Avola, rapina in farmacia

avola_farmaciaRapina ai danni di una farmacia, ieri pomeriggio, ad Avola. Secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato del comune della zona sud, intorno alle 15,40 un giovane, armato di pistola, avrebbe fatto irruzione all’interno della farmacia di via Cavour, intimando agli impiegati di consegnargli il denaro contenuto in cassa. Subito dopo avere afferrato il denaro, mille 640 euro, il rapinatore avrebbe fatto perdere le proprie tracce. Indaga la polizia




Francofonte. Faida mafiosa evitata dai Carabinieri

francofonteHa toccato anche Francofonte l’operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Catania. Questa mattina il fermo di nove persone, coinvolte – secondo gli inquirenti – in una faida esplosa all’interno di una cosca mafiosa per la leadership, lasciata vacante dall’arresto del capomafia. I provvedimenti, emessi dalla Dda della Procura etnea, sono stati eseguiti da oltre un centinaio di militari dell’Arma anche nelle province di Agrigento e Cremona.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi. Le indagini dei carabinieri hanno evidenziato una spaccatura creatasi nell’ambito di un’organizzazione mafiosa vicina a Cosa nostra operante nei territori di Vizzini (Catania) e Francofonte (Siracusa) dopo l’arresto del boss, Michele D’Avola. La frangia del gruppo rimasta a lui fedele l’8 agosto scorso ha tentato di uccidere Salvatore Navanteri, che cercava la scalata ai vertici della cosca, e che stava per attuare una ‘ritorsione’. Prima del possibile avvio di una sanguinosa faida mafiosa la Procura di Catania ha emesso i fermi per bloccarla.

(foto: Francofonte, panorama)




Pachino, peculato alle Poste. Denunciato direttore

pachino_posteBufera alle Poste di Pachino. I Carabinieri hanno denunciato per peculato  il direttore dell’ufficio. Le indagini dei militari sono partite dopo la segnalazione di alcune incongruenze emerse al termine di una ispezione interna, decisa da Poste Italiane. Agli ispettori inviati sul posto a sorpresa non sono sfuggite alcune mancanze di cassa. E’ cosi’ emerso che il direttore dell’ufficio avrebbe sottratto oltre 40 mila euro dai fondi nella sua disponibilita’ per l’incarico ricoperto.

 

 




Un magnete per "distrarre" il contatore, denunciato esercente

cc contatoreAveva studiato uno stratagemma ingegnoso per rubare energia elettrica, ma è stato smascherato dai carabinieri e denunciato. E’ andata male al gestore di un bar di Siracusa.  L ‘ improvvisato  “Mc Gyver” dovrà rispondere adesso di furto aggravato di energia elettrica. Secondo quanto appurato dai militari dell’Arma, l’uomo avrebbe applicato un virus magnete sul contatore del suo esercizio, riuscendo ad alterare il sistema di registrazione dei consumi grazie alle interferenze prodotte dal dispositivo. Il risultato era un rallentamento dei giri del misuratore e, di conseguenza, la registrazione di un consumo inferiore rispetto a quello reale. Il magnete ed il contatore sono stati sequestrati.

 

 




Rubano 300 kg di metallo:2 arresti a Priolo

Avrebbero rubato 300 chili di barre metalliche, sottraendoli ad un’azienda di componentistica per torri eoliche di Marina di Melilli, ma sono stati sorpresi da due carabinieri della stazione di Priolo ed arrestati in flagranza di reato. Le manette sono scattate ai polsi di due giovani, Cristian Marsilla, di Siracusa e Faical Baisari, marocchino, entrambi di 23 anni e residenti nel capoluogo. Ad “incastrare” i due presunti ladri sarebbe stata l’Ape Piaggio parcheggiata davanti all’azienda. Il modo in cui il mezzo era stato posteggiato ha insospettito i due carabinieri, che stavano facendo rientro in caserma dopo un servizio espletato a Siracusa. Avvicinandosi, i militari avrebbero sorpreso i due giovani all’interno dell’azienda, intenti a caricare le barre, di 40 chili ciascuna. Il metallo, una volta “piazzato” sul mercato nero, avrebbe fruttato 20 centesimi di euro al chilo.




Violenze in famiglia, due denunce

via cataniaNella tarda serata di ieri, gli agenti delle Volanti sono dovuti intervenire per una lite in famiglia in una traversa di via Catania. Allertati da una segnalazione, i poliziotti sono intervenuti per calmare un uomo, un rumeno di 36 anni residente da tempo a Siracusa, che in evidente stato di alterazione, avrebbe picchiato la moglie e due dei tre figli. Placare la sua rabbia non è stata operazione semplice. A dargli manforte anche il fratello: i due si sarebbero scagliati contro gli agenti intervenuti sul posto.
Una volta condotti alla ragione, i due sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini dovranno adesso verificare se vi siano stati altri episodi di violenze domestiche.
La donna ed i tre figli della coppia sono stati condotti in ospedale per controlli. Prognosi di 5 giorni per trauma cranico minore per due dei tre minori. Al più piccolo, di cinque anni, è stato riscontrato un forte stato di agitazione da stress. Ad avere la peggio la donna, con una prognosi di 7 giorni.




Villetta sequestrata e lui prova a salvare "il salvabile"

questura_18092013La confisca della sua villetta di via Grottasanta, a Siracusa, non gli era proprio andata a genio. E per questo il 35enne proprietario dell’immobile, subito dopo l’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione, pur di salvare il salvabile avrebbe “assoldato” due ragazzi di 25 e 26 anni. I due avrebbero dovuto sottrarre ringhiere, porte e infissi  dalla villetta. Ma non avevano fatto i conti con la Polizia. Gli uomini del commissariato Ortigia sono, infatti, piombati in via Grottasanta interrompendo il loro piano criminale. Gli agenti hanno recuperato il materiale che era stato già smontato e sequestrato le attrezzature utilizzate per compiere il furto. In un garage di proprietà sempre del 35enne, ritrovati altri infissi, ringhiere e suppellettili   della villetta, asportate in precedenza. Il terzetto è stato denunciato per sottrazione di cose sottoposte a sequestro e furto aggravato.




Rapina e sequestro di persona con la complicità della badante

ARRESTATI BADANTERapina aggravata in concorso e sequestro di persona. Con questa accusa gli agenti della Squadra mobile e delle Volanti di Siracusa hanno arrestato Franco Musso, 43 anni, Antonino Tinè, 21 anni, Lorenzo Arena, 19 anni e Lucia De Simone, 25 anni, tutti residenti a Siracusa. Secondo gli investigatori, due dei presunti rapinatori, domenica scorsa, avrebbero fatto irruzione all’interno dell’abitazione di un anziano di 83 anni, nei pressi di via Piave, con il volto travisato da caschi e, approfittando dell’arrivo della badante dell’uomo e della moglie, una donna con gravi problemi di deambulazione, avrebbero minacciato entrambi, intimando loro di consegnare tutto il denaro custodito in casa. Dopo essersi impadroniti della somma, 400 euro, i malviventi avrebbero legato l’anziano e la badante con delle corde , imbavagliandoli con del nastro adesivo. Si sarebbero, quindi, impossessati di due fucili, che il proprietario dell’abitazione custodiva in casa. Immediatamente dopo, i due rapinatori si sarebbero dileguati. Il racconto della vittima non avrebbe convinto gli investigatori, convinti che la badante, Lucia De Simone, potesse avere avuto un ruolo nel “colpo” messo a segno. Ulteriori indagini avrebbero consentito alla polizia di accertare che la donna aveva avuto, in passato, una relazione con Musso, ritenuto l’ideatore della rapina. Nello stabile in cui il giovane e Arena abitano, gli agenti hanno rinvenuto i fucili rubati e parte del bottino, 205 euro. I due uomini sono stati condotti nel carcere di Cavadonna, mentre alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. I dettagli dell’operazione sono stati  illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata dal dirigente della Squadra Mobile, Tito Cicero.

Nella foto tre dei 4 arrestati: Franco Musso, Lorenzo Arena e Antonino Tinè




Al bar anzichè ai domiciliari, un arresto ad Avola

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Si intratteneva davanti ad un bar con altre due persone, entrambe già note alla giustizia, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari. Gli agenti del commissariato di Avola lo hanno sorpreso e arrestato. Manette ai polsi di Giovanni Caldarella, 34 anni, a cui, ad ogni modo, sono stati nuovamente concessi i domiciliari.  

 




Immigrazione: oltre 250 migranti nella zona sud

IMG_0631Oltre 250 immigrati individuati al largo delle coste della zona sud  della provincia di  Siracusa, nelle prime ore di oggi. 150 migranti, di nazionalità siriana ed egiziana, sono sbarcati questa mattina sulla spiaggia di Calamosche.  Un secondo barcone, con 100 persone a bordo, è stato, intercettato nella stessa area. In questo caso, però, le operazioni di abbordaggio sarebbero ancora in corso. Le avverse condizioni marine renderebbero difficoltoso l’approvo, tanto che gli uomini della Guardia Costiera starebbero tentando di portare il natante in una zona costiera riparata, così da consentire operazioni più agevoli. Un terzo barcone sarebbe, infine, monitorato a circa 5 miglia da Portopalo.