Siracusa. Denunciato un 20enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente

Agenti delle Volanti hanno denunciato in stato di libertà un 20enne siracusano per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nella circostanza, sono stati sequestrati 9.8 grammi di hashish.




Siracusa. Fermati 9 egiziani dopo lo sbarco di 234 migranti di ieri

Eseguiti 9 fermi di indiziato di delitto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in seguito allo sbarco di 234 migranti di ieri. I fermi, seguiti da agenti della Polizia in servizio all’Ufficio di Frontiera Marittima, assieme a personale del Gruppo Interforze Contrasto Immigrazione Clandestina e ad altre forze di polizia, riguardano gli egiziani: Ahmed Abdo Morshidi di 68 anni, Mohamed Habash Ibraim di 49 anni, Mohamed Ali Sobhi di 58 anni, Ghani Mohamed Hassan di 61 anni,  Hassouna Ali Antar di 30 anni, Ahmed Hamada Nashaat di 20 anni, Hassan Ghali Housam di 19 anni, Ahmed Hassan Mostafa di 35 anni e Ahmed Ghali Hassan di 31 anni.




Siracusa. Ordine di carcerazione per un 54enne, deve espiare 1 anno e 4 mesi di reclusione

Agenti della Squadra Mobile, stamattina, hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dal Tribunale di Catania, nei confronti di Michele Midolo, siracusano di 54 anni che deve espiare la pena residua di 1 anno e 4 mesi di reclusione per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, per cumulo di pene, per reati commessi dal 1990 al 200 a Siracusa e provincia. Dopo gli adempimenti di rito, l’uomo è stato condotto al carcere di Cavadonna.




Priolo. Incidente sul lavoro, ustionato operaio 28enne. E' in prognosi riservata al Cannizzaro

E’ ricoverato in terapia intensiva al centro grandi ustioni del Cannizzaro di Catania il 28enne siracusano rimasto vittima di un incidente sul lavoro. E’ in prognosi riservata, assistito nella respirazione e sedato. Ha riportato ustioni sul 40% del corpo. Le sue condizioni vengono definite “gravi” dai sanitari della struttura etnea che stanno monitorando costantemente la situazione.
L’incidente è avvenuto due giorni fa, nell’area industriale di Priolo. L’operaio specializzato, per conto di una ditta dell’indotto, stava eseguendo lavori di manutenzione quando è stato investito dalla fiammata da arco voltaico. Immediatamente soccorso è stato trasportato in ospedale a Siracusa prima e poi, stabilizzato, al Cannizzaro di Catania.
Sulle cause dell’incidente è stata aperta anche un’inchiesta interna da parte dell’azienda.




Rimane ricoverato in Rianimazione a Catania il 27enne vittima di un incidente a Solarino

I medici non hanno sciolto la prognosi sulla vita per il 27enne rimasto vittima di un incidente autonomo nel primo pomeriggio di martedì. E’ tuttora ricoverato in rianimazione con un forte trauma cranico.
Il giovane stava percorrendo la strada Balatazza-Trigona, a Solarino, quando avrebbe perso in curva il controllo del mezz, andando a battere contro un muro di pietra che costeggia la strada. Le sue condizioni sono subito apparse gravi. Per questo è stato trasferito in elicottero al Cannizzaro.




Priolo. Il finto ordigno bomba non era diretto al Commissariato. Era stato piazzato sul cofano di un'auto

Nessun collegamento tra il finto ordigno rinvenuto ieri a Priolo e il commissariato di Polizia. Quel cilindro bianco con la miccia ad una estremità, ma fortunatamente non in grado di esplodere, non era infatti un “messaggio” diretto all’istituzione presidio di legalità.
Era stato, infatti, “lasciato” sul cofano dell’auto di un uomo, priolese, residente in un’altra area della città. Massimo riserbo sulla sua identità. Alla vista di quell’oggetto particolare si è chiaramente preoccupato ed ha così deciso di raggiungere il commissariato, portando con se quel tubo bianco che sembrava essere un ordigno esplosivo.
Gli agenti, raccolta la denuncia, hanno deciso per maggiore sicurezza di interdire al traffico quella porzione di di via Taranto dove l’insolito oggetto veniva adagiato, sempre nella mattina di ieri, sull’aiuola spartitraffico. Gli artificieri di Catania lo hanno poi preso in consegna confermando come si trattasse di un falso allarme, l’ordigno – per quanto ben confezionato – non poteva infatti esplodere.
Non si è trattato quindi di un messaggio intimidatorio rivolto al Commissariato quanto piuttosto di una vicenda personale ancora da inquadrare. Secondo i primi riscontri non ci sarebbe un collegamento con fenomeni malavitosi. Niente racket o fenomeni simili, insomma. Potrebbe, allora, trattarsi di una possibile “vendetta” privata ma non viene esclusa neanche la possibilità di una “goliardata” sfuggita di mano.




Siracusa. Operazione Euripide, preso a Milano Maccarrone. "Riforniva di droga il gruppo criminale"

Si trovava a Milano. La polizia del capoluogo lombardo lo ha sorpreso in un locale pubblico. Giovanni Carmelo Maccarrone, 47enne di Vizzini, sfuggito alla cattura nell’ambito dell’operazione “Euripide” condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Siracusa, è finito in manette questa mattina. L’uomo, pregiudicato, è ritenuto componente dell’organizzazione criminale che avrebbe gestito un traffico di stupefacenti tra la Lombardia, la Sicilia e la Calabria. Avrebbe rifornito di droga, nel dettaglio hashish, il gruppo dei Messina, tramite Carmelo Minimo, detto “Jonathan”. Con il provvedimento a carico di Maccarrone sale a 26 il numero degli arrestati nell’ambito dell’operazione dei militari dell’Arma, 33 le misure cautelari eseguite.




Siracusa. Nascondevano sotto il tappetino di un auto 5oo grammi di cocaina, arrestate due persone

Arrestati ieri sera, da agenti della Squadra Mobile, i siracusani Giancarlo Limpido di 53 anni e Antonio Vincenzo Bottaro di 27 anni, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di droga. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno eseguito un controllo su strada in via Algeri che ha consentito di rinvenire, sotto il tappetino di una Fiat Punto, un sacchetto contenente hashish, suddiviso in 5 panetti, per un peso complessivo di 500 grammi e la somma di 705 euro. Successivamente, a seguito di perquisizione domiciliare nell’abitazione di Bottaro, sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 56 grammi di hashish. Dopo gli accertamenti di rito, Bottaro è stato posto agli arresti domiciliari e Limpido condotto in carcere.
 




Augusta. Immigrazione, in porto nave Dattilo con 234 stranieri soccorsi in nottata

Arriva ad Augusta nave Dattilo. A bordo dell’unità della Guardia Costiera 234 migranti soccorsi nella serata scorsa mentre navigavano su un peschereccio in precarie condizioni di galleggiabilità a circa 125 miglia al largo di Augusta.
Si tratta di 187 uomini, 38 donne e 9 bambini. Un velivolo Atlantic appartenente al 41° Stormo aveva segnalato ieri mattina la presenza dell’imbarcazione. Il Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma ha immediatamente dirottato due unità mercantili e ​inviato sul posto Nave Dattilo.




Siracusa. Sorpreso mentre rubava cavi di rame dal quadro elettrico di una trivella, arrestato 58enne

Arrestato, nella flagranza di reato, il 58enne siracusano Giuseppe Rantieri, con precedenti di polizia specifici, sorpreso all’interno di un’azienda agricola di Fonte Ciane a trafugare cavi in rame dal quadro elettrico di alimentazione per le trivelle dell’impianto di irrigazione. Complessivamente i militari dell’Arma di Cassibile hanno recuperato circa 15 kg di rame che sono stati restituiti all’avente diritto. Le manette ai polsi dell’uomo sono scattate nell’ambito dei servizi di controllo del territorio intensificati dai Carabinieri in occasione dell’Action Day, giornata dedicata a livello nazionale alla prevenzione e al contrasto dei furti di rame. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. I militari dell’Arma, nel corso di questi servizi, hanno inoltre recuperato altri 130 kg di rame rinvenuti nelle campagne di Cassibile vicino  a un casolare abbandonato, occultati in tre zaini. Sono in corso gli accertamenti per capire da dove siano stati prelevati i cavi. È possibile che gli autori del furto siano scappati perché disturbati da qualcuno durante l’azione delittuosa o, come alcune volte avviene, abbiano momentaneamente nascosto l’oro rosso vicino al casolare dopo il furto, per tornare in un secondo momento e procedere alla fusione dei cavi con delle graticole di fattura artigianale direttamente sul posto.