Sentenza della Corte Costituzionale sul decreto Salva Isab, Alosi (CGIL): “Uno scenario poco rassicurante”

“Tanto tuonò che piovve. Il decreto del governo Meloni del 5 dicembre 2022, con il quale salomonicamente si pensò di tutelare il mantenimento in esercizio dell’IAS attraverso il presunto bilanciamento degli aspetti aziendali, produttivi, ambientali e sociali è stato sonoramente bocciato dalla Corte Costituzionale”. E’ quanto scrive il segretario provinciale Cgil Siracusa, Roberto Alosi, dopo che la Consulta ha bocciato il decreto Salva Isab. Infatti, è stata accolta con favore da Legambiente la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il salva-Isab, provvedimento di salvaguardia della produzione industriale dopo il sequestro del depuratore consortile Ias di Priolo. C’è un’indagine in corso per un ipotizzato disastro ambientale. Secondo la Corte, va posto un limite temporale (massimo 36 mesi) per rimuovere le cause di inquinamento, assicurando la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente esattamente come delle attività produttive che il decreto aveva posto invece in primo piano.
“La Sentenza 105/2024, che spariglia le carte e che richiama, fra gli altri, gli articoli 9 e 41 della Costituzione che introducono fra i limiti invalicabili alla libera attività economica ‘i danni alla salute e all’ambiente’, cambia la prospettiva e accelera una crisi industriale alla ricerca di una via d’uscita. All’orizzonte il rischio di una divergenza di veduta fra Governo e Magistratura che, se non ricomposta velocemente e non con provvedimenti spot o annunci roboanti privi di effetti concreti, può paralizzare l’intero assetto industriale. Un’esperienza già vissuta con l’Ilva di Taranto e che non vorremmo per nessuna ragione vivere anche noi. Trentasei mesi di tempo, questo l’arco temporale massimo concesso dalla Corte Costituzionale, per adempiere scrupolosamente a tutte le prescrizioni imposte, pena la chiusura dell’IAS, sotto sequestro dal 13 maggio 2022, e il conseguente spegnimento degli impianti industriali. Uno scenario poco rassicurante che smentisce ancora una volta quanti ritengono e hanno ritenuto che cambi tutto affinché non cambi nulla. Per la prima volta la Suprema Corte interviene esplicitamente citando la riforma della Costituzione in chiave ambientale e per la difesa delle future generazioni. Sotto questo profilo, i giudici costituzionali sottolineano come un provvedimento (nel nostro caso il decreto del governo Meloni del 5 dicembre scorso) che deroga rispetto alla normativa ordinaria di tutela della salute e dell’ambiente in relazione ad attività produttive anche se di interesse strategico nazionale, è costituzionalmente legittima solo se temporanea cioè per il tempo necessario per completare gli indispensabili interventi di risanamento ambientale. Come a dire che a tutto c’è un limite. Rimane, dunque, illegittimo consentire sine die la prosecuzione dell’attività attraverso un semplice abbassamento del livello di tutela dei beni della salute, dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori. Un messaggio molto chiaro che segna un irreversibile cambio di passo culturale che investe in pieno il nostro assetto industriale, rispetto al quale occorre accelerare processi di bonifica, ammodernamento tecnologico, applicazione rigorosa di prescrizioni e progettazione seria e misurabile di azioni volte alla trasformazione industriale in vista di un graduale e progressivo processo di decarbonizzazione”, conclude il segretario provinciale Cgil Siracusa, Roberto Alosi.




Giornata mondiale contro la siccità, a Siracusa con l’acqua gratis si lavano le auto…

Oggi si celebra la giornata mondiale per la lotta alla Desertificazione e alla Siccità, istituita dalle Nazioni Unite. La sua finalità è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica in particolare sull’approvvigionamento di acqua e sui rischi legati alla desertificazione. Sembrano temi lontani dai nostri territori, eppure la Sicilia sta vivendo una delle peggiori siccità della sua stagione recente. E mentre si stanziano risorse pubbliche straordinarie per mettere in cantiere una serie di lavori che possano garantire una regolare erogazione idrica, a Siracusa continua l’uso non ragionato dell’acqua pubblica.
Non è raro, ad esempio, vedere auto in sosta accanto alle casette dell’acqua che distribuiscono gratuitamente acqua potabile. Ed ecco in strada improvvisati autolavaggi: chi ne approfitta per lavare i vetri, chi per ripulire tutta l’auto.
L’acqua è una risorsa importante, vitale. Quella potabile ancora di più, specie in mesi così complessi per la Sicilia. E’ ora di dire basta a sprechi dettati da comportamenti spregiudicati o strafottenti. I comportamenti dei singoli determinano le sorti collettive, un concetto che bisognerebbe tenere a mente a queste latitudini. Acqua pubblica e gratis non significa che la si possa sprecare.
Le case dell’acqua, ricordiamolo, sono utili per far risparmiare le famiglie (che possono così approvvigionarsi di acqua da bere) e per ridurre il consumo di plastica. Non possono essere utilizzate per lavare l’auto o riempire serbatoi e bonze per uso privato.




Petrolchimico, allarme della Fiom: “Futuro incerto, inaccettabile silenzio”

“Incertezza sul futuro del polo petrolchimico di Siracusa, al netto delle dichiarazioni d’intenti e degli annunci su importanti investimenti”.
Il segretario provinciale Fiom Cgil di Siracusa, Antonio Recano torna su un tema che lo scorso mese sembrava presentare elementi di ottimismo. L’esponente del sindacato mette in evidenza la mancanza di un piano industriale rispetto alle garanzie fornite nelle scorse settimane su diversi fronti.
“Il 23 maggio nel corso di una riunione-ricorda Recano- con i deputati nazionali e regionali, i sindaci della zona industriale e i sindacati provinciali, Confindustria Siracusa, dando l’impressione di aver superato le resistenze di questi anni, dichiarava: che per azzerare le emissioni del Polo industriale siracusano
saranno necessari circa 8-10 miliardi di euro di investimenti per l’adeguamento degli impianti produttivi e annunciava l’avvio di uno studio finalizzato alla definizione di una nuova visione per la Decarbonizzazione e la Competitività del Polo Industriale Siracusano. Queste dichiarazioni -prosegue il segretario della Fiom- sembrano evidenziare una visione comune del sistema delle imprese, capace di mettere in campo azioni per imprimere una svolta storica alla zona Industriale di Siracusa, ma la realtà è ben diversa.Sul nostro territorio si intersecano una moltitudine di interessi parziali, spesso in contrapposizione
tra loro, che segnano l’incapacità, del sistema delle imprese e della politica, di affermare una giusta visione, di costruire una prospettiva generale di sviluppo per il territorio, che prelude ad una ristrutturazione industriale che metterebbe in ginocchio l’economia e l’occupazione”.Recano prosegue sostenendo che “in questo scenario incerto, aggravato dal deposito della sentenza della Corte Costituzionale che dichiara
l’illegittimità del decreto salva ISAB e riapre il caso IAS, è circolata la notizia di un finanziamento da 300 milioni di euro, garantito dal Sace, per la realizzazione di interventi di efficientamento che interesserebbero parte degli impianti di Isab Goi che ricordiamo a Priolo detiene due raffinerie che occupano circa 3500 unità (tra indotto e diretti). A questo punto sorge una domanda: al netto di questi interventi per efficientare una parte degli impianti di Isab, al netto del progetto annunciato qualche mese fa da Sonatrach per l’ottimizzazione delle produzioni, quale sarà il futuro del
petrolchimico?”.
Recano ricorda anche che l’Italia non si è dotata di un piano energetico nazionale, “facendo emergere la fragilità di un sistema industriale pesantemente sbilanciato sulle fonti fossili. Inaccettabile il silenzio sul futuro del petrolchimico in un territorio che non ha consapevolezza della situazione che vive, dove risulta evidente un impoverimento morale e culturale, un disfacimento sociale che mina la coesione sociale e porta ad accettare passivamente situazioni sempre più insopportabili. Un territorio che mostra una profonda resistenza al cambiamento che si traduce nella scelta (più o meno consapevole) di mantenere le cose come stanno”. Infine la soluzione proposta: “L’unico modo per fermare questo processo -sostiene Recano- è la presa di coscienza della necessità di governare il processo di cambiamento in atto, di creare alleanze tra soggetti sociali, determinare un
blocco sociale capace di rompere il muro della paura, della rassegnazione perché non c’è più tempo, ognuno di noi deve mettere in campo la propria volontà di essere protagonista nella determinazione del proprio futuro”.




“Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile”, convegno Ance e Confindustria

Ance Siracusa e Confindustria Siracusa promuovono il convegno “Siracusa: Il Regno del Possibile. Rigenerazione Urbana e Sviluppo Sostenibile” che si svolgerà il 25 giugno alle ore 15.30 presso la sala “Ugo Gianformaggio” di Confindustria Siracusa.
Una giornata di confronto dedicata alla città di Siracusa con il coinvolgimento dell’Università di Catania, IACP Siracusa, Comune di Siracusa, Ordine Ingegneri e Architetti della Provincia di Siracusa, Fondazione Sviluppo Sostenibile, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale e con RFI.
Il convegno “Siracusa: Il Regno del Possibile. Rigenerazione Urbana e Sviluppo Sostenibile” si propone come momento di riflessione sullo sviluppo possibile di Siracusa e di promozione verso soluzioni climatiche naturali (NBS – Nature Based Solutions) negli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana.




Si è concluso il “3° Raduno di pesca con tecniche verticali”, la manifestazione sportiva della Lega Navale

Si è conclusa, nella giornata di ieri, la manifestazione di pesca sportiva organizzata dalla Lega Navale Italiana – Sezione di Siracusa. L’iniziativa, promossa dalla Sezione Siracusa, ha avuto l’obiettivo di avvicinare i cittadini siracusani alle realtà marittime, sensibilizzare pescatori sportivi al rispetto del mare e coltivare passioni nel rispetto dei principi di sportività.
Il “3° Raduno di pesca con tecniche verticali” è una manifestazione sportiva dedicata alla pesca in mare con tecniche verticali, organizzata dai consiglieri allo sport Pesca di sezione Salvatore Mincella, Tony Ingarao, Antonio Capuano ed Attilio Lisfera.
La manifestazione, non esclusivamente riservata ai soci LNI, ha visto un’adesione da parte dei cittadini siracusani. “La giornata ha registrato un buon numero di catture, ma anche – nel rispetto dell’ecosistema marino – frequenti rilasci di prede di piccola taglia. È stata un’altra occasione per accrescere il rapporto tra i cittadini siracusani e l’ambiente marino, avvicinare “giovani leve” alla realtà marittima, nonché al rispetto del mare”, ha dichiarato il consigliere di Sezione Delegato Pesca, Salvatore Mincella, a seguito della premiazione dei migliori equipaggi classificati. “Visto il successo dello scorso raduno, la sezione di Siracusa ha scelto di ripetere l’evento sportivo con il 3° episodio, e non escludiamo di dar seguito alla manifestazione con i successivi”, hanno aggiunto Ingarao e Capuano.




I ragazzi della “Paolo Orsi” a scuola di volontariato grazie a un progetto Telethon

Si è conclusa l’esperienza di volontariato Telethon dei ragazzi dell’Istituto comprensivo Paolo Orsi di Siracusa. Telethon ringrazia il dirigente scolastico Lucia Pistritto, per l’ospitalità e l’accoglienza dimostrati allo staff di Telethon nel corso delle varie manifestazioni e delle campagne di sensibilizzazione, avviate nel corso dell’anno scolastico. “Un grazie va ai docenti delle discipline tecnico-scientifiche, che hanno guidato i ragazzi durante le varie esperienze di volontariato e di inclusione, e ai genitori e agli alunni, che si sono impegnati con entusiasmo, dedizione e responsabilità. 1126 grazie sono stati rivolti alla scuola da Telethon Siracusa per la raccolta di fondi attuata. Il progetto mirava alla formazione dell’uomo e del cittadino, capace di prendersi cura di sé e degli altri attraverso l’educazione al volontariato, mirando anche all’educazione, che aiuta l’individuo a rivolgere lo sguardo attento all’altro attraverso un ascolto recettivo, prima di agire, ed aprendosi al dialogo”, si legge nella nota di Maria Luisa Vanacore.
Un’esperienza emozionante per i ragazzini del “P. Orsi”, protesi all’ascolto, attenti ad osservare ogni minima espressione del viso dei loro interlocutori. L’obiettivo è stato così raggiunto con il progetto, dal titolo “Volontari per un giorno”, del quale era referente la professoressa Paola Li Marzi insieme allo staff “Progetti Educativi Telethon”, realizzato dalla volontaria Telethon, dottoressa Laura Latina, e guidato dal coordinatore provinciale della Sicilia orientale, dottor Giovanni Girmena, in accordo con l’I.C. “P. Orsi” di Siracusa. Sono stati coinvolti nel progetto docenti e un gruppo di alunni della scuola, a cui i volontari hanno mostrato le attività che svolge Telethon e come si attua la ricerca in campo medico per sostenere le malattie genetiche rare nei bambini. Il progetto è stato incentrato sulla formazione dei ragazzi alla consapevolezza di una personalità capace di attenzionare l’altro e di accudire il prossimo. I ragazzi sono stati condotti, attraverso lezioni e attività pratiche personali, a riflettere sull’importanza di essere capaci di aiutare gli altri e di saper agire come volontari attivi. Lo scopo era di trasmettere e far acquisire il senso della gratuità, intesa come capacità di donare senza aspettarsi una ricompensa, che si radica nella solidarietà umana e tutto questo è stato realizzato anche attraverso la costituzione di banchetti per la raccolta fondi a favore di Telethon.
Giovanni Girmena e Laura Latina, volontari con il cuore Telethon, sono stati pronti a donare il proprio tempo al volontariato e ad incrementare la ricerca per vedere anche i bambini rari crescere. Il successo dell’evento sono stati i mille cuori dei ragazzi, che sono stati protagonisti di queste giornate. Un attestato è stato rilasciato ai ragazzi da parte di Telethon per la loro partecipazione attiva al progetto.




Persone down, seduta aperta del consiglio comunale: nuovi progetti e servizi

“Ho fatto convocare un consiglio comunale aperto per dar voce a chi si occupa della sindrome di Down. Non era mai successo, a detta delle associazioni, un coinvolgimento così apprezzato per accendere, dentro l’assise comunale, i riflettori su un tema molto serio. La politica è, prima di tutto, ascolto per poi cercare soluzioni.
Sono molto soddisfatto del dibattito di ieri. È stato un consiglio comunale produttivo grazie al contributo fornito da chi tutti i giorni vive e cerca di risolvere i problemi delle persone Down: Antonio Gallitto referente scolastico di AIPD Siracusa, che ha portato i saluti della presidente Simona Corsico impegnata con i ragazzi nel progetto regionale “Autonomia in Armonia”; Ida Vasta, funziona area inclusione e Bes (bisogni educativi speciali), insegnante di sostegno dell’istituto comprensivo Santa Lucia; Maria Assenza dell’associazione 20 novembre 1989”. Sono le parole del consigliere comunale Luigi Cavarra, che sottolinea l’importanza di accendere i riflettori sulle necessità, le lacune, i progetti su cui lavorare, il consiglio comunale potrebbe essere chiamato ad approvare alcune proposte.
Nella seduta aperta del consiglio comunale dedicata alle persone con sindrome di down, si è discusso di servizi, progetti per garantire loro un adeguato coinvolgimento sociale, formativo e lavorativo per assicurare alle famiglie tutto il supporto necessario.
Le priorità evidenziate dalle associazioni, sono le seguenti: organizzazione a breve di un evento (ad esempio un “Sabato sera diversamente… Insieme”) volto a sensibilizzare la cittadinanza al tema della accessibilità delle aree parcheggio riservate alle persone con disabilità; istituzione della consulta della disabilità; nomina del garante comunale della disabilità; presa in carico della persona con sindrome di Down dalla nascita e creazione di una unità operativa complessa dedicata presso l’Asp, come avviene in altre città (vedi Catania); un centro diurno comunale aperto anche nei periodi estivi; uno sportello comunale della disabilità (per pratiche legali, burocratiche e fiscali); messa in rete delle informazioni necessarie nel portale Siracusa Accessibile per potenziare la comunicazione e la condivisione tra ente Locale, Asp e scuole sui bisogni specifici della disabilità; sblocco del servizio Hcp – home premium care – attualmente fermo per problemi nella piattaforma che fa dialogare il Comune con Inps; piena applicazione del “durante noi e dopo di noi” (ex legge 328 del 2000 oggi legge 112/2016) con la costituzione di servizi e strutture che migliorino la qualità di vita delle persone con disabilità; istituzione, a partire dal settembre 2024, insieme all’Asacom per le scuole, del servizio Osa – operatore socio assistenziale – per tutti gli alunni con disabilità che non hanno raggiunto il pieno controllo sfinterico; riforma dell’articolo 10 del regolamento Asacom del Comune di Siracusa affinché le ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione siano svolte anche per le visite didattiche al di fuori dell’istituto scolastico, senza paletti di budget comunale ma usando il buonsenso e l’accomodamento ragionevole come recita convenzione ONU all’ art 2 comma 4.
“Ringrazio le associazioni, a nome di tutto il consiglio comunale, per averci arricchiti con i loro interventi. Un censimento delle persone con disabilità, che ad oggi non esiste, la consulta della disabilità e la creazione di un centro diurno sono le priorità sulle quali mi metterò subito al lavoro affinché si possano realizzare anche a Siracusa”, conclude Luigi Cavarra.




Tir finisce fuori strada sulla Siracusa-Gela, tratto temporaneamente chiuso

Incidente autonomo sulla Siracusa-Gela, nei pressi dello svincolo di Ispica. Un tir, secondo quanto ricostruito, avrebbe sbattuto sulla cuspide dello svincolo per poi trascinare via alcuni metri di guardrail e finire in parte fuori strada. È avvenuto questa mattina, poco dopo le 6.
Sul posto la Polizia Stradale e il servizio di vigilanza del Cas. Per consentire la rimozione del mezzo pesante, poco dopo le 14 è arrivata una particolare gru. Per consentire le operazioni, è stata momentaneamente chiuso il tratto autostradale, sino a completamento.




Progetto Bandiera Lilla, promuovere il turismo senza barriere: la proposta in consiglio comunale

L’adesione del Comune di Siracusa al Progetto Bandiera Lilla, per favorire il turismo delle persone con disabilità. La proposta è al vaglio del consiglio comunale, su proposta del consigliere Ivan Scimonelli di “Insieme”. Il Progetto Bandiera Lilla, in piedi dal 2012, nato da un’intuizione della Regione Liguria, include i comuni più lungimiranti, che vengono “premiati” per le iniziative di promozione di questo segmento turistico avviate. Da una parte sostegno e promozione sociale, dall’altra marketing turistico. I due aspetti vengono coniugati attraverso precise strategie. Funzione sociale e rilancio economico. In Italia sono 58 i comuni che hanno aderito all’iniziativa, 16 in Sicilia. Scimonelli, nella mozione presentata, mette in evidenza diversi aspetti. “La Bandiera Lilla è una scelta di marketing- evidenzia il consigliere comunale- rivolta ad un mercato che, per la sola disabilità motoria riguarda 30 milioni di persone tra Europa e Stati Uniti”. Con l’adesione il Comune metterebbe in moto un meccanismo anche di comunicazione, in sinergia con le strutture ricettive che presentano i requisiti per poter ospitare persone con disabilità. Si interverrebbe anche in termini di informazioni su beni artistici e culturali accessibili, spiagge, aree verdi e, più in generali, luoghi di cui i turisti possano godere senza barriere.




“Percorso di tutela”, nuovo regolamento per accesso alternativo alle visite specialistiche

Un aggiornamento della procedura aziendale per il percorso di tutela di accesso alternativo alle prestazioni specialistiche degli utenti è stato deliberato dal commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone.
“Consapevoli dei bisogni dei cittadini – dice il commissario straordinario Alessandro Caltagirone – abbiamo adottato misure sempre più efficaci per la riduzione dei tempi di attesa per le branche che risultavano più critiche anche attraverso il potenziamento del parco tecnologico e del personale specialistico, con una drastica riduzione dei tempi di attesa oggi misurabile per diverse prestazioni, garantendo una migliore gestione delle liste di attesa anche con il potenziamento del processo di informatizzazione dei punti di prenotazione su tutto il territorio aziendale. Tuttavia, nel caso in cui dovessero pervenire richieste di attivazione del percorso di tutela, così come previsto dalla legge, da parte di cittadini ai quali, in occasione di prenotazione tramite CUP non è stato garantito il rispetto del tempo massimo di erogazione della prestazione secondo la classe di priorità rappresentata dal medico prescrittore, è loro diritto avere a disposizione una procedura chiara ed efficace per il raggiungimento dell’obiettivo o per il rimborso delle spese per la prestazione, sia attraverso strumenti telematici con accesso tramite Spid dal sito internet aziendale, che attraverso la metodologia tradizionale tramite gli sportelli URP con la disponibilità di un nuovo team aziendale che ho costituito preposto al rispetto del percorso di tutela del cittadino”.
Il “percorso di tutela”, di accesso alternativo alle prestazioni specialistiche, è rivolto a tutti i cittadini, che ne fanno richiesta, in possesso di prenotazioni con valida prescrizione di visite e/o esami specialistici, per i quali l’erogazione in regime istituzionale non consente di usufruire entro i tempi di garanzia indicati dalla classe di priorità presente sulla richiesta del medico curante.
Accedono al “percorso di tutela” tutti i cittadini provvisti di richiesta del SSN di “prima visita specialistica” o “prima prestazione diagnostica” per i quali l’azienda non riesce a garantire, presso uno degli erogatori pubblici o privati accreditati, il tempo massimo di garanzia previsto dalla classe di priorità indicata dal medico prescrittore.
Al “percorso di tutela” accedono anche i cittadini per i quali l’azienda ha sospeso l’erogazione della prestazione prenotata per gravi ed eccezionali motivi quali indisponibilità del personale, guasto di strumenti diagnostico-terapeutici nonché nei casi previsti dalle linee guida assessoriali.
Il paziente munito della richiesta di prestazione e foglio di prenotazione, ottenuto già dal primo contatto con gli sportelli CUP, che vorrà attivare il percorso di tutela, potrà decidere se procedere autonomamente attraverso il sito www.asp.sr.it previo accesso tramite SPID oppure potrà rivolgersi fisicamente al più vicino ufficio relazione con il pubblico (URP). Qualora il paziente agisca seguendo la prima alternativa, dopo l’autenticazione, potrà compilare l’apposito modulo digitale e attendere di essere contattato. Nella seconda ipotesi, invece, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico prenderà in carico la richiesta dell’utente e lo assisterà nell’invio della domanda attraverso il modulo cartaceo in allegato al presente regolamento.
Il team di gestione del percorso di tutela dovrà analizzare il caso clinico e procedere all’eventuale ricerca di ulteriori spazi operativi disponibili, tramite l’utilizzo di potenziali posti fruibili riservati a queste criticità sia in strutture pubbliche che presso un erogatore privato accreditato, oppure ancora tramite attività aggiuntive previste da progetti finalizzati all’abbattimento delle liste d’attesa con medici specialisti ambulatoriali interni.
Il cittadino potrà accedere, infine, all’attività espletate in libera professione presso uno specialista, di suo gradimento, solo dopo aver richiesto il “percorso di tutela”, non aver ottenuto la prestazione richiesta nei tempi utili ai sensi del decreto legislativo n.124/1998 art.3, comma 13 e come previsto anche dall’art. 89, comma 1, lett. d del CCNL Dirigenza sanitaria 2019-2021 e s.m.i. ed a seguito di espressa autorizzazione preventiva del Responsabile UOS Governo liste di attesa o mancata risposta nei tempi garanzia. Il tempo di garanzia della prestazione viene a rinnovarsi dal momento dell’istanza.
Il cittadino, solo nel caso in cui non sia stato soddisfatto nella richiesta di percorso di tutela per mancanza o esaurimento dei posti a disposizione del team aziendale o per altri gravi motivi, previa autorizzazione del responsabile della UOS Governo liste di attesa, potrà prenotare autonomamente la prestazione sanitaria in intramoenia, effettuando regolarmente il pagamento. Al fine di ottenere il rimborso della spesa per le prestazioni effettuate in intramoenia dovrà inviare all’indirizzo mail percorsoditutela@asp.sr.it la documentazione così come indicato nella sezione dedicata del sito internet aziendale.