Una serie di interventi che l’amministrazione comunale di Siracusa dovrebbe avviare, per fare fronte all’inquinamento atsmosferico e delle falde acquifere e per garantire ai cittadini il diritto alla salute. Con l’approvazione dell’atto di indirizzo proposto dalla commissione Ambiente di Palazzo Vermexio, il consiglio comunale ha assunto una posizione ben precise rispetto ad un fenomeno che continua a preoccupare la cittadinanza e ad emergere, in tutta la ua gravità, anche dai riscontri epidemiologici .Il documento fa riferimento ai “diversi incidenti sia nella zona industriale che nelle zone confinanti e che hanno portato a sversamenti di sostanze inquinanti, al momento delimitati nel territorio di Melilli, e in particolare localizzati nel sito di contrada Spalla” e pone l’accento sugli “effluvi maleodoranti che preoccupano, e non poco”.La quarta commissione ha lavorato, nelle scorse settimane, a questo tema avvalendosi della collaborazione di alcuni esperti in materia, che hanno fornito materiale che può conssentire un’analisi approfondita della materia. Entrando nel dettaglio delle richieste avanzate all’amministrazione comunale, il consiglio ritiene che si debba “recepire e prendere atto di tutta la documentazione tecnica e amministrativa riguardante le opere di Messa in Sicurezza già approvate e rese esecutive relativamente al sito di C.da Spalla; partecipare, con ruolo attivo, ai tavoli tecnici, orientando e incidendo sui processi decisionali, avendo come obbiettivi prioritari la salvaguardia del territorio che amministra; stimolare un intervento da parte della Regione siciliana affinché operi una riclassificazione delle sostanze che si possono immettere nell’area implementando ove carente e riducendone gli indici di tollerabilità; sollecitare il Ministero dell’Ambiente affinché convochi le conferenze di servizi per la revisione delle AIA dell’Area industriale di Priolo-Melilli- Augusta- Siracusa, e recepire quanto prima la proposta formulata nel 2012 dall’ARPA che meglio discrimina le emissioni in atmosfera di H2S”. L’elenco degli indirizzi forniti al Comune è ancora lungo. Il documento propone di “invitare le aziende del petrolchimico ad incrementare il budget destinato alla messa in sicurezza degli impianti e, quindi, alla sicurezza ambientale; estendere la territorialità delle compensazioni ambientali al territorio del Comune di Siracusa così come avviene per i Comuni di Priolo, Mellili ed Augusta, fornendo interventi in ambito sociale, strutturali e occupazionali; promuovere la possibilità di poter installare impianti innovativi, che oltre a ottimizzare i processi industriali delle aziende hanno lo scopo di garantire maggiore sicurezza, considerato che verrebbero progettati e costruiti secondo le più moderne tecnologie, in ambito dell’ ambiente e della salute; chiedere al Governo della Regione siciliana agevolazioni fiscali; sensibilizzare le imprese del polo industriale a cofinanziare l’istituzione del centro oncologico e centro tumori, in programma da tempo nel territorio di Siracusa; sollecitare il governo e le istituzioni, sia nazionali che regionali, ad attuare quanto legiferato e intraprendere le bonifiche preventivate e mai realizzate per mancanza di fondi pubblici; istituire la Consulta per l’Ambiente cosi come previsto dallo Statuto Comunale e, infine, chiedere alla Provincia di inserire in tempo reale, i dati relativi al rilevamento atmosferico delle centraline di monitoraggio”.
(foto: zona industriale)