Siracusa. Pd: Liddo Schiavo dice no alla Castelluccio. "Non accetto la carica di presidente dell'assemblea provinciale"

Il Partito Democratico di Siracusa ha un rapporto complesso con il telefono. O forse, tra dirigenti, si sono smarriti qualche numero visto che ormai le due anime principali (renziani ed ex dem) si parlano solo tramite comunicati stampa. All’invito di ieri della segretaria Carmen Castelluccio (leggi qui), oggi risponde – stesso mezzo – Liddo Schiavo. “Apprendo dagli organi di informazione che sono stato invitato ricoprire la carica di presidente dell’Assemblea provinciale del Partito Democratico. Una soluzione certamente etica che prova a riproporre il modello nazionale Renzi-Cuperlo, purtroppo in questo caso non applicabile”. Non c’è, dunque, nessun gesto distensivo all’interno del Pd che prosegue con le sue contrapposizioni tra una segreteria ufficiale ed una “ombra”.
“Ringrazio quanti hanno voluto accordarmi la loro fiducia e indicarmi a tale prestigiosa carica – scrive Schiavo, contrapposto alla Castelluccio nella corsa alla segreteria – purtroppo mi vedo costretto a rifiutare in quanto non saprei spiegare alle persone a me vicine, che vivono da anni l’esperienza del Pd per quale motivo non è stato consentito loro di potersi esprimere per la scelta del segretario provinciale pur essendo tesserati da anni”.
Quindi la stoccata. “Ritengo che le elezioni per la scelta del vertice provinciale siano state viziate e che le opportunità di partecipazione non sono state pari per me e la Castelluccio. In virtù di ciò ricordo di aver avanzato diversi ricorsi agli organismi competenti dei quali rimango ancora in attesa delle opportune e dovute risposte”.




Siracusa. Zona industriale: pennacchi di fumo? Solo vapore

Zona industriale di Siracusa. Ore 9.10 di questa mattina. Due pennacchi di fumo si levano da alcuni impianti. Uno, in particolare, si staglia con prepotenza sullo sfondo. Le colonne di fumo rimangono visibili per diversi minuti poi si disperdono nell’aria. Qualcuno, passando nella zona, lamenta al centralino di SiracusaOggi.it di avere accusato bruciore agli occhi. Ma il collegamento tra i due fatti è ancora tutto da provare.
Nessun allarme, comunque. Si tratta infatti di vapore acqueo, reso particolarmente evidente dalle condizioni meteo. Il vapore proviene dagli impianti di raffreddamento che utilizzano per il processo dell’acqua.




Siracusa. Cartelle Ici 2011, segnalazione a SiracusaOggi.it: "Ore di attesa per dimostrare di essere in regola. Chi rimborsa la giornata di lavoro persa?"

In coda per ore all’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa per dimostrare, bollettini alla mano, di essere in regola con i pagamenti dell’Ici  2011, una giornata di lavoro (e spesso la relativa retribuzione) persa ed un chiarimento che non sarebbe così celere come preannunciato. Una lettrice di SiracusaOggi affida alla nostra redazione il proprio sfogo. Gli avvisi di accertamento che l’amministrazione comunale ha recapitato nei giorni scorsi a circa cinquemila cittadini, secondo quanto garantito dall’assessore Santi Pane, non sono “cartelle pazze”. Sarebbero il risultato di alcune incongruenze riscontrate durante specifiche verifiche. In alcuni casi si tratterebbe di  importi inferiori a quelli dovuti, in altri, addirittura, si sarebbe in presenza di evasione totale del tributo.  Lisa C. non la pensa così . Non è questa la sua esperienza. Non rientra in nessuno dei due casi citati e, come lei, tanti altri.  La lettrice racconta dei disagi suoi e degli altri contribuenti chiamati ad esibire fotocopie di bollettini, ad attendere per ore il proprio turno, a fare i conti con la propria organizzazione familiare e lavorativa, essendo nel giusto, non avendo alcuna colpa; solo la sfortuna di essere destinatari di una comunicazione che non corrisponde, poi, ai fatti. La lettrice pone una domanda ben precisa, che contiene, tra le righe, anche la risposta. “Chi rimborserà la giornata di lavoro persa per rimediare agli errori del Comune?”. Poi un secondo interrogativo, che ha il sapore di un preciso giudizio. “Chi chiederà- domanda Lisa- scusa alle persone anziane obbligate ad affrontare questo disagio?”. Disagio che, secondo la segnalazione giunta in redazione, è accresciuto anche dal fatto che il tabellone che, con lo scorrere dei numeri, indica l’arrivo del proprio turno, non funziona. Un ulteriore elemento di confusione per i già tesi cittadini in fila. Il percorso burocratico che i  destinatari degli avvisi devono compiere sarebbe un pò tortuoso. A chi chiede informazioni, il personale degli uffici comunali spiegherebbe di dover tornare con la fotocopia dei bollettini dei versamenti effettuati ed erroneamente contestati. Una volta consegnate le “prove” della propria buona fede, non rimane che attendere. A quanto pare la chiusura della pratica non sarebbe, infatti,  immediata. Occorrerebbero ulteriori verifiche, al termine delle quali il contribuente dovrebbe poter ottenere un riscontro. “Tasse esagerate- è il commento conclusivo della nostra lettrice- ma servizi scadenti”.




Siracusa prima in Sicilia per Confindustria. Gli indicatori economici promuovono la provincia

Siracusa prima città siciliana quanto a sviluppo economico e sociale. E’ il dato che emerge dallo studio redatto dal dipartimento Mezzogiorno di Confindustria. L’indicatore dello sviluppo economico è, per Siracusa, 99,54. Così, il territorio locale sfiora la media nazionale, che si attesta su un indicatore 100. Una buona notizia, soprattutto se il dato viene rapportato al resto dell’isola, dove la media conteggiata è 72,30. L’elaborazione mette insieme le forze lavoro occupate nel 2012, le autovetture circolanti, i depositi bancari, la consistenza delle imprese extragricole, le superfici di vendita della grande distrubuzione e, ancora, i consumi energetici, le esportazioni, l’importo delle pensioni, la vendita di carburanti per automobili. Confindustria ha anche analizzato la spesa sostenuta per finanziare spettacoli. Altre voci: premi di assicurazione pagati e compravendita di immobili destinati ad abitazione. Un buon punto di ripartenza per la Cisl. Il segretario generale territoriale commenta con toni ottimistici. “Siracusa – osserva il rappresentante sindacale- è l’unica città siciliana che riesce a distinguersi in questa graduatoria, ponendosi a ridosso di Carbonia-Iglesias, primo centro a superare la media italiana, con l’indicatore 100, 37. Le potenzialità ci sono tutte e del resto il Pil è da sempre il miglior indicatore per rappresentare la situazione economica di un territorio”. Per Sanzaro è da questi dati che occorre trarre le necessarie energie. Devono farlo prima di tutti la classe politica e quella imprenditoriale, a cui il sindacato “lancia la sfida, per una stagione “Siracusa 2.0”, che si traduca in un territorio evoluto e capace di attrarre investimenti e investitori”.

 




Siracusa. Acqua, documento dei sindaci: "restituiteci gli impianti. Il servizio lo gestiamo noi". Chiesto un vertice con Crocetta

Toni morbidi, ma richieste chiare da parte dei sindaci di Siracusa, Noto, Lentini, Floridia, Pachino, Portopalo, Buccheri, Priolo, Augusta e Solarino. Il vertice convocato ieri pomeriggio a Palermo dal commissario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti è servito per fare il punto della situazione attuale e tracciare l’ipotetico percorso per il futuro del servizio idrico integrato, dopo il periodo di esercizio provvisorio affidato alla curatela fallimentare. I sindaci dei comuni della provincia che hanno consegnato a suo tempo gli impianti alla “Sai 8” hanno sottoscritto un documento, adesso nelle mani di Buceti. Contiene una richiesta ben precisa: la restituzione degli impianti e in tempi ragionevoli, che coincidano con la gestione provvisoria, adesso affidata alla curatela fallimentare di “Sai 8”. In realtà non si tratta soltanto di portare avanti il’iter avviato dopo la sentenza di fallimento della società che gestiva le acque in provincia. Diversi aspetti, peraltro sostanziali, sarebbero da chiarire ma i primi cittadini hanno preferito puntare , per il momento, l’attenzione sugli elementi che ritengono prioritari. Nel documento si mette “nero su bianco” la disponibilità a gestire direttamente, singolarmente o in consorzio, il servizio idrico, nelle more che venga approvata la legge regionale sul riordino della gestione delle acque in Sicilia. Ci sono già, del resto, alcuni comuni che, in provincia di Siracusa, non avendo mai consegnato gli impianti (sono i cosiddetti “sindaci dissidenti”) gestiscono direttamente le acque. Incomprensibile, a fronte di questo, secondo “gli altri” primi cittadini, che la loro richiesta abbia bisogno di verifiche e incontri perplessità su presunti ostacoli burocratici. Gli amministratori chiedono un incontro urgente con il presidente della Regione, Rosario Crocetta e con i deputati regionali, ma anche con la quarta commissione dell’Ars perchè un chiarimento politico, una decisione, una strada comune sono, a questo punto, indispensabili. Un primo confronto sarebbe fissato per sabato, questa volta a Siracusa, con i rappresentanti locali al parlamento siciliano. Tra le speranze emerse, tutte da confermare, la possibilità che la Regione possa stanziare dei fondi per la costituzione di un’eventuale società pubblica territoriale. Disponibilità al dialogo, certo, ma “soltanto se si intendono fare esclusivamente gli interessi dei cittadini”. Ribadito il “no” a qualunque ipotesi di ingresso di un privato nella futura gestione del servizio idrico nel territorio. “Un errore già commesso- nota il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino- e ne stiamo scontando anche i risultati disastrosi”. Gestione, dunque, interamente pubblica, per i primi cittadini. Su questo nessuno di loro sembra disposto a transigere. Resterebbero, poi, alcuni dubbi da sciogliere di altra natura. “In questa vicenda solo chi è titolato a farlo può fare politica- prosegue Scalorino – Ciascuno ha il proprio ruolo e deve rispettarlo senza sconfinare in ambiti istituzionali, di competenza altrui”.

 

 




Siracusa. Controlli antidroga nelle scuole superiori e sui bus di linea usati dagli studenti pendolari

Controlli antidroga nelle scuole superiori e sui bus che  ogni giorno conducono gli studenti  negli istituti scolastici di Siracusa. Li hanno condotti gli agenti delle Volanti, con l’ausilio di unità cinofile. Si tratta del passaggio successivo al sequestro, negli istituti, di recente, di modiche quantità di stupefacenti e ad alcuni arresti di studenti ritenuti “insospettabili”. Il servizio di prevenzione e di controllo è stato condotto sui pullman di linea, ma anche nei pressi e all’interno dei locali scolastici di tre istituti professionali del capoluogo. I poliziotti hanno rinvenuto due strumenti utilizzati per tritare l’erba e alcune cartine contenenti residui di marijuana. Controlli anche durante la ricreazione. Il dirigente delle Volanti, Francesco Bandiera è intervenuto in prima persona e ha illustrato agli studenti effetti e danno causati dall’uso di droga, oltre alle conseguenze di carattere giuridico legate al reato di detenzione ai fini di spaccio. Un’attività concordata con i dirigenti delle scuole




Siracusa. Assessore Gambuzza in pressing sull'Ast: l'autobus 23 torna in servizio

Si chiude nel migliore dei modi il  il “caso” dell’autobus Ast numero 23 che a Siracusa serve principalmente le zone di Isola, Plemmirio, Arenella e Pantanelli. Il pullman è tornato in servizio dopo diversi giorni in cui era rimasto guasto ed in riparazione presso l’officina dell’Azienda Siciliana Trasporti a Noto. L’assessore al ramo, Silvana Gambuzza, si è recata ieri di persona nella locale sede Ast per chiedere con forza il ritorno in servizio dell’autobus che non poteva essere sostituito con altri attivi a Siracusa per le differenti dimensioni che lo rendono adatto a quelle strade. Anche il sindaco Giancarlo Garozzo nei giorni scorsi aveva chiesto di accelerare sulla vicenda, chiamando in causa la sede regionale dell’Ast.




Siracusa. La polizia provinciale salva cinque cuccioli abbandonati

Abbandonati poco dopo la nascita in un cartone nei pressi del circuito di Siracusa. Condannati da mani ingenerose ad una fine triste. Evitata grazie all’interno della polizia provinciale che ha rinvenuto dei cuccioli meticci nei pressi della Traversa Palma. La pattuglia, in servizio di vigilanza nella zona dove frequentemente vengono abbandonati rifiuti, ha notato ai margini della strada una cassetta da imballaggio con all’interno tre cuccioli in evidente stato di assideramento. Gli agenti hanno sentito dei guaiti provenire dalla scarpata sottostante. Hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e una squadra, giunta sul posto poco dopo, ha provveduto a prelevare altri due cuccioli in evidente stato di assideramento. Sono stati affidati all’associazione Snoopy.  Una comunicazione è stata inviata in Procura per il reato di abbandono di animali. Previsto anche l’arresto fino ad un anno.




Augusta. Il "guardiano del faro" Antonio Coria: "Da 14 anni custodisco un bene prezioso, aiutatemi a sopravvivere"

Da 14 anni è il custode del Faro Santa Croce, ma la sua vita è ben diversa da quella del “Guardiano del faro” di cui lo scrittore Sergio Bambarèn raccontava nel 2002. Per Antonio Coria la vita è tutt’altro che poesia. Da 5 anni si occupa di uno dei luoghi simbolo di Augusta e, per una serie di ragioni, legate anche a vicissitudini personali, lo fa volontariamente, gratis. Coria, che si autodefinisce “l’uomo del faro”, chiede aiuto da tempo, chiede che i diritti che ritiene di avere gli vengano riconosciuti e che gli venga retribuito il lavoro svolto “di fatto” da quando, dopo la chiusura del centro di ricerca per cui lavorava, proprio al Faro Santa Croce,  è rimasto senza un’occupazione. “Nello stesso periodo- racconta a SiracusaOggi- mi sono separato da mia moglie. Ho perso tutto, ma con devozione continuo, ancora oggi, a prendermi cura di uno dei simboli di questa città”. Antonio Coria si sente abbandonato. “Mi sono rivolto a patronati, avvocati, alle istituzioni- prosegue- ma nessuno sembra interessato a darmi una mano. Il mio è un problema di sopravvivenza. Sono disabile, non possiedo alcun bene e la legge sarebbe dalla mia parte”. Cita il Codice civile, la Costituzione italiana e quella europea, le leggi che si occupano di disabilità gravi, di “lavoro di fatto”, di discriminazioni, di cui si sente vittima. Il faro Santa Croce è di proprietà della Regione. “Le persone che ho consultato- lamenta Coria – mi hanno consigliato di lasciare perdere, sostenendo che si tratta di una battaglia inutile e che nessuno mi darebbe ragione. Al contrario, mi è stata prospettata, invece,  la possibilità di perdere anche il diritto di vivere nelle due camere che da anni sono casa mia. Potrebbero arrivare a chiedermi di pagare l’affitto. Intollerabile”. Coria crede di essere stato ingannato, di avere “ricevuto solo calci, come un cane randagio, libero, senza padrone. Spero- conclude il custode del faro- che qualcuno riconoscerà il mio coraggio, la mia moralità. Io, aspetto, spero e intanto continuo a proteggere il Bene Faro”.

 

 

 




Siracusa. Servizi socio-sanitari, domani i primi tavoli tematici aperti alla cittadinanza

Tavoli tematici aperti alla cittadinanza per pianificare i servizi socio sanitari nei comuni che aderiscono al distretto socio sanitario 48. Il primo appuntamento, che come i successivi rientra nell’ambito del programma regionale per le politiche sociali e socio-sanitarie 2010/2012. Si inizierà alle 9,30 e si proseguirà per tutta la mattinata. Nella sede dell’assessorato alle Politiche sociali di via Italia, Maria Magnano, Graziella Zagarella e Rita Di Benedetto coordineranno gli interventi dell’area “Anziani e disabili”. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, ci si sposterà, invece, sui temi legati all’area “Minori e responsabilità familiari”, con Adalgisa Alderuccio, Concetta Corradino e Carmela Rovello.