A meno di due settimane dalla data in cui le nove Province regionali siciliane dovrebbero cessare di esistere, a regnare è ancora l’incertezza. “Cosa accadrà a partire dal primo gennaio prossimo?”. A porre la domanda, ancora una volta, sono i dipendenti della Provincia di Siracusa, che si sono organizzati da tempo in un comitato spontaneo, organizzando incontri con i capigruppo e i deputati regionali. Questa mattina il comitato ha diffuso una lettera aperta. Si tenta di comprendere quali siano i contenuti dei disegni di legge che sono all’esame delle diverse commissioni parlamentari, temi su cui all’Ars “sembrano ancora avere le idee confuse- si legge nel documento. Tanti annunci, ma niente di concreto. Se a livello teorico-protestano i dipendenti dell’ente di via Roma – è stato prospettato il passaggio del personale a Consorzi e Comuni, cosi come avverrà per servizi e competenze delle ex Province, a livello pratico, questi trasferimenti sembrano tutt’altro che facili ed indolori”. Il timore espresso è che “che nella confusione generale, a rimetterci possano essere, come sempre, i più deboli, nella fattispecie i lavoratori”. Tutti i comitati delle province siciliane hanno scritto una lettera, firmata da gran parte degli oltre seimila dipendenti dei nove enti siciliani, che questa mattina è stata presentata , contemporaneamente, ai nove Commissari Straordinari delle Province, al Presidente della Regione, Crocetta, agli Assessori Regionali dell’Economia e delle Autonomie Locali, rispettivamente Bianchi e Valenti, ai Capigruppo Consiliari ed al Presidente dell’U.R.P.S., Avanti. Nel documento si esprime forte preoccupazione per la situazione di disagio che, già, da parecchi mesi, vivono le Province, dove i pagamenti degli stipendi al personale non avvengono più in maniera regolare e dove parecchi servizi, essenziali per la collettività, sono stati interrotti a causa della mancanza di risorse.La richiesta dei dipendenti è chiara: “vengano fornite notizie ufficiali in merito alla sussistenza delle risorse finanziarie atte a garantire i necessari trasferimenti alle Province per l’anno 2014, al fine di assicurare senza soluzione di continuità –conclude la lettera – il regolare svolgimento delle attività lavorative ed il dovuto corrispettivo al personale”.