“Insoddisfacente il regolamento con cui la giunta comunale di Siracusa ipotizza di applicare la tassa di soggiorno nel capoluogo”. I toni ottimistici espressi nei giorni scorsi da alcuni operatori del settore, dopo degli incontri interlocutori con l’assessore al Turismo, Francesco Italia, lasciano il posto a dichiarazioni di tutt’altro tenore, affidate oggi ad un documento congiunto di tutte le associazioni che operano nell’ambito del turismo, inclusa la nuova “Noi albergatori”. “Le nostre aspettative rimangono disattese- si legge nella nota – perché la bozza di regolamento non è stata supportata da alcuna analisi e prospettiva reale sull’uso dell’imposta ma solo giustificata dall’esigenza di reperire risorse perché l’amministrazione è al verde, lasciando perplessi sul’uso reale di queste risorse”. Una premessa a cui Confindustria Siracusa, Confcommercio, Confapi, Cia, Confagricoltura Agriturist, Cna, Agci, Lega Cooperative, Casartigiani, Noi Associazione Albergatori Siracusa e Siracusa Turismo fanno seguire un secco “no” alla tassa di soggiorno. Presa di posizione che potrebbe sorprendere, visto che nei giorni scorsi le dichiarazioni rilasciate in proposito da alcuni dei rappresentanti di tali associazioni, si muovevano nella direzione opposta. Le ragioni del “no” sono elencate nel documento diffuso oggi pomeriggio. La prima è che “manca un piano strategico a supporto dell’introduzione della tassa e dell’uso prioritario della stessa”. In secondo luogo, “non si conoscono i dati per il calcolo dell’imposta e non si può quindi prevederne l’importo totale; manca un piano esecutivo per l’emersione del sommerso”. I dati relativi alle presenze turistiche, nel 2013, anno registrato, nel territorio, un incremento tra il 10 ed il 15 per cento. Un dato positivo che, secondo gli “addetti ai lavori” potrebbe essere attribuibile proprio all’assenza, quest’anno, della tassa di soggiorno, con ricadute positive per l’economia del territorio e per il mantenimento dei livelli occupazionali. Il documento delle associazioni di categoria contiene anche delle richieste. Secondo gli operatori del settore sarebbe necessario istituire un organismo che possa garantire la trasparenza sull’uso della tassa. Dovrebbero farne parte il sindaco, l’assessore al Turismo, i presidenti delle commissioni consiliari competenti , includendo un esponente delle opposizioni, i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli operatori per “sovrintendere all’uso delle risorse in maniera responsabile”. Sbagliato, inoltre, tassare 4 giorni di soggiorno, quando la permanenza media a Siracusa è inferiore ai tre giorni. In tal modo si scoraggerebbe, per le associazioni, il prolungamento della permanenza. Altra proposta delle associazioni: ridurre la tassa del 50 per cento in bassa stagione, dunque da gennaio ad aprile e da ottobre a dicembre compreso. Esonero, infine, per i contratti già stipulati per il 2014.