Torna il Festival Internazionale del Balletto di Siracusa. L’appuntamento, solitamente organizzato in estate, viene questa volta proposto durante il periodo prenatalizio, dal 7 al 17 dicembre nella Sala Randone di via Malta. Lo scopo è quello di diffondere l’arte coreutica, i vari stili e le diverse tecniche della danza, tenendo sempre conto dell’originalità e delle differenze culturali, per coinvolgere un pubblico eterogeneo e valorizzando l’aggregazione e l’educazione artistica dei giovani. L’inaugurazione è fissata per sabato alle 17,30 con la compagnia Astra Roma Ballet fondata da Diana Ferrara. La compongono dei giovani danzatori che porteranno in scena Aladino. Domenica 8 Dicembre alle 11.00 ancora Astra Roma Ballet protagonista della scena con il suo nuovo spettacolo, Voce di donna, un omaggio al mondo femminile con le coreografie di Enrico Morelli e Milena Zullo. Sabato 14 dicembre alle 17,30 sarà la volta della Compagnia Muxarte di Giuseppe Muscarello che porterà in scena “XX” Trilogia sul Sangue , parte di un progetto più ampio. La piece si apre con un ‘anteprima video realizzata in collaborazione con l’artista e video design Carlo Di Paola che racconterà attraverso le immagini le donne/danzatrici.Sarà poi il momento della Compagnia Giovanna Velardi , in scena domenica 15 Dicembre alle 17.30 con CLOWN. La ricerca innovativa della famosa danzatrice si esprime nella creazione di un clown danzante: animalità, maschera, infantilità, umanità si incrociano in un susseguirsi di modificazioni corporee che attingono all’immaginario della commedia dell’arte, con inserzioni della tradizione mimica francese.Lunedì 16 Dicembre alle 20.30 , la Compagnia Linee Distorte – GDO Prod. metterà in scena SEMPRE UNITI. I ricordi di una ragazzina che diventa donna. La vita vista attraverso i suoi occhi, in una nostalgica primavera francese, in una città che diventa ultima meta, porta del trapasso. A chiudere il festival sarà la Compagnia gdo E.sperimenti che martedì 17 Dicembre alle 20.30 si esibirà nello spettacolo PER…INCIS0. L’Italia attraverso la voce dei suoi cantautori dagli anni ‘60 ad oggi. Un viandante senza tempo accompagnerà il pubblico dandogli un punto di vista su quello che è stato, quello che è e che sarà di un Italia che attraverso la musica detta da sempre vivacemente la propria cultura e tradizione.