Siracusa. Rapina e tentata estorsione per due volte ai danni della stessa anziana, arrestato giovane pregiudicato

Per due volte avrebbe preso di mira la stessa vittima, una donna anziana, introducendosi in casa sua e rubando del denaro. Lo avrebbe fatto il 13 dicembre, nel giorno di Santa Lucia. Lo avrebbe fatto nuovamente ieri pomeriggio, ma questa volta è stato arrestato dalla polizia. Le manette sono scattate ai polsi di Corrado Aliano, 25 anni, pregiudicato siracusano. Ieri il giovane avrebbe rotto il vetro della porta d’ingresso dell’anziana e si sarebbe impossessato di 75 euro , di un cellulare completo di sim e perfino delle chiavi dell’appartamento e dell’automobile della donna. L’accusa per lui è di rapina aggravata e tentata estorsione. E’ stato condotto nel carcere di Cavadonna.

 

 




Siracusa. Cinquemila avvisi di accertamento Ici per gli anni 2010 e 2011. Pane: "Non sono cartelle pazze"

Mancati pagamenti o incongruenze tra quanto versato e quanto sarebbe stato dovuto alle casse comunali. Il Comune di Siracusa ha inviato in questi giorni 5 mila cartelle di accertamento legate al pagamento dell’Ici nel biennio 2010- 2011. Lettere che i contribuenti stanno ricevendo, con cifre che in alcuni casi sono particolarmente alte, raggiungendo anche diverse migliaia di euro. Inevitabile il timore, espresso da alcuni cittadini, destinatari di tali comunicazioni, che possa trattarsi di un caso di “cartelle pazze”. L’assessore al Bilancio, Santi Pane, però, lo esclude a priori. “Non si tratta di avvisi inviati a casaccio- puntualizza l’esponente della giunta Garozzo- ma del risultati di verifiche condotte dai nostri uffici. Si tratta di utenti che non hanno versato l’Ici anche per due anni e di casi in cui, secondo quanto ci risulta, è stata versata una somma inferiore al dovuto. Se su quelle cartelle si leggono delle somme ingenti è perchè, nel 90 per cento delle singole situazioni rilevate, quegli importi non sono stati versati e sono, adesso, aumentati per via di interessi e sanzioni”. I cittadini che ritengono di non avere nulla da versare non dovrebbero avere, secondo Pane, alcun problema. “Possono dimostrarlo facilmente e, in tempo reale, la pratica in questo sarà chiusa. Molto più spesso, però- Pane ne è certo- è denaro che è stato sottratto al Comune e, di conseguenza, a chi paga regolarmente”.




Siracusa. Siti archeologici e musei aperti nei festivi. Sgarlata: "Mai condivisa l'idea di chiudere"

“La circolare del dirigente dell’assessorato regionale ai Beni culturali, Sergio Gelardi con cui si disponeva la chiusura di musei e siti archeologici nei giorni festivi, almeno fino ad aprile era assurda e non l’ho mai condivisa”. L’assessore regionale, Maria Rita Sgarlata non usa mezzi termini e rende chiaro il proprio disaccordo con il dirigente per una decisione che sarebbe stata assunta a sua insaputa e che Sgarlata definisce “politicamente miope e strategicamente assurda”. Subito dopo l’annuncio della chiusura festiva dei siti archeologici siciliani (Siracusa avrebbe comunque fatto eccezione in virtù di una convenzione stipulata tempo fà con il Comune e , al museo Bellomo, grazie alla disponibilità degli operatori), il presidente della Regione, Rosario Crocetta è andato su tutte le furie, sconfessando quanto deciso dall’assessorato. Dall’assessorato ma, a quanto pare, non dall’assessore. “Ho appreso dell’esistenza di quella circolare attraverso la telefonata di un giornalista- spiega Maria Rita Sgarlata -A quel punto il presidente della Regione ed io abbiamo chiesto un immediato passo indietro, che è stato ovviamente compiuto. La circolare è revocata e adesso si può proseguire quel lavoro di pianificazione avviato diversi mesi fà e che avrebbe dato i suoi frutti a partire dall’inizio di questo anno”. L’assessore ricorda il “braccio di ferro” che dallo scorso giugno la vede impegnata in un contenzioso con i custodi dei siti. Da una parte la necessità di rendere i siti archeologici e monumentali della Sicilia fruibili sempre (e forse soprattutto nei periodi festivi), dall’altra le rivendicazioni dei sindacati di categoria, con le loro richieste economiche e contrattuali. “C’è un piano, pronto ma da sviluppare- conclude l’assessore ai Beni culturali – Ci saranno nuove convenzioni e il dirigente, forse abituato ad interfacciarsi, in passato, con assessori che non erano anche dei tecnici, come nel mio caso, dovrà attenersi ad un diverso tipo di programmazione, a vantaggio della nostra isola”. Sgarlata conclude, comunque, con una nota che- racconta- la riempie d’orgoglio. Siracusa, anche quando sembrava che i siti dovessero essere “off limits” nei giorni festivi, si è dimostrata un’isola felice. Merito dell’attenzione della soprintendenza ai Beni culturali”




Siracusa. Servizio Idrico: arrivano gli avvisi, chi non paga rimarrà senz'acqua a casa

Tre incontri tra la prefettura di Siracusa, gli uffici regionali di Palermo e Catania non sono bastati per tracciare una linea decisa per il futuro della gestione del servizio idrico integrato a Siracusa dopo il fallimento di Sai 8. Idee e progetti non mancano, l’accordo purtroppo si. Con la solita spaccatura tra sindaci dei Comuni che hanno consegnato gli impianti e quelli che non lo hanno fatto e poi anche tra sindaci stessi, divisi ulteriormente in due fazioni: piccoli Comuni e grandi Comuni. Ma più di ogni altra cosa, manca una norma regionale che disegni il quadro normativo entro cui muoversi. Senza quella – e la legge sul ritorno all’acqua pubblica è, eufemisticamente, in alto mare – difficilmente si potranno registrare dei passi avanti nel siracusano. Si procede con la curatela fallimentare. Disposta per sei mesi, potrebbe durare anche meno se interverrano elementi di novità.
E i tre curatori nominati dal tribunale di Siracusa hanno un compito chiaro: recuperare i crediti e contenere i costi. Pazienza per la qualità del servizio, bisognerà attendere tempi migliori e certo non è responsabilità loro. Visto che il tasso di evasione delle bollette idriche è più che lievitato (2 su 3 non pagherebbero, ndr) è il momento del pugno di ferro: rubinetti a secco per i morosi. Ovvero, distacco delle utenze. Un pugno di ferro annunciato nei primi giorni di nomina e che adesso, dovendo fare di necessità virtù, è pronto ad entrare in scena. Da martedì 7 gennaio chi non ha regolarizzato la sua posizione con Sai 8 potrebbe ritrovarsi senz’acqua in casa e senza ulteriori preavvisi. E’ caccia anche agli allacci abusivi. Le prime “lettere” sarebbero state inviate e già ricevute da utenti morosi.
Giusto chiedere ed esigere il pagamento del servizio, pur tra le polemiche per una qualità giudicata da molti non pari al costo, ma è difficile credere che sia questa la responsabilità del crac da 74 milioni di euro della fallita Sai 8. A pagare – più in termini di conseguenze che di “bollette” – sono ancora una volta gli utenti – specie quelli onesti – della provincia di Siracusa. Che hanno però il diritto di scoprire di chi eventualmente siano le responsabilità amministrativa, politica e morale di una avventura nata con una Sogeas pienamente funzionante e in attivo e terminata con due fallimenti (Sogeas e Sai 8).




Siracusa. "C'è la tassa di soggiorno, adesso si lavori per il turismo", le 13 proposte di "Noi Albergatori"

“C’è la tassa di soggiorno, ma mancano i servizi ed una adeguata programmazione relativa alla promozione turistica”. In estrema sintesi è questo il concetto espresso dall’associazione “Noi Albergatori” di Siracusa, a diverse settimane dall’entrata in vigore dell’imposta di soggiorno per i visitatori che pernottano nel capoluogo. Il presidente dell’associazione, Giuseppe Rosano è duro nei confronti del Comune di Siracusa che “oltre alla smania di incassare i vari corrispettivi, a tutt’oggi, non ha calendarizzato alcuna pianificazione capace di incidere sul miglioramento dei servizi e di accrescere l’opportunità di sviluppo del turismo”. Un dato che preoccuperebbe gli operatori del settore, che avanzano delle richieste all’amministrazione comunale. “Il 2013 è stato un anno assai contraddittorio per il turismo siracusano-spiega Rosano- Da un lato si è registrato una lieve crescita delle presenze alberghiere, grazie all’apporto dei volumi prodotti dagli “stranieri”, malgrado la domanda “nazionale” in forte sofferenza. Dall’altro, le tariffe praticate, sempre più al ribasso, non riescono a resocontare in positivo i profitti delle imprese alberghiere per effetto dell’accresciuto aumento dei costi gestionali e della pressione fiscale, ormai a livelli non tollerabili. Non a caso, in penuria di clienti e per evitare il dissesto economico, oltre il 60% degli alberghi siracusani ha chiuso i battenti, determinando un preoccupante calo occupazionale di addetti del 6,5%, rispetto allo scorso anno”. Ci sarebbero, poi, le decisioni del Governo a minacciare il settore. “Con la legge di stabilità, appena approvata- secondo gli albergatori siracusani- i bilanci delle aziende e delle famiglie degli italiani saranno appesantiti dall’istituzione della I.U.C, l’imposta unica comunale”. Le strutture ricettive guardano soprattutto alle potenzialità della domanda russa, stimata intorno ad un +30 per cento e cinese, con il suo + 22 o addirittura 25 per cento. Crescerebbe anche il turismo proveniente dal nord Europa, dell’8 per cento. Accogliere i turisti internazionali al meglio sarebbe, a questo punto, la parola d’ordine dettata da “Noi albergatori Siracusa”, che chiede subito la convocazione della consulta del turismo, che possa mettere in cantiere le iniziative che servono. Le proposte sono numerose. L’associazione le elenca. Si tratta di:
– migliorare l’efficienza dei servizi a beneficio dei turisti e della collettività siracusana, con il potenziamento della raccolta dei rifiuti della città, ripristinando il servizio della pulizia serale delle principali arterie cittadine, parcheggio Sant’Antonio e Talete compresi;
– pianificare eventi capaci di aumentare le presenze dei turisti principalmente in bassa stagione e di conseguenza accrescere il giro d’affari, determinando opulenza per la città;
– cantierare, da subito, la programmazione de: “la settimana delle Palme” a Siracusa, con l’obiettivo di consolidare un maggior numero di soggiorni prima della Pasqua, che di norma apre la stagione turistica;
– contrastare l’abusivismo delle attività ricettive turistiche prive della regolare classificazione e della partita IVA;
– eliminare il dilagante fenomeno dell’accattonaggio;
– limitare la concessione di licenze agli ambulanti per gli spazi di Piazza Duomo, Via Picherale, Fonte Aretusa, Corso Matteotti, Via Cavour, Piazza 25 Luglio, Piazza Pancali;
– approfondire il progetto “Siracusa a piedi” per verificare le possibilità di renderlo esecutivo, prima dell’inizio stagione;
in collaborazione con i produttori di vini, istituzionalizzare “i percorsi alla scoperta dell’eccellenza dei vini del siracusano”;
– ripristinare il servizio BIKE SHARING, facilitandone l’utilizzo (“storia di uno sperpero di quasi 3 milioni di euro”)
– contattare le Compagnie di navi-crociera e proporre per il 2015 Siracusa quale destinazione per l’attracco;
-attivarsi per la messa in funzione, prima dell’estate, della stazione ferroviaria di Fontane Bianche, la quale risulta già ultimata da oltre due anni, con il piazzale costato 20 mila Euro e mai utilizzato;
-creazione di info-point nei punti strategici della città;
-riattivazione del servizio bus-elettrico;
– attivarsi con le autorità maltesi e più specificatamente con la VIRTU FERRIES per il ripristino della tratta Siracusa-Malta e viceversa.




Siracusa. La segnalazione di un lettore: in via Lido Sacramentro frana la strada e minaccia le abitazioni

Riceviamo e pubblichiamo una articolata segnalazione di un nostro lettore, corredata da foto (per ingrandire cliccate sull’anteprima a fondo pagina).

“In una traversa di via Lido Sacramento, tra i civici 35 e 39,  sussiste da tempo una lenta ma costante frana. Dalle foto si evince che non solo le transenne sono posizionate in modo inutile (più di metà frana non è transennata), ma anche che il cartello recante l’avviso di pericolo frana è totalmente degradato. Inoltre, il franare della strada verso la spiaggetta sottostante è arrivata a meno di 2 metri dalle mura delle abitazioni, metri in cui è ancora possibile, nonostante l’imminente pericolo di cadere sotto, passare con le auto.
Nessun segnale di avvertimento posizionato prima, nessun segnale luminoso durante le ore notturne, nessun transennamento adeguato, nessuna bonifica per arrestare la frana, nessuna chiusura del tratto più pericoloso, insomma ancora una volta i cittadini sono lasciati a loro stessi senza aiuto dalle amministrazioni competenti. Spero che se qualcuno dei nostri politici legga questo articolo e possa attivarsi per porre rimedio al problema e soprattutto al pericolo”.

Lettera Firmata

Per le vostre segnalazioni, inviate una mail a redazione@siracusaoggi.it oppure sulla pagina Facebook di siracusaoggi.it. Potete anche cliccare su “Segnalazioni” nella barra menu in alto.

frana sequenza montata foto




Siracusa. Turismo culturale off limits nei giorni "rossi" in Sicilia, Siracusa fa eccezione e domenica resta aperto anche il Bellomo

Musei e siti archeologici chiusi la domenica in Sicilia ma non a Siracusa. Il parco della Neapolis e i Castelli Eurialo e Maniace rimarranno aperti (solo fino alle 14) grazie ad una convenzione con il Comune. Non chiuderà nemmeno la Galleria regionale di Palazzo Bellomo, nonostante in mattinata fosse stato comunicato il contrario. Dal Bellomo, nel pomeriggio, hanno fatto sapere, infatti, che “grazie alla disponibilità del personale di custodia, il museo garantirà l’apertura di domenica 5 gennaio, dalle 9 alle 14”.
In Sicilia mancano i fondi, gli incassi dei beni culturali non bastano da soli per pagare i custodi, provvedere agli straordinari e alle indennità per i festivi. E allora si chiude nei giorni “rossi”, almeno in tutto il primo trimestre del 2014, come dispone una nota del dirigente regionale dell’assessorato ai beni culturali.




Siracusa. Sosta a pagamento, validi i vecchi biglietti da 60 centesimi fino ad esaurimento

Restano validi, fino ad esaurimento, i vecchi tickets per la sosta a pagamento in città. Con l’entrata in vigore del nuovo piano tariffario, anticipata da SiracusaOggi il 31 dicembre scorso, il costo del parcheggio orario sulle “strisce blu” è aumentato di 20 centesimi, passando da 60 a 80 centesimi l’ora. Chi, però, aveva acquistato i vecchi biglietti , dunque al vecchio costo, potrà stare tranquillo. Non perderà il diritto di utilizzarli, finchè non li avrà consumati tutti. La garanzia arriva dall’assessore alla Mobilità, Silvana Gambuzza, che con il comandante della polizia municipale, Enzo Miccoli ha concordato questo aspetto, a garanzia di chi, per abitudine, preferisce munirsi di blocchetti di tickets, anzichè provvedere, volta per volta, all’acquisto del biglietto per parcheggiare. A tutti i vigili urbani in servizio sul territorio è stato raccomandato questo tipo di tolleranza. “Del resto- aggiunge l’assessore- i biglietti da 60 centesimi non sono più in vendita. E’ chiaro, quindi, che quando ogni cittadino che ne possiede uno li avrà utilizzati, il problema si sarà risolto. Altro chiarimento riguarda i cosiddetti “10 minuti di cortesia”, la possibilità, cioè, di parcheggiare sulle “strisce blu” senza pagare nulla, nel caso in cui la sosta non superi i 10 minuti. E’ il caso di un acquisto veloce o di una commissione da svolgere “al volo”. In tal caso sarà sufficiente utilizzare il disco orario, se se ne dispone o indicare, anche semplicemente utilizzando carta e penna, l’orario di arrivo. In tal modo chi controlla le corrette modalità di posteggio avrà la possibilità di calcolare il tempo, senza sanzionare gli automobilisti che sosteranno per pochi minuti. “Non ci sarà alcun disagio- garantisce l’assessore- Abbiamo previsto tutte le eventualità, a garanzia innanzitutto dei cittadini”.




Siracusa. Due mesi alla chiusura della discarica di Costa Gigia. Vitale (Sel): "Si punti davvero sulla differenziata"

Mancano poco più di due mesi alla preventivata chiusura della discarica privata di contrada Costa Gigia, ad Augusta. E’ il sito in cui la maggior parte dei Comuni della provincia di Siracusa confluiscono i rifiuti solidi urbani raccolti nei centri abitata, l’indifferenziata. Dopo alcuni anni di attività, la discarica gestita da “Green Ambiente” è quasi satura.Una volta raggiunta la capacità massima del sito, si provvederà alla sua chiusura, come avvenuto in passato per altre discariche, inclusa quella di contrada Arenaura, a Siracusa. E’ questo, secondo il segretario provinciale di “Sel”, Vincenzo Vitale il momento per avviare una riflessione seria sul futuro della gestione dei rifiuti, anche e soprattutto in termini culturali. “La chiusura della discarica di Costa Gigia- spiega l’esponente di sinistra- porterà con sé diverse conseguenza, soprattutto in termini di costi, per le amministrazioni comunali e dunque dei cittadini. Andare a depositare i rifiuti in zone più distanti rispetto ad Augusta comporterà un aggravio delle spese, quindi è facile ipotizzare che anche la tassa sarà più alta”. Partendo da questa premessa, l’unica strada percorribile, secondo Vitale, è quella della raccolta differenziata, che “si traduce anche in una validissima forma di risparmio. Se l’andamento, quando si parla di raccolta differenziata, è scarso- prosegue l’esponente di “Sel”- non è un caso. Non si può pensare che non ci siano responsabili. Esistono delle realtà più virtuose come Canicattini e Solarino- dice ancora Vitale- così come esistono anche cittadini virtuosi che fanno della differenziata uno stile di vita, anche se non basta”. La sollecitazione di “Sinistra, ecologia e libertà” è rivolta a tutti i sindaci del territorio, affinchè prima ancora “di individuare un’altra discarica in cui confluire i propri rsu, attivino un’incessante campagna informativa, ma anche mediatica, che assilli letteralmente i cittadini, coadiuvati, ovviamente, da tutti i partiti, i movimenti e le associazioni che fanno della differenziata un punto programmatico essenziale perchè si capisca che differenziale equivale a risparmiare”.




Siracusa. Tentano di incendiare l'auto di una casalinga, provvidenziale l'intervento di un condomino

Scongiurato, grazie all’intervento di un passante, l’incendio di un’auto, una Fiat Punto di proprietà di una donna di 55 anni, casalinga, residente in via Cassia, dove era posteggiato il mezzo. Un condomino si sarebbe accorto che qualcuno aveva collocato un “toppino” imbevuto di liquido infiammabile nel serbatoio della vettura e ha, quindi, allertato la polizia. Sul posto, gli agenti delle Volanti, hanno constatato che si trattava di un tentativo di incendio. Indagini in corso.