Abbandoni rifiuti? “E io ti metto alla gogna pubblica”, la mossa di Floridia

“Identificato uno degli autori dell’abbandono dei rifiuti nei pressi del cimitero. Chiunque, che come lui, volesse proseguire con l’abbandono indiscriminato di rifiuti sul territorio sappia che, oltre alla sanzione e alla denuncia, la sua immagine raffigurante l’abbandono sarà affissa su tutti gli impianti pubblicitari della città”. È il messaggio che campeggia sui manifesti affissi nella giornata di ieri su tutti gli impianti pubblicitari di Floridia. Si tratta di una delle tante iniziative del sindaco Marco Carianni, con l’obiettivo di contrastare il cronico problema relativo all’abbandono abusivo di rifiuti.
“Sono stati affissi, in tutta la città, questi manifesti. Coloro che intendano continuare a sporcare il nostro territorio, sappiano che saranno raffigurati in pubblici manifesti che faremo affiggere ovunque”, così scrive il primo cittadino floridiano sui canali social.

Il riferimento è alle scorse settimane, quando le immagini delle telecamere lungo la strada che costeggia il cimitero hanno rilevato un vero e proprio esempio di inciviltà con l’abbandono di rifiuti.
“Ti faccio i complimenti, caro sporcaccione, per avere buttato la spazzatura nella strada che costeggia il cimitero. – scriveva amareggiato il sindaco Carianni – Domani ti arriverà una bella multa e mi auguro che tu, quando ti guarderai allo specchio, comprenderai di non essere tanto diverso dal rifiuto che hai lanciato dal tuo finestrino. Avviso per chi ha l’abitudine di buttare la spazzatura lungo la strada del cimitero: ci sono le telecamere, sarete tutti multati e, appena possibile, denunciati in Procura. Mi vergogno per voi”. Per due giorni di fila infatti (il 31 ottobre e il 1 novembre), la stessa persona si è resa protagonista dell’episodio. “Ieri, per la festa di ognissanti, lo stesso sporcaccione raffigurato nel video scorso, con le medesime modalità operative della volta precedente, ha buttato un altro sacco di spazzatura al cimitero”, così commentava l’accaduto il sindaco.
“Mensilmente, quindi, se questo fenomeno dell’abbandono nelle strade cittadine dovesse continuare, i manifesti saranno aggiornati e gli autori si potranno serenamente riconoscere nei pannelli pubblicitari di pertinenza del Comune. – avvisa Carianni – Lo dico anche a quella cara signora che, venendo dalla sua abitazione di campagna, preferisce scendere dalla sua lussuosa auto per depositare sul marciapiede di via Matteotti bottiglie di birre miste ad altri rifiuti non differenziati davanti ad una abitazione che non è la sua; oppure al caro signore che, pieno di indumenti, si ferma vicino al campo sportivo per abbandonarli sul ciglio della strada; anche al proprietario del tre ruote che si ferma accanto al ccr per scaricare televisori e frigoriferi. E potrei continuare fino a domani”.




Ornella Monasteri è il nuovo direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa

Ornella Monasteri è il nuovo direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa. La sua nomina è stata formalizzata dal direttore generale Alessandro Caltagirone e questa mattina è avvenuto il suo insediamento con il saluto di benvenuto del manager Caltagirone e del direttore sanitario Salvatore Madonia alla presenza dei direttori delle Unità operative complesse dell’area Amministrativa.
Ornella Monasteri, classe 1961, originaria di Piazza Armerina, si è laureata all’Università di Catania nel 1985 in Scienze Politiche ad indirizzo Politico-Internazionale ed ha conseguito nel 2002 presso la Scuola di Pubblica Amministrazione di Lucca il diploma di specializzazione a conseguimento del Master in Amministrazione e controllo.
Ornella Monasteri, sino allo scorso mese di settembre, ha ricoperto l’incarico di direttore amministrativo dell’Asp di Trapani ed è direttore dal 2008 del Dipartimento Amministrativo dell’Asp di Enna e dal 2000 direttore di Struttura complessa del Servizio Economico Finanziario e Patrimoniale dell’Asp di Enna.
La dottoressa Monasteri ha al suo attivo numerosi incarichi, tra i quali quello di componente l’Organismo indipendente di Valutazione dell’Asp di Agrigento ed è inserita nell’elenco degli idonei alla nomina di direttore generale delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Siciliana.
E’ stata negli anni ’90 docente di Statistica Sanitaria e di Legislazione Sociale presso la scuola infermieri professionali della ex Usl 21 di Piazza Armerina.
“La scelta è ricaduta su una professionista dalle indubbie e comprovate capacità ed esperienza a me già note – ha commentato il direttore generale Alessandro Caltagirone – che possiede tutte quelle qualità di cui l’Azienda ha bisogno, che condivide la mia vision di trasparenza e legalità e che sono certo apporterà, assieme al direttore sanitario dell’Azienda Salvatore Madonia, un importante e sostanziale contributo all’attività organizzativa e gestionale dell’Azienda in un momento così importante che sto portando avanti dal primo giorno del mio insediamento all’insegna dello sviluppo, dell’innovazione e del cambiamento per la sanità siracusana”.
“Sono estremamente felice per questa importante occasione professionale che mi ha concesso il direttore generale Caltagirone che ringrazio – dichiara il direttore amministrativo Monasteri -. Mi auguro che con la mia esperienza e con le mie competenze professionali possa supportare al meglio la mission aziendale nel suo percorso di trasparenza e legalità e indirizzato principalmente al soddisfacimento dei bisogni di salute di tutta la popolazione di questo territorio. Amo lavorare in squadra e sono certa che questo amore sarà condiviso dalle Direzioni e dagli operatori tutti di questa Azienda che avrò modo di conoscere e dalla cui collaborazione mi auguro possa nascere una sinergia finalizzata al miglior risultato possibile per questa Azienda sanitaria”.




Da Siracusa in soccorso dei centri del catanese alluvionati con i volontari Avcs

C’è anche l’AVCS Protezione Civile Siracusa in soccorso nei territori catanesi colpiti dal maltempo. Proseguono infatti senza sosta le operazioni di rimozione del fango. Nelle ultime ore si è abbattuto un violento nubifragio dove fiumi esondati, strade trasformate in torrenti e macchine trascinate in mare hanno arrecato danni e disagi. I territori più colpiti sono stati quelli di Giarre, Acireale, Riposto e Linguaglossa. Su richiesta del dipartimento Regionale delle Protezione Civile sono 114 i volontari della Protezione Civile impegnati sul campo, suddivisi in 35 squadre provenienti dalle province di Ragusa, Siracusa, Enna, Messina e Catania.
Due squadre siracusane con mezzi e pompe idrovore si sono recati la scorsa notte a Giarre.
“In queste ore difficili per il territorio del Catanese e del Siracusano, seguo con la massima attenzione l’evolversi della situazione, in stretto contatto con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina. La Regione Siciliana sta già operando nelle zone colpite dal maltempo, per le quali ieri era stata diramata l’allerta, ed è pronta a intensificare il proprio intervento per garantire il supporto alle popolazioni colpite e fronteggiare i danni causati dal maltempo. Al momento, comunque, mi informano che non risultano coinvolte persone, ma sono stati causati soltanto danni materiali dalla violenza delle precipitazioni e questo grazie anche al sistema di protezione civile attivato per tempo con la collaborazione dei sindaci”. Così parlava nella giornata di ieri il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Siciliana, Salvo Cocina, questa mattina effettuerà un sopralluogo nelle zone del catanese maggiormente colpite dal maltempo. Saranno presenti anche il Capo Servizio Regionale di Protezione Civile per la Provincia di Catania, Giuseppe La Rosa, funzionari e referenti operativi.




Partorire senza dolore, operativo il servizio di partoanalgesia all’ospedale di Lentini

E’ operativo dal 15 novembre nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Lentini, diretto da Francesco Cannone, il servizio di partoanalgesia, la terapia del dolore durante il travaglio ed il parto della quale le donne che lo desiderano potranno usufruire previo colloquio con l’anestesista.
“E’ una importante risposta – dichiara il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone – che l’Azienda sanitaria di Siracusa,grazie all’impegno della Direzione sanitaria e degli operatori sanitari dei reparti di Ostetricia e Ginecologia e Anestesia e Rianimazione,vuole dare ai bisogni assistenziali, in particolar modo delle donne, che vedranno finalmente realizzatoanche nella zona nord della provincia di Siracusaun servizio di grande rilevanza sociale oltre che sanitaria poiché indice di tutela deiloro diritti e della loro dignità nonché della sensibilità civile a cui deve sempre essere improntata l’azione di governo del servizio sanitario. Work in progress anche per la zona sud dove a breve, all’ospedale Di Maria di Avola, sarà avviato analogo servizio che, assieme a quello dell’ospedale di Siracusain cui la partoanalgesia si pratica da tempo, coprirà l’intero territorio provinciale”.
“La parto analgesia – spiega il direttore sanitario aziendale Salvatore Madonia – può essere beneficiata dalla maggioranza delle donne, previo colloquio con l’anestesista. Una donna consapevole e ben informata affronta con maggiore sicurezza il travaglio di parto. Siamo lieti di potere offrire un ulteriore servizio dedicato alle donne nel rispetto delle stesse e dell’attenzione che riserviamo alla medicina di genere”.
A spiegarne le modalità è il direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia Francesco Cannone: “Il dolore del travaglio di parto, malgrado sia fisiologicamente presentepuò rappresentare unostacolo difficile tale da indisporre la donna a vivere in maniera serena e tranquilla il momento del parto– spiega Francesco Cannone -. In questo caso può essere utile l’analgesia epidurale che consiste nell’introduzione di farmaci nello spazio peridurale, eseguita da un medico anestesista, che produce un blocco reversibile della conduzione nervosa impedendo agli stimoli dolorosi di raggiungere il sistema nervoso centralebloccandone la percezione. Una volta raggiunto lo spazio peridurale viene introdotto un tubicino di plastica che rimane in sede per tutta la durata del travaglio e del parto. I farmaci utilizzati e le loro concentrazioni non alterano la forza dei muscoli, viene conservata la mobilità, rendendo possibile alla donna in travaglio il movimento. La partoanalgesia può essere beneficata dalla maggioranza delle donne, previo colloquio con anestesista”.
Per informazioni è possibile contattare l’ambulatorio al numero telefonico 095 909195.




Ortigia, le richieste dei residenti: nuove regole per affitti brevi, dehors e musica

Una stretta alle autorizzazioni di dehors, più parcheggi per i residenti, maggiore pulizia, volumi più bassi della musica nei locali. Sono queste le principali richieste dei residenti di Ortigia, secondo un sondaggio condotto dal comitato “Ortigia Cittadinanza Resistente”.
I risultati saranno al centro dell’iniziativa “Question Time”, in programma lunedì 18 novembre alle ore 19:00 presso l’associazione Il Cerchio. L’iniziativa, organizzata per dare voce ai cittadini, vedrà la partecipazione dei consiglieri comunali che hanno aderito, dichiarandosi pronti a raccogliere le istanze dei residenti e a sollecitare risposte concrete dall’amministrazione.
Per i residenti è urgente anche mettere mano al tema degli affitti brevi, con l’esplosione di case vacanze e b&b nel centro storico, con le relative keybox ovunque.
“I risultati del sondaggio dimostrano che i residenti di Ortigia sono stanchi di subire scelte che penalizzano la loro qualità della vita. Ci aspettiamo risposte concrete e un impegno reale per risolvere le problematiche che abbiamo sollevato”, spiega il presidente del comitato Davide Biondini.




Guasto alle condotte idrica del serbatoio Teracati,possibili disagi alla Borgata e in Ortigia

Perdita idrica nelle condotte di adduzione del serbatoio Teracati.

Siam, la società che gestisce il servizio a Siracusa comunica possibili effetti sulla riduzione della pressione idrica nelle aree della Borgata e di Ortigia. In corso interventi per la riparazione del guasto, che ha causato l’abbassamento del livello del  serbatoio. La situazione dovrebbe poter tornare alla normalità entro la tarda serata di oggi.




Priolo. Rete idrica di San Focà, quasi ultimati i lavori in via Ticino: “Ora le altre strade”

In via di ultimazione gli interventi di rifacimento della rete idrica di via Ticino, nell’ambito dei lavori che riguardano la zona di San Focà, a Priolo. Terminato il rifacimento in via Ticino, i cantieri si sposteranno nelle vie adiacenti, fino al completamento di un’opera pubblica attesa da 25 anni. Soddisfatto il sindaco, Pippo Gianni. “Dopo tantissimi anni di abbandono – commenta il primo cittadino – la nostra amministrazione raggiunge questo importante risultato che andrà a risolvere l’annoso problema della carenza idrica nei quartieri di San Focà alto e San Focà basso. I lavori sono il frutto di un cofinanziamento. Il Comune ha ricevuto per questo fondi per 3 milioni e 800 mila euro, cifra integrata con fondi comunali”.



La lunga notte della Borgata: “case allagate, i mobili galleggiavano. Mai successo prima”

E’ stata una notte difficile per i residenti della Borgata, a Siracusa. Via Premuda, via Fratelli Sollecito, Riviera Dionisio il Grande, via Cuma, piazza Euripide e l’elenco potrebbe continuare. Il maltempo ha colpito case, scantinati, giardini e terrazze delle abitazioni. Le strade, sotto le eccezionali precipitazione, sono diventate fiumi trascinando nella loro corsa fogliame e detriti.
Antonio Belfiore non ha chiuso occhio stanotte. “Chiediamo nell’immediato al sindaco di provvedere. Le nostre case, i cortili, sono allagati. Abbiamo raccolto litri di acqua”, racconta. “Da ex vigile del fuoco non ho mai visto niente del genere in questa zona: la mancanza di pulizia legata alla raccolta del fogliame ha tappato le grondaie e i canali di scolo. Il risultato? Nelle nostre case stiamo vivendo scene da film catastrofici con armadi finiti per terra, mura prese dall’umidità, porte rovinate, e mobili da buttare. Quello che è accaduto è una calamità naturale e le istituzioni, dal Comune alla Regione, senza tralasciare il ministero devono assolutamente provvedere per aiutare e sostenere i cittadini”.
Un altro residente della Borgata si è distinto per un soccorso ad un’anziana. “Toglievo l’acqua dalla sua abitazione a secchiate. Non si può rimanere inermi dinanzi a chi ha più bisogno, i soccorsi sono interminabili, ma una cosa è certa non si può restare a guardare”.
Gli allagamenti in certe zone della Borgata, in occasione di piogge copiose, non sono una novità. Ma colpisce vedere anche le aree di recente riqualificazione alle prese con problemi peggiori di quelli del passato. C’è chi punta l’indice sulla scelta di alzare ulteriormente la sede stradale, creando nuovi ostacoli con scalini e battenti. La sensazione diffusa è che l’occasione della riqualificazione avrebbe dovuto essere sfruttata anche per migliorie funzionali, alla luce dell’ormai noto cambiamento climatico. Aspetto questo che, invece, sarebbe stato non valutato. I tecnici suggeriscono adesso il ricorso a vasche di laminazione la cui realizzazione però – oltre che costosa – comporterebbe la necessità di smantellare piazze e larghi appena realizzati. Tra le proposte al vaglio anche la possibilità di utilizzare la nuova rete fognaria passata sotto la Borgata e mai entrata in funzione per convogliarvi le acque piovane, alla luce dell’evidente sofferenza dell’attuale collettamento. Un’idea forse da considerare, dai costi e dall’impatto limitati.




Riqualificazione sott’acqua, il Codacons si rivolge alla Corte dei Conti: “Lavori dannosi”

Il Codacons, associazione dei consumatori, torna all’attacco dell’amministrazione comunale di Siracusa. “Le intense precipitazioni di stanotte su Siracusa e i gravi allagamenti in molte zone della città hanno mostrato ancora una volta le criticità legate al deflusso delle acque piovane. Pronti a presentare un esposto alla magistratura contabile per verificare l’eventuale danno erariale causato dagli amministratori pubblici”, dice l’avvocato Bruno Messina, presidente della sezione siracusana dell’associazione.
Ancora una volta, la riqualificazione di piazza Euripide e largo Gilippo finisce al centro delle polemiche. “Sembra che le opere appena realizzate abbiano acuito un problema che affligge la città da tempo e che non ha mai trovato soluzione. Oltre all’insufficienza dei sistemi di canalizzazione delle acque meteoriche, possono esserci difetti di manutenzione ordinaria, come la pulizia di caditoie e griglie di scarico, ma di certo quanto accaduto oggi non è legato a questo. Purtroppo – continua Bruno Messina – le condizioni climatiche stanno rendendo episodi di questo tipo sempre più frequenti e intensi e proprio la mancanza di interventi strutturali per potenziare il deflusso e migliorare il sistema di drenaggio amplifica i danni e i disagi per i cittadini. Siracusa, come molte altre città italiane, si trova a fare i conti con una rete obsoleta e inadeguata, non adatta a fronteggiare fenomeni meteorologici sempre più estremi e improvvisi. Per questo, prima di realizzare qualsiasi opera di riqualificazione urbana, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto compiere attente valutazioni in merito ai sistemi di raccolta e di scarico delle acque bianche. Adesso, si potrà cercare solo di correre ai ripari, incidendo sulle nostre tasche. Infatti, qualsiasi nuovo intervento comporterà enormi esborsi di danaro pubblico. Chiederemo alla magistratura contabile di indagare su quanto si sta verificando a Siracusa, perché la pianificazione urbana avrebbe dovuto comportare l’adozione di soluzioni sostenibili, come la creazione di superfici permeabili e la piantumazione di alberi, che aiutano a trattenere l’acqua piovana e a ridurre il carico sulla rete di drenaggio, mentre sembra che si sia preferita la cementificazione”.




Come difendere Siracusa dagli allagamenti? Vasche di laminazione e nuovi collettori

Gli allagamenti in certe zone della Borgata, in occasione di piogge copiose, non sono una novità per Siracusa. Ma indubbiamente colpisce vedere anche le aree di recente riqualificazione alle prese con problemi forse anche peggiori di quelli del passato.
C’è allora chi punta l’indice su alcuni aspetti dei lavori eseguiti come la scelta di alzare ulteriormente la sede stradale, creando nuovi ostacoli con scalini e battenti. Riferimento, in particolare alla situazione di piazza Euripide e via Agatocle. La sensazione diffusa è che l’occasione della riqualificazione avrebbe dovuto essere sfruttata anche per migliorie funzionali, alla luce dell’ormai noto cambiamento climatico. Aspetto questo che, invece, sarebbe stato non adeguatamente valutato in fase di progettazione ed esecuzione.
Come risolvere il sempre più avvertito problema? I tecnici oggi suggeriscono il ricorso a vasche di laminazione la cui realizzazione però – oltre che costosa – comporterebbe la necessità di smantellare piazze e larghi appena realizzati. Le vasche di laminazione sono dei particolari serbatoi in polietilene la cui funzione è quella di regolare la portata di pioggia scaricata nel corpo recettore (fognatura, corso idrico, ecc.) a seguito di un evento meteorico.
Tra le proposte al vaglio anche la possibilità di utilizzare la nuova rete fognaria passata sotto la Borgata e mai entrata in funzione, per convogliarvi le acque piovane alla luce dell’evidente sofferenza dell’attuale collettamento. Un’idea forse da tenere in considerazione. Se funzionale, è quella che presenta costi e impatto limitati.