Siracusa. Il Consiglio Comunale approva le tariffe Tares. "Chi più inquina, più paga". I numeri della tassa
Con diciassette voti favorevoli e sette contrari, il Consiglio Comunale di Siracusa ha approvato le tariffe Tares. Si chiude così, dopo l’ok al regolamento votato venerdì, il percorso in aula del tributo. Il provvedimento non ha immediata esecutività perché durante le operazioni di voto è venuto a mancare il numero legale di 21 consiglieri (erano rimasti in 19). La seduta è stata così aggiornata alle 9,30 di domani, quando sarà necessaria la presenza di 16 consiglieri.In apertura di lavori, prima di trattare l’ordine del giorno, il presidente della commissione Ambiente, Gianluca Romeo, è intervenuto sulla mancanza del servizio di radioterapia, sollevato in questi giorni con la protesta dell’ex consigliere comunale, Ermanno Adorno. Romeo ha manifestato solidarietà ad Adorno e ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto alla presenza di parlamentari e rappresentanti delle istituzioni coinvolte. Poi, su richiesta di Cetty Vinci, l’assise ha osservato un minuto di raccoglimento per le donne vittime di femminicidio, visto che ieri si è celebrata la giornata nazionale.È toccato al dirigente del settore Tributi locali, Vincenzo Migliore, relazionare sulle tariffe della Tares. Sono state calcolate per pagare il servizio di igiene urbana, pari a 30.3 milioni di euro, che dal 2013 è interamente a carico dei contribuenti. Il calcolo è stato effettuato sulla base delle linee guida stabilite dal ministero dell’Economia e finanze. La tariffa ha una componente fissa, che serve essenzialmente a coprire gli investimenti e gli ammortamenti, e una parte variabile da destinare alla gestione del servizio in senso stretto e che fa proprio il principio comunitario del “chi più inquina più paga”. Le tariffe, poi, terranno conto delle riduzioni e delle esenzioni approvate dal Consiglio.Per quanto riguarda le famiglie, la Tares si calcola in base alla grandezza degli appartamenti e al numero dei componenti dei nucleo familiare. Il costo va da un minimo di 2,68 euro per metro quadrato, per le famiglie con un solo componente, a 3,5 per quelle con almeno 6 persone. A questi si deve sommare un costo invariabile, che va da un minimo di 81 euro a un massimo di 146. Per le pertinenze, calcolate sulla base di 2,68 euro a metro quadrato senza costo invariabile aggiuntivo, è previsto un abbattimento del 50 per cento. Sulla somma della quota fissa e di quella variabile si calcola un 5 per cento a titolo di contributo ambientale che si aggiunge all’importo. A queste componenti si somma lo 0,30 per metro quadrato, che rappresenta la quota che va pagata allo Stato. Dai banchi dell’opposizione, Salvo Sorbello, Salvatore Castagnino, Fabio Rodante, Cetty Vinci, Giuseppe Assenza, Roberto Di Mauro hanno chiesto di soprassedere oggi sul provvedimento in attesa che si faccia chiarezza con gli imminenti provvedimenti di livello nazionale. Si sono detti preoccupati per gli aumenti praticati, che “colpiranno le categorie produttive” a fronte di “un servizio scadente”.Per la maggioranza sono intervenuti Elio Di Lorenzo, Sonia D’Amico, Fortunato Minimo, Alfredo Foti. Hanno difeso l’Amministrazione in carica che si trova, hanno detto, a gestire una situazione finanziaria creata dalle precedenti. L’assessore al Bilancio e Tributi, Santi Pane, ha smentito l’affermazione secondo la quale la Tares applicata è la più alta d’Italia è ha respinto l’idea di un atteggiamento vessatorio verso i contribuenti. L’assessore all’Ambiente, Francesco Italia, ha rivendicato l’impegno per rimettere a posto i conti del Comune “per rilanciare la città con il sostegno del consiglio comunale”. Alla fine del dibattito, dopo una breve pausa per consentire ai consiglieri di prendere visione degli ultimi allegati alla proposta, il presidente Leone Sullo ha messo ai voti la proposta.