Melilli “Città dei Presepi”, il Natale “da vivere” della Terrazza degli iblei: al via i preparativi

Cresce l’attesa per il Natale da vivere” della Terrazza degli Iblei: dall’8 dicembre al 6 gennaio un’atmosfera unica avvolgerà tutto il territorio melillese.
Da anni il comprensorio ibleo si propone come punto di riferimento per molti visitatori a seguito del ricco calendario di eventi proposto durante le festività natalizie, con l’apice raggiunto con la suggestiva proposta dei Presepi Viventi in tutte le località del territorio; attività, questa, che ha contribuito a ribattezzare Melilli come “Città dei Presepi” alla luce delle oltre 30mila presenze che hanno “affollato” le rappresentazioni del Convento dei Cappuccini a Melilli Centro, dell’incantevole “Sughereta” a Villasmundo e del “Natale in Famiglia” della frazione di Città Giardino.
Presepi di grande fattura anche quelli Monumentali, come quello “popolare” allestito all’interno dell’ex Chiesa del Collegio di Maria, adiacente la Chiesa Madre “San Nicolò Vescovo”, in cui si evince l’arte di Vincenzo Velardita, ambientato nella cultura siciliana dell’800 in cui le rappresentazioni dei personaggi e i diversi scenari raffiguranti il paesaggio ripropongono con passione e certosina cura edifici e luoghi caratteristici del contesto urbano e rurale, offrendo all’attento visitatore la possibilità di apprezzare alcune scene peculiari appartenenti al patrimonio culturale e di fede Melillese.
Una menzione particolare la meritano anche lo scenario artistico in ceramica calatina ambientato in un contesto rurale tipico del paesaggio dei Monti Iblei, visitabile a “San Sebastiano”, e “U Presepi i Sant’Antonio” caratteristico della omonima Chiesa dedicata al “primo degli abati”.
La Terrazza degli Iblei si trasformerà quindi in un “Villaggio di Natale” in piena regola con il trenino e la Casa di Babbo Natale, la pista di ghiaccio immersa nella suggestiva Piazza “San Sebastiano”, gli spettacoli itineranti con gli zampognari, spettacoli e concerti natalizi, tanto intrattenimento per i bambini con la “giostra di Natale” e grandi ospiti.
Tra questi confermata la presenza della cantante Silvia Mezzanotte, gìà vincitrice di un Festival di Sanremo con i Matia Bazar, del Sicily Unconventional Folk de “I Beddi”, autoproclamatisi “Musicanti di Sicilia in terre lontane” edel giornalista e conduttore televisivo Salvo La Rosa.




Giornata mondiale dei poveri, pasti caldi per i senza fissi dimora: le iniziative a Siracusa

Domani, domenica 17 novembre, si celebra l’ottava edizione della Giornata mondiale dei Poveri. La Giornata Mondiale dei Poveri è una delle iniziative nate dal Giubileo della Misericordia, affinché la Chiesa, attraverso le azioni tangibili delle comunità cristiane, diventi sempre più segno della carità di Cristo verso gli ultimi e i bisognosi. Questa Giornata si propone di incoraggiare innanzitutto i fedeli a opporsi alla cultura dello scarto e dello spreco, abbracciando invece la cultura dell’incontro.
Papa Francesco ha scelto un motto significativo in quest’anno dedicato alla preghiera, ormai all’inizio del Giubileo Ordinario del 2025: «La preghiera del povero sale fino a Dio» Papa Francesco, che ha voluto questa iniziativa, ha fin da subito chiarito il fine: «Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto”, ha detto Papa Francesco.
Nella parrocchia San Tommaso Apostolo al Pantheon di Siracusa oggi alle ore 18.00 preghiera del Santo Rosario, e alle ore 18.30 celebrazione eucaristica. Al termine, raccolta alimentare a favore della mensa parrocchiale. Ieri la catechesi sul messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale dei poveri.
Domenica 17, alle ore 9.30 la celebrazione eucaristica e la raccolta alimentare a favore della mensa. Alle ore 12.00 pranzo di festa alla mensa parrocchiale. Alle ore 18.30 celebrazione eucaristica.
“Ringrazio tutti i volontari che permettono l’apertura della mensa tutti i giorni – ha spiegato don Massimo Di Natale –. La provvidenza ci permette di accogliere quanti si presentano per un pasto caldo. E al momento parliamo di circa 50/60 persone. Dall’adorazione attingiamo la forza per il servizio di carità presentando nella preghiera gli assistiti, i volontari ed i benefattori. Durante la settimana sarà possibile far giungere a favore della mensa del Pantheon bottiglie d’acqua da mezzo litro, pasta corta, carta da forno e carta alluminio, bicchieri di plastica e prodotti per la pulizia delle stoviglie e degli ambienti”.




Rappresentanza di genere in giunta, il Pd: “Delusione per il voto, ma non arretreremo sull’argomento”

“Le democratiche di Siracusa e il gruppo consiliare del PD esprimono delusione per il voto di ieri mattina ma non arretreranno sull’argomento e utilizzeranno tutti i mezzi e gli strumenti necessari affinché anche a Siracusa e anche in Sicilia sia del tutto normale che in una giunta ci sia più di una donna”. A scriverlo è il gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa. Nella giornata di ieri, infatti, con 13 astensioni e 5 voti favorevoli è stato respinto un ordine del giorno del gruppo del Pd sulla rappresentanza di genere nelle giunte comunali, questione all’attenzione dell’Assemblea regionale siciliana. Il Pd, il giorno dopo, non nasconde la delusione. “Il consiglio comunale sulla democrazia paritaria si astiene e non fa passare l’ordine del giorno. – si legge – Il gruppo chiedeva, come in tante città siciliane, al consiglio di adoperarsi politicamente affinché i comuni siciliani si adeguino al resto di Italia. Nulla. Il gruppo chiedeva una presa di posizione e un segnale nei confronti delle donne, più o meno giovani, che alla politica guardano con interesse o che proprio dalla classe politica sono state allontanate. Nulla. – continua il gruppo consiliare del Pd – Nella stessa città in cui in giunta comunale è solo una la donna: il consiglio decide che la democrazia paritaria è discriminatoria ed è offensiva. La composizione di questa giunta ci dice però che non sono le donne siracusane ad essere incapaci o inadeguate ma questa classe politica a perpetuare schemi machisti imbarazzanti. Ieri il consiglio ha dimostrato di non conoscere neanche il proprio statuto comunale che, già da anni, prevede l’equilibrio della rappresentanza dei generi nella composizione della Giunta”.




Alessio Boscarino è il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Siracusa

Alessio Boscarino è il nuovo presidente dell’AIA (Associazioni Italiana Arbitri) per la sezione di Siracusa, dedicata a Concetto Lo Bello.
“Anzitutto, mi pare doveroso ringraziare Stefano Di Mauro, presidente uscente, unitamente a tutti i colleghi che hanno collaborato durante il suo decennio, per il lavoro svolto con grande dedizione e professionalità, sia sotto l’aspetto tecnico che amministrativo”, ha dichiarato il nuovo presidente AIA, Alessio Boscarino.
Un programma vasto, quello che ha portato alla sua elezione, che si basa fortemente sia sulla condivisione sia sulla continua crescita tecnica di ogni singolo associato in stretta intesa tra AIA e FIGC.
Boscarino ha rappresentato già la sezione di Siracusa da arbitro fino ai campi nazionali di serie D, da dirigente regionale e nazionale dopo aver collaborato con il consiglio direttivo e da mentor per il progetto FIFA “Talent e Mentor”.
“Da Presidente – dice Alessio Boscarino – mi impegno affinché i nostri O.A. (Osservatori Arbitri) provinciali visionino più gare possibili, coadiuvati anche da i nostri O.A. che operano a livello regionale e nazionale, il tutto per aiutare così i ragazzi nella loro formazione e crescita”.
“Per quanto riguarda l’attività associativa, oltre ad assicurare collegialità alle riunioni, appare altresì doveroso implementare l’attività ludica e ricreativa formando dei gruppi di lavoro per ricevere l’opinione di ogni singolo associato al fine di coinvolgere, non solo i più giovani, per l’organizzazione e svolgimento di attività di intrattenimento, nei luoghi della sezione o anche fuori dalla stessa. Si pensa di riorganizzare la squadra di calcio sezionale non certamente con il solo scopo di partecipare ai tornei di calcio con le altre consorelle sezioni arbitri, ma soprattutto per formare un gruppo coeso che si alleni, atleticamente, anche giocando a calcio con la possibilità in quella sede di scambiarsi esperienze che non possono che arricchire il proprio bagaglio tecnico”, conclude Alessio Boscarino.




Ciclabili al centro della strada con raccolta acque piovane sotto, l’idea che non è diventata realtà

Oggi le piste ciclabili sono una realtà su diversi km di strade, a Siracusa. Realizzate sul lato esterno della carreggiata, creano una rete che attraversa il capoluogo da nord a sud. Questo è l’esito di una lunga genesi iniziata negli anni della sindacatura Garozzo.
Nella prima versione, una sorta di bozza di cui si discusse in quella giunta il cui vicesindaco era l’attuale primo cittadino Francesco Italia, venne ipotizzato un sistema di viabilità ciclabile da Scala Greca al corso Gelone, attraversando Teracati. Può o meno come è stato poi in effetti disegnato nel progetto definitivo e finale.
Solo che in quella fase iniziale, una sorta di metaprogetto potremmo definirlo, le corsie per le bici erano state immaginate al posto dello spartitraffico, quindi al centro della sede stradale. Una scelta che avrebbe “risparmiato” i posti auto laterali ma che avrebbe comunque condotto al restringimento delle corsie di marcia con, tra l’altro, la necessità di spostare gli impianti di illuminazione, da ricreare sui margini stradali.
Quell’idea però aveva preso in considerazione pure un altro aspetto: infatti, sotto alle corsie ciclabili era stato immaginato un collettore per le acque piovane, in modo da intervenire anche sulla storica carenza della rete cittadina, messa a nudo dagli ultimi eventi meteo avversi e di portata eccezionale. Peraltro, a facilitare l’operazione sarebbe stata l’esistenza di un grande scatolato sotto corso Gelone, dall’incrocio con viale Paolo Orsi sino quasi a via Catania, nei pressi della vecchia cintura ferroviaria. “Avremmo così risolto problematiche oggi evidenti a tutti”, racconta Giancarlo Garozzo raggiunto da SiracusaOggi.it.
Cosa abbia portato ad una modifica così radicale di quella idea iniziale è facile da immaginare: i costi. Quel tipo di opera avrebbe superato di svariate centinaia di migliaia di euro l’importo del finanziamento, costringendo il Comune a cercare risorse tra le piaghe di un bilancio non esattamente florido. “Un intervento oneroso ma che avrebbe risolto una volta e per tutte un problema che si trascina da diversi decenni e che adesso inizia ad allarmare”, dice ancora Garozzo.
Difficile oggi dire con certezza se quel sistema centrale di ciclabili, abbinate al collettamento delle acque piovane, avrebbe davvero migliorato la situazione attuale. L’idea suona certamente affascinante. Anche se la sfida tecnico-realizzativa non sarebbe stata di poco conto. A partire dall’allargamento dello spartitraffico per far spazio alle corsie ciclabili centrali (da 1 a 2 metri circa); lo spostamento dei sottoservizi è poi un intricato puzzle, sotto le strade del capoluogo; infine, lo scatolato sotto corso Gelone è struttura ultradecennale, di cui si ha memoria ma di cui si sconoscono le esatte condizioni attuali come anche il posizionamento preciso sotto l’attuale stradone e quale portata potrebbe, in caso, garantire.
Quella struttura sotterranea potrebbe comunque tornare utile per dare una mano ad un sistema di regimentazione delle acque piovane. Potrebbe, ad esempio, fungere da spina dorsale di un sistema di collettamento rafforzato delle acque meteoriche di tutta l’area, da via Basento e via Di Natale sino a via Brenta.
Ciclabili o non ciclabili, approfondire condizioni e posizionamento esatto di questo scatolato – almeno di 1,50×2 metri – potrebbe rivelarsi ancora oggi operazione utile.




Perdita idrica in viale Zecchino, nella notte tra martedì e mercoledì la riparazione

In merito alle numerose segnalazioni che giungono alla SIAM inerente ad una perdita idrica che si sta manifestando da diversi giorni in prossimità della rotonda tra Viale Zecchino e Via Tisia, per informare che la stessa non è stata ancora eseguita sia perché le particolari condizioni meteo di questi giorni non consentivano di operare in totale sicurezza, sia perché la perdita insiste in un significativo punto nodale di interconnessione della rete idrica motivo per il quale occorrerà necessariamente chiudere temporaneamente il serbatoio di Bufalaro Basso per il tempo necessario all’esecuzione della riparazione oltreché per ragioni di sicurezza sul lavoro.
Considerato che nel post-intervento potrebbero verificarsi degli inconvenienti nell’erogazione idrica legati alla presenza di bolle d’aria all’interno delle condotte, la SIAM al fine di limitarne il disagio, provvederà ad eseguire l’intervento in data martedì 19 novembre a partire dalle ore 22:00, così da monitorare e ripristinare eventualmente nella giornata a seguire la regolarità funzionale della rete.
Le zone interessate saranno: Pizzuta, viale Scala Greca, viale Santa Panagia, viale Zecchino, Grottasanta, viale Tunisi, Mazzarrona e tutte le vie limitrofe a quelle appena elencate.




Regolamento sulle strutture del commiato, il consiglio comunale approva il provvedimento

II consiglio comunale ha approvato questa mattina il regolamento sulle strutture del commiato, provvedimento incardinato ieri nel corso della seduta poi interrotta per mancanza del numero legale. La proposta del settore Servizi cimiteriali è passata con 17 sì e 9 astensioni, mentre è stata bocciata l’immediata esecutività con 10 astensioni, 9 voti favorevoli e 9 contrari.
La proposta era stata illustrata ieri in aula dall’assessore Teresella Celesti, che ne aveva sottolineato il valore civile e aveva indicato la specifica normativa regionale e i provvedimenti dell’Azienda sanitaria provinciale. Ciò che mancava, per avere delle strutture del commiato perfettamente disciplinate, era il regolamento comunale. Il documento approvato prevede che la gestione deve essere appannaggio solo degli operatori del settore funerario previa autorizzazione del Comune e in coerenza con quanto previsto dal regolamento di polizia mortuaria, la cui ultima modifica risale al 2022.
La funzione delle strutture del commiato è di sostituire, qualora fosse richiesto, le abitazioni private per lo svolgimento di tutte quelle attività che seguono il decesso, compresa la fase di osservazione per rilevare eventuali segnali di vita del corpo che è fissata in 24 ore. Vi si possono svolgere esequie civili e anche quelle religiose nel caso di defunti appartenenti a confessioni che non dispongono di spazi idonei. Il trasferimento dalla casa privata o da una struttura sanitaria deve essere sempre segnalata all’ufficiale di stato civile e al medico.
Le strutture del commiato devono rispondere alle previsioni urbanistiche valide per gli edifici commerciali, devono essere ubicate a piano terra e, qualora si trovino in un condominio, devono avere il nulla osta dei residenti. Inoltre devono trovarsi ad almeno 50 metri da ospedali e cliniche, almeno 100 dai cimiteri e almeno 300 dalle scuole. Il regolamento prevede che devono esserci ingressi e percorsi separati per le salme e per le persone; disporre di spazi dedicati per la preparazione delle salme, per la camera ardente e una sala per onoranze funebri; di spogliatoi per il personale e di servizi igienici per il pubblico. Ancora, devono essere dotate di impianti di regolazione della temperatura interna, dei livelli di umidità, di ricambio d’aria e di illuminazione di emergenza.
Infine è previsto che l’iter autorizzativo sia in capo al settore Attività produttive, e dunque al Suap, e che la vigilanza sia di competenza del Comune, attraverso la Polizia municipale, e dell’Asp.
Il regolamento è stato emendato con una modifica tecnica illustrata in aula da Cosimo Burti che era presidente della commissione competente al tempo della stesura. Bocciati invece gli emendamenti di Luigi Cavarra e Damiano De Simone mentre Ferdinando Messina aveva proposto, prima del voto, di bocciare l’immediata esecutività.
Il tema delle aree di emergenza in caso di calamità è stato affrontato sulla base di un atto di indirizzo presentato dalla quarta commissione presieduta da Angelo Greco, che lo ha illustrato in aula. Il documento, approvato all’unanimità, evidenzia “alcune criticità relativamente alla conoscenza, da parte dei cittadini, delle aree, alla loro accessibilità e al funzionamento”. Cinque le richieste all’Amministrazione: dare maggiore pubblicità alla loro dislocazione anche attraverso apposita segnaletica, una mappa digitale e utilizzando i canali social; renderle accessibili se vi sono ostacoli; effettuare una ricognizione per verificare se tutto il territorio comunale sia coperto; realizzare impianti idrici e di illuminazione; istituire una “Giornata della protezione civile in collaborazione con le associazioni di volontariato. Nel dibattito hanno preso la parola Paolo Cavallaro, Sergio Imbrò, Sergio Bonafede, De Simone e Francesco Vaccaro. In conclusione, il vice sindaco Edy Bandiera ha avuto parole di apprezzamento per il documento e ha auspicato una collaborazione tra Amministrazione e consiglio comunale. Il dirigente del settore Santi Domina, e il responsabile del servizio, Michele dell’Aira, sono interventi per parlare dell’importanza della prevenzione e del Piano comunale di protezione civile.
Con una mozione firmata da Paolo Romano e Paolo Cavallaro l’Aula si è occupata inoltre delle condizioni in cui si trova il parco “Stefano Dell’Aquila” di via Padova. I due consiglieri, dopo averne denunciato lo stato di abbandono, hanno chiesto all’Amministrazione di effettuare una manutenzione installando giochi per bambini e realizzando un impianto di irrigazione e ogni altro intervento “per migliorare la fruizione e la valorizzazione dell’area”. La mozione, sulla quale è intervenuto favorevolmente De Simone, è stata approvata all’unanimità.
Con 13 astensioni e 5 voti favorevoli è stato respinto invece un ordine del giorno del gruppo del Pd (Massimo Milazzo, Angelo Greco e Sara Zappulla) sulla rappresentanza di genere nelle giunte comunali, questione all’attenzione dell’Assemblea regionale siciliana. La richiesta mossa al sindaco era di intervenire sul presidente della Regione affinché anche in Sicilia, come nel resto d’Italia, nei comuni con più di 3.000 abitanti sia prevista una quota non inferiore al 40 per cento di presenza di uno dei due sessi e non il 20 per cento come previsto nella proposta in discussione all’Ars. Il voto di oggi, ha detto Zappulla illustrando l’ordine del giorno, servirà anche a capire cosa pensano le forze politiche su questo tema. Hanno preso la parola Cavallaro, Bonafede, Giovanna Porto, Milazzo e Andrea Firenze.
Infine, l’ordine del giorno sui debiti fuori bilancio presentato da Franco Zappalà e Alessandra Barbone, su richiesta degli stessi proponenti, sarà trattato alla prima seduta utile per l’assenza degli assessori e dei dirigenti competenti.




Lavori al cimitero, ristrutturazione di uno dei colombari terzo cancello

Sono iniziati stamattina i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di uno dei colombari del cimitero di Siracusa, a cui si accede dal terzo cancello. Si tratta di una delle strutture identificate come “ex nuovi loculi”.
​I lavori sono stati affidati con procedure negoziata alla ditta General Costruzioni di Lentini. Il costo complessivo previsto è di 140 mila euro. Di questi, 105 mila e 550 sono per le opere effettive e per la sicurezza; la parte rimanente è per spese e oneri fissi. La durata dell’intervento è stata stabilita in sessanta giorni.
​La manutenzione era stata annunciata immediatamente prima della commemorazione dei defunti dal sindaco Francesco Italia e dall’assessore ai Servizi cimiteriali Salvatore Cavarra. Nelle scorse settimane il colombario era già stato messo in sicurezza ed erano state rimosse tutte le parti in cemento che rischiavano di staccarsi dallo stabile creando condizioni di pericolo per le persone.
​«Ci sarà qualche inevitabile disagio ma sono certo che i cittadini comprenderanno i nostri sforzi e accetteranno le nostre scuse», afferma l’assessore Cavarra.




Fuoriuscita di idrocarburi in mare ed incendio: l’esercitazione nella baia di Santa Panagia

Esercitazione di antinquinamento, antincendio e di security nella baia di Santa Panagia, a Siracusa. A coordinare la simulazione è stata la Capitaneria di porto di Siracusa. Testare il livello di efficienza dei dispositivi antinquinamento e antincendio del complesso portuale di Siracusa, addestrando il personale coinvolto ad affrontare eventuali situazioni di emergenza reali. È lo scopo dell’esercitazione Pollex che si è svolta questa mattina nella baia di Santa Panagia, coinvolgendo tutto il cluster marittimo. Nello specifico, si è simulato un incidente sulla motocisterna Martini di bandiera Liberiana, durante le operazioni di imbarco di olio combustibile.
A seguito dell’incidente, sono scattate le operazioni di emergenza con l’obiettivo di contenere, in un primo momento, l’inquinamento simulato e a contrastare, successivamente, l’incendio a bordo della stessa motocisterna.
L’inquinamento è stato circoscritto attraverso l’impiego delle unità della società concessionaria del servizio disinquinamento del complesso portuale di Siracusa, San Giorgio Mare, che ha prontamente circuito lo sversamento di idrocarburi con le opportune barriere galleggianti e ha proceduto alla successiva raccolta meccanica attraverso il “discoil” di bordo.
Le operazioni antincendio sono state, invece coordinate dal personale della motobarca ”MV 1094” della Sezione marittima dei Vigili del Fuoco di Augusta, intervenuta sul posto, con l’ausilio di due rimorchiatori portuali dotati di monitori antincendio e di un mezzo nautico della società Guardia ai Fuochi.
Al buon esito dell’esercitazione hanno collaborato il personale della Corporazione Piloti, il Gruppo Ormeggiatori e Barcaioli, la Società Rimorchiatori Augusta, la Società disinquinamento San Giorgio Mare, la Società Guardia ai Fuochi Archimede, la società Porto di Siracusa per la Security Portuale nonché il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco..
E’ stata simulata anche l’attivazione del sistema di allarme silenzioso, che l’equipaggio attiva in caso di violazioni di sicurezza da parte di pirati/terroristi o chiunque tenti di mettere a repentaglio la sicurezza della nave e dei suoi occupanti. Anche in questo caso, l’equipaggio ha saputo adottare le procedure previste dai piani di security per allertare ed attivare le autorità competenti ad intervenire.
Dall’esercitazione è emersa un’elevata prontezza operativa del sistema portuale interessato, un celere intervento di risposta, una corretta attuazione delle procedure previste dai relativi piani e un soddisfacente sistema di comunicazione e coordinamento tra tutti i soggetti impegnati.




“Un giorno in Questura”, gli studenti della Martoglio poliziotti ‘in prova’

Si è tenuta questa mattina la prima giornata di un “Un giorno in Questura”. L’iniziativa rientra nell’ambito dei numerosi progetti che la Questura di Siracusa anche quest’anno destina ai più giovani, nella certezza che la prevenzione e il costante dialogo con i ragazzi sia un elemento fondamentale nella mission della Polizia di Stato. Oggi poliziotti per un giorno sono stati gli studenti dell’Istituto “Martoglio” diretto dalla Preside Clelia Celisi. Da qualche anno gli esperti della comunicazione della Questura hanno incentrato il loro intervento sul contrasto al consumo degli stupefacenti, vera e propria piaga che “infetta” in modo purulento i nostri giovani.
Il lavoro meticoloso, che da tempo viene svolto con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, sta già rendendo buoni risultati e si spera che nel prossimo futuro si registri un drastico calo, a Siracusa e provincia, del consumo di droghe.