Si spacciava per medico per derubare persone anziane: arrestata dai Carabinieri

Sarebbe lei la responsabile di un tentato furto in abitazione avvenuto a Portopalo il 2 dicembre del 2014 e di una rapina in abitazione a Cassibile lo scorso 12 marzo. I carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Siracusa nei confronti di Giuseppina Crescimone, 29 anni, già nota alle forze dell’ordine per i suoi precedenti in materia di reati contro il patrimonio e attualmnente agli arresti domiciliari per il reato di furto.
Le vittime dei due episodi sono due anziane signore che vivono da sole. Analogo il modus operandi: spacciandosi per medico del servizio sanitario la donna sarebbe riuscita ad entrare in casa delle vittime prescelte e, approfittando di un momento di distrazione, avrebbe portato via effetti personali e preziosi. Nel primo episodio, a Portopalo di Capo Passero, il furto non si è concretizzato per l’inaspettato sopraggiungere di un parente della vittima. Diversa sorte a Cassibile dove si è degenerati in rapina: l’anziana vittima, presumibilmente narcotizzata con dei sonniferi, si è vista trafugare le fedi nuziali ed altri preziosi in oro. Questa la ricostruzione degli investigatori.




La cercava la Procura di Bari, rintracciata a Noto: arrestata e poi scarcerata una 63enne

I Carabinieri della Stazione di Belvedere hanno rintracciato a Noto e arrestato Giuseppa Bono. A carico della 63enne un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Bari. Deve espiare una pena residua di due anni, dieci mesi e diciannove giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di euro 850, poiché responsabile di rapina e lesioni aggravate commessi a Ruvo di Puglia nel giugno del 2006. La donna è stata associata presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania. Per le condizioni di salute, incompatibili col regime carcerario, attestate dai medici dell’Ospedale Garibaldi di Catania e dai sanitari dell’Ospedale di Noto, è stata poi scarcerata dal magistrato di Sorveglianza di Siracusa che ha disposto il rinvio dell’esecuzione della pena.




Avola. Ordinanza di carcerazione per un 37enne, deve scontare oltre 11 anni di reclusione

Agenti della Polizia hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione, emessa dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, nei confronti di Carlo Caruso, 37 anni di Avola, già sottoposto agli arresti domiciliari, per reati inerenti gli stupefacenti e per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento. Caruso deve scontare la pena di 11 anni, 3 mesi e 5 giorni di reclusione.




Siracusa. Arrestato un 33enne per reati inerenti gli stupefacenti

Manette ai polsi di Giancarlo Limpido, siracusano di 33 anni, già in affidamento ai servizi sociali, per aver commesso reati inerenti gli stupefacenti. L’uomo è stato arrestato ieri pomeriggio, da agenti della Mobile, e condotto in carcere.




Siracusa. Unità cinofile in Ortigia, controlli antidroga: due giovani denunciati

Due siracusani denunciati al termine di alcuni controlli antidroga effettuati dai carabinieri di Ortigia con il supporto delle unità del nucleo cinofili di Nicolosi. Sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I militari lo hanno trovati in possesso di hashish, in diverse stecche: 16 complessivamente, per un totale di 13 grammi. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.




Noto. Ai domiciliari un 41enne per violenza privata e danneggiamento

Arrestato e posto ai domiciliari Giuseppe Scafiri, netino di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri di Noto hanno eseguito un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Deve scontare 6 mesi per i reati di tentata violenza privata, tentata violazione di domicilio e danneggiamento.




Avola. Intensificati i controlli del territorio, controllati persone e veicoli

Agenti della Polizia in servizio al commissariato di Avola, assieme a personale della Polizia municipale, ieri sera hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, nell’ambito dell’operazione Trinacria. Nell’ambito di questa attività sono stati controllati 42 persone, 33 veicoli e 12 soggetti sottoposti ad obblighi.




Uso delle cinture di sicurezza, intensificati i controlli della Polstrada sulla Siracusa-Cassibile

Dispositivo speciale di controllo, sul tratto autostradale Siracusa – Cassibile, con posto di blocco nell’area di servizio Serramendola Ovest. Quest’attività, nei giorni scorsi, ha visto impegnate 15 pattuglie della Polizia Stradale della Sezione di Siracusa e dei Distaccamenti di Lentini e di Noto per contrastare i comportamenti più pericolosi per la sicurezza stradale, soprattutto quelli in materia di utilizzo delle cinture di sicurezza – in particolare nei sedili posteriori – e dei sistemi di ritenuta dei bambini. Nel corso dell’operazione sono stati controllati 115 i veicoli, accertate 159 violazioni, di cui 118 elevate a causa del mancato uso della cintura da parte del conducente, del passeggero anteriore e del passeggero posteriore. Inoltre 3 conducenti sono stati sanzionati per aver trasportato bambini senza utilizzare i sistemi di ritenuta previsti. Ritirate, ancora, 2 carte di circolazione e decurtati 590 punti della patente di guida. Come ricorda la Polizia stradale, infatti, il mancato uso delle cinture di sicurezza costituisce un comportamento molto rischioso nella circolazione stradale: se usate correttamente, infatti, riducono dell’80% la possibilità di morte o ferite gravi in caso di incidente. Secondo una ricerca curata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la percentuale dei conducenti che rispettano l’obbligo di allacciare la cintura di sicurezza è pari al 63%. Ma il dato più preoccupante è che la percentuale degli occupanti i posti posteriori che la indossano non supera il 10%, sia per mancata conoscenza che l’obbligo vale anche per loro sia in quanto è diffusa l’errata percezione che, in caso di incidente, siano maggiormente protetti rispetto agli occupanti dei posti anteriori del veicolo. Si ritiene anche, e a torto, che nei brevi spostamenti sia trascurabile indossare le cinture.
Ma senza essere bene assicurati, si corre il rischio di essere sbalzati fuori dal veicolo con conseguenze molto gravi.
E’ importante poi ricordare che la cintura va allacciata a maggior ragione se è attivo l’airbag. INel corso di questa attività, particolare attenzione è stata dedicata anche al corretto trasporto dei bambini su seggiolini e adattatori, fino all’altezza di 1,50m. “Lo scopo – sottolinea il comandante Antonio Capodicasa –  è richiamare l’attenzione del mondo degli adulti alla massima responsabilità e alla scrupolosa osservanza di quanto previsto dalla specifica normativa”. Il mancato uso delle cinture di sicurezza e il non utilizzo dei seggiolini o adattatori per i bambini comportano una sanzione amministrativa da 81 a 323 euro e la decurtazione di 5 punti sulla patente di guida.




Siracusa. Il mistero delle bare abbandonate, i dubbi della Procura: loculi riutilizzati?

La Procura di Siracusa indaga su quel misterioso rinvenimento all’esterno del cimitero di Siracusa. Come raccontato da SiracusaOggi.it, la polizia Municipale ha scoperto nei giorni scorsi all’esterno della struttura comunale due bare abbandonate oltre la recinzione, tra roveti, recuperate con l’ausilio dei vigili del fuoco.
Attraverso la targa identificativa in zinco presente su una delle due, è stato individuato il loculo che le era stato destinato e dove avrebbe dovuto trovarsi. Ma gli investigatori avrebbero scoperto che lì vi sarebbe adesso un’altra bara.
E questo senza che ai competenti uffici comunale risulti una traslazione o movimenti simili. Da qui le domande della magistratura, interessata a capire cosa possa esserci dietro un simile episodio senza trascurare un’ulteriore domanda: dove sono finiti i resti che dovevano essere conservati in quelle bare, forse frettolosamente abbandonate?
(foto: generico, dal web)




Noto. Notte alla stazione ferroviaria per un gruppo di migranti: "vogliamo andare al nord"

Un gruppo di migranti si è allontanato dalla struttura che li ha ospitati per raggiungere la villa comunale. Circa cinquanta persone, donne e uomini quasi tutti eritrei, con qualche bambino al seguito. Si sono incamminati lungo la strada statale 287, tratto Palazzolo-Noto, per raggiungere il terminal degli autobus.
L’obiettivo del gruppetto di migranti, tutti in possesso di regolare documentazione, era quello di salire a bordo di un autobus che li avrebbe portati verso le grandi città italiane, Roma e Milano. Gli eritrei hanno riferito che nella capitale e in Lombardia hanno diversi parenti ed amici che possono dare loro una mano a trovare una sistemazione e un lavoro. I migranti non sono riusciti nel loro intento, a corto di soldi per acquistare il biglietto hanno atteso invano un autobus che li portasse a Catania o almeno a Siracusa per iniziare un nuovo viaggio, dopo quello tragico sui barconi attraversando il mar Mediterraneo.
Il gruppetto si è poi spostato alla stazione ferroviaria sperando che con un mezzo di trasporto diverso la situazione poteva cambiare. Così non è stato, dopo una lunga attesa i migranti hanno deciso di riposarsi sulla banchina della stazione dove sono rimasti tutta la notte. Durante la particolare giornata i migranti non sono rimasti da soli, a fornire aiuto e beni di prima necessità sono stati i volontari dell’Avcn (Associazione volontari Città di Noto).
Oggi la vicenda delle richieste del gruppetto di migranti, lasciare i centri per raggiungere i parenti nelle grandi città italiane, potrebbe essere affrontata dal Prefetto di Siracusa insieme al Sindaco Corrado Bonfanti. La Diocesi di Noto ha fornito la propria disponibilità per dare supporto per la risoluzione del caso.
Corrado Parisi