Canicattini. Arrestato presunto spacciatore, nella sua abitazione hashish e "strumenti di lavoro"

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti Antonio Martin Scaglione, 43 anni, di Canicattini. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione, rinvenendo 24 grammi di hashish e materiale usato per il confezionamento delle dosi. Il presunto spacciatore è stato arrestato. Gli sono stati concessi i domiciliari.




Canicattini. Arrestato presunto spacciatore, nella sua abitazione hashish e "strumenti di lavoro"

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti Antonio Martin Scaglione, 43 anni, di Canicattini. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione, rinvenendo 24 grammi di hashish e materiale usato per il confezionamento delle dosi. Il presunto spacciatore è stato arrestato. Gli sono stati concessi i domiciliari.




Contrasto alla criminalità, controlli straordinari fra Noto e Rosolini

Controlli straordinari del territorio tra Noto e Rosolini. Li hanno condotti ieri i carabinieri della Compagnia di Noto, insieme ai colleghi della Compagnia d’intervento operativo del battaglione Carabinieri Sicilia. L’attività è stata condotta con l’impiego di 12 pattuglie. Sono stati controllati 95 persone e 89 veicoli. Sequestrate 6 patenti di guida ed elevate 18 contravvenzioni al Codice della Strada. Rientrano nell’ambito di tale attività anche gli arresti di due presunti spacciatori .




Floridia. "Venite, c'è una rissa tra extracomunitari". Ma non era vero. Denunciato

Per motivi ancora da chiarire, un 27enne di Floridia ha chiamato la polizia per segnalare una rissa tra extracomunitari. Giunti sul posto, gli agenti non hanno però trovato nessuno. E neanche segni di una eventuale azzuffata. Men che meno testimoni. Alla fine sono risaliti al ragazzo autore della chiamata, denunciato per procurato allarme.




Floridia. "Venite, c'è una rissa tra extracomunitari". Ma non era vero. Denunciato

Per motivi ancora da chiarire, un 27enne di Floridia ha chiamato la polizia per segnalare una rissa tra extracomunitari. Giunti sul posto, gli agenti non hanno però trovato nessuno. E neanche segni di una eventuale azzuffata. Men che meno testimoni. Alla fine sono risaliti al ragazzo autore della chiamata, denunciato per procurato allarme.




Buccheri. Sgominata una banda di rumeni specializzati in furto

Smantella dalla polizia di Noto un’organizzazione criminale composta da quattro rumeni. Da mesi, secondo le indagini, si sarebbero specializzati in furti all’interno di negozi e abitazioni.
In particolare, nella tarda serata di lunedì scorso, a bordo di una Opel Zafira i quattro  (George Cristina Costantinescu,  Vasile Albu, Adrian Militaru e Alexandro Toma) raggiungevano  Buccheri forse per un sopralluogo prima di qualche colpo in negozi. L’auto viene discretamente seguita dagli agenti che decidono di puntare le loro attenzioni su Buccheri. E ventiquattro ore dopo hanno notato che l’auto ritornava nel Comune montano, con rapidi passaggi e brevi soste in prossimità di una sala giochi.
Alle 3 del mattino, i quattro venivano sorpresi mentre uscivano dalla sala giochi con ancora in mano la refurtiva: un televisore, un computer portatile e ben otto contenitori sradicati dalle slot machine presenti nella sala giochi.
Alla vista degli Agenti i quattro avrebbero tentato di occultare tra il portabagagli e il sedile posteriore dell’autovettura gli arnesi di scasso e la refurtiva, per allontanarsi a gran velocità prima di abbandonare l’auto dopo pochi chilometri.
Ma il conducente, Vasile Albu, è stato subito bloccato dai poliziotti mentre gli altri tre riuscivano a dileguarsi.  Ccon l’ausilio di una pattuglia dei Carabinieridi Noto sono proseguite le ricerche. Cinque ore dopo anche i fuggitivi sono stati raggiunti, identificati e tratti in arresto nella “quasi” flagranza di reato.
L’immediata perquisizione dell’autovettura ha permesso di recuperare e sequestrare numeroso materiale utilizzato per lo scasso ( due imponenti cesoie, numerosi cacciaviti ecc.), nonché diversi oggetti (computer, televisori, cinquecentottanta monete tutti da uno e due euro) proventi di furto consumato nella sala da giochi; sempre nello stesso veicolo  rinvenuto un marsupio contenente monili in oro e argento, anche questi, verosimilmente, provento di precedenti furti.
I quattro componenti la banda, arrestati nella flagranza del reato, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa Circondariale di Cavadonna a Siracusa a disposizione della locale Procura della Repubblica.




Lentini. L'Asp gli chiude l'attività, lui sfoga la sua rabbia seminando il panico negli uffici. Arrestato 63enne

Danneggiamento aggravato e continuato e interruzione di pubblico servizio. Dovrà rispondere Mario Micale, 63 anni, catanese residente ad Augusta. L’uomo è stato arrestato ieri mattina dagli agenti del commissariato di Lentini, insieme ai carabinieri. Micale avrebbe subito un provvedimento di chiusura della sua attività commerciale. Una misura adottata dall’unità operativa Igiene, Alimenti e Nutrizione dell’Asp, che l’uomo non avrebbe accettato di buon grado. Al contrario, fortemente contrariato, Micale avrebbe danneggiato una vetrata degli uffici dell’azienda sanitaria provinciale, introducendosi subito dopo all’interno dei locali e turbando impiegati e presenti, tanto da indurli a fuggire.All’uomo sono stati concessi inizialmente i domiciliari. Poco dopo, però, gli agenti lo avrebbero sorpreso fuori casa. A quel punto è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Operazione Trinacria, polizia e Guardia di Finanza passano al setaccio la città

Si chiama “operazione Trinacria” quella condotta ieri dalle Volanti e dalla squadra Mobile di Siracusa, insieme a personale cinofilo della Guardia di Finanza. Le forze dell’ordine hanno effettuato posti di controllo nei punti nevralgici di accesso e di uscita dal centro abitato, con particolare attenzione alle zone di via Columba, via Necropoli del Fusco, viale Epipoli, Belvedere e zona Targia.Nel corso del controllo straordinario del territorio sono state controllate 42 persone e 36 veicoli; due le perquisizioni effettuate. Sequestrato un grammo di marijuana, segnalata una persona all’autorità amministrativa. Elevato, infine, un verbale per violazioni al Codice della strada.




Pachino. Ruba in un appartamento ma si ferisce, le tracce di sangue la inchiodano. In manette "Lupin" al femminile

Come in una fiction televisiva, le tracce di sangue lasciate in un appartamento che avrebbe tentato di svaligiare la “incastrano”. Gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato, ieri, Maria Grazia Salerno, 48 anni, pachinese. Per lei l’accusa è di furto aggravato in abitazione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna avrebbe forzato la veneziana di un appartamento, infranto il vetro e si sarebbe introdotta nell’abitazione alla ricerca di denaro. Avrebbe trovato 45 euro e sarebbe subito dopo fuggita. Si sarebbe, però, ferita, lasciando tracce ematiche in diversi luoghi della casa messa a soqquadro. Gli agenti hanno rinvenuto tracce analoghe nei pressi dell’abitazione della donna, già nota alle forze dell’ordine. Le analisi condotte dalla Scientifica hanno confermato i sospetti degli investigatori, supportati anche dal rinvenimento delle banconote. La donna è stata posta ai domiciliari.




Pachino. Ruba in un appartamento ma si ferisce, le tracce di sangue la inchiodano. In manette "Lupin" al femminile

Come in una fiction televisiva, le tracce di sangue lasciate in un appartamento che avrebbe tentato di svaligiare la “incastrano”. Gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato, ieri, Maria Grazia Salerno, 48 anni, pachinese. Per lei l’accusa è di furto aggravato in abitazione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna avrebbe forzato la veneziana di un appartamento, infranto il vetro e si sarebbe introdotta nell’abitazione alla ricerca di denaro. Avrebbe trovato 45 euro e sarebbe subito dopo fuggita. Si sarebbe, però, ferita, lasciando tracce ematiche in diversi luoghi della casa messa a soqquadro. Gli agenti hanno rinvenuto tracce analoghe nei pressi dell’abitazione della donna, già nota alle forze dell’ordine. Le analisi condotte dalla Scientifica hanno confermato i sospetti degli investigatori, supportati anche dal rinvenimento delle banconote. La donna è stata posta ai domiciliari.