Cassibile. Troppi incidenti per l’alta velocità: “No dell’Anas agli attraversamenti sopraelevati”

Numerosi incidenti, molti dei quali causati verosimilmente dall’alta velocità.  A Cassibile il problema della sicurezza stradale diventa un “caso”, peraltro di soluzione non semplicissima. Il consigliere comunale Paolo Romano di “Fratelli d’Italia” ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione su questo tema, discusso durante la seduta dedicata al “question time”. La richiesta avanzata all’amministrazione comunale era quella di ricorrere a deterrenti, strumenti che potessero imporre una moderazione della velocità di marcia,  a partire dagli attraversamenti pedonali sopraelevati, da realizzare in via Nazionale, la strada principale, che attraversa Cassibile e conduce verso lo svincolo autostradale. Stessa soluzione è stata richiesta per altre vie “ad altro flusso antropico- ha spiegato il commissario cittadino di FdI- come via degli Ulivi e via Madonna”. Nel caso di via Nazionale, tuttavia, il Comune non avrebbe la possibilità di intervenire come prospettato dal gruppo di opposizione. L’assessore alla Mobilità e Trasporti, Enzo Pantano ha spiegato che l’ipotesi era stata valutata e che l’amministrazione comunale stava procedendo proprio nella direzione immaginata anche dalla minoranza. A fermare tutto è stata, tuttavia, l’Anas, che ha competenza su via Nazionale e che ha, pertanto, richiesto un progetto da dover eventualmente approvare. Improbabile che gli attraversamenti sopraelevati possano essere realizzati. Quell’arteria, infatti,è il collegamento principale utilizzato anche dai mezzi di soccorso (Strada Statale 115). Dover rallentare la loro corsa rappresenterebbe motivo di disagio e rischierebbe di rendere meno valido l’intervento, specialmente nel caso di trasporto di pazienti o comunque in situazioni tali da rendere necessaria un’azione quanto più celere possibile. L’idea, invece, potrebbe essere concretizzata nel caso di strade secondarie, purché ospitino istituti scolastici, come è stato fatto in altre zone della città. “In questo modo, programmando interventi di questo tipo- ha chiarito Pantano- potremo mitigare il problema ma non risolverlo se il rispetto del Codice della Strada e dei limiti di velocità imposti all’interno dei centri abitati non viene tenuto in considerazione e se si continua a non volersi attenere ad alcuna regola”.




Dopo 12 anni è stato bonificato un terreno in via del Pellicano a Siracusa

Un terreno del comune di Siracusa, in via del Pellicano, trasformato in una discarica di materiali di risulta edili, con sversamenti sul terreno, è stato bonificato. Un risanamento che avviene dopo 12 anni di segnalazioni e problematiche per i residenti di una delle strade interne di Traversa Carrozziere.
Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra i cittadini e Ciccio Vaccaro, consigliere comunale del gruppo “Insieme”, che ha inoltrato in prima persona le segnalazioni al sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Grazie all’interessamento del primo cittadino siracusano, l’ufficio Ambiente e la Polizia Municipale attraverso l’assessore Gibilisco, l’area è stata completamente ripulita, con le spese a carico del privato.




La studentessa siracusana Maria Sole Fiorino terza alla finale nazionale dei Giochi della Chimica 2024

La studentessa Maria Sole Fiorino, della classe 4B del liceo scientifico tradizionale dell’Einaudi di Siracusa, si è classificata terza per la classe B, a cui partecipano gli alunni del triennio dei licei, alle finali nazionali dei Giochi della Chimica che si sono tenute a Fiesole dal 24 al 26 maggio.
Dopo aver superato la fase di Istituto e la fase regionale (arrivando prima su 142 partecipanti per la Sicilia), l’alunna dell’Einaudi, accompagnata dalla professoressa Concita Pitruzzello, referente dei Giochi della chimica per il liceo Einaudi, conquista il terzo posto alle finali nazionali su 39 partecipanti provenienti da tutta Italia (i migliori classificati delle rispettive regioni). Per la sezione B in totale hanno partecipato 17088 studenti di tutta Italia e dopo tutte le selezioni, Maria Sole Fiorino è giunta terza, unica siciliana sul podio.
Maria Sole è stata selezionata per prendere parte alla prima fase degli allenamenti, che si terranno a giugno presso il Collegio Universitario Ghislieri di Pavia, al termine dei quali verranno individuati, su basi meritocratiche e tenendo conto di tutto il percorso effettuato, i 4 studenti che parteciperanno alla International Chemistry Olympiad che si terrà dal 21 al 30 luglio 2024 a Riyadh, Arabia Saudita.
Soddisfatta la studentessa che sottolinea quanto sia importante la conoscenza della chimica perché essa “ci accompagna durante tutta la nostra vita. Per questo io credo che comprendere la materia attraverso lo studio della chimica sia necessario per comprendere l’universo e noi stessi. – continua – Sono molto soddisfatta dei risultati che sono riuscita ad ottenere, e spero di migliorarmi in futuro. Continuerò ad impegnarmi anche per combattere la disparità di genere nelle discipline STEM: d’altronde la chimica ci insegna che siamo composti dagli stessi atomi. Ringrazio la Società Chimica Italiana e la scuola per credere in me e nelle mie capacità”.
“Un ulteriore straordinario risultato ottenuto dalla nostra scuola grazie all’impegno e al lavoro sinergico degli studenti, dei docenti e dei genitori. Un risultato che corona l’impegno e la dedizione di Maria Sole e la sua passione per la Chimica”, dichiara la Dirigente Scolastica dell’Einaudi, prof.ssa Teresella Celesti.




Il suolo pubblico aumenta anche per gli ambulanti, “tasse e dirette online, così non ce la facciamo più”

Un posto nell’area mercatale di Piazzale Sgarlata costa di più. L’adeguamento del suolo pubblico, disposto dal Comune con la delibera dello scorso 15 marzo, con un aumento considerevole delle tariffe, spaventa i venditori ambulanti della “Fiera del mercoledì”. A pesare è anche la concorrenza delle “vendite online”, come le dirette sui canali social. I commercianti di Piazzale Sgarlata propongono un abbassamento del suolo pubblico del 20%.




Quando il “nuovo” ospedale di Siracusa era l’Umberto I. Correva l’anno 1953

Per sottolineare una volta di più quanto sia necessario un nuovo ospedale per la provincia di Siracusa, basta un numero: 71. Tanti sono gli anni dell’Umberto I, l’attuale nosocomio del capoluogo. Entrò in servizio nel lontano 1953. Per una curiosa coincidenza storica, lo stesso anno della lacrimazione della Madonna a Siracusa. “Ma il progetto risale al 1936, firmato dall’ingegnere siracusano Giuseppe Bonajuto”, ricorda oggi l’architetto Federico Fazio. “Diverse traversie legate in particolare al conflitto bellico, ne rimandarono la costruzione agli anni 50”.
Quell’ospedale fu il frutto di una sanità lontana dagli standard attuali di edilizia del settore. E sebbene rivisto e ampliato negli anni 70 è comunque rimasto – strutturalmente e per concezione – “roba” del secolo scorso. Va da sè che si tratta di uno degli ospedali più “anziani”, considerando gli altri capoluoghi siciliani. “Era comunque stato concepito come un ospedale moderno, per l’epoca. Il ricorso al monoblocco, ad esempio, era di ispirazione nordeuropea”, spiega ancora Fazio. “Monoblocco significa che tutti i reparti, divisi per uomini e donne, stavano dentro allo stesso edificio. Fino ad allora, invece, vigeva una concezione quasi ottocentesca della sanità, con reparti separati, in aree separate”.
Il nome “Umberto I” risale al 1941 ed all’ex Cinque Piaghe che all’epoca era l’unico ospedale della città. Nel 1953 il nosocomio di Ortigia, non più adatto alle esigenze cittadine, cessò di esistere e venne realizzato (“dopo una grande attesa”) il primo monoblocco del “nuovo” Umberto I, nell’attuale area di corso Gelone. Nel 1971 e nel 1977 vennero realizzati degli ampliamenti con il secondo e il terzo monoblocco.
All’epoca della sua realizzazione, il “nuovo” Umberto I venne considerato la risposta a tutte le preghiere e la soluzione a tutti i guasti di un’assistenza sanitaria che sino ad allora non aveva particolarmente brillato, per usare un eufemismo. “La sua costruzione è avvenuta in quella che oggi considereremmo un’area archeologica altamente vincolata. Nonostante nel 1939 esistesse già una legge sulle bellezze archeologiche, l’aspetto della tutela non fu dei migliori. Lì venne trovata la Venere Landolina e chissà cos’altro durante i lavori per le fondazioni, profonde da tre a sei metri. L’area era storicamente sede di un’antica necropoli e di un abitato di epoca ellenistica. Diversi intellettuali dell’epoca, tra cui Mario Tommaso Gargallo e Luigi Mauceri, proposero la costruzione dell’ospedale in un’altra area. Ma dal Ministero non diedero corso a quella richiesta”, ripercorre l’architetto Fazio.
Come conferma la lettura delle fonti dell’epoca, quel presidio fu il risultato di una lunga battaglia.
E oggi come allora, si battaglia per una struttura moderna, funzionale, adatta alle esigenze della medicina moderna e dei pazienti.




I tormenti dei balneari, pochi investimenti per l’incertezza sul futuro delle concessioni

Una storia infinita e che ancora non sembra conoscere un finale stabilito, nonostante i pronunciamenti del Consiglio di Stato. Lo sanno bene gli oltre cento imprenditori del territorio interessati dagli sviluppi della vicenda concessioni balneari.
Il settore, da tempo, è sotto la lente d’ingrandimento delle istituzioni Europee. La stagione estiva 2024 è appena partita ma l’aria che si respira è piuttosto tesa. “Il sentimento più diffuso è la delusione, non tanto per il contesto che si è venuto a generare quanto più per l’incapacità della politica di fornire chiarezza a un settore che determina una quota significativa del Pil legato al mondo turistico italiano”, ha sottolineato questa mattina su FMITALIA, Gianpaolo Miceli (Cna Balneari Sicilia). Investimenti limitati, per paura di quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi.
Con la direttiva Bolkestein (2006), infatti, la regola è chiara: dove il numero delle concessioni è limitato, per scarsità delle risorse naturali ad esempio, serve una gara senza rinnovo automatico e senza preferenze per il precedente concessionario. L’obiettivo è quello di promuovere la parità di professionisti e imprese nell’accesso ai mercati dell’Unione europea. Quindi, in nome della concorrenza di mercato, la direttiva prevede la liberalizzazione delle spiagge (decadenza delle concessioni, ndr) e il conseguente affidamento in concessione con gare pubbliche aperte a tutti gli operatori europei.
Ma la “risorsa spiaggia” è limitata in Italia, al punto da rendere necessario il ricorso alle gare? Miceli prova a spiegare il ‘nodo cruciale’. “Il Consiglio di Stato in tutte le sue sentenze ha detto che la risorsa è scarsa, ma l’attuale Governo, che ha riunito una cabina di regia creando una mappatura, ha dichiarato ufficialmente che la risorsa non è scarsa, quindi c’è spazio per nuovi investimenti. Gli operatori balneari sono quelli che in tutti questi decenni hanno ridotto l’impatto dell’erosione, perché sono stati sempre sul pezzo sulla gestione del demanio. E hanno curato le spiagge e l’aspetto sicurezza, anche nelle vicine ‘libere’. Temo che nell’ipotesi in cui si dovesse andare a gara non ritroveremmo più attivi il 60% degli operatori balneari odierni”, evidenzia allarmato Gianpaolo Miceli. A sostituirli, magari, grandi gruppi europei slegati da ogni contatto con il territorio e interessati a fare business più che economia locale (assunzioni, investimenti in sicurezza, etc).
Cosa succederà in caso di nuova gara per le concessioni? “Chi ha la sua concessione immagino proverà a riprendersela, ma il tema è che in tanti non avranno la forza del ‘grosso gruppo’ che arriva mettendo giù dei denari importanti, con un sistema di organizzazione completamente diverso. Quindi assisteremo, nella migliore delle ipotesi, a un dimezzamento degli operatori”, ipotizza Miceli.
“Il governo ha riunito d’urgenza una cabina di regia per avviare un dibattito con la Commissione Europea. La trattativa si deve ancora concludere e arrivare a un risultato finale”, chiosa Miceli. Con quella scadenza del 31 dicembre 2024 che continua a tormentare i sonni dei balneari siciliani.




Tutti i giorni di chiusura per lavori di un tratto della Siracusa-Catania

Domani, giovedì 30 maggio, l’autostrada “Catania-Siracusa” sarà chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, nel tratto che va da Lentini ad Augusta, nella fascia oraria pomeridiana e serale, dalle ore 16 alle 24. “I lavori si rendono necessari per il ripristino degli impianti tecnologici dell’autostrada”, comunica Anas.
Nelle ore di chiusura, il traffico sarà deviato, in entrambe le direzioni, sui percorsi alternativi segnalati sul posto.
Domani si concluderanno gli interventi che riguardano la stessa chilometrica con chiusura in direzione Siracusa, nella fascia oraria compresa tra le 8 e le ore 16.
Inoltre, la chiusura, direzione Catania, è prevista su tutte le corsie a partire dal 10 fino al 13 giugno nella fascia oraria dalle 8 alle 16 (il lunedì, martedì, mercoledì e il giovedì). Giovedì 13 giugno, la chiusura al traffico, su tutte le corsie e in entrambe le direzioni, interessa la fascia oraria che va dalle 16 alle 24.




Con l’invito a consegnare i lavori, imminente il cantiere per riasfaltare via lido Sacramento

Adesso manca davvero poco per la ripavimentazione di via Lido Sacramento, a Siracusa. Nelle ore scorse, il Genio Civile di Siracusa ha dato il via libera alla consegna dei lavori, operazione adesso a cura del Comune di Siracusa. Gli uffici si sono attivati per cercare di accelerare il via sondando una possibile consegna sotto riserva di legge, da valutare sulla base delle novità introdotte con il nuovo codice degli appalti. Altrimenti si dovranno attendere i tempi tecnici per le comunicazioni relative a documentazioni base – la regolarità contributiva della ditta incaricata su tutti – per procedere.
In soldoni, nella previsione ottimistica i lavori potrebbero partire già tra una settimana con cantiere e operai su strada. Oppure a metà giugno ma comunque non oltre quella data. I residenti, come i tanti automobilisti di passaggio, incrociano le dita.
Ad eseguire i lavori sarà la EdilSun di Agrigento che si è aggiudicata nelle settimane scorse la procedura negoziata avviata dal Genio Civile. La ditta ha presentato un ribasso del 29,12% sull’importo a base gara (455mila euro) con offerta pari a 247.101,22 euro oltre Iva.
Le risorse per realizzare l’intervento arrivano dalla Regione, mentre la progettazione esecutiva e direzione dei lavori è in capo al Comune di Siracusa. Asfalto nuovo dalla rotatoria all’incrocio con la Statale 115/via Elorina sino all’intersezione con via Capo Murro di Porco.
Operai e mezzi a lavoro in orario ordinario, la durata prevista delle operazioni su strada è di 15 giorni salvo imprevisti. Con la ripavimentazione della strada, verrà finalmente riaperto al traffico anche il tratto di via Lido Sacramento da anni chiuso, dopo i cedimenti riscontrati dopo il medicane Apollo dell’ottobre 2021.




A Floridia il contrasto all’evasione porta i suoi frutti: scongiurato l’aumento sul conferimento dei rifiuti

“Grazie all’attività di contrasto che è stata fatta dall’Amministrazione Comunale sull’evasione e, considerato l’aumento esponenziale degli incassi sulla Tari, l’aumento che si prefigurava sul conferimento dei rifiuti è stato scongiurato e, pertanto, si avvisano gli utenti destinatari della bolletta TARI 2024 che la stessa non dovrà più intendersi fattura in acconto ma fattura già a Saldo. Per quanto sopra detto l’ultima rata dovrà essere versata entro il 31 ottobre e non più entro il 30 giugno”. È quanto scrive il Comune di Floridia.
Nei giorni scorsi il sindaco Marco Carianni aveva annunciato un provvedimento al fine di contrastare l’evasione. Dopo una verifica fatta sui pubblici esercizi è infatti emerso un evaso di 300 mila euro.
“I primi risultati sulla stretta all’evasione sono arrivati. Non ci fermeremo, dobbiamo rendere la città, dal punto di vista dei tributi, virtuosa. Aiuteremo, con grande piacere, chi non può pagare ma chi può, e se ne frega, a discapito dei tanti cittadini che fanno quotidianamente dei sacrifici per pagare regolarmente, deve regolarizzare la propria posizione. Abbiamo riscontrato mancati pagamenti dal 2015 da chi, ovviamente, avrebbe potuto pagare, considerati i fatturati alti delle proprie aziende. Vedrete come, prossimamente, si abbasseranno i tributi, grazie alle scelte impopolari che oggi stiamo facendo. Lo ribadisco: chi non può pagare avrà il massimo sostegno, ma chi può deve farlo. Mi costasse anche qualche voto in meno, non mi interessa”, ha scritto sui canali social il primo cittadino di Floridia.




Carta acquisti per gli Isee sotto i 15 mila euro: tutto fermo, manca il decreto attuativo

La “Carta Dedicata a te”, per gli acquisti alimentari delle famiglie con Isee non superiore ai 15 mila euro, sarà nuovamente distribuita ma i tempi rimangono incerti. Il Comune di Siracusa è in attesa di indicazioni prima di poter inviare le lettere dell’Assessorato alle Politiche Sociali ai destinatari del beneficio. La social card è stata rifinanziata con l’ultima Legge di Bilancio dal Governo e riguarderà anche le spese per il carburante e per il trasporto pubblico: 600 milioni di dotazione in totale per l’anno in corso. Come nel 2023, non sarà necessario presentare alcuna domanda. I Comuni contatteranno le famiglie destinatarie, sulla base dei requisiti, verificati insieme all’Inps, che stila l’elenco delle famiglie che sono in possesso dei requisiti. Per il 2024, l’importo che sarà attribuito agli aventi diritto ammonterà a 460 euro. Tutto chiaro, in teoria, salvo le modalità di intervento, visto che manca ancora il decreto attuativo a cui importi, scadenze e distribuzione dovranno attenersi. I requisiti che saranno tenuti in considerazione saranno quelli registrati alla data di pubblicazione del decreto. L’Isee non dovrà essere superiore ai 15 mila euro annui. Occorrerà non essere beneficiari alla stessa data di benefici come il Reddito di Cittadinanza, il Reddito di Inclusione o Naspi, Mobilità, fondi di solidarietà, Cassa integrazione guadagni, disoccupazione agricola o altre forme di integrazione salariale, o di sostegno erogate dallo Stato.Elemento importante nell’attribuzione del beneficio è, come nella prima “versione” della Carta Dedicata a Te, il numero dei componenti del numero familiare e la presenza, al suo interno, di minori. Avranno la precedenza le famiglia composte da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009;
i nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005 e i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, con priorità a quelli con indicatore ISEE più basso.La somma, 460 euro, è un contributo una tantum. Potranno essere acquistati esclusivamente beni alimentari di prima necessità,con esclusione di alcolici ma anche di prodotti non essenziali.
Il Comune di Siracusa avrebbe perfezionato gli elenchi la scorsa estate. Nel caso in cui il numero di carte dovesse superare quello degli aventi diritto, potranno essere inclusi nuclei familiari unipersonali in effettivo stato di bisogno.
Lo scorso anno, il Comune di Siracusa, ha erogato poco più di 3 mila e 400 carte, non senza difficoltà. Nonostante, infatti, le comunicazioni inviate ai destinatari dagli uffici delle Politiche Sociali, molti cittadini non hanno ritirato le card. Con la lettera del Comune- e così dovrebbe essere anche per il 2024- il cittadino raggiunge un ufficio postale, che consegnerà al destinatario la ricaricabile già contenente il contributo, da spendere entro un lasso di tempo che sarà indicato, pena la perdita del beneficio. Se fosse confermata la previsione avanzata lo scorso anno, i destinatari della carta, che hanno già usufruito della somma nel 2023, potrebbero vedere ricaricata la stessa ricaricabile, senza doverne ritirare una nuova.