Scuola di Alti Studi in Economia del Turismo Culturale, ottava edizione

Al via oggi a Siracusa, nella nuova sede presso il Consorzio del Plemmirio, l’ottava edizione della Scuola di Alti Studi in Economia del Turismo Culturale, promossa dalla Fondazione Edoardo Garrone, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e con il patrocinio dell’Assessorato ai beni e alle politiche culturali del Comune di Siracusa e dell’Assessorato ai beni culturali e all’identità siciliana della Regione Sicilia.
Venti studenti da tutta Italia prenderanno parte fino al 23 novembre al corso sul “Turismo culturale per lo sviluppo dei territori”. Uno stage di un mese a Milano presso Coesis Research per il migliore studente del corso potenzia gli strumenti per l’inserimento professionale, tra cui il laboratorio di creazione d’impresa e il Premio Cattedra Garrone offerto per lo start up del miglior progetto.




E anche Comiso "tifa" Siracusa 2019

La candidatura di Siracusa a capitale europea della cultura 2019 trova il pieno appoggio anche del  Comune di Comiso. Sono così diciotto comuni, due province regionale e uno il distretto turistico del Sud-Est siciliano che sostengono l’ambizioso progetto di cui Siracusa è capofila.
“La candidatura di Siracusa e del Sud-est della Sicilia è anche una sfida che mira al superamento della frammentazione della proposta culturale locale, convogliando un fermento notevole per portata e qualità”, ha spiegato ‘assessore alla cultura di Comiso, Giulia Digiacomo.




Scuole, Lo Giudice: "Incompleti i progetti di Vinciullo"

Tornano al mittente le accuse lanciate nei giorni scorsi dal deputato regionale del “Pdl”, Vincenzo Vinciullo all’amministrazione comunale di Siracusa, responsabile, a suo dire, di aver “dimenticato” di presentare progetti a vantaggio dell’edilizia scolastica, nonostante una pioggia di fondi a disposizione. L’assessore comunale al ramo, Alessio Lo Giudice non ci sta e risponde, senza mezzi termini, all’ex vice sindaco.“ Vinciullo afferma di avere lasciato ben cinque progetti che potevano essere presentati, connessi con il “Decreto del fare”- spiega Lo Giudice – Ma si tratta di un’informazione incompleta e fuorviante. La Circolare regionale di attuazione del decreto, infatti- prosegue l’esponente della giunta Garozzo- impone che i progetti da inviare siano inseriti nel Piano triennale e abbiano le caratteristiche di cantierabilità. Peccato che gli asseriti progetti “lasciati” da Vinciullo avessero le caratteristiche di progetto preliminare e cioè assolutamente inidonei ad ottenere un finanziamento pubblico”. I progetti a cui fa riferimento il deputato regionale sarebbero, dunque, secondo quanto spiega Lo Giudice, incompleti, tanto che l’amministrazione comunale avrebbe avviato una corsa contro il tempo per partecipare al bando della Regione Siciliana per l’Edilizia scolastica, in scadenza il prossimo 21 ottobre. Lo Giudice entra anche nel merito di alcuni interventi elencati da Vinciullo, a partire dalla ricostruzione della scuola di via Calatabiano, di cui si discute stasera in consiglio comunale.”E’ proprio il “censore” in questione ad avere chiesto di impegnare fondi comunali per l’edificio di via Calatabiano- conclude Lo Giudice- mentre per la scuola di via di Villa Ortisi, il Comune sta completando un’opera oggettivamente incompleta, forse per responsabilità di chi preferisce gli annunci alle cose fatte”.




Stornello nel direttivo nazionale Siia

Il direttore del reparto di Medicina interna dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Michele Stornello nel Consiglio direttivo nazionale della Società italiana dell’Ipertensione arteriosa. La sua elezione ha avuto luogo nel corso del trentesimo Congresso nazionale della Società, a Roma.“Questa nomina – dichiara  Stornello – è per me una gratificazione in quanto già socio fondatore della Società e la recepisco come il riconoscimento dell’impegno professionale e scientifico profuso in tanti anni nello studio e nella cura del rischio cardiovascolare”.




Pronto Soccorso, "Turni massacranti e disservizi"

Una dotazione organica di 12 medici a fronte dei 28 necessari e di un bacino di circa 60 mila pazienti l’anno. Sarebbero questi alcuni “numeri” del Pronto Soccorso di Siracusa, secondo il Movimento 5 Stelle.  Il deputato regionale, Stefano Zito avrebbe chiesto all’Asp 8 la possibilità di visionare la documentazione relativa alla gestione delle risorse umane e avrebbe verificato “in loco” i problemi di medici, infermieri e cittadini. “Ritmi frenetici di lavoro- spiega il Movimento 5 Stelle – turni perfino di 12 ore continuative, senza pause, per sopperire alle carenze di organico; tempi lunghi di attesa, nel caso in cui ci si debba rivolgere ai medici in reperibilità. I disagi del personale si riflettono inevitabilmente sul servizio reso ai pazienti, costretti a lunghe ore di attesa prima di essere visitati  e in queste ore capita che gli animi si surriscaldino, rendendo  necessario  l’intervento dei vigilantes e della polizia”.  Accadrebbe anche che, in caso di necesità di ricovero e di mancanza di posti letto, i pazienti vengano tenuti in “osservazione” su una barella . I “pentastellati” siracusani chiedono un’inversione di rotta, sottolineando come le criticità dell’ospedale Umberto I siano anche altre. La  Simeu, società italiana di Medicina d’urgenza – spiegano dal Movimento 5 Stelle – prevede per le attività di pronto soccorso 9 medici per 25 mila accessi annui ed un altro medico  medico ogni ulteriori 4 mila accessi, oltre al dirigente dell’unità operativa e a due infermieri per ogni medico presente in turno”. La vicenda sarebbe approdata anche al parlamento siciliano, attraverso un’interpellanza di Zito.

 

 




Consiglio Comunale, oggi aula "calda"

Preceduto da polemiche in crescendo, oggi torna in aula il Consiglio Comunale di Siracusa. All’ordine del giorno i lavori di via Puglia e quelli per la nuova scuola di via Caltabiano. Ma soprattutto  la proposta di cittadinanza onoraria al ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge. Ed è qui che il dibattito si è fatto effervescente, con scambio di stilettate da maggioranza (leggi qui) e opposizione (leggi qui).
L’odg dovrebbe comunque essere approvato, la maggioranza ha i numeri per fare da se. Anche se nelle ultime ore, qualche perplessità avrebbe cominciato a girare. Tra numeri e formalità – è stata chiesto chiesto l’invio di un funzionario di controllo dalla Regione (leggi qui) – si annunciano discussioni accese al quarto piano di Palazzo Vermexio.
La città nicchia e resta a guardare, distante da un Consiglio Comunale che sin qui si è fatto notare più per beghe quasi condominiali e nomine di sottogoverno che per altro.

 




Esperto in politiche ambientali, nomina a titolo gratuito

Politiche ambientali e sviluppo sostenibile,  nominato un esperto esterno al Comune di Siracusa. E’ l’avvocato Emma Schembari con in curriculum esperienza in materia di servizi strategici e di consulenza ad amministrazioni pubbliche ed aziende private. “Vanta anche competenze nella elaborazione e gestione di progetti comunitari e regionali; ha collaborato con importanti università italiane ed è membro del direttivo regionale dell’associazione Rifiuti Zero”, si legge nel comunicato inviato da Palazzo Vermexio.
A nominarla è stata il sindaco, Giancarlo Garozzo. Onde evitare polemiche, l’incarico verrà espletato a titolo gratuito.

(nella foto: a sinistra, Emma Schembari)




Incidente in largo Prazio, feriti tre giovani

Sono ore di apprensione per le condizioni di due dei tre giovani rimasti coinvolti all’alba di ieri in un incidente stradale, a Siracusa. Lo schianto all’altezza di largo Prazio, contro un albero, dopo – pare – qualche testacoda e un cappottamento. Dentro l’auto, una Renault Twingo, c’erano tre giovani siracusani, due diciottenni ed un sedicenne.
Secondo le prime ricostruzioni, i tre stavano tornando a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. Ma per cause ancora da accertare, il diciottenne alla guida avrebbe preso il controllo del mezzo. Velocità, un malore, un colpo di sonno, un guasto tecnico: tutte le ipotesi vengono vagliate dalla Polizia Municipale.
Ad avere la peggio sarebbero stati i due diciottenni, mentre migliorerebbero le condizioni del più giovane dei tre.
E intanto c’è un piccolo giallo attorno all’autovettura. Secondo indiscrezioni, infatti, sarebbe risultata rubata.

(nella foto: il luogo dell’incidente)

 




Siracusa, notte con possibili disagi idrici

A causa di un blackout elettrico si sono verificate alcune perdite idriche sulle adduttrici principali di Siracusa. Il guasto riguarda in particolare la condotta DN 600 (adduttrice principale di Siracusa, ndr) e il suo fermo può causare un disservizio per gran parte della città.
Inoltre, si è verificato anche un guasto al sistema di telecontrollo che non permette di verificare la condizione dei serbatoi in tempo reale nè di operare da remoto.
Le squadre di pronto intervento di Sai 8 effettueranno manovre cautelative in rete, che tuttavia possono creare situazioni diffuse di carenza idrica in varie zone della città. L’intervento sarà eseguito in nottata in modo da limitare i disagi alle utenze.




Giornata Regionale dei Giovani e il messaggio del Papa

La “Giornata Regionale dei Giovani” ha mantenuto le attese. Migliaia di giovani, oltre tremila, hanno pacificamente invaso Siracusa per l’evento inserito nel calendario del Sessantesimo Anniversario della Lacrimazione di Maria. E la giornata coincide anche con la presenza in città dei 18 vescovi delle diocesi siciliane riuniti a Siracusa per la sessione autunnale della conferenza episcopale di Sicilia.
Ieri  l’incontro-dialogo dei giovani con i Vescovi e la Festa annuncio in piazza Santa Lucia. Oggi  la celebrazione Eucaristica nel Santuario della Madonna delle lacrime. Al termine il conferimento del “Mandato missionario ai giovani di Sicilia”. A celebrare il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo.
“Ogni vescovo si è confrontato con un gruppo di giovani appartenente ad un’altra diocesi”,  ha spiegato don Dario Mostaccio, direttore regionale dell’Ufficio di pastorale giovanile. “Domande libere, risposte chiare da parte dei vescovi per cercare di aiutare i giovani nel loro cammino di fede”.
Si è parlato anche di immigrazione e di Papa Francesco: “Ci parla al cuore – dice Luca della Diocesi di Siracusa -. E’ un Papa che sa comunicare con noi in maniera diretta e sa farsi comprendere”. La tragedia di Lampedusa in primo piano: “Mi piacerebbe poter fare qualcosa – dice Emanuela della Diocesi di Caltanissetta -. Purtroppo molte leggi oggi limitano anche certe azioni, fosse per me li accoglierei tutti”. “E’ un accoglienza continua – spiega Monica della Diocesi di Agrigento -. Noi come diocesi siamo stati particolarmente interessati al fenomeno: ci adoperiamo continuamente per aiutarli, ma ci rendiamo conto che non è facile ed ogni vita persa in mare e una sconfitta da ricordare”.
“La fede in Gesù Cristo ci mette in movimento, ci indica un cammino da seguire – ha detto il card. Romeo nel corso della sua omelia – Anche quando esso sembra un cammino in comprensibile o apparentemente inutile ma è durante il cammino nel corso di questo fiducioso abbandono che la fede si trova e porta il suo frutto. Il nostro rapporto con Dio deve andare bene al di là delle cose che chiediamo, dalla fede alla gratitudine per ciò che nasce dalla Fede: questa è salvezza. In questo “cuore mariano” della nostra bella Sicilia non possiamo non guardare a Maria che prima di tutto è modello della fede. La fede di Maria la rende discepola, la fa camminare dietro al figlio Gesù. Da Maria impariamo che nella sede possiamo muoverci. Maria è modello di un’accoglienza fiduciosa dei piani di Dio. La vergine Maria e anche modello di fedeltà. La fedeltà al progetto di Dio si misura nella sfida del quotidiano e Maria prova il dramma di questa sfida nel suo cuore nella sua umanità. Maria ci insegna quella fedeltà quotidiana al nostro dovere che si esprime nella responsabilità che da uomini e donne abbiamo di fronte a questa società. Maria e anche madre che piange lacrime di compassione per la famiglia umana segnata da tante ferite di odio discriminazione povertà perversione violenza. Sono lacrime che indicano lo sbocco della fede: lavorare per l’unità della famiglia umana vivendo la carità. Il compimento del nostro credere, ritrovarci insieme a condividere il cammino nelle difficoltà. È il forte messaggio lanciato da Papa Francesco nella recente visita a Lampedusa quest’estate: “siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere: domandiamo al Signore la grazia di piangere sulla nostra indifferenza”. Saper piangere sulle povertà dell’uomo, sui drammi sociali, sulle difficoltà del cammino comune con la consapevolezza che nessun fratello ci è estraneo e la nostra fede non ci garantisce un quieto vivere di egoismo ma diventa impegno d’amore, servizio per il bene dell’altro il bene comune”.

Per la Giornata, il Papa Francesco ha inviato il seguente telegramma: “Il santo padre Francesco rivolge il suo affettuoso saluto ai giovani della Sicilia, riuniti a Siracusa presso il Santuario della Madonna delle Lacrime insieme con tutti i Vescovi delle Diocesi siciliane. Sua Santità esorta a vivere sempre alla luce della fede in Cristo, camminando gioiosamente alla sua sequela e testimoniando ovunque il suo amore, attraverso un generoso impegno di promozione umana nella condivisione con le persone più deboli e, mentre chiede di pregare per lui e per il suo ministero, invia di cuore la benedizione apostolica, quale incoraggiamento a portare a tutti il messaggio di speranza del signore risorto”.