Rifiuti Ilva nel siracusano, i Verdi attaccano il ministro. Dalla Regione, Vinciullo avanza sospetti

Piovono critiche sul ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Dopo le sue dichiarazioni alla Camera sul caso dei rifiuti Ilva ad Augusta e Melilli e un veloce passaggio sullo stallo delle bonifiche nel Sin di Priolo, sono soprattutto i Verdi a passare all’attacco.
“Cosa vuole dire che i rifiuti dell’Ilva vengono stoccati nella discarica di Melilli provvisoriamente e temporaneamente?”, si chiedono Peppe Patti e Carmelo Sardegna esponenti regionali di primo piano del partito del sole che ride.
“Il ministro Galletti attua una politica antica e stantia, quando ribadisce lo stanziamento di 62 milioni di euro destinati al Sin di Priolo, come a voler pagare un conto per il disturbo arrecato”, aggiungono i Verdi che lamentano anche l’assenza di dialogo con il territorio da parte delle istituzioni e le scriteriate decisioni del governo Crocetta.
Le parole del ministro lasciano perplesso anche il deputato regionale Enzo Vinciullo. “In commissione Ambiente ci è stato detto che il materiale inerte era stato già piombato, mentre, dalle dichiarazioni di Galletti sembra adesso i rifiuti dovrebbero essere trasportato nuovamente a Taranto per venire distrutti in impianto quasi ultimato e che la presenza nel territorio di Melilli è solo transitoria”. Una strategia difficile da comprendere e da spiegare, lascia intendere Vinciullo. “Emerge allora il sospetto che i prodotti non siano inerti, come dichiarato dall’Arpa della Puglia e da quella della Sicilia”.
(foto: dal web)




Incidente sulla Siracusa-Catania, lievemente ferito un 50enne di Lentini

Nuovo incidente stradale sulla Siracusa-Catania. Fortunatamente lievi le conseguenze per il 50enne alla guida di una Ford Fiesta che stava muovendosi in direzione Catania. Per cause in fase di accertamento, avrebbe perso il controllo della sua vettura all’altezza dello svincolo di Augusta finendo contro il guardrail. Se l’è cavata con una prognosi di 7 giorni. L’incidente è avvenuto ieri sera poco dopo le 20 ed ha causato un lieve rallentamento in carreggiata.




Rissa in un locale di Marzamemi, denunciati due ragazzi di 27 e 28 anni

Agenti di Polizia, dopo accertamenti, hanno denunciato due ragazzi di 27 e 28 anni, entrambi di Pachino e già noti alle forze di Polizia, l’uno per il reato di rissa e l’altro per il reato di minacce gravi, a seguito di una rissa avvenuta la notte tra l’1 e il 2 maggio in un locale di Marzamemi. Le indagini hanno permesso di evidenziare le responsabilità del 27enne come principale artefice della rissa, mentre il 28enne, pur non avendone preso parte, ha usato parole minacciose e intimidatorie nei confronti del proprietario del locale.




Siracusa. Litiga con il capotreno, poi si rifiuta di fornire le proprie generalità: denunciato nigeriano 28enne

Dopo un diverbio con il capotreno alla stazione ferroviaria di Siracusa, si è rifiutato di fornire le proprie generalità. Ma, nonostante la resistenza opposta agli agenti di Polizia, è stato successivamente identificato. Così un nigeriano di 28 anni è stato denunciato in stato di libertà per rifiuto di fornire le proprie generalità e resistenza a Pubblico
Ufficiale.




Pachino. Danneggiamento, tentate lesioni personali e furto in abitazione, denunciato un 24enne

Agenti della Polizia, in seguito a una celere attività investigativa, hanno denunciato un 24enne di Pachino. Il ragazzo è accusato del reato di danneggiamento, tentate lesioni personali e furto in abitazione in concorso con altri due soggetti già identificati e denunciati.




Augusta. Arrestato un 68enne, deve scontare la pena di 9 anni e 10 mesi di reclusione

Giuseppe Rascunà, augustano di 68 anni, è stato arrestato da agenti della Polizia, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania.
L’uomo deve scontare la pena di 9 anni e 10 mesi di reclusione.




Solarino. Gli negano una somma di danaro, figlio picchia i genitori

Santo Prazza, incensurato solarinese di 40 anni, è stato arrestato nella notte dai Carabinieri in flagranza per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate. La pattuglia, impegnata in un costante servizio di perlustrazione del territorio, è intervenuta nell’abitazione dei genitori di Prazza che hanno riportato varie lesioni a causa di una violenta lite scaturita, verosimilmente, da motivi legati alla mancata concessione di una somma di denaro richiesta dal figlio. I militari giunti sul posto sono riusciti a bloccare il soggetto e impedire conseguenze più gravi. Prazza, una volta condotto in caserma per espletare le formalità di rito, è stato dichiarato in stato di arresto e portato nella casa circondariale di Cavadonna in attesa di giudizio.




Noto. Primo caldo e primo incendio: in contrada Fiumara a lavoro i Vigili del Fuoco

Con la temperatura che si è alzata repentinamente sono arrivati anche i primi incendi che ieri hanno interessato la zona di contrada Fiumara. Non si conoscono le cause che hanno dato origine alle fiamme ma, complice il caldo portato dall’anticiclone ribattezzato “Apollo”, l’incendio alla Fiumara si è presto propagato.
La zona interessata dalle fiamme non presentava una flora rigogliosa e ciò ha permesso di circoscrivere l’incendio e poterlo spegnere. Ad intervenire in contrada Fiumara i Vigili del Fuoco del distaccamento di Noto che hanno spento le fiamme prima che potessero minacciare le abitazioni esistenti su quel tratto di contrada. Non è stato necessario l’intervento dei mezzi aerei.
La stagione estiva ripropone il problema degli incendi nelle aree boschive e nei terreni incolti. Il vasto territorio di Noto negli anni è stato interessato da diversi incendi, anche di grosse proporzioni, che hanno distrutti numerosi ettari di macchia mediterranea.
Corrado Parisi




Siracusa. Allevamento abusivo di cozze nelle acque del Porto Grande: sequestrato

Un intero impianto abusivo, destinato alla miticoltura all’interno del Porto Grande. E’ stato sequestrato alle prime luci dell’alba dalla Capitaneria di Porto. L’impianto si estendeva su uno specchio acqueo di circa 50 metri quadrati. Il servizio svolto questa mattina è il risultato di una serie di appostamenti e accertamenti condotti dagli uomini della Guardia Costiera. Ignoti hanno installato circa 150 sacche e relativi filari destinati alla coltivazione del comune bivalvo, senza alcuna autorizzazione sanitaria e demaniale. Circa mille e 500 chili di cozze, pronte per essere raccolte e destinate al mercato, con i rischi per la salute degli ignari consumatori che ne sarebbero derivati. Il prodotto, infatti, era immerso e coltivato i nacque non idonee a garantirne la corretta conservazione e a preservarne la salubrità.




Pachino. Costringe la sua vittima a consegnarli un'autovettura: denunciato per estorsione

Lo scorso marzo aveva costretto la sua vittima, con una condotta intimidatoria, alla consegna di un’autovettura. Un 26enne di Pozzallo è così stato denunciato in stato di libertà, da agenti della Polizia, per il reato di estorsione.