Priolo. Un arresto per due: avrebbero asportato materiale ferroso per cento euro da un vivaio

Arrestati in flagranza di reato Paolo Giuca (37 anni) e Ivan Guzzardi (18). Sono stati sorpresi dai carabinieri mentre, all’interno di un vivaio, pare stessero asportando materiale ferroso. Circa 250 kg sarebbero stati già caricati su un piccolo furgone, risultato privo di copertura assicurativa e condotto dal 37enne (che non ha mai conseguito la patente).  Gli accertamenti dei militari hanno anche permesso di ritenere gli stessi soggetti responsabili del furto perpetrato nottetempo all’interno del vivaio di una cisterna in acciaio, di circa mille litri, e di altro materiale ferroso. I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari.




Noto Marina. Rubato da un'abitazione un orologio del valore di circa 300 euro

Furto in appartamento nella tarda serata di ieri a Noto Marina. Ignoti si sono introdotti in un’abitazione dove, approfittando dell’assenza della proprietaria, hanno rubato un orologio del valore di circa 300 euro. Sul caso indaga la polizia.




Siracusa. Furto d'auto nella notte, un arresto

Arrestato nella notte a Siracusa Antonino Giordano. Il 35enne è stato ammanettato dagli agenti delle Volanti di Siracusa, insieme ai carabinieri. Giordano , già conosciuto alle forze di Polizia, avrebbe rubato un’autovettura. E per questo dovrà rispondere del reato di furto.




Siracusa. Ricoverata al Cannizzaro la 38enne che avrebbe appiccato l'incendio in psichiatria. I dubbi degli investigatori

E’ ricoverata al Cannizzaro di Catania, reparto ustionati, la 38enne che avrebbe dato vita ad un principio d’incendio nel reparto di psichiatria dell’ospedale  di Siracusa. Sconosciute le cause del gesto che ha scatenato momenti di grande panico nella sezione dell’Umberto I dove si ritrovano ricoverati soggetti non sempre pienamente indipendenti. Le fiamme sono state subito domate dagli infermieri, ma il fumo che si è sprigionato e che ha invaso corridoi e scale ha creato un vero e proprio allarme. I vigili del fuoco hanno utilizzato un motoventilatore per aerare i locali.
Ma mentre si cerca di fare ancora luce su quanto accaduto, emergono i primi dubbi. Da alcune testimonianze raccolte, parrebbe infatti che la donna che avrebbe appiccato l’incendio, si trovasse nel suo letto con sistemi di ritenuta di sicurezza necessari per la notte. Diventa un giallo capire come abbia quindi compiuto il pericoloso gesto. Un aspetto su cui si starebbero concentrando le indagini.
Come un nuovo controllo pare si sia reso necessario per alcune porte tagliafuoco dell’ospedale siracusano che – si sospetta – non avrebbero svolto a dovere il loro compito, permettendo al fumo di invadere comunque i locali.




Lentini. Dovevano essere ai domiciliari ma giravano in auto: arrestati

Erano a zonzo nonostante fossero stati posti ai domiciliari. Una “passeggiata” fuori programma interrotta sulla Sp 104, in territorio di Lentini, da un posto di blocco dei poliziotti. Sono finiti cosi in arresto Costantin Dumitran Cristu (classe 1990) e Laurentin Tuteanu  (classe 1993). L’accusa è di evasione dagli arresti domiciliari.




Siracusa. Antonino Restuccia ai domiciliari: "E' stata una terribile disgrazia"

Dal carcere alla casa della madre. Antonino Restuccia, l’infermiere 32enne alla guida dell’auto travolta domenica dall’onda di piena dell’Asinaro, è comparso questa mattina davanti dal gip del tribunale di Siracusa, Alessandra Gigli. L’arresto è stato convalidato ma è stata disposta la misura della custodia cautelare ai domiciliari fino al 10 febbraio. Tempo entro cui gli inquirenti e gli investigatori vogliono acquisire ulteriori prove e testimonianze. Ieri, prima dei funerali, è stata ascoltata Ramona Restuccia, la madre della piccola Marisol, una delle tre vittime. Il 32enne viene così tenuto lontano dagli altri occupanti, considerati testimoni importanti per ricostruire quanto accaduto in quelle drammatiche ore di domenica mattina. Per il pm potrebbe influenzare la versione delle alte persone che erano in auto con lui. Dopo quella data, se non interverranno fattori di novità, Antonino Restuccia tornerà ad essere un uomo libero.
Questa mattina l’uomo ha risposto a tutte le domane, in particolare riguardo alla principale contestazione circa l’invito a non passare in quel tratto di strada che affonda nel torrente. “Non c’era una apparente situazione di pericolo. Si è trattato di una terribile disgrazia”, spiega l’avvocato dell’uomo, Paolo Signorello. “Ma adesso si deve valutare se esistono responsabilità di terzi”, avverte sibillino riferendosi alle condizioni della strada e del fiume.




Siracusa. Operazione "Tessa", tentava di lasciare l'Italia per sfuggire all'arresto, la Mobile lo rintraccia in un albergo di Milano

Era riuscito a fuggire e si nascondeva a Milano, in un albergo, pronto a lasciare l’Italia per rifugiarsi in Svizzera e sfuggire all’arresto. E’ stato rintracciato e arrestato dalla Squadra Mobile di Siracusa, con la collaborazione dei colleghi milanesi, Yohannes Ghebrezgihabiher, 39 anni, eritreo, destinatario di una misura di arresti domiciliari emessa dalla Procura Distrettuale di Catania  nell’ambito dell’operazione “Tessa” dello scorso 29 gennaio,  con cui la polizia ha scoperto una  rete parallela a quella dell’accoglienza dei migranti,  con degli “scafisti di terra” proprio a Siracusa (leggi qui). L’operazione ha portato all’emissione di 11 misure cautelari. Per il trentanovenne,  l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla permanenza irregolare di clandestini nel territorio italiano. Per rintracciare Ghebrezgihabiher, gli uomini della Mobile si sono avvalsi di strumentazioni tecnologiche, controllando le utenze cellulari in uso all’uomo. Attraverso questo tipo di indagini, gli agenti avrebbero appreso del tentativo dell’uomo, il 3 febbraio scorso, di fuggire dall’Italia a bordo di un treno diretto a Como. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di varcare il confine della Svizzera per sottrarsi all’arresto. Una volta rintracciato e bloccato,  Ghebrezgihabiher si sarebbe rifiutato di fornire un domicilio in cui scontare la misura cautelare. Un diniego che ha spinto il tribunale di Catania a disporre per lui l’arresto in carcere, a San Vittore.
 




Siracusa. Arrestato presunto rapinatore residente a Roma

Collaborazione sull’asse Roma-Siracusa. Gli agenti del commissariato Primavalle, in collaborazione con la Mobile di  Siracusa, hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica aretusea. Arrestato Vittorio Di Luciano, 32enne residente a Roma. Deve espiare una pena residua di 3 anni, 5 mesi e 16 giorni per il reato di rapina, commesso a Siracusa nel dicembre scorso.




Cassibile. I carabinieri inseguono e arrestano ladri di arance e ortaggi

Furti nelle aziende agricole. Sventato un altro colpo nei pressi di Cassibile. I carabinieri hanno arrestato Andrea Danto e Luigi Calcinella , rispettivamente di 25 e 28 anni, entrambi di Siracusa e con precedenti di polizia. Sono accusati di furto aggravato in concorso di arance ed ortaggi vari. I due, insieme ad una terza persona incensurata (un 20enne),  sono stati sorpresi dai militari che, dopo un lungo inseguimento lungo la S.S. 115, li hanno bloccati nei pressi del mercato ortofrutticolo di Siracusa. I tre avrebbero avuto l’intenzione di rivenderli.  La refurtiva, per circa 260 kg, è stata restituita al proprietario. Gli arrestati  sono stati posti ai domiciliari.




Lentini. Pensionato con ottimi riflessi mette in fuga i rapinatori

A 73 anni sembrava una vittima perfetta per una rapina. Devono avere pensato qualcosa di simile i due che a Lentini, in via Monte Grappa, hanno aggredito un pensionato per rubargli la pensione appena riscossa. Quello che non potevano immaginare, però, era la pronta reazione del malcapitato. Che ha spiazzato i malviventi. I due hanno rinunciato al loro piano criminale dandosi alla fuga. Sul caso indaga la polizia.