Siracusa, sorpresi mentre smontano una moto rubata

Sono stati sorpresi dai poliziotti mentre erano intenti a smontare uno scooter rubato. Per questo sono stati denunciati due giovani di 17 e 30 anni. Dovranno rispondere di furto aggravato. Gli agenti sono intervenuti in via Algeri, all’interno di un garage.




Incidente mortale sulla Palazzolo-Buccheri

Incidente mortale oggi pomeriggio sulla strada statale 124. L’impatto è costato la vita alla conducente di una Opel Agila, una donna di 59 anni, che viaggiava sulla sua auto con a bordo altri due passeggeri . Il veicolo, intorno alle 14,00, si è scontrato con un autocarro Iveco Eurotrakker, che si muoveva nella direzione opposta, lungo il tratto che collega Palazzolo a Buccheri, al km. 76,7. Violento l’impatto. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Palazzolo hanno dovuto estrarre dalle lamiere uno dei passeggeri, rimasto incastrato nell’abitacolo, per accompagnarlo, insieme all’altro malcapitato, all’ospedale Umberto I di Siracusa. La conducente sarebbe morta sul colpo. Dopo le necessarie autorizzazioni, anche il suo corpo esanime è stato estratto dal veicolo. Illeso, il conducente del mezzo pesante. I carabinieri indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

incidente

 




Internet e truffe: i Carabinieri di Pachino ne svelano una

Truffe sul web, pericolo sempre dietro l’angolo. I Carabinieri della Stazione di Pachino  hanno denunciato un 48enne della provincia di Napoli. L’uomo avrebbe simulato su internet la vendita di un motore per auto ad un commerciante di Pachino. Quest’ultimo ha pagato i 1.300 euro pattuiti, versandoli su una carta prepagata. Ma non ha mai ricevuto l’oggetto perché mai spedito dal truffatore campano. Che è stato rintracciato e denunciato.




Truffa ad azienda campana. L'hacker è un siracusano

Un hacker siracusano e sedici tra amici e parenti del “pirata” informatico sono finiti nella rete della Polizia Postale di Salerno. Le indagini hanno preso le mosse dalla denuncia del titolare di una importante azienda del settore conserviero con sede a Cava. All’uomo ignoti avevano sottratto dai conti della società 130 mila euro.
Attraverso complicate indagini tecniche, gli esperti della sezione di Salerno sono risaliti ad un tecnico informatico di Siracusa. Dai computer della società presso cui lavora avrebbe effettuato verifiche del saldo contabile dei correnti della società campana, in atttesa del momento propizio per prelevare le somme di denaro.
Il sistema scoperto dagli agenti era ricercato. L’hacker aveva inoculato un virus nei computer della società, capace di emulare la connessione bancaria catturando la password; in tal modo si riuscivano a bypassare le protezioni predisposte per le connessioni riservate. Dall’analisi dei log, gli indirizzi IP dispositivi delle transazioni risultavano essere appartenenti alla rete T.O.R., ovvero un noto sistema di anonimizzazione delle connessioni che rende quasi impossibile rintracciare l’utente.
Le ulteriori indagini  hanno permesso di identificare altri 16 siracusani risultati, in alcuni casi, in rapporti personali di conoscenza e parentela con il presunto hacker. Per la polizia di Salerno avrebbero costituito  una vera e propria organizzazione finalizzata all’utilizzo illecito degli strumenti di pagamento elettronico attraverso l’utilizzo di malware e virus. Proficua la collaborazione con il compartimento di Polizia Postale di Catania che ha consentito di eseguire gli approfondimenti investigativi necessari.
Diciassette perquisizioni domiciliari sono state eseguite  nel siracusano. Rinvenuti e sequestrati numerosi computer e sistemi informatici sofisticati, carte di credito prepagate, ingente materiale cartaceo di vari istituti bancari nonchè numerosi oggetto e beni di consumo (come cellulari, lavatrici, frigoriferi ecc) acquistati con i proventi dell’attività illecita.

 




Violenza di genere, due casi in pochi giorni

Violenza di genere, nuovo fenomeno criminale purtroppo in crescita nella provincia di Siracusa. Da agosto 2013 ad oggi sono stati 12 gli arresti effettuati dai Carabinieri e ben 27 le denunce. Di queste ultime ore gli ultimi due casi, uno a Floridia ed un secondo a Siracusa.
Nel capoluogo, un uomo è stato arrestato due volte in poche ore. La sera del 16 ottobre i militari dell’Arma hanno tratto in arresto in flagranza di reato Carlo Belfiore. Il pregiudicato di 47 anni si sarebbe reso responsabile di atti persecutori (c.d. “stalking”) nei confronti della ex compagna. In stato di ebrezza alcolica, ha raggiunto nei pressi di via Malta la casa della donna qui avrebbe cominciato ad insultarla. Non era il primo episodio di questo tipo, hanno ricostruito i Carabinieri, che parlano di pedinamenti, telefonate ed sms dai toni minacciosi, vessazioni ed improvvise incursioni nell’abitazione della vittima, finalizzati ad obbligare la donna a ripristinare il rapporto sentimentale preesistente. La 32enne, che nel frattempo aveva ripreso la relazione con un precedente compagno, insieme a quest’ultimo si è vista minacciata da Belfiore, con un coltello da cucina. I due uomini si erano già affrontati per motivi di gelosia ed erano stati entrambi arrestati. Giunti sul posto, i carabinieri hanno proceduto all’arresto del presunto stalker, posto ai domiciliari. Ma neanche un’ora dopo, Belfiore sarebbe evaso, uscendo dalla propria abitazione con l’intento di raggiungere nuovamente l’abitazione della vittima. Un nuovo, tempestivo intervento dei Carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse. Belfiore è stato subito bloccato e dopo le formalità di rito è stato tradotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa
A Floridia, è stato arrestato ieri dai Carabinieri, anche in questo caso in flagranza del reato di atti persecutori, Vincenzo Giudice, classe 1961. Anche in questo caso l’uomo non si era rassegnato alla fine della relazione sentimentale. E’ stato posto ai domiciliari.




Due auto in fiamme a Siracusa

Due auto in fiamme ieri sera a Siracusa. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti alle 22,30 in via Grottasanta per l’incendio di una Renault  Twingo. Il rogo è stato domato dai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di via Von Platen. Nessun dubbi sull’origine dolosa. Sono in fase di accertamento, invece, le cause alla base dell’incendio di una Fiat Punto, parcheggiata in via Rizza. In questo caso, infatti, i rilievi successivi allo spegnimento delle fiamme da parte dei Vigili del Fuoco non avrebbe fornito elementi certi.




Siracusa Oggi – Flash: ritrovati infissi rubati al Chindemi

La Polizia ha ritrovato gli  infissi divelti ieri dalle finestre dell’Istituto “Chindemi” di Siracusa in un deposito di materiale ferroso. Le indagini sono state svolte da Agenti della Squadra Mobile. Sono in corso ulteriori indagini volte a identificare gli autori del reato.




Siracusa, attrezzatura "sospetta". Due denunce

Un’ascia. Una mazzetta di ferro. Un picchetto di ferro. Uno scalpello. Tre tubi in ferro. Due lime e un coltello da cucina. Un equipaggiamento sin troppo sospetto per passare inosservati.
Così, durante un controllo su strada, due siracusani di 25 anni e 26 anni sono stati denunciati dagli agenti delle Volanti perchè trovati in possesso della “singolare” attrezzatura. Le accuse per loro sono detenzione e porto di arma da taglio e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.




Siracusa, ladri a 15 e 13 anni

Due minori, di appena 15 e 13 anni, sono stati denunciati per tentato furto aggravato. I giovanissimi ladri si erano introdotti in una villa in via Carancino dopo aver praticato con una tenaglia un foro nella rete di recinzione. I poliziotti non hanno potuto far altro che accompagnare i minorenni dai rispettivi genitori.
Sorpresa e sconcerto per le due famiglie, siracusane,  definite “normali”. Vista l’attrezzatura di cui si sarebbero dotati, risulterebbe difficile parlare di semplice bravata.




Siracusa Oggi – Sequestrato del tritolo: a cosa serviva?

A chi, ma soprattutto a cosa dovevano servire quei due chili di tritolo sequestrati dalla Guardia Costiera? Davvero solo per la pesca di frodo? Sono domande a cui dovrà rispondere la Procura della Repubblica di Siracusa che sta indagando sul caso.
I fatti: la sezione di polizia marittina della Capitaneria di Porto di Siracusa ha sequestrato due chili di tritolo occultato da soggetti non ancora identificati tra i porti di Falaridi e Calabernardo. Un mese di indagini per un sequestro anomalo – per quantità -per pensare solo alla pesca di frodo.
Il sospetto degli investigatori è che il pericoloso materiale esplosivo potesse essere destinato alla criminalità organizzata per compierà chissà quale azione delittuosa.E qui, allora, si allaccerebbero altri interrogativi. Primo fra tutti quello relativo alal provenienza del quantitativo di tritolo. Secondo le prime informazioni, potrebbe provenire da un relitto sommerso ancora in fase di ricerca. Un abile nascondiglio o una scoperta “fortunosa”?
Le indagini sarebbero ancora in corso, imprevedibili gli sviluppi.  Il tritolo è stato, intanto, distrutto dagli artificieri della Marina Militare appartenenti al nucleo Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi.