Siracusa. La banda del buco fa…cilecca. La parete non va giù, "salta" la rapina

Il piano per la rapina in banca era stato studiato nei dettagli. I malviventi avevano individuato un appartamento di viale Teracati con le caratteristiche “giuste”: disabitato e con una parete confinante con la Popolare di Ragusa. Così avevano iniziato, probabilmente la notte scorsa, a mettere in atto il loro intento: bucare il muro e ritrovarsi all’interno dell’istituto di credito da svaligiare.
Ma qualcosa deve avere fatto saltare il loro piano. Forse il troppo rumore aveva destato sospetti o forse lo sfondamento della parete non procedeva per il verso giusto. Fatto sta che si sono dileguati senza completare il loro criminoso intento. Questa mattina la “scoperta”. La proprietaria, entrata in quell’appartamento per un controllo, ha notato che qualcosa non quadrava  ed ha subito chiamato la Polizia. Gli agenti della Mobile hanno avviato le indagini.




Siracusa e Augusta. Diportisti in difficoltà soccorsi dalla Guardia Costiera

Due interventi di soccorso operati dalla Guarda Costiera di Siracusa. Il primo, in zona capo Murro di Porco, dove una imbarcazione in legno in difficoltà ha lanciato una richiesta di aiuto chiamando il numero blu 1530. A causa di un’avaria al motore, la barca e i suoi cinque occupanti si sono ritrovati alla deriva. Una motovedetta ha intercettato l’imbarcazione, rimorchiata sino al Porto Grande.
Nel secondo intervento, zona Area Marina Protetta del Plemmirio, un gommone col motore in avaria e 14 persone a bordo è stato raggiunto e condotto fino al porto da una seconda motovedetta della Guardia Costiera.
Un gommone in avaria ed in balia delle onde anche ad Agnone Bagni (Augusta). Intercettato di fronte la foce del fiume Simeto, dove era stato trasportato dalle pessime condizioni meteomarine, è stato soccorso da una motovedetta della Capitaneria di Augusta.  A bordo una coppia, provata dal mal di mare ed in evidente stato confusionale. I due, marito e moglie, sono stati trasbordati  dai militari al porto turistico Rossi di Catania, dove hanno ricevuto le prime cure.
 




Siracusa. Banconote false, una denuncia

Agenti delle Volanti  hanno denunciato in stato di libertà un 53enne siracusano per il reato di spendita di banconote false. Il denunciato è stato trovato in possesso di una banconota da 20 euro falsa.




Augusta. Falsi timbri del Ministero dei Trasporti e della Capitaneria, denunciato il titolare di un'officina nautica

Furto di energia elettrica e possesso ingiustificato di timbri destinati a pubblica autenticazione. E’ l’accusa con cui la polizia del commissariato di Augusta ha denunciato un giovane di 31 anni, proprietario di un’officina nautica. Gli agenti hanno perquisito i locali in cui l’attività ha sede. All’interno, i poliziotti hanno rinvenuto dei timbri con l’effige del Ministero dei Trasporti e della Navigazione e della, accanto a dei certificati d’uso di motori nautici da diporto ancora da compilare e che vengono rilasciati proprio dal ministero. L’uomo è anche stato trovato in possesso di una modica quantità di droga. Le indagini proseguono, per accertare l’eventuale uso di quei timbri.




Siracusa. Incidente e un'auto si incendia

Incidente spettacolare nella tarda mattinata a Siracusa. A segnalarlo, con lesue foto, un lettore di SiracusaOggi.it. In via Galermi, nei pressi del teatro greco, una vettura è finita contro un masso oltre la carreggiata. Secondo una prima ricostruzione, l’auto sarebbe finita fuori strada a causa di un sorpasso azzardato tentato da una moto. Per evitare l’impatto, avrebbe sterzato violentemente. Nell’impatto si è bucato il serbatoio del carburante e la vettura si è incendiata. I vigili del fuoco hanno domato l’incendio, propagatosi anche al terreno circostante, sul posto anche la polizia.
 
 




Priolo. Aggressione ad un anziano, storia di estorsione e violenza

I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, il pregiudicato Antonino Mangiafico. Il 43enne sarebbe responsabile di tentata estorsione e lesioni personali aggravate in danno di un anziano priolese, 70enne, suo conoscente. A lui avrebbe chiesto con insistenza e dietro minaccia di un coltello la consegna di una somma di mille euro quale millantato credito. Di fronte al rifiuto della vittima, che invano ha provato ad allontanarsi, Mangiafico l’ha raggiunta ed avrebbe iniziato a colpirla violentemente con calci e pugni facendola cadere a terra. Non appagato, avrebbe estratto il coltello sferrando un fendente all’anziano, causandogli una ferita da lacerazione all’addome, per fortuna piccola. Solo l’intervento di terzi lo ha messo in fuga. Le percosse hanno causato all’anziano la frattura del femore sinistro con prognosi di trenta giorni. Individuato dai Carabinieri, l’uomo è stato tratto in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Nel corso delle attività di perquisizione, i militari hanno rinvenuto cinque colpi di pistola calibro 22, un telefono cellulare con chiavetta per il collegamento ad internet e diciassette piantine di canapa indiana coltivate in vaso. La ricostruzione dei fatti ha permesso di appurare che i colpi sono stati gettati in faccia alla vittima da parte dell’arrestato quale intimazione alla consegna di una somma di diecimila euro nel corso di un precedente incontro avvenuto giorni addietro, mentre il telefono cellulare e la chiavetta sono risultati di proprietà della vittima ed asportati dalla sua abitazione. Per questi motivi il Mangiafico dovrà rispondere anche di detenzione e porto abusivo di munizioni e ricettazione, nonché di produzione e detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.




Siracusa. Un arresto per evasione

Arresto in flagranza del reato di evasione dai domiciliari per Agostino Ferruccio, 26enne siracusano con precedenti di polizia . È stato   sorpreso dai carabinieri alla guida del proprio ciclomotore nei pressi dell’Ospedale “Umberto I”. È stato nuovamente posto ai domiciliari, misura a cui era sottoposto dal 30 giugno 2014 per minaccia, ricettazione e violazione alla normativa sulle armi.
 
 




Siracusa. Si fingeva un finanziere e chiedeva mazzette. Arrestato dai veri finanzieri

Qualcuno aveva anche creduto che quel giovane fosse davvero un finanziere. Certo, sorprendeva che con fare sin troppo sfacciato richiedesse somme di denaro al fine di chiudere un occhio in vista di futuri controlli amministrativi.L’indagato, Giorgio Covato di trentaquattro anni, avendo come pretesto la sponsorizzazione di un torneo di calcetto interforze, minacciava, in più occasioni e diversi commercianti della provincia di Siracusa, che tale contributo sarebbe stato preso in considerazione nei successivi controlli messi in atto dalla Guardia di Finanza. Le indagini delle fiamme gialle sono partite quando il falso appartenente ha cercato di carpire la buona fede della moglie del titolare di un panificio siracusano.
La signora, dopo aver ricevuto la visita dell’indagato, e la richiesta di denaro condita dalla prospettazione che l’elargizione sarebbe servita a “chiudere un occhio” in vista dei controlli amministrativi futuri, segnalava l’accaduto tramite il numero di pubblica utilità “117”. I Finanzieri della Compagnia di Siracusa, a seguito di una attenta attivita’ investigativa, riuscivano ad individuare l’indagato come utilizzatore della vettura segnalata. Altre indagini hanno permesso di scoprire che il ragusano non era nuovo a tali condotte, avendo cura di prospettare fantasiose pretese di denaro, assumendo funzioni pubbliche in modo da coartare la volontà degli ignari malcapitati. È stato posto ai domiciliari con l’accusa di estorsione. Le indagini continuano al fine di verificare che fine abbia fatto il denaro consegnato al soggetto arrestato dagli innumerevoli ed ignari malcapitati.

 
 
 
 




Augusta. Due catanesi in manette per furto

Nel pomeriggio di ieri, ad Augusta, sono stati arrestati Angelo Vittorio (52 anni) e Antonio Faro (18), entrambi catanesi e già noti alle forze di polizia. Sono accusati di furto in abitazione, in concorso. I due arrestati,  posti agli arresti domiciliari, sono stati sorpresi e bloccati dagli Agenti mentre si allontanavano dall’abitazione dove avevano perpetrato il furto, nei pressi di Contrada Campana.
 
 




Pachino. Incendio boschivo di area protetta, due denunce

Due uomini di 26 e 19 anni sono stati denunciati a Pachino. Secondo le accuse, sarebbero stati complici dei fatti incendiari che hanno interessato una macchia mediterranea ricadente in area protetta. L’incendio – è la tesi accusatoria – sarebbe stato causato volontariamente per poter poi realizzare, nei progetti degli autori dell’evento delittuoso, un parcheggio per autovetture. Per lo stesso episodio, nel mese di luglio, erano state denunciate altre due persone. L’accusa per i due, residenti a Portopalo, è incendio boschivo di area protetta.