Siracusa. Controllo del territorio, 4 denunce

Avrebbero rubato, all’interno di un terreno di traversa Dammusi, circa 100 chili di agrumi. Per questo gli uomini delle Volanti hanno denunciato due uomini, un sessantenne ed un giovane di 31 anni, sorpresi dagli agenti mentre, ancora nell’appezzamento di terra, riempivano diversi sacchi con gli agrumi appena raccolti. Durante lo stesso servizio di controllo del territorio, la polizia ha denunciato due giovani  di 33 e 29  anni per smaltimento non autorizzato di rifiuti ferrosi

 




Noto. Minaccia gli agenti per sottrarsi ad un controllo, denunciato un uomo di 49 anni

A suo dire la polizia lo avrebbe molestato frequentemente per i numerosi controlli a cui lo avrebbero sottoposto nel tempo. Così, ieri, quando gli agenti lo hanno raggiunto per effettuare alcune verifiche sul suo conto, avrebbe oltraggiato e minacciato i poliziotti. Adesso, proprio per questo, pende a suo carico una denuncia per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Protagonista dell’episodio è un netino di 49 anni. L’uomo, pregiudicato, è già sottoposto agli arresti domiciliari per altro tipo di reati precedentemente commessi.




Priolo. Niente assicurazione, revisione e patente. Denunciato trentasettenne siracusano

Nessuna copertura assicurativa nella sua auto e nemmeno patente di guida. Denunciato per questo, a Priolo, un uomo di 37 anni, siracusano, fermato dalla Polizia del locale commissariato, è stato denunciato. Il veicolo, oltre a non essere assicurato, era anche privo del necessario certificato di revisione.

 




Siracusa. Omicidio Miconi, Mons. Pappalardo: "L'incontro con Santa Lucia macchiato da violenza atroce. Preghiamo per la famiglia del giovane"

Parla con il cuore in mano mons. Salvatore Pappalardo dopo l’omicidio che ha sconvolto la città, in festa per l’Ottava di Santa Lucia. “La gioia per l’incontro con la nostra patrona Santa Lucia è stata macchiato da un atto di violenza atroce- dice mons. Pappalardo  – da un gesto drammatico: un giovane ventenne è morto, una vita è stata spezzata. Il nostro compito in questo momento è pregare per la famiglia del giovane, e pregare per chi ha provocato questa tragedia. La Vergine e Martire farà rientro nella sua cappella nella chiesa Cattedrale, ma la processione orante, senza la banca musicale, senza i fuochi pirotecnici, ha voluto proprio segnare la partecipazione dei fedeli e la condanna verso l’ennesimo segno di violenza. Non si può morire a vent’anni. Non è accettabile. Troviamo conforto nella nostra Vergine e Martire, che ha saputo con coraggio sfidare i potenti in nome della fede- conclude l’arcivescovo- Restiamo ancor di più in questi momenti ancorati, saldi e forti, a quella fede che guida il nostro cammino”.




Lentini. Il caso del cane legato da mesi ad una catena, denuncia per il proprietario. L'animale affidato ad un canile

Si è conclusa con una denuncia la vicenda, segnalata nei giorni scorsi dal Partito Animalista Europeo, relativa alle presunte cattive condizioni in cui da mesi sarebbe stato costretto a vivere un cane, costantemente legato con una catena al balcone dell’appartamento dei suo padrone, in via della Redenzione, a Lentini. Gli agenti del locale commissariato hanno denunciato il proprietario, un uomo di 60 anni, per maltrattamento di animali. Non sarebbero bastate all’uomo le continue sollecitazioni di poliziotti,  vigili urbani, nè i richiami di carabinieri e del veterinario dell’Asp. Il cane, dopo poco tempo, sarebbe sempre e comunque tornato alla catena. Una situazione insopportabile per molti vicini di casa, da cui sono partite parecchie segnalazioni. Nei giorni qualcuno ha deciso di coinvolgere il partito animalisti, che con una nota dura, chiedevano un intervento immediato delle autorità competenti per sequestrare il cane “come prevede la legge in casi come questi”.  L’animale, secondo quanto aveva spiegato il partito animalista in una nota,  non avrebbe ricevuto alcuna cura, nemmeno dal punto di vista igienico e anche all’interno dell’appartamento sarebbero state riscontrate condizioni tutt’altro che ottimali. Il proprietario, in un primo momento, avrebbe assecondato le richieste del veterinario per migliorare le condizioni di vita dell’animale. Subito dopo, però, tutto sarebbe tornato come prima. I legali del partito avrebbero preannunciato l’intenzione di rivolgersi alla Procura della Repubblica se nessuno fosse intervenuto in maniera risolutiva in tempi brevi. Secondo fonti del commissariato di Lentini, la relazione del veterinario non avrebbe parlato di cattive condizioni di salute per l’animale. Il perdurare del comportamento del proprietario, però, avrebbe spinto la polizia, di concerto con i vigili urbani e l’Asp a sequestrare il cane, affidandolo ad una struttura che si occupa della cura di animali.

 




Siracusa. Sequestrati un panificio e un supermercato nella disponibilità di un esponente del clan Aparo-Trigilia

Sequestrate due imprese ad un noto esponente del clan Aparo-Trigilia. Sigilli apposti dalla Guardia di Finanza di Siracusa, al termine di complesse indagini finanziarie.
Circa un anno fa sono scattati gli accertamenti patrimoniali nei confronti di Nunzio Salafia, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania- Direzione Distrettuale Antimafia. Salafia era stato arrestato e condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Le fiamme gialle siracusane hanno fatto ricorso ad intercettazioni telefoniche ed ambientali nella ricostruzione del patrimonio dell’esponente del clan mafioso. Nasce così il provvedimento odierno di sequestro di due imprese. Si tratta di un panificio e di un supermercato, per un valore stimato di oltre 150 mila euro. Il panificio si trova a Siracusa, mentre il market è a Villasmundo. Sequestrati anche i conti correnti intestati alle attività commerciali.




Siracusa. Furto in un negozio di via Ciane. Sfondata la vetrina con un'auto. Episodio identico ai danni del negozio del padre del titolare

Furto, alle 4, 30  di questa mattina ai danni di un negozio di abbigliamento di via Ciane. I ladri si sono introdotti nell’esercizio commerciante sfondando la vetrina con un’auto, una Fiat Punto, usata come “ariete”. Una volta all’interno del negozio, i malviventi hanno portato via numerosi capi di abbigliamento, particolarmente costosi. Quindi si sono dileguati. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti. Singolare il fatto che, solo pochi giorni fà, un episodio analogo abbia riguardato un altro negozio della stessa via, di proprietà del padre del titolare dell’esercizio “svaligiato” la notte scorsa. Su entrambi i casi indaga la polizia




Siracusa. Cinture e occhiali con false griffes, sequestro della polizia municipale

Vendeva occhiali e cinture con noti marchi contraffatti ed era privo del permesso di soggiorno. Nel mirino dei vigili urbani è finito un uomo, originario del Bangladesh, che in Ortigia, in Largo Aretusa, esponeva, per commercializzarla, la sua merce. All’uomo è stata comminata una sanzione di 312 euro ed è stato imposto di recarsi all’Ufficio immigrazione della questura per gli adempimenti riguardanti il soggiorno in Italia.




Avola. Droga e furto di energia elettrica. Doppia accusa e domiciliari

In casa 5 grammi di hashish già suddiviso in 6 dosi, pronte ad essere vendute, un bilancino di precisione ed un coltello che molto probabilmente sarebbe servito per tagliare la droga. Marcello Lo Giudice, 46 anni, di Avola è stato arrestato ieri dagli agenti del locale commissariato che, oltre alla detenzione dello stupefacente, avrebbero scoperto che l’uomo si era allacciato abusivamente alla rete elettrica, per usufruirne senza pagare un euro. Al presunto pusher sono stati concessi i domiciliari.

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Siracusa. Scarcerato il 50enne accusato di violenza sessuale verso un 20enne nigeriano. L'avvocato Cotzia: "Smontato impianto accusatorio"

Disposta l’immediata scarcerazione dell’imprenditore 50enne arrestato con le pesanti accuse di sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di un 20enne nigeriano arrivato a Siracusa con uno degli sbarchi di novembre. L’uomo era stato posto ai domiciliari dopo il racconto reso ai carabinieri dall’immigrato. Il Gip del Tribunale di Siracusa ha però escluso la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, disponendo l’immediata scarcerazione. Soddisfatto l’avvocato difensore, Alessandro Cotzia. “L’impianto accusatorio è stato pienamente smontato. Quanto alle notizie relativa ad una confessione del mio assistito, questa non è mai avvenuta. Ha parlato con gli investigatori, avrà anche fatto delle ammissioni ma di fatti che non costituiscono reato”, spiega il legale. Il 50enne è ancora provato dalla vicenda. “Per lui è un incubo. Credo che non abbia ancora compreso l’importanza di quanto accaduto in aula”, dice ancora Cotzia raggiunto telefonicamente da SiracusaOggi.it. La testimonianza resa dal 20enne africano non è stata ritenuta credibile. Il Gip ha parlato di “inverosimiglianza”. Probabile adesso una archiviazione del caso. “Se la vicenda giudiziaria dovesse proseguire, richiederemmo subito il rito abbreviato”, anticipa Alessandro Cotzia.