Siracusa. Ruba pomodori da un'azienda agricola dell'Arenella, manette ai polsi di un 39enne

Si introduce all’interno di un’azienda agricola dell’Arenella e ruba 300 chili di pomodori, suddivisi in sei grossi sacchi. I carabinieri della stazione di Cassibile lo sorprendono e bloccano in flagranza di reato. Per questo, nella tarda serata di ieri,  è stato arrestato Salvatore Zivillica, 39 anni, siracusano con precedenti penali. L’uomo, secondo i carabinieri, si era introdotto, poco prima, all’interno dell’azienda a bordo della propria auto, dopo avere reciso la rete di recinzione perimetrale della proprietà. Il presunto ladro è stato arrestato e posto ai domiciliari.




Avola. Coltello a serramanico addosso, denunciato 49enne netino

Portava con sé un coltello a serramanico lungo 20 centimetri. Gli agenti del commissariato di Avola lo hanno scoperto, ieri pomeriggio, dopo averlo perquisito. Denunciato un uomo di 49 anni, netino. Dovrà rispondere di porto e detenzione abusiva di arma o oggetti atti ad offendere.




Siracusa. Incidente all'uscita dell'autostrada, tre auto coinvolte. In quel punto perse la vita un giovane

Incidente questa mattina all’uscita “Siracusa Nord” dell’autostrada Siracusa-Catania. Intorno alle 8,30, per ragioni ancora da chiarire, tre automobili sono rimaste coinvolte in uno schianto che ha addirittura comportato l’uscita di strada di uno dei veicoli coinvolti, una Citroen. Chi ne era alla guida, probabilmente per evitare lo schianto contro un’altra utilitaria che giungeva dalla parte opposta, avrebbe sterzato verso destra, in direzione Belvedere, fermando la sua corsa oltre il guardrail, proprio accanto alla foto e ai fiori che ricordano un  giovane che perse la vita in quel punto a causa di un incidente stradale. Qualche metro più avanti, sempre in direzione Siracusa, le altre due utilitarie coinvolte nell’incidente. Secondo una prima ricostruzione, l’auto che proveniva dalla zona industriale si sarebbe scontrata con l’auto che arrivava, invece, dalla parte opposta, schiantandosi contro uno sportello. Sul posto, i vigili urbani di Melilli, che stanno ancora portando a termine i rilievi e regolando il traffico, rallentato in quell’area. Intervento flash, invece, per la polizia municipale di Siracusa. Il territorio, infatti, non è di competenza del comando del capoluogo.




Priolo. In manette presunto rapinatore, avrebbe messo a segno un colpo a Roma

Avrebbe perpetrato una rapina a Roma. E’ stato arrestato ieri a Priolo. Le manette sono scattate ai polsi di Davide Tartaglia, 35 anni, priolese. Gli agenti del commissariato di Priolo lo hanno raggiunto nella sua abitazione in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza. Il giovane era già destinatario dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. E’ stato accompagnato nella casa circondariale di Cavadonna.




Siracusa. Furto in un distributore di benzina di viale Ermocrate. Arrestato 30enne

Furto, nella notte, ai danni di un distributore di benzina di viale Ermocrate. Sul posto, gli agenti delle Volanti, che avrebbero sorpreso un giovane, Andrea Ferrazzano, 30 anni, siracusano, mentre era ancora intento ad impossessarsi di sigarette e monete, dopo avere sfondato la vetrata posteriore del bar per accedere all’interno dei locali. Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato. Dovrà rispondere di furto aggravato.
 




Floridia. Indagini serrate sull'omicidio La Porta. Slitta a domani l'autopsia, nessuna pista esclusa

E’ ancora avvolta nel mistero la morte di Nicola La Porta. Il corpo senza vita del 45enne floridiano è stato rinvenuto ieri nelle campagne nei pressi del cimitero del comune siracusano. Indagini serrate condotte dai Carabinieri. Massimo il riserbo in queste fasi. Elementi utili sono attesi dall’esame autoptico inizialmente previsto per questo pomeriggio ma slittato a domani. Il medico legale comunicherà al magistrato ed agli inquirenti anzitutto il calibro del proiettile utilizzato – e quindi anche indicazioni sull’arma –  e se sia stato eventualmente raggiunto da altri colpi, oltre quello alla testa. Dall’autopsia potrebbero  arrivare ulteriori informazioni per comprendere anzitutto se l’omicidio è avvenuto nella zona di rinvenimento del cadavere o se sia stato abbandonato lì in un secondo momento. La Porta mancava da casa dalla tarda serata di sabato. Si vuole, quindi, capire anche dove sia stato e in compagnia di chi. La ricostruzione delle sue ultime ore è operazione in cui sono impegnati gli investigatori, che non vogliono escludere alcuna pista. Dalla passionale alla vendetta. Non è quindi detto che si tratti di un delitto maturato negli ambienti criminali.
(foto: il luogo dove è stato ritrovato il cadavere)




Consorzio siracusano nei guai per una presunta frode sulle forniture al Cie di Modena

Il consorzio siracusano “L’Oasi” coinvolto in un’operazione della Guardia di Finanza di Modena. Ipotizzata una presunta frode sulle forniture al Cie di Modena. Il consorzio siracusano, dopo una gara d’appalto, si era aggiudicato la gestione triennale del centro di accoglienza emiliano. Denunciati i due rappresentanti legali e l’amministratore di fatto con l’accusa di frode nelle pubbliche forniture in concorso. La Procura della Repubblica di Modena, inoltre, ha chiesto il rinvio a giudizio dei soggetti ritenuti responsabili della frode In particolare – spiega una nota delle Fiamme Gialle – è stato accertato che il consorzio siciliano si sarebbe “reso responsabile di molteplici inadempienze relativamente agli aspetti contabili e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre lo stesso non aveva provveduto a somministrare servizi secondo le modalità qualitative e quantitative previste dal capitolato d’appalto”.
Sarebbe emersa la “mancanza di medicinali e di adeguate terapie mediche; la fornitura agli ospiti dei prescritti kit di vestiario ed effetti letterecci non completi e non sostituiti nei tempi previsti (ogni tre giorni); il personale presente inferiore a quello previsto; la fornitura di pasti di porzioni scarse e di scarsa qualità”. La Guardia di Finanza, parla di mancanze “di gravità tale da originare frequenti situazioni di tensione sia tra gli ospiti del Cie che, nel corso del 2013, hanno messo in atto rivolte e disordini determinando gravi danni alle medesime infrastrutture, che tra i dipendenti del Consorzio, che hanno messo in atto contestazioni sindacali”.
Il Consorzio “L’Oasi” aveva ottenuto l’appalto con una procedura negoziata con un ribasso del 3% sul prezzo a base d’asta, pari a 30 euro giornaliere per ciascun ospite, per un corrispettivo complessivo di oltre 1,9 milioni di euro. “Dall’esame della documentazione acquisita – si legge nella nota delle Fiamme Gialle – è emerso che il consorzio ha presentato dei certificati di regolarità contributiva (Durc) che non corrispondevano alla propria, reale posizione. Infatti  il predetto consorzio, a causa di una conclamata incapacità economico-finanziaria, aveva accumulato un effettivo debito contributivo verso gli enti previdenziali pari ad oltre 300.000 euro”.
I finanzieri emiliani rilevavano anche come il consorzio siracusano “era altresì in procinto di aggiudicarsi la gara d’appalto, del valore di 4.336.200 euro indetta nell’anno 2013 dalla Prefettura di Milano per la gestione del Cie di Via Corelli ed aveva presentato un’offerta per la gara d’appalto del valore di 11.826.000 euro avviata nello stesso anno dalla Prefettura di Roma per la gestione del Cie di Ponte-Galeria. Le rispettive Stazioni appaltanti, sulla base degli elementi acquisiti con le indagini del nucleo di Polizia Tributaria di Modena, hanno provveduto ad escluderlo dalla procedura di assegnazione”.
Anche la Prefettura di Modena  “ha rescisso il contratto di appalto con il consorzio L’Oasi”. Il Cie di Modena è stato chiuso a decorrere dal mese di dicembre 2013.




Pachino. Eseguito mandato di arresto europeo per un 30enne rumeno

Condannato in Romania, è stato arrestato a Pachino. Un ordine di arresto provvisorio a carico di Danut Suracel, richiesto dalle autorità del paese europeo, è stato eseguito dai Carabinieri. Il 30enne è stato condannato a una pena definitiva di otto anni per aver commesso, nel 2007,  i reati di offesa alla moralità, disturbo aggravato all’ordine e alla sicurezza pubblica e danneggiamento.




Avola. Munizioni e cariche d'innesco in casa, denunciati marito e moglie

Denunciati due coniugi ad Avola. Dovranno rispondere di detenzione illegale di munizionamento in concorso. Nella loro abitazione i poliziotti hanno rinvenuto, occultati in un sacchetto di cellophane sotto un armadio, 35 cartucce di vario calibro e 29 cariche d’innesco. Si è trattato di una perquisizione mirata in quanto l’uomo, 45 anni, era già noto alle forze di polizia.




Siracusa. Le rapine "prendi la cassa e scappa". Le indagini si concentrano su giovani criminali. Forse unica la regia

Nuova la modalità, nuova la frequenza. Nel panorama della criminalità siracusana emerge la rapina “prendi la cassa e scappa”. Colpi veloci, messi a segno da due complici che poi si dileguano a bordo di uno scooter. Fanno irruzione armati in un esercizio commerciale, si fanno consegnare direttamente il registratore di cassa e poi spariscono. Tutto avviene in pochi minuti.
Solo sabato, tre rapine in poco più di mezzora. Non siamo all’allarme sociale, ma gli stessi investigatori siracusani parlano di “singolarità”. Indagini serrate da parte della Mobile che sta studiando i filmati delle telecamere di sorveglianza. Nel fine settimana sono state raccolte quante più informazioni e testimonianze possibili. La risposta della Questura vuole essere immediata.
I dati in possesso degli investigatori porterebbero a pensare che quello entrato all’opera sabato sia un gruppo criminale giovane, forse due distinti gruppi e non necessariamente in contatto tra di loro. Certo, la dinamica pressochè  identica dei tre colpi farebbe pensare ad una regia comune. E per due delle ultime tre rapine si ipotizza già che la firma sia della stessa banda, mentre la distanza dagli altri colpi messi a segno invita a pensare che uno sia stato portato a termine da un’altra “squadra”. L’azione fulminea suggerisce poi che si tratti di giovani criminali. Giovani d’età e di fedina penale.
Il “picco” registrato sabato (l’ultima rapina prendi la cassa e scappa risale a sette mesi addietro) non ha particolarmente colpito gli investigatori. Si sa che le rapine aumentano nei giorni prefestivi per cui il dato veramente singolare è il modus operandi scelto. Un rischio nel rischio, perchè una simile azione criminale può “fruttare” 6 mila euro come anche un registratore di cassa vuoto, come proprio le ultime vicende di cronaca insegnano.