  Viene quindi ufficializzata la richiesta di un incontro con il presidente della Regione, l’assessore Marino, i capigruppo all’Ars e i componenti la IV Commissione “per condividere soluzioni politiche”.
Questo esclusivo documento segna, di fatto, un’accelerazione  in questa vicenda. E segue le conclamate difficoltà gestionali che sta incontrando la curatela fallimentare di Sai 8. Che potrebbe decidere di chiudere i battenti anche prima dei sei mesi stabiliti nella sentenza di fallimento dal Tribunale di Siracusa, che prevede per l’appunto la possibilità di una “cessazione anticipata”.

(clicca per ingrandire, anche nella finestra seguente)
Documento sindaci Ato idrico




Siracusa. Si inerpicano per i monti Climiti e smarriscono la strada. Salvati in elicottero tre giovani "avventurieri"

Una bravata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, ma fortunatamente è una storia a lieto fine. Ne sono protagonisti tre giovani, amici, poco più che diciottenni. Questa mattina hanno voluto provare l’ebbrezza di una piccola avventura, pericolosa, però, molto. Tanto che, dopo essersi inerpicati sulle rocce dei Monti Climiti partendo da contrada Biggemi, hanno perso l’orientamento e non sono più stati capaci di ritrovare la via del ritorno. Fortunatamente la tecnologia consente di uscire da situazioni particolarmente problematiche. Uno dei giovani, intorno alle 14, ha lanciato l’ “sos” attraverso il suo telefonino, allertando la sala operativa del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Da via Von Platen è partita una squadra, ma vista la difficoltà ad individuare il punto in cui i ragazzi si trovavano, si è reso necessario anche l’utilizzo di un elicottero arrivato da Catania. Dura scarpinata anche per i pompieri che, da terra, tentavano di rintracciare i giovani “avventurieri”. Pochi istanti fà, i malcapitati sono stati tratti in salvo, caricati sull’elicottero e riportati nel punto di partenza di quella che certamente non sarà un’avventura da ripetere.




Siracusa. Pd: Liddo Schiavo dice no alla Castelluccio. "Non accetto la carica di presidente dell'assemblea provinciale"

Il Partito Democratico di Siracusa ha un rapporto complesso con il telefono. O forse, tra dirigenti, si sono smarriti qualche numero visto che ormai le due anime principali (renziani ed ex dem) si parlano solo tramite comunicati stampa. All’invito di ieri della segretaria Carmen Castelluccio (leggi qui), oggi risponde – stesso mezzo – Liddo Schiavo. “Apprendo dagli organi di informazione che sono stato invitato ricoprire la carica di presidente dell’Assemblea provinciale del Partito Democratico. Una soluzione certamente etica che prova a riproporre il modello nazionale Renzi-Cuperlo, purtroppo in questo caso non applicabile”. Non c’è, dunque, nessun gesto distensivo all’interno del Pd che prosegue con le sue contrapposizioni tra una segreteria ufficiale ed una “ombra”.
“Ringrazio quanti hanno voluto accordarmi la loro fiducia e indicarmi a tale prestigiosa carica – scrive Schiavo, contrapposto alla Castelluccio nella corsa alla segreteria – purtroppo mi vedo costretto a rifiutare in quanto non saprei spiegare alle persone a me vicine, che vivono da anni l’esperienza del Pd per quale motivo non è stato consentito loro di potersi esprimere per la scelta del segretario provinciale pur essendo tesserati da anni”.
Quindi la stoccata. “Ritengo che le elezioni per la scelta del vertice provinciale siano state viziate e che le opportunità di partecipazione non sono state pari per me e la Castelluccio. In virtù di ciò ricordo di aver avanzato diversi ricorsi agli organismi competenti dei quali rimango ancora in attesa delle opportune e dovute risposte”.




Siracusa. Zona industriale: pennacchi di fumo? Solo vapore

Zona industriale di Siracusa. Ore 9.10 di questa mattina. Due pennacchi di fumo si levano da alcuni impianti. Uno, in particolare, si staglia con prepotenza sullo sfondo. Le colonne di fumo rimangono visibili per diversi minuti poi si disperdono nell’aria. Qualcuno, passando nella zona, lamenta al centralino di SiracusaOggi.it di avere accusato bruciore agli occhi. Ma il collegamento tra i due fatti è ancora tutto da provare.
Nessun allarme, comunque. Si tratta infatti di vapore acqueo, reso particolarmente evidente dalle condizioni meteo. Il vapore proviene dagli impianti di raffreddamento che utilizzano per il processo dell’acqua.




Siracusa. Cartelle Ici 2011, segnalazione a SiracusaOggi.it: "Ore di attesa per dimostrare di essere in regola. Chi rimborsa la giornata di lavoro persa?"

In coda per ore all’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa per dimostrare, bollettini alla mano, di essere in regola con i pagamenti dell’Ici  2011, una giornata di lavoro (e spesso la relativa retribuzione) persa ed un chiarimento che non sarebbe così celere come preannunciato. Una lettrice di SiracusaOggi affida alla nostra redazione il proprio sfogo. Gli avvisi di accertamento che l’amministrazione comunale ha recapitato nei giorni scorsi a circa cinquemila cittadini, secondo quanto garantito dall’assessore Santi Pane, non sono “cartelle pazze”. Sarebbero il risultato di alcune incongruenze riscontrate durante specifiche verifiche. In alcuni casi si tratterebbe di  importi inferiori a quelli dovuti, in altri, addirittura, si sarebbe in presenza di evasione totale del tributo.  Lisa C. non la pensa così . Non è questa la sua esperienza. Non rientra in nessuno dei due casi citati e, come lei, tanti altri.  La lettrice racconta dei disagi suoi e degli altri contribuenti chiamati ad esibire fotocopie di bollettini, ad attendere per ore il proprio turno, a fare i conti con la propria organizzazione familiare e lavorativa, essendo nel giusto, non avendo alcuna colpa; solo la sfortuna di essere destinatari di una comunicazione che non corrisponde, poi, ai fatti. La lettrice pone una domanda ben precisa, che contiene, tra le righe, anche la risposta. “Chi rimborserà la giornata di lavoro persa per rimediare agli errori del Comune?”. Poi un secondo interrogativo, che ha il sapore di un preciso giudizio. “Chi chiederà- domanda Lisa- scusa alle persone anziane obbligate ad affrontare questo disagio?”. Disagio che, secondo la segnalazione giunta in redazione, è accresciuto anche dal fatto che il tabellone che, con lo scorrere dei numeri, indica l’arrivo del proprio turno, non funziona. Un ulteriore elemento di confusione per i già tesi cittadini in fila. Il percorso burocratico che i  destinatari degli avvisi devono compiere sarebbe un pò tortuoso. A chi chiede informazioni, il personale degli uffici comunali spiegherebbe di dover tornare con la fotocopia dei bollettini dei versamenti effettuati ed erroneamente contestati. Una volta consegnate le “prove” della propria buona fede, non rimane che attendere. A quanto pare la chiusura della pratica non sarebbe, infatti,  immediata. Occorrerebbero ulteriori verifiche, al termine delle quali il contribuente dovrebbe poter ottenere un riscontro. “Tasse esagerate- è il commento conclusivo della nostra lettrice- ma servizi scadenti”.




Siracusa prima in Sicilia per Confindustria. Gli indicatori economici promuovono la provincia

Siracusa prima città siciliana quanto a sviluppo economico e sociale. E’ il dato che emerge dallo studio redatto dal dipartimento Mezzogiorno di Confindustria. L’indicatore dello sviluppo economico è, per Siracusa, 99,54. Così, il territorio locale sfiora la media nazionale, che si attesta su un indicatore 100. Una buona notizia, soprattutto se il dato viene rapportato al resto dell’isola, dove la media conteggiata è 72,30. L’elaborazione mette insieme le forze lavoro occupate nel 2012, le autovetture circolanti, i depositi bancari, la consistenza delle imprese extragricole, le superfici di vendita della grande distrubuzione e, ancora, i consumi energetici, le esportazioni, l’importo delle pensioni, la vendita di carburanti per automobili. Confindustria ha anche analizzato la spesa sostenuta per finanziare spettacoli. Altre voci: premi di assicurazione pagati e compravendita di immobili destinati ad abitazione. Un buon punto di ripartenza per la Cisl. Il segretario generale territoriale commenta con toni ottimistici. “Siracusa – osserva il rappresentante sindacale- è l’unica città siciliana che riesce a distinguersi in questa graduatoria, ponendosi a ridosso di Carbonia-Iglesias, primo centro a superare la media italiana, con l’indicatore 100, 37. Le potenzialità ci sono tutte e del resto il Pil è da sempre il miglior indicatore per rappresentare la situazione economica di un territorio”. Per Sanzaro è da questi dati che occorre trarre le necessarie energie. Devono farlo prima di tutti la classe politica e quella imprenditoriale, a cui il sindacato “lancia la sfida, per una stagione “Siracusa 2.0”, che si traduca in un territorio evoluto e capace di attrarre investimenti e investitori”.

 




Siracusa. Acqua, documento dei sindaci: "restituiteci gli impianti. Il servizio lo gestiamo noi". Chiesto un vertice con Crocetta

Toni morbidi, ma richieste chiare da parte dei sindaci di Siracusa, Noto, Lentini, Floridia, Pachino, Portopalo, Buccheri, Priolo, Augusta e Solarino. Il vertice convocato ieri pomeriggio a Palermo dal commissario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti è servito per fare il punto della situazione attuale e tracciare l’ipotetico percorso per il futuro del servizio idrico integrato, dopo il periodo di esercizio provvisorio affidato alla curatela fallimentare. I sindaci dei comuni della provincia che hanno consegnato a suo tempo gli impianti alla “Sai 8” hanno sottoscritto un documento, adesso nelle mani di Buceti. Contiene una richiesta ben precisa: la restituzione degli impianti e in tempi ragionevoli, che coincidano con la gestione provvisoria, adesso affidata alla curatela fallimentare di “Sai 8”. In realtà non si tratta soltanto di portare avanti il’iter avviato dopo la sentenza di fallimento della società che gestiva le acque in provincia. Diversi aspetti, peraltro sostanziali, sarebbero da chiarire ma i primi cittadini hanno preferito puntare , per il momento, l’attenzione sugli elementi che ritengono prioritari. Nel documento si mette “nero su bianco” la disponibilità a gestire direttamente, singolarmente o in consorzio, il servizio idrico, nelle more che venga approvata la legge regionale sul riordino della gestione delle acque in Sicilia. Ci sono già, del resto, alcuni comuni che, in provincia di Siracusa, non avendo mai consegnato gli impianti (sono i cosiddetti “sindaci dissidenti”) gestiscono direttamente le acque. Incomprensibile, a fronte di questo, secondo “gli altri” primi cittadini, che la loro richiesta abbia bisogno di verifiche e incontri perplessità su presunti ostacoli burocratici. Gli amministratori chiedono un incontro urgente con il presidente della Regione, Rosario Crocetta e con i deputati regionali, ma anche con la quarta commissione dell’Ars perchè un chiarimento politico, una decisione, una strada comune sono, a questo punto, indispensabili. Un primo confronto sarebbe fissato per sabato, questa volta a Siracusa, con i rappresentanti locali al parlamento siciliano. Tra le speranze emerse, tutte da confermare, la possibilità che la Regione possa stanziare dei fondi per la costituzione di un’eventuale società pubblica territoriale. Disponibilità al dialogo, certo, ma “soltanto se si intendono fare esclusivamente gli interessi dei cittadini”. Ribadito il “no” a qualunque ipotesi di ingresso di un privato nella futura gestione del servizio idrico nel territorio. “Un errore già commesso- nota il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino- e ne stiamo scontando anche i risultati disastrosi”. Gestione, dunque, interamente pubblica, per i primi cittadini. Su questo nessuno di loro sembra disposto a transigere. Resterebbero, poi, alcuni dubbi da sciogliere di altra natura. “In questa vicenda solo chi è titolato a farlo può fare politica- prosegue Scalorino – Ciascuno ha il proprio ruolo e deve rispettarlo senza sconfinare in ambiti istituzionali, di competenza altrui”.

 

 




Siracusa. Controlli antidroga nelle scuole superiori e sui bus di linea usati dagli studenti pendolari

Controlli antidroga nelle scuole superiori e sui bus che  ogni giorno conducono gli studenti  negli istituti scolastici di Siracusa. Li hanno condotti gli agenti delle Volanti, con l’ausilio di unità cinofile. Si tratta del passaggio successivo al sequestro, negli istituti, di recente, di modiche quantità di stupefacenti e ad alcuni arresti di studenti ritenuti “insospettabili”. Il servizio di prevenzione e di controllo è stato condotto sui pullman di linea, ma anche nei pressi e all’interno dei locali scolastici di tre istituti professionali del capoluogo. I poliziotti hanno rinvenuto due strumenti utilizzati per tritare l’erba e alcune cartine contenenti residui di marijuana. Controlli anche durante la ricreazione. Il dirigente delle Volanti, Francesco Bandiera è intervenuto in prima persona e ha illustrato agli studenti effetti e danno causati dall’uso di droga, oltre alle conseguenze di carattere giuridico legate al reato di detenzione ai fini di spaccio. Un’attività concordata con i dirigenti delle scuole