Siracusa. Maltrattava l'anziana madre, arrestato un 53enne

L’anziana madre era ormai diventata il bersaglio continuo delle sue angherie. Lui, il figlio 53enne, non le risparmiava “attenzioni” violente. Fino a ieri, quando è stato arrestato dai poliziotti accorsi. Salvatore Vasques  dovrà adesso rispondere di estorsione, lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia.




Siracusa. Detenzione e spaccio di droga dai domiciliari, arrestato

Continuo il contrasto ai fenomeni di spaccio e consumo di droga. La Mobile di Siracusa ha arrestato Gianclaudio Assenza, 18enne siracusano, accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori, dopo indagini di polizia giudiziaria,  hanno effetuato una perquisizione domiciliare nella casa dell’arrestato, che si trovava per altro già agli arresti domiciliari. Scoperti e sequestrati 45 grammi di hashish ed un bilancino di precisione.




Siracusa. Sorpresi all'opera dai poliziotti, bloccati due presunti ladri. Uno è minorenne

Una telefonata al centralino della Questura di Siracusa ha messo gli agenti sulle tracce di due ladri. La segnalazione parlava di un furto in atto all’interno di un’abitazione, in via De Caprio. Rapidamente arrivati sul posto, gli agenti hanno notato che due uomini, nervosi, si sono dati alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento per le vie cittadine al termine del quale sono stati bloccati ed individuati i presunti ladri. Arresti domiciliari per Orazio Breci, siracusano di 29 anni, mentre il minore in sua compagnia è stato accompagnato in una struttura di prima accoglienza di Catania. Recuperata la refurtiva: orologi, orecchini e collane. A casa di Breci è stata rinvenuta ulteriore refurtiva di valore, tra cui, occultate all’interno del bagno, 16 monete antiche, presumibilmente risalenti all’epoca bizantina. Scattata anche la denuncia per ricettazione e possesso illegittimo di oggetti antichi.
Il Breci, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre il minore è stato accompagnato a un centro di prima accoglienza di Catania.

(foto: via de caprio)




Siracusa. Tenta di sfondare la vetrina di un fotografo, ma si ferisce:scatta la denuncia

In viale Zecchino tenta di sfondare la vetrina di un fotografo, ma si ferisce una caviglia. Le telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali della zona lo “inchiodano”. E’ andata male ad un uomo di 35 anni, siracusano, già noto alle forze dell’ordine, che adesso dovrà rispondere di tentato furto aggravato e danneggiamento. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo, la scorsa notte, avrebbe divelto un paletto di recinzione, prima di tentare di infrangere la vetrina del negozio. L’imprevisto ferimento lo avrebbe costretto a desistere dal suo intento. Quando l’uomo, sottoposto ad obbligo di firma, si è presentato in questura come deve fare,l’amara sorpresa di essere stato smascherato e , quindi, la denuncia. Secondo indiscrezioni, il giovane avrebbe agito, in precedenti occasioni, con la stessa tecnica anche ai danni di altri esercizi commerciali.




Siracusa. Sequestrato un inquietante arsenale. Doveva servire ad una pesante azione di fuoco?

“Inquientate”. Gli investigatori della Mobile di Siracusa ripetono più volte l’aggettivo mentre discutono dell’operazione che ha portato al sequestro di un vero e proprio arsenale. In via Marco Costanzo, in un’ara soprannominata “Bronx”, hanno trovato nascosti nei pressi di un garage in lamiera, occultato da vegetazione, un fucile a canne mozze e calcio ricostruito in legno e scotch nero, calibro 12 marca Bernardelli con matricola abrasa;  due cartucce inesplose calibro 12 marca “Cheddite”; una pistola Smith & Wesson cromata, calibro 45, con matricola abrasa, corredata da relativo caricatore rifornito con 8 cartucce calibro 45; novantadue cartucce inesplose calibro 45 marca “Auto C.B.C.”; due radio ricetrasmittenti marca “Brondi”; due parrucche con capelli lunghi (una rossa e una nera); dieci guanti in lattice; quattro guanti di cotone bianchi; due tute in carta (del tipo utilizzato dalla Polizia Scientifica) di colore bianco marca “Du Pont Tyvek”. Gli agenti sono arrivati alla “scoperta” mentre erano impegnati in un servizio di contrasto dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. Nei pressi di un’autovettura abbandonata e priva di targhe,avevano notato personaggi noti nell’ambiente del consumo e dello spaccio di droghe. Lì hanno rinvenuto un involucro in cellophane trasparente contenente quattro confezioni di  cocaina, del peso complessivo di 12 grammi. Insospettiti, hanno meglio battuto la zona fino a scorgere il box artigianale che pareva essere artatamente celato allo sguardo con della vegetazione. Le armi, sottoposte a sequestro, saranno inviate presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania, sezione Balistica, al fine di verificare l’eventuale impiego in fatti criminosi. Nella zona del rinvenimento opera un gruppo criminale già noto agli investigatori ma non è detto che l’arsenale sequestrato fosse nella loro disponibilità. Ma a cosa doveva servire? Le ipotesi sono varie. Una rapina, un colpo grosso. Oppure – e qui si inserisce il profondo senso di inquietudine anche degli inquirenti – un’azione di fuoco, un agguato. Le tute e i guanti sequestrati darebbero peso a questa ultima ipotesi. Gli investigatori stanno lavorando ad un ventaglio di possibilità. Il dirigente della Squadra Mobile, Tito Cicero non si sbilancia, ma è chiaro quando spiega che “il rinvenimento accende certamente un inquietante campanello d’allarme, segno che dei grossi gruppi criminali ben organizzati potrebbero avere avuto l’intenzione di riproporre vecchi scenari da tempo sopiti. Per il momento, ci limitiamo ad esprimere soddisfazione per avere sottratto a dei criminali due pericolose armi”. Una dichiarazione che lascia intuire che l’ipotesi di una “normale” rapina non sia affatto tra le più accreditate, ma che si pensa ad azioni delittuose ben più importanti e gravi. Quelle armi, insomma, dovevano sparare.




Belvedere. Con una mazza di ferro ha danneggiato un'auto posteggiata in piazza

Ha recuperato un pesante oggetto in ferro, una mazza. Poi si è avviata decisa e senza tentennamenti verso un’auto posteggiata, a Belvedere. Un attimo di pausa e poi ha iniziato a sferrare i colpi contro quella macchina. Mille euro i danni causati dall’improvvisa violenza di una 62enne originaria di Alghero. I motivi del suo gesto non sono del tutto chiaro. Stanno indagando i Carabinieri che privilegiano la pista della “vendetta” personale. La donna è stata denunciata per danneggiamento.




Noto. Controllo straordinario del territorio

Controllo straordinario del territorio a Noto. Ieri sera, gli agenti del locale commissariato, su disposizione del Questore di Siracusa, Mario Cageggi hanno passato al setaccio la zona. La polizia ha controllato 31 persone e 12 veicoli.




Siracusa. Prognosi riservata per la donna rimasta vittima di grave incidente

Rimane riservata la prognosi sulla vita della 64enne rimasta coinvolta ieri in un grave incidente stradale in contrada Cavadonna. Per cause non ancora del tutto accertate, l’auto su cui viaggiava la donna – una Renault Modus – ha invaso la corsia opposta proprio mentre sopraggiungeva una Jeep. Inevitabile lo scontro. Ad avere la peggio la donna a bordo dell’utilitaria, trasferita all’Umberto I. I tre a bordo del fuoristrada se la sono, invece, cavata con qualche lieve contusione.




Siracusa. La Dda di Catania sequestra 18,5 mln di euro a prestanome clan Nardo di Lentini

La Direzione distrettuale Antimafia di Catania ha sequestrato beni per diciotto milioni e mezzo di euro ad Antonio Mauceri, 61 anni, posto ai domiciliari. E’ il risultato principale dell’operazione Hermes, condotta dai Carabinieri di Siracusa con il coordinamento della Procura etnea. Mauceri è ritenuto dagli investigatori  un prestanome di Ciro Fisicaro, ergastolano di 50 anni, uomo del clan siracusano guidato da Sebastiano Nardo. Sequestrate quote societarie di aziende di trasporti, partecipazioni azionarie in supermercati, diversi immobili,  52 automezzi e 6 auto.




Siracusa. Girava con un coltello del genere vietato. Denunciato

A cosa gli servisse quel coltello a serramanico lungo 17 centimetri non è ancora chiaro. Di certo c’è che se giri in città con uno strumento atto ad offendere e del genere vietato, non sei armato delle migliori intenzioni. E soprattutto sei passibile di denuncia. Come è successo ad un 32enne siracusano, che dovrà rispondere di porto e detenzione di strumento atto ad offendere.  E’ stato anche segnalato all’ Autorità Amministrativa per uso personale di sostanza stupefacente.

(foto: generico)