Siracusa. Furto di liquori, individuato e denunciato il responsabile
Un 42enne agrigentino denunciato in stato di libertà dalla Mobile di Siracusa. L’uomo sarebbe il responsabile di un furto di bottiglie di liquori da un supermercato di via Elorina.
Un 42enne agrigentino denunciato in stato di libertà dalla Mobile di Siracusa. L’uomo sarebbe il responsabile di un furto di bottiglie di liquori da un supermercato di via Elorina.
Poliziotti, finanzieri e agenti della Municipale di Pachino, insieme a personale medico dell’Asp, hanno effettuato, diverse verifiche per combattere eventuali irregolarità amministrative ed il rispetto delle normative vigenti in materia di alimenti.
Al momento dell’ispezione, il titolare di un esercizio commerciale è risultato sprovvisto del piano di autocontrollo, della procedura di rintracciabilità degli alimenti e della planimetria dei locali allegata alla registrazione dell’attività. In cucina non è stato possibile individuare con certezza, come prevede la legge, chi avesse fornito gli alimenti detenuti all’interno del frigo/congelatore. Al titolare veniva intimata l’esibizione di tutta la documentazione richiesta entro un congruo termine.
In un altra attività, i titolari non hanno dimostrato l’avvenuto pagamento del suolo pubblico per l’anno 2013 e l’anno in corso. Sono stati invitati ad esibire, entro breve termine, la documentazione con riserva di procedere immediatamente alle contestazioni del caso.
La Guardia di Finanza, acquisite le documentazioni, verificherà le regolarità fiscali e quelle relative all’assunzione dei lavoratori degli esercizi controllati.
Sarebbe lui l’autore di diverse rapine commesse a Siracusa tra marzo e luglio dello scorso anno con l’utilizzo di una pistola semiautomatica. E’ il siracusano Leonardo Rosolia, 46 anni, residente in provincia di Potenza. E proprio con la collaborazione della Mobile potentina è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Siracusa. Gli investigatori sono giunti alla sua identificazione attraverso scrupolose indagini e riscontri fotografici.
Una pistola completa di caricatore è stata trovata da agenti della Squadra Mobile. L’arma era occultata in un casolare abbandonato in contrada Tivoli. Si tratta di una Bernardelli calibro 7,65 con matricola abrasa. Obiettivo degli investigatori, adesso, appurare se l’arma sia stata utilizzata per commettere reati nel siracusano e a chi appartenesse.
Prosegue il flusso di migranti che sbarcano sulle nostre coste. Altre 762 persone sono state soccorse nella notte e nelle prime ore del mattino nel Canale di Sicilia dal pattugliatore della Marina Militare “Vega” e dal cargo “Rigoletto”, battente bandiera delle isole Cayman.
L’unità della Marina ha soccorso i 555 migranti (tra cui 64 donne e 81 minori) che viaggiavano su un barcone raggiunto al largo di Portopalo. Gli altri 207 immigrati sono stati prelevati dal mercantile. Per tutti i 762 è stato disposto il trasbordo sulla nave militare “Sfinge” che li trasporterà nei porti indicati dal ministero dell’Interno. Destinazione probabile Augusta, dove ieri è arrivato in porto il Margiottini con 607 stranieri (44 donne e 198 minori).
(foto: il barcone avvistato nella notte)
Minacce, insulti, violenze fisiche e verbali. Ancora una vittima di stalking, perseguitata da un uomo che non è riuscito a gestire con la dovuta serenità la fine di una storia d’amore. I carabinieri hanno così arrestato un 38enne incensurato, Salvatore Zito, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Siracusa. Avrebbero, quindi, trovato conferma le lunghe indagini dei militari partite nel maggio dello scorso anno, quando l’ex moglie del presunto stalker ha deciso di denunciare tutto.
Stanca di dover sopportare i tormenti dell’uomo, provata da uno stato generale di ansia e timore ingenerato dalla difficile situazione ha chiesto aiuto ai carabinieri. Le indagini hanno ricostruito e documentato, con la collaborazione della vittima, una lunga serie di appostamenti sotto casa, minacce di morte ed insulti verbali rivolti anche ai familiari della donna. E poi ricatti relativi alla non corresponsione dell’assegno di mantenimento ed alla sottrazione dei figli, nonché una serie infinita di sms e telefonate (in un giorno la vittima ha ricevuto ben 184 chiamate).
Zito, durante le indagini, si sarebbe mostrato incurante della presenza dei carabinieri. In un sms dichiara infatti di non temere una condanna neanche a vent’anni di carcere e di essere pronto a vendicarsi a condanna scontata. In un’occasione, qualche giorno prima della testimonianza dei genitori della donna all’udienza della causa di separazione, l’ex marito ha minacciato verbalmente la vittima affermando che le avrebbe fatto trovare il padre bruciato dentro la macchina. Infine, l’episodio più grave avviene ad inizio luglio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori. Al termine del solito appostamento, l’uomo Avrebbe cercato di impedire alla donna di entrare in casa rincorrendola nell’androne condominiale e percuotendola per impedirle di raggiungere l’ascensore, causandole contusioni varie al viso ed alla spalla giudicate guaribili in sette giorni dai medici dell’Ospedale di Siracusa. Tutto davanti ai due figli dell’ex coppia.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari presso l’abitazione dei genitori.
Brutta avventura per l’ex consigliere provinciale, Gianni Briante. Ieri pomeriggio ha notato che qualcuno si era introdotto all’interno della sua auto, posteggiata sotto casa in via Andrea Palma. Il malvivente, dopo aver forzato il cilindretto delal portiera anteriore, si era introdotto nell’abitacolo dove stava cercando di mettere in moto la vettura per poi darsi alla fuga. Briante, dopo aver avvisato i carabinieri, è sceso lungo la via dove ha cercato di bloccare l’uomo ch per tutta risposta gli avrebbe puntato contro un coltello prima di darsi alal fuga. Una fuga subito interrotta dall’arrivo dei carabinieri che hanno così bloccato in flagranza di reato il 44enne Salvatore Sinatra, già noto alle forze dell’ordine. Rinvenuto sotto un’altra auto e sequestrato il coltello usato nel reato. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato posto ai arresti domiciliari. Dovrà rispondere di minaccia e furto aggravati e di porti di armi od oggetti atti ad offendere.
I poliziotti del commissariato di Priolo hanno denunciato in stato di libertà un 19enne accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori, durante l’operazione di polizia giudiziaria, hanno sequestrato 10 grammi circa di marijuana, una pianta di cannabis indica e un bilancino di precisione.
Stava giocando con degli amici in spiaggia, a Lacona. Poi, improvvisamente, un malore. Lui che si accascia a pochi metri dalla riva, i tentativi di rianimarlo, la morte. Ha perso la vita così Fabio Calleri, finanziere di 29 anni di Augusta in servizio nella sezione operativa navale di Portoferraio della Guardia di Finanza. Da quattro anni era a Portoferraio, dove si era fatto in fretta ben volere da colleghi e superiori. Poi giovedì la tragedia. Per tutti parla alla Nazione il comandante della stazione navale arrivato da Livorno, il maggiore Roberto Gagliardi. “Era un ragazzo giovane e libero dal servizio si stava godendo con spensieratezza un pomeriggio in spiaggia. Stiamo cercando di stare vicini ai nostri ragazzi, soprattutto quelli che erano più a contatto con lui. Tutti lo ricordano con grande affetto. Abbiamo ovviamente attivato la nostra rete per l’assistenza sia logistica che psicologica per familiari”. Proprio la famiglia di Fabio Calleri ieri è arrivata all’Elba. La salma del finanziere augustano è a disposizione dell’autorità giudiziaria.Dopo l’autopsia concesso il nulla osta per la sepoltura con l’avvio delle pratiche per il rientro della salma ad Augusta.
Quel borsello incustodito all’interno di un’auto col finestrino parzialmente abbassato era un colpo facile. Così, in via dei Vasari, due giovani siracusani avrebbero approfittato dell’occasione riuscendo – forzando il finestrino – ad infilare un braccio in quella C-Max e rubare il borsello e gli ottocento euro in contanti che conteneva. Ma sono stati notati all’opera dal proprietario della macchina, un meccanico di origini algerine che lavora in una officina nelle vicinanze, che ha avvisato i carabinieri.
Le rapide indagini dei militari hanno permesso di risalire agli autori del furto, individuati in due giovani pregiudicati di 22 e 21 anni: Jonathan Puzzo ed Enrico De Angelis.
La perquisizione personale non ha consentito di recuperare il maltolto, ma è stato rinvenuto in possesso di uno dei due un involucro contenente sette grammi di marijuana pronta per essere smerciata. Il controllo esteso alle abitazioni dei due ha dato esito negativo, anche a causa dell’iniziale resistenza alle verifiche opposta da De Angelis che – secondo gli investigatori – ha invano tentato di non far entrare i Carabinieri nel suo appartamento, probabilmente guadagnando del tempo utile a disfarsi di qualcosa. I due arrestati, posti al regime degli arresti domiciliari, dovranno rispondere a vario titolo di furto aggravato in concorso, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.