Carmen Castelluccio proclamata segretario provinciale del Partito Democratico al congresso dell’hotel Minareto. Liddo Schiavo proclamato segretario provinciale del Partito Democratico nel salone della parrocchia di San Corrado Confalonieri. Situazione paradossale quella che si è venuta a creare nel Pd. Entrambe le “anime”: i “renziani” e gli “innovatori” da una parte, gli ex “bersaniani” ed “area Dem” dall’altra, si sentono nel giusto. Entrambe le “anime” ritengono validi i voti raccolti e i criteri utilizzati per l’elezione del proprio candidato. Da domani potrebbero crearsi, dunque, situazioni particolarmente imbarazzanti e soprattutto difficili da gestire e in certi casi perfino da comprendere. A decidere chi deve compiere un passo indietro saranno gli organismi regionale e nazionale del partito. Che il percorso non sarebbe stato in discesa lo sapevano tutti fin dall’inizio, fin da quando lo scambio di pesanti accuse reciproche è diventato il filo conduttore della campagna elettorale. Carmen Castelluccio, questa mattina, aveva lanciato ai “renziani” ed ai “bersaniani” l’invito a mettere da parte le battaglie, entrando negli organismi del partito provinciale e tentando di gestire la forza politica in maniera unitaria. Proposta che, secondo indiscrezioni, non sarebbe stata presa nemmeno in considerazione dall’altra parte, nè ritenuta “genuina”. A Siracusa accade, dunque, quello che si è verificato a Trapani. Due segretari, fino a “nuove disposizioni” rappresentano da questa sera la forza politica di via Socrate. Nemmeno le decisioni che saranno assunte dagli organismi regionale e nazionale dovrebbero, comunque, riportare l’ordine nel partito, non almeno per il momento. Se fosse legittimata l’elezione di Castelluccio, la componente che ha espresso Schiavo potrebbe dichiarare di non riconoscersi più nella forza politica ed arrivare ad “auto sospensioni di massa”. Nemmeno nel caso opposto si rimarrebbe a guardare. L’ipotesi, comunque, non sembra ritenuta probabile dagli “ex bersaniani” .Tanti gli interrogativi. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo è il punto di riferimento dei “renziani”. Sembra scontato che, nella qualità di primo cittadino, quando in questi giorni dovrà interloquire con il partito, si rivolgerà al segretario Schiavo. Altrettanto scontato immaginare che Castelluccio chiederà, al contrario, di essere consultata, sempre in quanto segretaria del Partito Democratico. Rapporti difficili che, se non contenuti, potrebbero incidere sulla stabilità della maggioranza a palazzo Vermexio.
I COMMENTI – “Quello che è accaduto è vergognoso, una farsa. Il congresso legittimo è il nostro. Anche i renziani hanno partecipato al voto nei circoli salvo fare questa sceneggiata quando hanno capito che perdevano”. E’ la dichirazione rilasciata alla stampa da Bruno Marziano, considerato la guida del Pd ‘ortodosso’. A lui replica Garozzo, il leader dei ‘rottamatori’ siracusani.”Abbiamo fatto il congresso in un quartiere povero, loro, i comunisti della prima ora, invece in un hotel a 4 stelle”.
LA DATA CHIAVE – A risolvere la “grana” Siracusa dovrà adesso pensarci la commissione di garanzia, insieme a quella sul congresso, a Roma. Questa sera la riunione.