Santa Lucia è finalmente tra la sua gente, “bentornata a casa”

Una giornata storica, Un’emozione collettiva. Dieci anni dopo, Siracusa torna ad accogliere il corpo di Santa Lucia arrivato da Venezia dopo un viaggio più lungo del previsto. Tutta colpa della nebbia che, di primo mattino, ha rinviato di diverse ore la partenza da Sigonella del velivolo dell’Aeronautica Militare.
Ma l’attesa viene ripagata dall’intensità emotiva che comunque regala l’evento, atteso dall’intera comunità all’indomani della festa del tredici dicembre.
Poco dopo le 16, l’elicottero della Polizia di Stato atterra sulla pista del distaccamento Aeronautica di via Elorina. Prima, però, compie un ampio giro sopra Siracusa e – come rivelerà poi l’equipaggio – quella marea umana in attesa al Santuario e in piazza Santa Lucia non lascia indifferenti.
Pochi minuti di sosta all’interno della base militare, poi il viaggio continua verso la basilica mariana che custodisce il quadretto miracoloso di Maria.
All’arrivo del corpo, posizionato tra mille cautele sul fercolo arrivato da Augusta, c’è chi è sopraffatto dall’emozione e non trattiene le lacrime. Ma sono soprattutto generosi sorrisi ad illuminare i volti dei circa 3200 fedeli che hanno potuto avere accesso alla basilica.
La cerimonia è solenne e vede concelebrare l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, e il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. L’ingresso della teca è accolto da un applauso timido quanto spontaneo, poi sempre più convinto e fragoroso. La preziosa reliquia viene posizionata con cura sull’altare, rialzata ed in vista. Il sindaco di Siracusa subito interpreta il sentimento diffuso e gli dà voce: “bentornata a casa, Lucia”, dice nel suo saluto.
Tocca poi all’arcivescovo Lomanto che ringrazia la Chiesa veneziana ed il suo Patriarca per “il dono grande” della traslazione del corpo di Lucia a Siracusa, dopo la visita del 2004 e quella del 2014. La Patrona è “senso dell’identità collettiva” e la nutrita partecipazione di popolo “è segno di una devozione mai interrotta”, sottolinea monsignor Lomanto. L’arcivescovo ricorda il ruolo dei suoi predecessori ed in particolare dell’arcivescovo emerito mons. Costanzo il cui lavoro fu insostituibile nel riuscire a coronare il sogno di avere il corpo di Santa Lucia a Siracusa.
Poi dona una riproduzione del frontespizio del sepolcro di Santa Lucia con la raffigurazione del seppellimento del Caravaggio al patriarca Moraglia.
Proprio il pastore della Chiesa veneziana prende quindi la parola per l’omelia. Nel corso del suo intervento, invita a “stare dalla parte della luce, essere trasparenti” come Santa Lucia. Una testimone di fede che proprio “nella sua fedeltà al Signore, oggi splende come immagine femminile della Chiesa”, dice Moraglia, riconoscendo il ruolo della Santa siracusana, martire e testimone di fede e speranza. Di lei “colpisce la forza e la determinazione della fede”. In una parola, “il coraggio”.
Al termine della celebrazione, poco prima delle 20.30, la teca lascia il Santuario mariano e, tra due ali di folla, raggiunge la basilica della Borgata sul fercolo del Sacro Cuore di Augusta.
Il tragitto è breve però l’affetto è tanto. E allora il passo è lento, in modo da permettere a chiunque di carezzare anche solo con lo sguardo quel piccolo corpo che da otto secoli viene custodito a Venezia, in una storia lunga più di 1.200 anni.
La Chiesa è colma e tracima affetto. Si avverte proprio quell’atmosfera che altro non è se non genuina e pura emozione. Neanche la fastidiosa umidità esterna la piega o fiacca. Prova ne è l’accoglienza all’ingresso, tra fazzoletti bianchi e – finalmente libero dai lacci della solennità – quel “sarausana jè” che svuota i polmoni ma riempie i cuori. E che oggi, forse, ha ancora più senso e ragione.
Stasera Lucia è a Siracusa, con la sua gente. Lo sarà per giorni e – come dono di Natale – poi in Cattedrale.

Foto di #antoniostellafotografia.




Tutela del diritto della salute, protocollo tra Arcidiocesi di Siracusa e Osservatorio civico

L’Ufficio Diocesano per la Pastorale della salute dell’Arcidiocesi di Siracusa e l’Osservatorio Civico di Siracusa hanno stipulato un protocollo di collaborazione con l’obiettivo di favorire la tutela del diritto alla salute delle persone, il rafforzamento del rapporto di fiducia tra medici e pazienti, il sostegno laddove si ravvisano situazioni di fragilità e/o difficoltà socioeconomiche.
Il documento è stato sottoscritto questa mattina, dal nuovo responsabile diocesano della Pastorale della salute Dino Di Stefano e dal presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello, presso il Santuario della Madonna delle Lacrime e simbolicamente proprio sull’altare dove tra poche ore sarà collocato il Corpo di Santa Lucia.
Erano presenti anche alcuni rappresentanti dell’Ufficio Diocesano (Fabio Chimirri, Antonio Saccà dell’Unitalsi e il diacono Francesco Balistreri) e dell’Osservatorio Civico (Cetty Moscatt, presidente regionale Avo e Franco Cirillo, già sindaco e direttore sanitario dell’ospedale Umberto I), oltre al rettore del Santuario don Aurelio Russo.
Prima della firma del protocollo, che rappresenta un’indubbia novità non solo a livello regionale, Dino Di Stefano ha illustrato il contenuto del documento, spiegando che l’Ufficio Diocesano, nell’ambito dell’insegnamento della Chiesa, e l’Osservatorio condividono l’obiettivo di favorire la tutela del diritto alla salute delle persone, il rafforzamento del rapporto di fiducia tra medici e pazienti, il sostegno laddove si ravvisano situazioni di fragilità e/o difficoltà socioeconomiche. La situazione sanitaria è infatti sempre più un’area dove il rischio di diffondersi odiose disuguaglianze è crescente, anche a causa del preoccupante aumento della povertà. La malattia fa parte della nostra esperienza umana, ma essa può diventare disumana, se è vissuta nell’isolamento e nell’abbandono e se non è accompagnata dalla cura e dalla compassione. Di Stefano ha inoltre espresso l’auspicio che il nuovo ospedale di Siracusa, luogo di cura sia intitolato alla Madonna delle Lacrime, ricordando le parole di Giovanni Paolo II a Siracusa: “le lacrime della Madre sono lacrime di dolore, sono lacrime di preghiera, sono lacrime di speranza”.
Padre Aurelio Russo ha evidenziato come, nella sua lettera inviata all’arcivescovo Francesco Lomanto, papa Francesco ha esortato che “il martirio di Santa Lucia ci educhi al pianto, alla compassione e alla tenerezza: sono virtù confermate dalla Madonna delle Lacrime a Siracusa”.
Da parte sua, Salvo Sorbello ha sottolineato che l’Osservatorio Civico sta interloquendo con tutte le istituzioni che si occupano della tutela della salute: da Anci Sicilia all’Ordine dei Medici, dal Prefetto al Direttore Generale dell’Asp, perché la salute non è una merce e vanno salvaguardati i diritti di tutti, a partire dalle persone fragili (disabili, bambini, anziani).




Lucia in viaggio verso Siracusa, la città aspetta il ritorno della sua Santa

Il viaggio delle spoglie mortali di Santa Lucia da Venezia a Siracusa è iniziato questa mattina alle 8.30. Due battelli della Guardia di Finanza hanno preso in “custodia” la grande cassa rossa con all’interno la preziosa teca che custodisce il corpo della martire siracusana. Con le delegazioni siracusana e veneziana a bordo, hanno fatto rotta verso l’aeroporto Marco Polo di Venezia dove, ad attenderle, c’era un bimotore dell’Aeronautica Militare partito questa mattina da Sigonella, nonostante una fitta nebbia. Quella stessa nebbia che ha fatto dirottare molti voli civili da Catania a Palermo.
Poco meno di due ore per atterrare a Sigonella per una nuova tappa del viaggio verso Siracusa. A bordo di un elicottero della Polizia di Stato, il volo proprio sulla città di Lucia con a bordo del velivolo anche il patriarca di Venezia, mons. Moraglia, e l’arcivescovo di Siracusa, mons. Lomanto. Ci sarà anche il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione. “Chiederò al pilota di regalare un giro più largo possibile su tutta Siracusa, per raccogliere il saluto dell’intera città a Lucia”, racconta tra il serio e il faceto su FMITALIA.
L’arrivo a Sigonella era previsto per le 12 ma è slittato di poco più di un’ora. Alle 14.30 l’arrivo in elicottero al distaccamento dell’Aeronautica di via Elorina. Alle 15.30 la reliquia raggiungerà il Santuario della Madonna delle Lacrime dove, alle 16, inizierà la solenne celebrazione. Al termine, attorno alle 18, la processione verso la Borgata.
Allestito un maxischermo in piazza Santa Lucia ed un secondo in piazza della Vittoria, per seguire la solennità presieduta dal Patriarca di Venezia e dall’Arcivescovo di Siracusa.




Santa Lucia, il giorno dell’arrivo: regole, settori e colori per accedere in Santuario

Tutto pronto per l’atteso e storico incontro di oggi pomeriggio. Mentre la delegazione siracusana ha già raggiunto Venezia per le operazioni di prelievo del corpo di Santa Lucia, da riportare per la terza volta a Siracusa, la città si prepara, anche in termini di ordine pubblico ed organizzazione delle fasi salienti, ad accogliere le spoglie mortali della Patrona. Tutto confermato al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. L’appuntamento resta fissato per le 16:00 e potranno accedere solo coloro i quali, in tempo, hanno prenotato il proprio posto. Saranno 3200 i fedeli che potranno partecipare al primo incontro, la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Patriarca di Venezia, Francesco Moravia. Terminata la Messa, le sacre reliquie saranno traslate presso il Sepolcro di Santa Lucia. Per facilitare la preparazione dello spazio liturgico, oggi i cancelli del Parco del Santuario rimangono chiusi. Le Messe di questa mattina (quella delle 8:00 e quella delle 10:00) sono state celebrate alla Casa del Pianto di via degli Orti, mentre non sarà celebrata la Messa delle 18:00. A quell’ora, infatti, la città sarà nel cuore della giornata dedicata all’accoglienza del Santo corpo di Lucia. Al Santuario si accederà secondo indicazioni. I fedeli autorizzati dovranno utilizzare, per l’accesso, i varchi del colore indicato sul proprio pass. Chiare me modalità. I pass verdi entreranno dal varco 1,in via Testaferrata. Il secondo varco riguarda i pass gialli. In questo caso i fedeli utilizzeranno l’ingresso da via del Santuario lato ospedale; chi ha il pass fucsia, invece, entrerà dall’ingresso di via del Santuario (Casa del Pellegrino). Chi ha il pass azzurro potrà accedere esclusivamente da viale Luigi Cadorna, nei pressi del semaforo. Infine l’ottavo varco, quello rosso, con accesso da viale Luigi Cadorna. L’ingresso sarà consentito esclusivamente tra le 14:45 e le 15:15. I pass possono essere ritirati presso l’apposito Infopoint allestito nel piazzale della Casa del Pellegrino, dalle 10:00 e fino alle 15:10. I 3.200 posti disponibili all’interno della Basilica del Santuario, in realtà, sono andati subito esauriti.




Un aereo e un elicottero per il ritorno del corpo di Santa Lucia

Alle 11.23 è partito il velivolo dell’Aeronautica Militare che porta in Sicilia la preziosa teca con il corpo di Santa Lucia. Il P-72A del 41° stormo A/S di Sigonella è un aereo da pattugliamento marittimo in grado di operare anche sul mare a bassa e media quota, in vicinanza della costa, indipendentemente dalle condizioni di luce e meteorologiche. Gli equipaggi interforze sono formati da ufficiali e sottoufficiali operatori di bordo che appartengono all’Aeronautica Militare e alla Marina Militare.
Dopo un volo di poco meno di due ore, il P-72A atterra a Sigonella. Ad accompagnare a “casa” il corpo di Lucia, dall’aeroporto militare a Siracusa, dieci anni dopo l’ultima volta, è un elicottero della Polizia di Stato: un AW139. Una volta atterrato all’interno del Distaccamento dell’Aeronautica Militare di via Elorina l’ultimo tratto, prima dell’abbraccio con i devoti e fedeli della città, si trova a bordo di un pulmino messo a disposizione dalla stessa forza armata e perfettamente adattato per il trasporto assolutamente eccezionale. A bordo di quel mezzo – dopo un battello, un aereo e un elicottero – Santa Lucia arriverà al Santuario della Madonna delle Lacrime.




Visite gratuite in barca nel periodo natalizio: “Artemide, Atena e Lucia, percorsi di Luce”

Visite guidate gratuite in barca nel canale della Darsena per tutto il periodo natalizio. E’ l’opportunità messa in campo con l’iniziativa “Artemide, Atena e Lucia, percorsi di luce” che prevede l’attraversamento del canale a cura dell’Associazione Guide Turistiche di Siracusa, presieduta da Marialina Ribisi. Si comincia il 18 dicembre e si prosegue nelle giornale dei 19, 20, 21, 22, 28, 29 dicembre e poi nuovamente il 4, 5 e per l’ultima data, il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Per partecipare è necessario e sufficiente prenotarsi attraverso un indirizzo mail: siracusatourguides@gmail.com. Le visite si svolgeranno, poi, con appuntamento alle 10:00 alla Fonte Aretusa. L’iniziativa gode del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Siracusa. Marialina Ribisi, nuovo presidente associazione guide turistiche provinciale. “Il percorso- racconta il vicepresidente dell’associazione delle Guide Turistiche di Siracusa, Carlo Castello- è incentrato sulle figure di Artemide, Atena e Santa Lucia. Visiteremo la Cattedrale, il Tempio di Apollo e poi, in barca, ci sposteremo presso la chiesa di Santa Lucia, con il suo Caravaggio. La barca partirà dal Ponte Santa Lucia e arriverà allo Sbarcadero. Non mancherà, quindi, nemmeno l’ebbrezza del passaggio sotto il ponte Umbertino. L’iniziativa è pensata soprattutto per i siracusani, che potranno, in questo modo, riscoprire qualcosa di straordinario. Un tour di due ore e mezza circa, che in quelle giornate si svolgerà con un solo turno, la mattina. Le guide turistiche- puntualizza Castello- non sono nuove a iniziative di questo tipo, gratuite, principalmente dedicate ai residenti. Lo abbiamo fatto ad esempio quando abbiamo portato un folto numero di persone alla scoperta delle Latomie dei Cappuccini ed ogni anno, in occasione della Giornata Mondiale della Guida Turistica, offriamo delle chicche. Per la prossima edizione, nel mese di febbraio, stiamo preparando qualcosa di eccezionale”. Non si sbilancia oltre, almeno per il momento, ma garantisce qualcosa di davvero straordinario.




Tecla Insolia, l’orgoglio di Floridia e Solarino, vince il David Rivelazioni Italiane

Tecla Insolia, l’orgoglio di Floridia e Solarino, con il film “L’arte della gioia, Familia” è la vincitrice della seconda edizione del premio “David Rivelazioni Italiane – Italian Rising Stars”. Si tratta di un riconoscimento per gli attori emergenti, inaugurato lo scorso anno dalla collaborazione dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello con l’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana.
“L’Arte della gioia” di Valeria Golino è stato presentato in anteprima mondiale fuori concorso nella selezione ufficiale del 77° Festival Internazionale del Cinema di Cannes, che si è svolto dal 14 maggio. Il film di Valeria Golino “L’Arte della Gioia” è prodotto da Sky Studios e da HT Film e realizzato con il contributo dell’assessorato Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana, attraverso Sicilia Film Commission.
Liberamente adattato all’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, il film vede protagoniste Valeria Bruni Tedeschi, Jasmine Trinca e Tecla Insolia. La regista ha portato sul grande schermo la storia di una giovane ragazza della Sicilia di inizio ‘900, spinta da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà e disposta a tutto pur di raggiungere la sua felicità, senza piegarsi mai alle regole di una società oppressiva e patriarcale a cui sembra predestinata.




Giochi d’artificio, guida per l’acquisto sicuro

comunicazione redazionale a cura dell’azienda

Rambo, Palla di Maradona, Sinner. Sono alcuni dei più pericolosi e richiesti “botti” illegali, spesso incautamente acquistati in occasione delle feste senza tenere nel dovuto conto anche tutto il sistema criminoso alle spalle oltre alla elevata pericolosità, va ripetuto, di simili ordigni esplidenti. Le forze dell’ordine, come ogni anno, sono a lavoro per intercettare e sequestrare i “fuochi” illegali, costruiti spesso artigianalmente e stivati in maniera clandestina in garage ed abitazioni, mettendo così a rischio intere palazzine inconsapevoli. Basta un innesco fortuito per causare gravi danni, a cose e persone.
Per non correre rischi di sorta e muoversi nel sempre corretto percorso della legalità, abbiamo chiesto ad un esperto: Giuseppe Canonico. Titolare dell’omonima azienda con sede in via Luigi Cadorna a Siracusa, da oltre 10 anni unico punto vendita autorizzato dalla Prefettura di Siracusa in tutto il territorio provinciale, con la garanzia di conoscenze specialistiche, deposito e personale qualificato.
Canonico, cosa si intende per prodotti sicuri quando parliamo di fuochi d’artificio?
I manufatti legali si trovano nei negozi commerciali con partita iva. Devono essere tenuti negli scaffali con il loro imballaggio. Per riconoscere se il prodotto è legale cercate l’etichetta con spiegazione del loro utilizzo, il marchio di conformità CE e soprattutto l’indicazione della categoria: F1 VE oppure F2 VD. I prodotti legali riportano anche indicazioni sull’età minima per poterli acquistare e la dovuta distanza di sicurezza da osservare. E’ bene ricordare che a differenza di razzi, petardi, fontane e candele romane, gli altri ‘botti’ possono essere venduti solo da negozi di fuochi d’artificio dietro licenza rilasciata dal Prefetto. I manufatti venduti in un negozio autorizzato sono controllati dal Ministero dell’Interno e sono conformi dal trasporto alla vendita.
Perchè acquistare prodotti in un negozio autorizzato?
I manufatti venduti da noi al negozio di viale Luigi Cadorna 83 sono realizzati in conformità agli standard europei. Sono progettati per garantire elevati coefficienti di sicurezza, garantendo la qualità del prodotto. Inoltre, cosa non da poco, rispettano l’ambiente. Infatti, oltre a tutte le specifiche previste per legge, sull’etichetta trovate anche le indicazioni per il corretto smaltimento del fuoco, dopo l’utilizzo. All’interno del nostro negozio abbiamo inoltre un bunker dove teniamo tutti i manufatti. Noi di Giochi d’Artificio dedichiamo tanta attenzione ai temi della sicurezza, della sensibilizzazione e dell’educazione ad un utilizzo rispettoso e responsabile dei fuochi d’artificio. Diffidate da ambulanti non autorizzati e da vendite online. Non è il caso di mettere seriamente in pericolo la vita di chi vuole solo divertirsi insieme a voi per risparmiare qualche spicciolo.
Giuseppe Canonico lei spesso è anche consulente delle forze dell’ordine in materia di giochi d’artificio….
E’ vero. E come spiegano giustamente Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, il manufatto venduto nel mercato nero risulta magari legale sull’etichetta, ma viene conservato in scatoli non idonei ed esposti all’umidità. Questo crea potenziale malfunzionamento. E così può succedere anche l’incidente. Ricordate, è vietato oltre che pericoloso raccogliere petardi e fuochi inesplosi. Se trovate un ordigno, un petardo oppure un fuoco d’artificio inesploso avvertite subito le forze di polizia. E ne approfitto per ricordare che la Giochi d’Artificio di Giuseppe Canonico è l’unica azienda idonea in tutta la provincia di Siracusa ad eseguire non solo la vendita al dettaglio di fuochi pirici ma anche ad effetture spettacoli pirotecnici con i requisiti richiesti dalla legge.

Piccola guida, per non sbagliare. Con l’aiuto di Giuseppe Canonico, riportiamo le categorie e gli obblighi di vendita degli articoli pirotecnici:

Categoria F1: potenziale basso, vendibili ai maggiori di 14 anni

Categoria F2 VD /C: potenziale e rumorosità bassi, utilizzati al di fuori di edifici e spazi confinanti, vendibili ai maggiori di 18 anni

Categoria P1: potenziale ridotto, vendibili a maggiori di 18 anni

Categoria T1: effetti pirotecnici scenici e teatrali, vendibili ai maggiori di 18 anni ad eccezione di fontane fredde con accensione elettronica, non vendibili al pubblico e utilizzabili solo da persone con conoscenze specialistiche

Categoria F3: articoli pirotecnici professionali, non di libera vendita

Categoria F4: articoli pirotecnici professionali, non di libera vendita




Santa Lucia, dal Duomo alla Borgata, sette ore di processione

E’ il giorno della festa per Siracusa. La città ha abbracciato Santa Lucia. Alle 8.00 i tradizionali colpi a salve, nel silenzio del mattino, sono stati il primo segno della giornata particolare. Una giornata proseguita con il Pontificale dell’arcivescovo, in Cattedrale e la lettura della missiva inviata dal Pontefice.
Alle 15.30 l’uscita della preziosa statua-reliquiario, in un’affollata piazza Duomo. Il primo abbraccio tra Lucia e la sua gente, con il simulacro condotto a spala dai berretti verdi. Piazza in silenzio per seguire il discorso dal balcone dell’arcivescovo, poi il grido di “sarausana jè” torna a riecheggiare nel chiasso della folla.

In sette ore il simulacro ha attraversato la città, tra l’affetto della sua gente. Alle 22.30 l’arrivo in Borgata, dove è tutto pronto anche per ospitare il corpo della martire siracusana.
Da Venezia è infatti tutto pronto per la partenza della teca con le spoglie mortali della santa. Nella tarda mattinata di domani, sabato 14 dicembre, l’arrivo ed il primo appuntamento al Santuario della Madonna delle Lacrime. Appuntamento a cui parteciperà anche il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia. E proprio l’esponente della Chiesa veneziana ha fatto pervenire oggi un suo messaggio.

Anche per l’attesa giornata del 14 dicembre previsto servizio navetta in direzione del Santuario ma solo con partenza da via Elorina: prima corsa prevista per le 15:00 l’ultima partirà alle 21:00.

Foto copertina di Massimo Tamajo




Santa Lucia, Lomanto: “Siracusa piange, diciamo no al male per rieducare le coscienze”

“In questi giorni Siracusa piange per l’efferato delitto accaduto con inaudita violenza nelle strade della nostra Città”. Nel suo discorso dal balcone, l’arcivescovo Francesco Lomanto non dimentica l’attualità e ricorda l’omicidio di Christian Regina. Vicenda che vede un 16enne arrestato con l’accusa di omicidio. “Siracusa piange col sangue versato da Santa Lucia, con le Lacrime della Madonna, ma anche col dolore delle mamme e dei papà che inermi vedono l’inutile e disumana violenza”, sottolinea l’alto prelato. Poi il richiamo: “Dobbiamo ritornare ad educare le coscienze, per non cadere nell’inganno dell’apparenza e della vacuità che tante volte, purtroppo, ci vengono propinate dalle pubblicità menzognere, ingannevoli e senza morale, presentando modelli vuoti e devianti, che fanno paurosamente breccia nelle scelte di molti”.

Di seguito, il discorso integrale dell’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, pronunciato dal balcone dell’arcivescovado all’uscita del simulacro dalla Cattedrale.

Carissime sorelle e carissimi fratelli, ancora una volta il Signore ci dà la gioia di festeggiare Santa Lucia nella fede di Gesù, che è la vera luce del mondo.
La nostra gioia è ancora più grande per la lettera che Papa Francesco ha scritto a me per tutta la Chiesa siracusana, e quindi per tutti noi, avendo saputo del grande evento che stiamo celebrando al culmine dell’Anno Luciano, accogliendo – domani per la terza volta negli ultimi 20 anni – le Sacre Reliquie del Corpo di Santa Lucia.
Papa Francesco – esaltando la testimonianza di Lucia che ha brillato prima nella nostra Siracusa e, poi, in tutto il mondo – ci ha donato importanti parole di speranza per la nostra Città, per la nostra Chiesa Siracusana e per il mondo intero.
Papa Francesco – soffermandosi sull’immagine della statua di Santa Lucia che portiamo in processione – ha esaltato il genio e il carisma femminile con queste parole: «Il simulacro della vostra Patrona, se lo osservate bene, esprime vigorosamente la dignità e la capacità di guardare lontano, che le donne cristiane portano anche oggi al centro della vita sociale, non lasciando che alcun potere mondano rinchiuda la loro testimonianza nell’invisibilità e nel silenzio. Abbiamo bisogno del lavoro e della parola femminile in una Chiesa in uscita, che sia lievito e luce nella cultura e nella convivenza».
Carissimi Fratelli e Sorelle, non smettiamo di guardare lontano con lo sguardo della speranza, con il coraggio della carità, con la forza della fede che insieme a Santa Lucia professiamo in Gesù Cristo che viene nella nostra vita.
Papa Francesco scrive: «Stringersi attorno a una Santa […] significa avere visto la vita manifestarsi e scegliere ormai la parte della luce. Essere persone limpide, trasparenti, sincere; comunicare con gli altri in modo aperto, chiaro, rispettoso; uscire dalle ambiguità di vita e dalle connivenze criminali; non temere le difficoltà. Mai stanchiamoci di educare bambine e bambini, adolescenti e adulti – a cominciare da noi stessi – ad ascoltare il cuore, a riconoscere i testimoni, a coltivare il senso critico, a obbedire alla coscienza».
Le Parole di Papa Francesco sono per tutti un monito a non ripiegarci in noi stessi, a non cedere alla tentazione dello sconforto, a scegliere sempre il bene nella forma e nella sostanza, senza dare mai neanche il più piccolo spazio al male, rigettando ingiustizie e iniquità. Dire no al male e alla prepotenza, vuole dire guadare e agire con gli occhi benevoli e purificati dalle lacrime.
In questi giorni Siracusa piange per l’efferato delitto accaduto con inaudita violenza nelle strade della nostra Città. Siracusa piange col sangue versato da Santa Lucia, con le Lacrime della Madonna, ma anche col dolore delle mamme e dei papà che inermi vedono l’inutile e disumana violenza. Dobbiamo ritornare ad educare le coscienze, per non cadere nell’inganno dell’apparenza e della vacuità che tante volte, purtroppo, ci vengono propinate dalle pubblicità menzognere, ingannevoli e senza morale, presentando modelli vuoti e devianti, che fanno paurosamente breccia nelle scelte di molti.
«Il martirio di Santa Lucia – scrive Papa Francesco – ci educhi al pianto, alla compassione e alla tenerezza: sono virtù confermate dalle Lacrime della Madonna a Siracusa. Sono virtù non solo cristiane, ma anche politiche. Rappresentano la vera forza che edifica la città. Ci ridanno occhi per vedere, quella vista che l’insensibilità ci fa perdere drammaticamente. E come è importante pregare perché guariscano i nostri occhi!».
Carissime sorelle e carissimi fratelli, in questi giorni approfondiremo ancora i contenuti della lettera di Papa Francesco il quale, come Pastore della Chiesa Universale, ci indica la via da seguire, guardando al martiro di Santa Lucia e alle Lacrime della Madonna.
Con Papa Francesco, anch’io benedico di cuore ciascuno di voi, benedico le nostre città e la nostra Chiesa siracusana, affinché il Signore ci doni occhi puri e cuore nuovo per costruire la civiltà del bene e della pace.
Viva Santa Lucia.