Siracusa. "Transenne ovunque e non adeguatamente segnalate", la protesta di Assoutenti della Strada

Un uso improprio, pericoloso, di transenne in alcune zone nevralgiche della città. La segnalazione parte da Assoutenti Siracusa, l’associazione che si occupa della tutela degli utenti della strada. In corso Umberto come in via Unità d’Italia (la parallela di via Riva Dionisio il Grande), gli uffici comunali avrebbero fatto ricorso all’uso di transenne, ma in maniera non conforme. Un “malvezzo” più volte riscontrato, in diverse aree del capoluogo,  quello a cui l’associazione fa riferimento. Troppe transenne, per qualunque ragione, con inconvenienti “che inibiscono l’uso, anche parziale delle carreggiate o delle corsie. Abbiamo più volte segnalato situazioni analoghe- protesta Assoutenti della Strada – Le transenne non vengono nemmeno opportunamente segnalate, nelle ore diurne come di notte, con i rischi che ne conseguono e con una evidente violazione del Codice della Strada”.




Siracusa. I Dottori commercialisti finanziano la formazione dei volontari di Ciao Onlus, borsa di studio per l'assistenza ai malati oncologici

Una borsa di studio per finanziare la formazione specialistica dei volontari dell’associazione Ciao Onlus, che si occupa degli ammalati di tumore e delle loro famiglie, con diversi servizi di assistenza e consulenza. L’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa ha effettuato la donazione, devolvendo a Ciao Onlus il ricavato di una serata di beneficenza organizzata durante il periodo natalizio. La consegna ha avuto luogo nel corso di una breve cerimonia nei locali dell’Hospice dell’ospedale Rizza. Con il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, Massimo Consigliaro, i consiglieri Santina Calafiore e Salvatore Geraci. Ad illustrare le attività della struttura destinata ai malati terminali, il responsabile sanitario dell’associazione e del reparto di cure palliative dell’Asp, Gioanni Moruzzi, insieme ai suoi collaboratori. “Abbiamo deciso di sposare ogni anno un progetto di solidarietà – spiega Conigliaro- Oltre a dare il nostro contributo sui temi dello sviluppo economico e del supporto alle istituzioni nelle materie di nostra competenza, desideriamo fare qualcosa per la collettività.”




Siracusa. "Qui la legge non esiste": l'accusa del presidente dei Verdi, Angelo Bonelli

Se le parole hanno un peso, quelle scelte dal presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, sono macigni. Macigni con cui disegna la situazione ambientale a Siracusa, lui che ha già combattuto in prima linea a Taranto. Di casi borderline se ne intende, insomma. Per questo desta una certa impressione sentirlo accusare che “a Siracusa la legge non esiste”. Lo racconta alla redazione di SiracusaOggi.it mentre – accompagnato dal responsabile locale dei Verdi, Peppe Patti – visita alcuni pozzi e terreni a ridosso della zona industriale.
“I dati sono drammatici”, esordisce. “Ci sono stati sversamenti, inquinamento delle falde: è un vero allarme. Me ne voglio occupare in maniera sistematica, proprio come ho fatto a Taranto. Qui lo Stato si dimentica di far applicare la legge”, accusa Bonelli.
La sua accusa, in primo luogo, è legata all’assenza di pubblicità sui dati che riguardano la qualità dell’aria, cosa che invece le norme statali ed europee prevedono e garantiscono. “Se un siracusano vuole cercare i dati su internet per sapere quanto benzene, quante polveri sottili o altri inquinanti respira scopre che i dati non sono pubblici, come invece dovrebbero essere. Lo impone la legge”, ripete accalorato Bonelli. “E’ inaccettabile e vergognoso. Eppure non è difficile comprendere che la salute dei cittadini è conseguenza diretta della qualità dell’aria”.
Il presidente nazionale dei Verdi si pone poi una domanda. “Perchè a Siracusa la legge non è applicata? So che c’è stato di recente un cambio al vertice della magistratura. Io mi chiedo ancora e sempre perchè negli anni precedenti non si è fatto nulla? Invierò al Consiglio Superiore della Magistratura una richiesta di indagine ulteriore sull’operato della precedente autorità giudiziaria siracusana”.
Poi, quasi sottovoce, una considerazione amara. “Manca davvero cultura ecologista”.




Siracusa. "Parcheggiata" per sei giorni in camera mortuaria. "Al cimitero non c'è posto"

La sua bara è rimasta per sei  giorni “depositata” su un cavalletto nella camera mortuaria del cimitero di Siracusa. Nessuna possibilità di trovare un loculo per la sepoltura di una sfortunata donna, prematuramente scomparsa a causa di un tumore scoperto troppo tardi e che in dieci mesi se l’è portata via. Il marito, Gaetano, ha tentato per giorni di individuare una soluzione. Si è rivolto ad un avvocato, che gli avrebbe spiegato che la legge garantisce, in casi come il suo, che il Comune conceda uno spazio all’interno della struttura cimiteriale. Tutto inutile. Una cosa è la legge, altro è fare i conti con gli spazi ormai insufficienti al cimitero comunale del capoluogo.
Gaetano ha segnalato la sua vicenda a SiracusaOggi. “E’ assurdo- tanta rabbia nella sua voce- che i diritti non contino niente. Ad un dolore che non si può nemmeno spiegare, a mesi di sofferenza, di mia moglie in primo luogo, di noi familiari di conseguenza, si aggiunge una beffa che rende peggiore, se è possibile, il momento che stiamo vivendo e che mia moglie guarda dal paradiso”. Gaetano racconta di “non essere di certo facoltoso”. I funerali della moglie sono stati già celebrati, ma per la tumulazione ha dovuto attendere, e poi attendere ancora. Ai Servizi Cimiteriali – lamenta – non avrebbe trovato la comprensione  che si sarebbe aspettato. Un problema di toni e di spiegazioni forse un po’ troppo burocratiche.
Questa mattina sarebbe stata finalmente individuata una soluzione. Temporanea. Si utilizzerà il loculo che la suocera di Gaetano ha riservato per sé. Da domani sarà sua figlia ad occuparla. Un “prestito”, ovviamente. “Il problema si riproporrà, spero il più tardi possibile- conclude il lettore di SiracusaOggi- Rimane una grande amarezza e la consapevolezza che la legge, a volte, è perfettamente inutile”.




Siracusa. Il matrimonio dei due senzatetto, Francesco e Ivana: "Non separateci. Vogliamo una casa, ma insieme"

Non è stato certamente il matrimonio da favola che tanti sognano e che loro, comunque, non si aspettavano di certo. Una vita complessa, fatta di errori, ma anche di separazioni e di figli “strappati” dai servizi sociali. Francesco  e Ivana si sono detti “si” al Comune, all’interno del palazzo davanti al quale, proprio nei giorni precedenti, l’uomo ha tentato di riportare alta l’attenzione sul loro problema abitativo e di sopravvivenza attraverso un sit-in. Alla cerimonia hanno preso parte poche persone: la consigliera comunale Simona Princiotta, che da dicembre tenta di aiutarli, la presidente dell’associazione Astrea, Rossana Biondo, che li ospita in questi giorni in un bed and breakfas,  i testimoni degli sposi, un’amica. E c’erano anche le telecamere di Rai 3.  Una storia difficile quella di Limpido e di sua moglie, come tante. Una storia di quelle in cui è difficile perfino farsi un’idea precisa su ragioni e torti. “I servizi sociali – racconta Francesco- ritengono che il nostro stile di vita non sia mai cambiato. Diversi anni fà sono stato destinatario di uno sfratto esecutivo. Da quel momento in poi tutto è andato a rotoli. Hanno allontanato da me la mia compagna, adesso moglie, i nostri due figli, che all’epoca erano davvero piccoli”. Qualche anno dopo, lo scorso luglio, un’altra nascita. Anche in questo caso il piccolo è stato affidato ai servizi sociali. Francesco chiede un alloggio. Il Comune, secondo quanto ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Liddo Schiavo, avrebbe prospettato delle soluzioni. “Ma la soluzione di cui l’amministrazione comunale parla – protesta – prevede sempre la separazione da mia moglie, la distruzione della mia famiglia, come se non fosse già stata sbrandellata. Non posso accettarlo. Spero ancora in un aiuto concreto, definitivo. Non mi rassegnerò mai e sogno la mia famiglia un giorno riuinita”.




Siracusa. Inaugurato l'anno accademico dell'Istituto San Metodio. Zamagni "frusta" gli economisti

Si è conclusa con la consegna dei gradi accademici, biennio di base e triennio di specializzazione, da parte dell’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo, l’inaugurazione dell’anno accademico all’Istituto Superiore di Scienze Religiose  “San Metodio”. Alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, il  professore Stefano Zamagni, economista di fama mondiale, ha tenuto la prolusione
sul tema “Dio o il denaro” .
Il componente della Pontificia Accademia delle Scienze ha richiamato l’equilibrio tra economia e politica. La politica deve dettare il fine e l’economia deve essere a servizio della politica. Una politica che sia democratica dove ci sia la partecipazione del popolo. L’economia non aveva questa forza nel passato. Ed invece oggi assistiamo ad una supremazia dell’economia sulla politica. Siamo arrivati al punto che ci scandalizziamo se lo spread cala di due punti e non se un anziano muore per  strada. E’ l’economia che “detta” la vita. Dal prof. Zamagni anche un richiamo allo studio: non solo quello accademico, ma uno studio che serva a sviluppare un pensiero in favore dell’uomo.
Al termine, il direttore dell’ISSR San Metodio, don Nisi Candido, ha  presentato l’anno accademico, ricordando che il tema scelto quest’anno è la povertà. Quindi anche le azioni dell’Istituto San Metodio saranno pensate alla luce dei poveri per riflettere sul tema in chiave cristiana ed elaborare proposte.




Siracusa. Maggiorazione Tares, si paga entro il 24 gennaio. Modelli F24 in spedizione ai contribuenti

Prime scadenze fiscali del nuovo anno. Il 24 gennaio termine ultimo per il pagamento della maggiorazione Tares (0,30 per mq) . Stanno partendo in queste ore i modelli F24 prestampati per i contribuenti siracusani che non hanno provveduto in precedenza al pagamento. Se dovessero arrivare a domicilio oltre la data di scadenza prefissata, è già stato stabilito che i siracusani non dovranno pagare alchunchè a titolo di mora o interesse.
Storia complicata quella del pagamento della maggiorazione Tares. In un primo momento era stato agganciato all’ultima rata, quella del 28 febbraio. Poi, ai primi di dicembre, il pasticcio con una direttiva del ministero dell’Economia che ne richiedeva il saldo entro il 16 dicembre. Grande confusione, con i siracusani chiamati a una corsa contro il tempo agli sportelli dell’ufficio tributi di via De Caprio. Poi il nuovo cambio di rotta, con la legge di stabilità nazionale che spostava il termine al 31 dicembre fino all’ultima novità: si paga entro il 24 gennaio.
Comunicazioni e competenze che si accavallano, con i contribuenti trattati con un “rispetto” tutto italiano.  Come nel caso della mini Imu, anche in questo caso scadenza il 24 gennaio. Non per i siracusani però. Qui il temuto aumento Imu non c’è stato, aliquota rimasta bloccata e allora niente mini Imu. Per una volta, problema di altri duemila e rotti Comuni ma non il nostro. Paga lo Stato. Da ora in avanti, ci pensa invece lo Iuc con Tasi, Tari e Imu case di lusso.




Siracusa. "Cinquant'anni di atletica", mostra per il Pippo Di Natale

Sarà inaugurata domani alle 18, a Siracusa, la mostra fotografica “Cinquant’anni di atletica”. E’ dedicata alle attività del campo scuola Pippo Di Natale”. Potrà essere visitata fino al 31 gennaio, nella sede dell’associazione Alexandria, in via Cavour 57. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune.




Esclusiva di Siracusaoggi.it: ecco il documento che i sindaci hanno consegnato a Buceti per accelerare il ritorno in mano pubblica degli impianti idrici

In esclusiva su SiracusaOggi.it il documento originale con cui dieci Comuni della provincia di Siracusa chiedono di poter dare vita, da soli o in forma associata, ad una società pubblica per gestire il servizio idrico integrato dopo il fallimento di Sai 8. Il “foglio” è stato consegnato ieri a Palermo al commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Tramite lui, si attendono ora le risposte della Regione.
In calce, le firme degli amministratori. Il vicesindaco Francesco Italia per il Comune di Siracusa. Uno dei commissari per Augusta. Il vice sindaco di Pachino, poi Mangiameli (Lentini), Scalorino (Floridia), Rizza (Priolo), Scorpo (Solarino), Caiazzo (Buccheri), Bonfanti (Noto) e il delegato del sindaco di Portopalo.
Come si legge nel documento, gli amministratori “chiedono la restituzione degli impianti (…) per garantire ai relativi Comuni proprietari l’avvio della gestione, in forma singola o associata, del servizio sino a quando non sarà emanata la legge regionale di riordino del servizio idrico integrato”.  Viene quindi ufficializzata la richiesta di un incontro con il presidente della Regione, l’assessore Marino, i capigruppo all’Ars e i componenti la IV Commissione “per condividere soluzioni politiche”.
Questo esclusivo documento segna, di fatto, un’accelerazione  in questa vicenda. E segue le conclamate difficoltà gestionali che sta incontrando la curatela fallimentare di Sai 8. Che potrebbe decidere di chiudere i battenti anche prima dei sei mesi stabiliti nella sentenza di fallimento dal Tribunale di Siracusa, che prevede per l’appunto la possibilità di una “cessazione anticipata”.

(clicca per ingrandire, anche nella finestra seguente)
Documento sindaci Ato idrico




Siracusa. Si inerpicano per i monti Climiti e smarriscono la strada. Salvati in elicottero tre giovani "avventurieri"

Una bravata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, ma fortunatamente è una storia a lieto fine. Ne sono protagonisti tre giovani, amici, poco più che diciottenni. Questa mattina hanno voluto provare l’ebbrezza di una piccola avventura, pericolosa, però, molto. Tanto che, dopo essersi inerpicati sulle rocce dei Monti Climiti partendo da contrada Biggemi, hanno perso l’orientamento e non sono più stati capaci di ritrovare la via del ritorno. Fortunatamente la tecnologia consente di uscire da situazioni particolarmente problematiche. Uno dei giovani, intorno alle 14, ha lanciato l’ “sos” attraverso il suo telefonino, allertando la sala operativa del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Da via Von Platen è partita una squadra, ma vista la difficoltà ad individuare il punto in cui i ragazzi si trovavano, si è reso necessario anche l’utilizzo di un elicottero arrivato da Catania. Dura scarpinata anche per i pompieri che, da terra, tentavano di rintracciare i giovani “avventurieri”. Pochi istanti fà, i malcapitati sono stati tratti in salvo, caricati sull’elicottero e riportati nel punto di partenza di quella che certamente non sarà un’avventura da ripetere.