Siracusa. Un appello per illuminare l'Isola dei Cani. "Questione di sicurezza"

“Bisogna mettere in sicurezza per la navigazione l’Isola dei Cani. Per i diportisti rappresenta sempre un pericolo”. E’ l’appello che il presidente dell’associazione “Per la città che vorrei”, Sergio Pillitteri, rivolge agli organi competenti. L’Isola dei Cani è un caratteristico scoglio affiorante “e non illuminato secondo le normative vigenti”, spiega Pillitteri.
Gli addetti del settore diportistico manifestano disagio “e non è pensabile non interessarsi alla sicurezza dei siracusani e non in transito nel nostro porto, quando basterebbe davvero poco”, aggiunge il presidente dell’associazione.
“Invieremo  una nota scritta a tutti gli organismi competenti in materia di politiche e sicurezza del mare. Confidiamo nel senso di responsabilità”, conclude Pillitteri.




Siracusa. Raccolti duemila euro con la Tombolata di Emergency

Duemila euro raccolti con la tombolata. Gongola il Gruppo Emergency di Siracusa. L’appuntamento annuale con la solidarietà non ha tradito le attese, nemmeno in tempi di crisi.  All’Antico Mercato di Ortigia tanti siracusani hanno risposto all’appello. “I soldi raccolti andranno a finanziare il Progetto Italia di Emergency attivo anche a Siracusa”, spiega Fabio Guarnaccia. Per Donatella Crucitti, coordinatrice nel siracusano della associazione di Gino Strada, ” grande è la soddisfazione” per il risultato della tombolata che “è una tradizione a Siracusa. Ringrazio i volontari del Gruppo e la sensibilità dei siracusani”.




Siracusa. Muore in ospedale donna al nono mese di gravidanza. Non ce la fa nemmeno la piccola. Disposta l'autopsia

Aveva 33 anni, viveva a Floridia, faceva l’estetista ed era incinta di una bimba, che avrebbe partorito fra qualche giorno. Ha perso la vita all’ospedale Umberto primo di Siracusa, dove sarebbe stata ricoverata per via di un malore che l’avrebbe colta all’improvviso  mentre era in casa. Secondo il racconto di un amico di famiglia, la donna si era svegliata nelle prime ore del mattino e, a seguito di un colpo di tosse, avrebbe avvertito un malore. Avrebbe chiamato il compagno, che avrebbe subito capito che la moglie aveva bisogno di essere adeguatamente soccorsa. L’uomo avrebbe chiesto l’intervento dell’ambulanza. Non è ben chiaro se il mezzo fosse quello adeguato. Pare che sia stato necessario  il ricorso ad una seconda ambulanza.  Aspetto, comunque, su cui sarebbero in corso delle verifiche. Una volta giunta in ospedale, i medici avrebbero subito rilevato la gravità delle sue condizioni, tanto che avrebbero deciso di far nascere subito la piccola che portava in grembo. La neonata, secondo indiscrezioni, sarebbe, però nata già morta. Nemmeno per la madre la situazione sarebbe stata recuperabile, nonostante i ripetuti tentativi dei medici. Ancora secondo indiscrezioni, la giovane sarebbe stata sottoposta, la sera prima, ad un controllo ginecologico da parte del medico che seguiva la sua gravidanza. L’esito della visita mensile sarebbe stato assolutamente positivo.  Alcuni punti interrogativi potrebbero avere una risposta dopo l’autopsia disposta sul corpo della giovane. I famigliari avrebbero deciso di adire le vie legali per ottenere chiarezza su quanto accaduto.

 




Siracusa. Domestica ma anche ladra, denunciata colf siracusana

Avrebbe sottratto circa 12 mila e 500 euro complessivi dallo scorso giugno ad oggi al proprietario dell’abitazione in cui svolgeva da febbraio la mansione di domestica. A smascherare la colf, 33 anni, siracusana, sono stati gli agenti della Squadra Mobile. Secondo quanto ricostruito, dalla scorsa estate la giovane avrebbe iniziato a sottrarre denaro dai salvadanai dei figli del proprietario di casa. Furti continui, costanti, un pò per volta, arrivando ad accumulare un bel gruzzoletto. L’ammanco non sarebbe passato inosservato. Dopo un pò di tempo il proprietario avrebbe iniziato a nutrire dei sospetti. La giovane presunta ladra è stata denunciata. Dovrà rispondere di furto.




Siracusa. Rapina e tentata estorsione per due volte ai danni della stessa anziana, arrestato giovane pregiudicato

Per due volte avrebbe preso di mira la stessa vittima, una donna anziana, introducendosi in casa sua e rubando del denaro. Lo avrebbe fatto il 13 dicembre, nel giorno di Santa Lucia. Lo avrebbe fatto nuovamente ieri pomeriggio, ma questa volta è stato arrestato dalla polizia. Le manette sono scattate ai polsi di Corrado Aliano, 25 anni, pregiudicato siracusano. Ieri il giovane avrebbe rotto il vetro della porta d’ingresso dell’anziana e si sarebbe impossessato di 75 euro , di un cellulare completo di sim e perfino delle chiavi dell’appartamento e dell’automobile della donna. L’accusa per lui è di rapina aggravata e tentata estorsione. E’ stato condotto nel carcere di Cavadonna.

 

 




Siracusa. Cinquemila avvisi di accertamento Ici per gli anni 2010 e 2011. Pane: "Non sono cartelle pazze"

Mancati pagamenti o incongruenze tra quanto versato e quanto sarebbe stato dovuto alle casse comunali. Il Comune di Siracusa ha inviato in questi giorni 5 mila cartelle di accertamento legate al pagamento dell’Ici nel biennio 2010- 2011. Lettere che i contribuenti stanno ricevendo, con cifre che in alcuni casi sono particolarmente alte, raggiungendo anche diverse migliaia di euro. Inevitabile il timore, espresso da alcuni cittadini, destinatari di tali comunicazioni, che possa trattarsi di un caso di “cartelle pazze”. L’assessore al Bilancio, Santi Pane, però, lo esclude a priori. “Non si tratta di avvisi inviati a casaccio- puntualizza l’esponente della giunta Garozzo- ma del risultati di verifiche condotte dai nostri uffici. Si tratta di utenti che non hanno versato l’Ici anche per due anni e di casi in cui, secondo quanto ci risulta, è stata versata una somma inferiore al dovuto. Se su quelle cartelle si leggono delle somme ingenti è perchè, nel 90 per cento delle singole situazioni rilevate, quegli importi non sono stati versati e sono, adesso, aumentati per via di interessi e sanzioni”. I cittadini che ritengono di non avere nulla da versare non dovrebbero avere, secondo Pane, alcun problema. “Possono dimostrarlo facilmente e, in tempo reale, la pratica in questo sarà chiusa. Molto più spesso, però- Pane ne è certo- è denaro che è stato sottratto al Comune e, di conseguenza, a chi paga regolarmente”.




Siracusa. Siti archeologici e musei aperti nei festivi. Sgarlata: "Mai condivisa l'idea di chiudere"

“La circolare del dirigente dell’assessorato regionale ai Beni culturali, Sergio Gelardi con cui si disponeva la chiusura di musei e siti archeologici nei giorni festivi, almeno fino ad aprile era assurda e non l’ho mai condivisa”. L’assessore regionale, Maria Rita Sgarlata non usa mezzi termini e rende chiaro il proprio disaccordo con il dirigente per una decisione che sarebbe stata assunta a sua insaputa e che Sgarlata definisce “politicamente miope e strategicamente assurda”. Subito dopo l’annuncio della chiusura festiva dei siti archeologici siciliani (Siracusa avrebbe comunque fatto eccezione in virtù di una convenzione stipulata tempo fà con il Comune e , al museo Bellomo, grazie alla disponibilità degli operatori), il presidente della Regione, Rosario Crocetta è andato su tutte le furie, sconfessando quanto deciso dall’assessorato. Dall’assessorato ma, a quanto pare, non dall’assessore. “Ho appreso dell’esistenza di quella circolare attraverso la telefonata di un giornalista- spiega Maria Rita Sgarlata -A quel punto il presidente della Regione ed io abbiamo chiesto un immediato passo indietro, che è stato ovviamente compiuto. La circolare è revocata e adesso si può proseguire quel lavoro di pianificazione avviato diversi mesi fà e che avrebbe dato i suoi frutti a partire dall’inizio di questo anno”. L’assessore ricorda il “braccio di ferro” che dallo scorso giugno la vede impegnata in un contenzioso con i custodi dei siti. Da una parte la necessità di rendere i siti archeologici e monumentali della Sicilia fruibili sempre (e forse soprattutto nei periodi festivi), dall’altra le rivendicazioni dei sindacati di categoria, con le loro richieste economiche e contrattuali. “C’è un piano, pronto ma da sviluppare- conclude l’assessore ai Beni culturali – Ci saranno nuove convenzioni e il dirigente, forse abituato ad interfacciarsi, in passato, con assessori che non erano anche dei tecnici, come nel mio caso, dovrà attenersi ad un diverso tipo di programmazione, a vantaggio della nostra isola”. Sgarlata conclude, comunque, con una nota che- racconta- la riempie d’orgoglio. Siracusa, anche quando sembrava che i siti dovessero essere “off limits” nei giorni festivi, si è dimostrata un’isola felice. Merito dell’attenzione della soprintendenza ai Beni culturali”




Siracusa. Servizio Idrico: arrivano gli avvisi, chi non paga rimarrà senz'acqua a casa

Tre incontri tra la prefettura di Siracusa, gli uffici regionali di Palermo e Catania non sono bastati per tracciare una linea decisa per il futuro della gestione del servizio idrico integrato a Siracusa dopo il fallimento di Sai 8. Idee e progetti non mancano, l’accordo purtroppo si. Con la solita spaccatura tra sindaci dei Comuni che hanno consegnato gli impianti e quelli che non lo hanno fatto e poi anche tra sindaci stessi, divisi ulteriormente in due fazioni: piccoli Comuni e grandi Comuni. Ma più di ogni altra cosa, manca una norma regionale che disegni il quadro normativo entro cui muoversi. Senza quella – e la legge sul ritorno all’acqua pubblica è, eufemisticamente, in alto mare – difficilmente si potranno registrare dei passi avanti nel siracusano. Si procede con la curatela fallimentare. Disposta per sei mesi, potrebbe durare anche meno se interverrano elementi di novità.
E i tre curatori nominati dal tribunale di Siracusa hanno un compito chiaro: recuperare i crediti e contenere i costi. Pazienza per la qualità del servizio, bisognerà attendere tempi migliori e certo non è responsabilità loro. Visto che il tasso di evasione delle bollette idriche è più che lievitato (2 su 3 non pagherebbero, ndr) è il momento del pugno di ferro: rubinetti a secco per i morosi. Ovvero, distacco delle utenze. Un pugno di ferro annunciato nei primi giorni di nomina e che adesso, dovendo fare di necessità virtù, è pronto ad entrare in scena. Da martedì 7 gennaio chi non ha regolarizzato la sua posizione con Sai 8 potrebbe ritrovarsi senz’acqua in casa e senza ulteriori preavvisi. E’ caccia anche agli allacci abusivi. Le prime “lettere” sarebbero state inviate e già ricevute da utenti morosi.
Giusto chiedere ed esigere il pagamento del servizio, pur tra le polemiche per una qualità giudicata da molti non pari al costo, ma è difficile credere che sia questa la responsabilità del crac da 74 milioni di euro della fallita Sai 8. A pagare – più in termini di conseguenze che di “bollette” – sono ancora una volta gli utenti – specie quelli onesti – della provincia di Siracusa. Che hanno però il diritto di scoprire di chi eventualmente siano le responsabilità amministrativa, politica e morale di una avventura nata con una Sogeas pienamente funzionante e in attivo e terminata con due fallimenti (Sogeas e Sai 8).




Siracusa. "C'è la tassa di soggiorno, adesso si lavori per il turismo", le 13 proposte di "Noi Albergatori"

“C’è la tassa di soggiorno, ma mancano i servizi ed una adeguata programmazione relativa alla promozione turistica”. In estrema sintesi è questo il concetto espresso dall’associazione “Noi Albergatori” di Siracusa, a diverse settimane dall’entrata in vigore dell’imposta di soggiorno per i visitatori che pernottano nel capoluogo. Il presidente dell’associazione, Giuseppe Rosano è duro nei confronti del Comune di Siracusa che “oltre alla smania di incassare i vari corrispettivi, a tutt’oggi, non ha calendarizzato alcuna pianificazione capace di incidere sul miglioramento dei servizi e di accrescere l’opportunità di sviluppo del turismo”. Un dato che preoccuperebbe gli operatori del settore, che avanzano delle richieste all’amministrazione comunale. “Il 2013 è stato un anno assai contraddittorio per il turismo siracusano-spiega Rosano- Da un lato si è registrato una lieve crescita delle presenze alberghiere, grazie all’apporto dei volumi prodotti dagli “stranieri”, malgrado la domanda “nazionale” in forte sofferenza. Dall’altro, le tariffe praticate, sempre più al ribasso, non riescono a resocontare in positivo i profitti delle imprese alberghiere per effetto dell’accresciuto aumento dei costi gestionali e della pressione fiscale, ormai a livelli non tollerabili. Non a caso, in penuria di clienti e per evitare il dissesto economico, oltre il 60% degli alberghi siracusani ha chiuso i battenti, determinando un preoccupante calo occupazionale di addetti del 6,5%, rispetto allo scorso anno”. Ci sarebbero, poi, le decisioni del Governo a minacciare il settore. “Con la legge di stabilità, appena approvata- secondo gli albergatori siracusani- i bilanci delle aziende e delle famiglie degli italiani saranno appesantiti dall’istituzione della I.U.C, l’imposta unica comunale”. Le strutture ricettive guardano soprattutto alle potenzialità della domanda russa, stimata intorno ad un +30 per cento e cinese, con il suo + 22 o addirittura 25 per cento. Crescerebbe anche il turismo proveniente dal nord Europa, dell’8 per cento. Accogliere i turisti internazionali al meglio sarebbe, a questo punto, la parola d’ordine dettata da “Noi albergatori Siracusa”, che chiede subito la convocazione della consulta del turismo, che possa mettere in cantiere le iniziative che servono. Le proposte sono numerose. L’associazione le elenca. Si tratta di:
– migliorare l’efficienza dei servizi a beneficio dei turisti e della collettività siracusana, con il potenziamento della raccolta dei rifiuti della città, ripristinando il servizio della pulizia serale delle principali arterie cittadine, parcheggio Sant’Antonio e Talete compresi;
– pianificare eventi capaci di aumentare le presenze dei turisti principalmente in bassa stagione e di conseguenza accrescere il giro d’affari, determinando opulenza per la città;
– cantierare, da subito, la programmazione de: “la settimana delle Palme” a Siracusa, con l’obiettivo di consolidare un maggior numero di soggiorni prima della Pasqua, che di norma apre la stagione turistica;
– contrastare l’abusivismo delle attività ricettive turistiche prive della regolare classificazione e della partita IVA;
– eliminare il dilagante fenomeno dell’accattonaggio;
– limitare la concessione di licenze agli ambulanti per gli spazi di Piazza Duomo, Via Picherale, Fonte Aretusa, Corso Matteotti, Via Cavour, Piazza 25 Luglio, Piazza Pancali;
– approfondire il progetto “Siracusa a piedi” per verificare le possibilità di renderlo esecutivo, prima dell’inizio stagione;
in collaborazione con i produttori di vini, istituzionalizzare “i percorsi alla scoperta dell’eccellenza dei vini del siracusano”;
– ripristinare il servizio BIKE SHARING, facilitandone l’utilizzo (“storia di uno sperpero di quasi 3 milioni di euro”)
– contattare le Compagnie di navi-crociera e proporre per il 2015 Siracusa quale destinazione per l’attracco;
-attivarsi per la messa in funzione, prima dell’estate, della stazione ferroviaria di Fontane Bianche, la quale risulta già ultimata da oltre due anni, con il piazzale costato 20 mila Euro e mai utilizzato;
-creazione di info-point nei punti strategici della città;
-riattivazione del servizio bus-elettrico;
– attivarsi con le autorità maltesi e più specificatamente con la VIRTU FERRIES per il ripristino della tratta Siracusa-Malta e viceversa.




Siracusa. La segnalazione di un lettore: in via Lido Sacramentro frana la strada e minaccia le abitazioni

Riceviamo e pubblichiamo una articolata segnalazione di un nostro lettore, corredata da foto (per ingrandire cliccate sull’anteprima a fondo pagina).

“In una traversa di via Lido Sacramento, tra i civici 35 e 39,  sussiste da tempo una lenta ma costante frana. Dalle foto si evince che non solo le transenne sono posizionate in modo inutile (più di metà frana non è transennata), ma anche che il cartello recante l’avviso di pericolo frana è totalmente degradato. Inoltre, il franare della strada verso la spiaggetta sottostante è arrivata a meno di 2 metri dalle mura delle abitazioni, metri in cui è ancora possibile, nonostante l’imminente pericolo di cadere sotto, passare con le auto.
Nessun segnale di avvertimento posizionato prima, nessun segnale luminoso durante le ore notturne, nessun transennamento adeguato, nessuna bonifica per arrestare la frana, nessuna chiusura del tratto più pericoloso, insomma ancora una volta i cittadini sono lasciati a loro stessi senza aiuto dalle amministrazioni competenti. Spero che se qualcuno dei nostri politici legga questo articolo e possa attivarsi per porre rimedio al problema e soprattutto al pericolo”.

Lettera Firmata

Per le vostre segnalazioni, inviate una mail a redazione@siracusaoggi.it oppure sulla pagina Facebook di siracusaoggi.it. Potete anche cliccare su “Segnalazioni” nella barra menu in alto.

frana sequenza montata foto