“Inconcepibile quanto accaduto in consiglio comunale. Inaccettabile che il piano generale di sviluppo della città sia stato copiato dal sito internet del Comune di Cremona”. Il capogruppo del Pd a palazzo Vermexio, Francesco Pappalardo non tollera lo “scherzo” intorno al quale si sono sviluppate aspre polemiche. Lo definisce “un colpo basso, una vera e propria cattiveria” e sollecita il sindaco, Giancarlo Garozzo a “prendere i dovuti provvedimenti nei confronti di chi si è reso responsabile di un gesto inqualificabile”. Per Pappalardo non è plausibile parlare di una “svista”. “E’ tutt’altro- commenta l’esponente di maggioranza- anche perchè il primo cittadino aveva fornito chiare indicazione agli uffici e anche perché i principali punti da sviluppare per pianificare il futuro del capoluogo sono scritti, “nero su bianco” sul programma di questa amministrazione”. Pappalardo racconta di alcuni dubbi emersi durante l’analisi del documento in commissione Urbanistica. “Ci siamo accorti in quella sede che mancavano degli elementi caratterizzanti, così abbiamo predisposto un emendamento. Nessuno poteva immaginare che non si trattava di dimenticanze ma di un altro piano di sviluppo. Non c’era alcun riferimento al piano del porto, a quello delle spiagge, al piano particolareggiato prosegue Pappalardo- nè alcun elemento che riguardasse la gestione dei rifiuti”. Il consigliere del Partito Democratico è perentorio. “Le responsabilità vanno individuate e chi sbaglia ha finito. Giusto far saltare in questi casi delle teste, come avverrebbe nel caso in cui episodi simili si verificassero all’interno di un’azienda privata”. Già oggi, secondo indiscrezioni, Garozzo potrebbe prendere provvedimenti. “Colpe che vanno adeguatamente distribuite- conclude Pappalardo- ed anche gli assessori, a questo punto, sono invitati a fidarsi meno e a prestare una maggiore attenzione al lavoro svolto negli uffici di riferimento”. Ancor più duro il commento di “Progetto Siracusa”. Il movimento che si riferisce all’ex candidato a sindaco, Paolo Ezechia Reale parla di “un affronto per Siracusa, un vero e proprio sfregio”. “Il piano dello sviluppo- ricorda una nota di “Progetto Siracusa”- è lo strumento che contiene le linee d’azione del Comune, l’organizzazione dei suoi uffici, le risorse da acquisire, gli investimenti e le opere pubbliche da realizzare. Siracusa ha prospettive sviluppo enormi con aspetti peculiari e irripetibili”. Ancora più grave, per il movimento, il fatto che si sia “copiato parola per parola l’analogo strumento adottato dal Comune di Cremona, che dal 20120 ha un sindaco ed una giunta eletti dal Pdl e dalla Lega Nord”. Il gruppo di opposizione chiede il ritiro immediato della delibera e le dimissioni dell’assessore, “a parziale risarcimento del danno d’immagine causato alla città. Sindaco e giunta – conclude la nota- chiedano, invece, scusa alla città per non avere letto ciò che hanno approvato”. Salvo Sorbello, che con il suo intervento in aula consiliare ha denunciato l’accaduto, racconta di essersi sentito “come rappresentante dei cittadini mortificato più che offeso. Un argomento così importante per il futuro della nostra città – prosegue l’ex assessore – non può essere considerato un obbligo burocratico ed essere proposto senza alcun riferimento specifico a Siracusa. E’ incredibile. Ci sarebbe voluto quantomeno il coraggio e la correttezza- conclude Sorbello- di informare che, non possedendo capacità autonome di elaborazione di una politica di sviluppo, lo si copiava da altre parti”.