Giornate di attesa per l’S.C. Siracusa, sospeso tra Eccellenza e il sogno serie D. “Partiamo pensando che il campionato di nostra pertinenza è l’Eccellenza”, spiega sereno il direttore sportivo azzurro, Giovanni Martello, intervenuto questa mattina su Fm Italia. “Non vogliamo alimentare speranze, in questa fase. Aspettiamo gli eventi. Certo, che io sappia ci sono molte squadre che non si sono iscritte in D e almeno 7 ripescate in Lega Pro”. Numeri che inviterebbero all’ottimismo, considerando che verrebbe a mancare un intero girone di quinta serie. Resta, però, l’incognita legata all’interpretazione da dare a quel presunto illecito sportivo per il Palazzolo, da cui nasce l’S.C. Siracusa, che è costato un paio di stagioni addietro anche qualche punto di penalizzazione e che ora potrebbe compromettere un ripescaggio che, ai più, sembrava sicuro. Maggiori certezze a fine mese.
Mentre la squadra inizia ad assemblarsi nel ritiro di Palazzolo, Giovanni Martello si prepara a piazzare gli ultimi colpi di mercato. “Sono arrivati Avola e Mastrolilli, adesso cerchiamo un centrale difensivo di peso e un altro paio di elementi per completare la rosa”. Trattative in via di conclusione, sulle scelte definitive influirà la categoria in cui l’S.C. militerà.
Non è quello l’unico punto di domanda. Il Siracusa cerca ancora una casa. La querelle De Simone è ancora aperta. E anche se dovesse essere risolta positivamente – per la società di Cutrufo – in questa settimana, con i necessari lavori di rizollatura il nuovo manto non potrebbe essere calpestabile prima di ottobre. “Dovreste chiedere al presidente. Spero che noi si possa avere presto una casa, per noi e per i nostri tifosi. Aspettiamo notizie, anche per regolarci sulla campagna abbonamenti. Mi auguro che il Comune riesca a risolvere in fretta”, dice ancora Martello che incassa anche i tanti “in bocca al lupo” inviategli su Fm Italia dai tanti tifosi all’ascolto.
“Sciocca mediazione quella dell’i ventato Tavolo dello Sviluppo per tutelare degli interessi, intervenendo sulla vicenda della nuova perimetrazione della riserva del Plemmirio”.Duro il commento di Corrado Giuliano del Comitato Parchi. L’avvocato siracusano, che segue il caso Pillirina anche dal punto di vista legale, ritiene che si tratti del tentativo di “tutelare chi intende cementificare la costa”. La richiesta di individuare una strada che non lasci a bocca asciutta nemmeno eventuali investitori, pur nel rispetto dell’ambiente, secondo il comitato evidenzierebbe il fatto che i soggetti che aderiscono al tavolo di sviluppo non avrebbero una sensibilita’ adeguata ad un modus operandi che parta dal recupero d3ibemi naturalistici e prosegua con la loro valorizzazione e promozione.
Totò Avola è un calciatore dell’S.c. Siracusa. E’ andato a buon fine l’incontro di ieri sera, a Caltanissetta, tra il giocatore e il presidente della società, Gaetano Cutrufo. Avola ha concluso la scorsa stagione nel Città di Messina, dunque in serie D. Centrocampista, classe 1981, è stato capitano della Nissa, con cui ha giocato 130 partite in 5 stagioni. Il nuovo acquisto raggiungerà il resto della squadra il 7 agosto, unendosi al ritiro di Palazzolo.
Saranno in 80, domani, gli atleti a contendersi la doppia prova di nuoto in acque libere intestate al Circolo Canottieri Ortigia ed allo Zen, il solarium che ospita le prove per la seconda volta, sotto la regia di Marco Mattia Conti, tecnico del C.C. Ortigia. I migliori atleti dell’ Ortigia saranno presenti, compresi Andrea Parisini, vincitore assoluto della prova riservata ai Master, Michelle Leone, finalista ai recenti Campionati regionali assoluti ed Emanuele Di Martino, giovane promessa del fondo aretuseo.Le gare si articoleranno sulle prove dei 2 e dei 3 chilometri, mentre ogg si svolgerà una 5 chilometri con 40 atleti iscritti sotto l’egida della Società Eclisse.
La Provincia regionale di Siracusa potrebbe ritirare i due decreti ingiuntivi presentati alla Regione per lo sblocco dei 9 milioni di euro di finanziamenti non ancora erogati per la gestione di alcune attività dell’ente e per l’erogazione degli stipendi ai dipendenti. Sarebbe questa l’intenzione emersa da un’interlocuzione tra il commissario straordinario, Alessandro Giacchetti e gli uffici di Palermo, con l’intervento del deputato regionale del Pd, Bruno Marziano. Nonostante il Tar abbia dato, per il primo decreto, ragione alla Provincia, i tempi rischierebbero, secondo indiscrezione, di allungarsi notevolmente. “Non c’è tempo da perdere, invece- osserva Marziano- e ritirando le azioni di rivalsa si otterrebbe nell’immediato lo sblocco dei 4 milioni di euro per cui non esiste alcun contenzioso. La Regione, dopo la notifica dei decreti ingiuntivi- prosegue l’ex presidente della Provincia- si è irrigidita e questo potrebbe comportare un percorso fin troppo lungo, visto che al governo regionale non mancano gli strumenti per rallentare di gran lunga la tempistica. Con questa opzione, invece, si riuscirebbe a garantire, nell’immediato, l’erogazione degli stipendi ai lavoratori dell’ente e si metterebbe in sicurezza anche l’apertura delle scuole a settembre”. Nel frattempo, la Regione starebbe provvedendo alla ripartizione di 34 milioni di euro alle nove province. All’ente di via Roma ne spetterebbe circa l’8 per cento.
Posti letto da liberare negli ospedali del territorio e coinvolgimento immediato dei medici di medicina generale e delle associazioni di volontariato. Sono i principali punti del piano operativo predisposto dall’Asp di Siracusa per affrontare l’emergenza caldo, così come prevedono le linee guida regionali predisposte dal Dipartimento per le attività sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico. A coordinare il piano sarà il medico Alfio Spina, che ha previsto la creazione di una catena di coordinamento ed una serie di misure da porre in essere sia in situazioni di preallarme che di emergenza. Accanto a questo, partirà un’attività di educazione alla salute da attuare a scopo preventivo. “Tutte le azioni – sottolinea il commissario straordinario Mario Zappia – mirano a sostenere soprattutto le persone in particolari condizioni di fragilità per affrontare la stagione estiva e le ondate di calore previste ancora per le prossime settimane. Gli interventi contemplano una stretta collaborazione tra tutto il personale sanitario dell’Azienda, la Prefettura, la Protezione Civile, i Servizi sociali dei Comuni, i medici di famiglia, le associazioni di volontariato e il Terzo Settore”.In Italia, circa ottomila persone anziane sono decedute per ragioni direttamente collegate alle ondate di calore nel periodo compreso tra il 2005 e il 2010.“Raccoglieremo ogni giorno le informazioni sui diversi livelli di allarme – spiega Spina- e così valuteremo l’informazione da fornire alla popolazione attraverso l’Ufficio stampa e attraverso i medici di base”.