Priolo. Perseguitava l'ex moglie che si rifugia dai Carabinieri. Arrestato presunto stalker

Non si era rassegnato alla fine della loro relazione sentimentale e si era lentamente trasformato in uno stalker. Minacce, insulti, violenze fisiche e verbali per la sua giovane ex moglie. Con l’accusa di stalking è stato arrestato dai carabinieri a Priolo, Giovanni Gagliolo, 42enne incensurato.
Di iei l’ultimo episodio. L’uomo, dopo aver pedinata l’ex consorte, l’avrebbe raggiunta e fermata nei pressi di un supermercato, prendendo ad insultarla e minacciarla di morte.
All’aggressione verbale hanno assistito anche le figlie minori dell’ex coppia. Spaventata, la donna ha raggiunto l’auto parcheggiata nei pressi ed ha chiamato i militari che da tempo stavano seguendo la vicenda. I carabinieri hanno consigliato alla vittima di rifugiarsi in caserma, lì vicino. Nel frattempo, si mettevano sulle tracce del presunto stalker. In realtà, non hanno neanche dovuto faticare. Perchè Gagliolo, forse non badando alla presenza della caserma nella zona, aveva seguito la donna fin lì. Ricondotto alla ragione, è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari.




Siracusa. Rapina in un bar di via Specchi

Seconda rapina in ventiquattro ore in via Alessandro Specchi. Un giovane armato di pistola e con il volto travisato da un passamontagna ieri sera ha fatto irruzione in un bar della centrale arteria. Sotto la minaccia dell’arma, si è fatto consegnare il denaro contenuto in cassa. Arraffato il denaro,  si è allontanato insieme al complice che lo attendeva all’esterno bordo di uno scooter. Dalla targa, il mezzo è risultato rubatolo scorso 30 gennaio.




Siracusa. Rapina in pieno giorno in un negozio di via Specchi

Rapina, nella tarda mattinata di ieri, ai danni di un esercizio commerciale di via Alessandro Specchi. Erano le 13 quando un individuo, con il volto travisato, si è introdotto all’interno del negozio, impossessandosi del registratore di cassa contenente 700 euro. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti. La polizia indaga per individuare il responsabile del “colpo”.




Siracusa. Un amore non corrisposto e scatta la lite. Arrestato un nigeriano

Una “cotta” non corrisposta e un corteggiamento insistito ai limiti dello stalking. Sarebbero gli ingredienti alla base di una lite tra due nigeriani, un uomo e una donna, in viale Tisia. Non si era rassegnato ai ripetuti rifiuti della donna, quasi perseguitata dalle attenzioni del 37enne Kennedy Osarenmwida. Alla vista dei poliziotti di quartieri avrebbe opposto una ferma resistenza alle operazioni di foto-segnalamento e finiva arrestato con le accuse di atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, rifiuto di fornire le proprie generalità e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.




Noto. Minaccia il suo titolare con un coltello, denunciato (e licenziato)

A lui quella paga giornaliera non stava per niente bene. Troppo bassa. E per questo ha deciso di affrontare il suo datore di lavoro. Ma tra i due l’accordo era difficile da trovare. Una discussione accesa, anche troppo. Così il giovane bracciante non avrebbe esitato a ricorrere alle maniere forti. Specie quando il 22enne avolese ha tirato fuori un coltello, con cui avrebbe minacciato il titolare della ditta del settore agricolo per cui era alle dipendenze.
E’ intervenuta la polizia di Noto, che ha denunciato il giovane bracciante per minacce aggravate. Oltre la denuncia, anche il licenziamento. Pare, infatti, che il titolare dell’azienda agricola abbia deciso di risolvere il rapporto lavorativo con l’uomo.




Pachino. Tenta di spaccare un distributore automatico di sigarette con un'ascia, denunciato

Vi ricordate la crisi del conte Filippo Nardi nel confessionale del Grande Fratello? Nel corso di una delle prime edizioni, il concorrente del popolare reality, rimasto senza sigarette, sbroccò davanti le telecamere arrivando persino a minacciare di spaccare tutto. Qualcosa di simile è avvenuto a Pachino ieri sera. Ma senza le telecamere. Un uomo di 51 anni, armato di ascia, ha scaricato la sua rabbia contro il distributore automatico di sigarette posto all’esterno di una tabaccheria di via Cavour. E’ stato denunciato per danneggiamento aggravato dai poliziotti. Pare non fosse in preda ad una crisi da astinenza di nicotina. Con ogni probabilità l’uomo, un pregiudicato, voleva piazzare un piccolo colpi “aprendo” la macchinetta. Operazione che non gli è riuscita anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

(foto: dal web)




Priolo. Senza patente, assicurazione e revisione: denunciato giovane automobilista "abusivo"

Sorpresa per gli stessi poliziotti di Priolo quando, durante un posto di blocco, hanno fermato l’auto di un 20enne. Il giovane era alla guida pur senza aver mai conseguito la patente. Non solo, circolava senza assicurazione e l’auto non  era stata revisionata come da Codice della Strada. Per tutto questo, è stato denunciato dalle forze dell’ordine.




Cassibile. In tre sorpresi nella notte dai Carabinieri mentre rubavano agrumi da un'azienda agricola

Avevano arraffato 600 kg di agrumi, trafugati da un’azienda agricola nei pressi di Cassibile. Ma sulle loro tracce c’erano già i carabinieri che hanno arrestato in flagranza di reato Dario Bennici, 23 anni, Sebastiano Cantone (44) e il marocchino Mahdi Jail (30), tutti pregiudicati. Si erano introdotti nei campi praticando un foro nella recinzione metallica. E proprio questo particolare ha attirato l’attenzione dei militari che hanno trovato i tre intenti a riempire con gli agrumi 9 sacchi di juta. Sono stati posti ai domiciliari.




Augusta. Incidente mortale alla Econova, il dubbio degli investigatori. "Perchè si è attivato il rullo?"

C’è una domanda che si è insinuata nella mente degli uomini che stanno investigando sul caso della morte di Piero Raccuglia. Incidente sul lavoro, avvenuto ad Augusta due giorni fa. Ma un aspetto va chiarito: perchè il nastro trasportatore su cui stava lavorando l’uomo si è improvvisamente messo in moto? Qualcuno o qualcosa, accidentalmente, deve averlo azionato. Chi o cosa? La risposta potrebbe arrivare dall’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza.
Raccuglia non era da solo, stava occupandosi delle operazioni di collaudo con un collega. Comunicavano attraverso delle radioline a cinque metri di distanza, lui in alto, il collega – pare – a livello del terreno. Poi l’incidente, il volo di alcuni metri che non lascia scampo al titolare dell’azienda di collaudi che stava occupandosi delle apparecchiature in quota. In un simile quadro potrebbe profilarsi anche un’indagine per omicidio colposo. Toccherà al pm Aloisi decidere se muoversi in questa direzione, una volta valutati correttamente tutti i dettagli.
Dall’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale Walter Di Mauro apparse subito evidente le cause del decesso: un violento impatto contro il terreno, prima la parte alta del torace poi la testa. La cosiddetta cintura, una sorta di imbracatura da utilizzare quando si lavora a distanza di qualche metro dal terreno proprio per evitare di precipitare, sembra non fosse stata indossata dall’uomo. I primi soccorritori l’avrebbero trovata stretta nella mano dello sfortunato lavoratore. Un altro elemento su cui gli investigatori dovranno fare luce.




Avola. Coppia di coniugi in manette per droga, a "incastrarli" 32 grammi di eroina nascosti in giardino

Un’attività a conduzione familiare ed un’abitazione adibita a laboratorio per il confezionamento della droga. I carabinieri hanno arrestato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, Salvatore Iacono, 44 anni e Graziella Pensavalle, 42 anni, marito e moglie, entrambi di Avola e con precedenti specifici. Le manette sono scattate ai loro polsi in flagranza di reato . Quando i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto hanno fatto irruzione nel loro appartamento, hanno rinvenuto 32 grammi di eroina, che i due coniugi avrebbero tentato di occultare in un giardino limitrofo all’abitazione. Sempre in casa dei due, i militari avrebbero rinvenuto un bilancino elettrico di precisione e materiale per il confezionamento. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Cavadonna, mentre alla donna sono stati concessi i domiciliari.