Siracusa. Si stavano scambiando una pistola, due pregiudicati in manette

Sono stati arrestati mentre si stavano scambiando in via Antonello da Messina una pistola Bruni calibro 7.65 con 8 colpi, uno già in canna. L’arma, con matricola abrasa, era avvolta in un panno di cotone. Le manette sono scattate ai polsi di Massimo Stimoli, 47enne originario di Catania, e Andrea Genovese, 37enne siracusano. Dovranno rispondere di detenzione illegale di arma comune da sparo. I due, gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I Carabinieri hanno avviato le indagini per capire  se l’arma sia già stata utilizzata in recenti episodi di fuoco. Analisi condotte dai  R.I.S. di Messina.




Siracusa. Arrestato un 19enne, aveva della droga nascosta nella confezione del telefonino

Arrestato, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, Gianclaudio Assenza. Il siracusano 19enne, con diversi precedenti di polizia, al termine di una perquisizione domiciliare – eseguita con il supporto del nucleo cinofili dei Carabinieri – è stato trovato in possesso di tredici dosi di marijuana, per complessivi quarantuno grammi. La sostanza stupefacente era pronta per lo smercio, occultata nella confezione del telefono cellulare. Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari.




Solarino. Scoperto un laboratorio artigianale per la produzione di canapa indiana

Allestito in una stanza di una normale abitazione, era stato allestito un vero e proprio laboratorio artigianale per la coltivazione e produzione di canapa indiana. Termostato, impianto di irrigazione, ventilazione e illuminazione artificiale: tutto a regola d’arte. La scoperta l’hanno fatta i carabinieri di Solarino che non hanno rinvenuto sostanza stupefacente ma solo alcune radici di piante, già recise. Proseguono gli accertamenti volti ad acclarare le responsabilità del proprietario, già individuato.




Siracusa. Detenuto tenta il suicidio in carcere, salvato dalla polizia penitenziaria

Un detenuto marocchino rinchiuso nel carcere di Siracusa ha tentato di togliersi la vita. E’ stato salvato da agenti della polizia penitenziaria appena in tempo. Il ragazzo ha alle spalle una storia di spaccio e recentemente è stato colpito dalla notizia di un lutto in famiglia.
Durante l’ora d’aria, nel cortile utilizzato dai detenuti per passeggiare, ha realizzato un rudimentale cappio utilizzando la corda dei teli che coprono il calciobalilla. A parlare dell’episodio è il segretario generale del Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria, Donato Capece. “Per fortuna l’insano gesto non è stato consumato per il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari, ma l’ennesimo episodio accaduto in carcere a Siracusa è sintomatico di quali e quanti disagi caratterizzano la quotidianità penitenziaria”, ha detto prima di esprimere un ringraziamento ai poliziotti che hanno salvato la vita al detenuto. “Meritano una ricompensa ministeriale”.




Portopalo. Calci, pugni e bastonate per una "vendetta" privata. In tre ai domiciliari

Con calci, pugni e persino bastonate hanno aggredito un bracciante a gricolo che poche ore prima aveva avuto uno “screzio” con uno di loro. In tre si sono accordati per una “vendetta” privata e nella serata di ieri hanno eseguito il loro piano, a Portopalo di Capo Passero. In tre sono stati arrestati dai carabinieri. Sono accusati di lesioni personali aggravate in concorso.
Tutta la vicenda prende le mosse da quanto accaduto nella mattinata di ieri, con uno dei tre – un 40enne – ferito alla testa in una prima lite avuta col bracciante poi “punito” per rappresaglia. Il bracciante è stato trasportato all’ospedale di Noto, dove i medici lo hanno curato e dimesso con una prognosi di 30 giorni. Determinati per l’individuazione del trio manesco le testimonianze di chi ha assistito alla scena.




Siracusa. Aggrediti due vigili urbani in Ortigia: stavano controllando i varchi della ztl

Due vigili urbani sono stati aggrediti ieri sera in Ortigia, in via dei Miracoli. La pattuglia era in servizio di controllo della ztl e chiudeva uno dei “varchi” spesso utilizzati da auto e scooter per eludere il controllo delle telecamere ed entrare comunque nel centro storico. Quando hanno fermato una vettura con un giovane a bordo, la situazione è subito degenerata. Il ragazzo, per nulla intimorito dalle divise, ha iniziato a minacciare gli agenti della municipale. Un’offesa ripetuta a pubblici ufficiali che vale una “passaggio” in caserma per gli accertamenti per caso. Ma l’automobilista rissoso ha prima opposto resistenza, poi ha scatenato una breve colluttazione. Disposti per lui i domiciliari.
Ferma la condanna dell’episodio da parte del comandante del corpo, Enzo Miccoli, che ha immediatamente portato la sua solidarietà e vicinanza agli agenti aggrediti.  Anche il segretario generale della Cisl Siracusa-Ragusa, Daniele Passanisi, è intervenuto sul caso. “La divisa, di qualsiasi colore, rappresenta lo Stato e quindi ognuno di noi – ha detto Passanisi – Leggere di questi episodi di violenza, di inciviltà e di disprezzo dello Stato, impone una seria riflessione. Siamo vicini ai Vigili Urbani, così come siamo certi che tutta la città intende stringersi attorno ad essi condannando il gesto violento”.
(foto: dal web)




Floridia. Maltrattamenti ed estorsione ai nonni: un 23enne finisce in manette

Solo l’affetto aveva sin qui permesso di sopportare una pesante storia di violenze e vessazioni in famiglia. L’ultimo episodio ha però rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E’ finito così in manette a Floridia il 23enne Sebastianpaolo Castelli, disoccupato. Il ragazzo convive insieme ai nonni, le sue vittime secondo quanto appurato dai carabinieri. Lo hanno arrestato nella flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Avrebbe preteso dai  nonni,  dietro una serie di minacce, percosse ed aggressione verbale, l’ennesima consegna di denaro:  40 euro.Si è poi arbitrariamente impossessato della vettura di famiglia, nonostante il secco “no” ricevuto dal nonno. Rintracciato dai Carabinieri, allertati dalle vittime, è stato arrestato e condotto a Cavadonna, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le violenze domestiche, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, andava avanti da diverso tempo.




Siracusa. Calci e pugni alla compagna per avere soldi, arrestato bruto

Per l’ennesima volta voleva soldi. Soldi da spendere a suo piacimento. Per averli, il 51enne Gaetano Moncada si è recato come altre volte dalla sua compagna. E di fronte al netto rifiuto della donna, ormai stanca di queste continue richieste, ha iniziato a colpirla con calci e pugni all’addome e al viso, minacciandola di morte. Per impedirle la fuga, aveva persino chiuso a chiave dall’interno il portnone d’ingresso e nascosto le chiavi così da avere la possibilità di cercare denaro in casa, oltre ai cinquanta euro già presi dalla borsa della vittima.
I vicini, allarmati da urla e rumori, hanno avvisato i carabinieri. I militari sono riusciti ad entrare nell’abitazione grazie alla prontezza di riflessi della donna che ha saputo approfittare di un momento di distrazione del suo aggressore, aprendo la porta con un secondo mazzo di chiavi. Moncada è stato arresto e posto ai domiciliari. La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa: se l’è cavata con una prognosi di quindici giorni, salvo complicazioni, per i traumi riportati.




Augusta. Ricettazione di carburante, scatta la denuncia per cinque giovani

Avrebbero “prelevato” del carburante da una imbarcazione per poi trasbordarlo, tramite una pompa idraulica, in una cisterna posta su di un furgone. Ma la loro operazione notturna è stata interrotta dall’arrivo dei poliziotti di Augusta che hanno sorpreso i cinque giovani lungo la battigia di San Lorenzo. Sono stati denunciati, in stato di libertà, per il reato di ricettazione.




Siracusa. Ancora fuoco nella riserva Ciane-Saline

Incendio nella riserva naturale orientata Ciane-Saline. I vigili del fuoco non avrebbero avuto la possibilità di intervenire tempestivamente dopo la segnalazione, nel pomeriggio, del fuoco in un tratto dell’area protetta. In fiamme parte della vegetazione. Difficile, al momento,  fare una stima precisa degli eventuali danni, in termini naturalistici, subiti dalla riserva.