Rapina ai danni di un anziano in viale Tunisi, arrestati

Un siracusano di 50 anni, già conosciuto alla forze di polizia, e un cittadino marocchino di 44 anni, la cui presenza nel territorio nazionale risulta irregolare, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Ortigia con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali perpetrati nell’aprile scorso nei confronti di un pensionato 72enne.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, scaturisce a seguito di un’attenta attività d’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta dagli investigatori della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di “Ortigia”, che ha consentito di fare luce sull’episodio cui è rimasta vittima il pensionato che, il 4 aprile scorso, sarebbe stato rapinato in viale Tunisi dai due indagati. Dopo le incombenze di legge, i due arrestati sono stati condotti in carcere.




Blocca l’auto e tenta di rapinarlo, 24enne arrestato

Un 24enne è stato arrestato dai Carabinieri di Rosolini per tentata rapina, detenzione e porto abusivo di armi.
Nello specifico, un 35enne si è recato presso gli uffici della Stazione Carabinieri per denunciare una tentata rapina, riferendo che un’autovettura, dopo averlo sorpassato gli avrebbe tagliato la strada obbligandolo a fermarsi. Un uomo, lo avrebbe afferrato per un braccio, intimandogli di consegnare il denaro simulando il possesso di una pistola occultata dietro la maglietta e, successivamente, avrebbe tentato di strappargli il portafoglio dalla tasca dei pantaloni. La vittima opponeva resistenza e, per cercare aiuto, suonava il clacson della propria auto riuscendo così a mettere in fuga il pregiudicato. I militari dell’Arma hanno immediatamente avviato le indagini che, attraverso riscontri investigativi, hanno portato all’identificazione dell’autore, un uomo di 24 anni del luogo, in atto sottoposto agli arresti domiciliari con permesso di allontanarsi, che dopo le formalità di rito è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Siracusa.




“C’è una bomba”, falso allarme a Noto scattato dopo una telefonata anonima

Una telefonata anonima aveva fatto scattare l’allarme bomba in centro a Noto, nel primo pomeriggio. In pochi minuti sono scattate le misure di sicurezza per le verifiche del caso, con la presenza sul posto dei Carabinieri. Una parte del centrale corso Vittorio Emanuele è stata chiusa al transito, anche pedonale.
Le verifiche si sono concentrate in ogni angolo dell’area genericamente indicata dalla chiamata giunta al numero di emergenza. In campo anche un’unità cinofila addestrata per fiutare gli esplosi. In pochi metri si trovano una banca, la chiesa dell’Immacolata e le scalinate antistanti. Fortunatamente, gli artificieri giunti sul posto non hanno ritrovato alcun ordigno, facendo così rientrare l’allarme.




In possesso di 220 grammi di crack, hashish e marijuana. Arrestato 31enne di Floridia

Un 31enne è stato arrestato dai Carabinieri di Floridia e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia” per essere gravemente indiziato di detenzione abusiva di stupefacenti.
Nello specifico, durante una perquisizione domiciliare, i militari hanno sorpreso l’uomo intento a preparare, in un bollitore, del crack, rinvenendo 31 dosi di crack, 35 di marijuana, 28 di hashishe un panetto da 100 grammi, per un peso complessivodi oltre 220 grammi di stupefacente, oltre a materiale per il confezionamento e la pesaturae 170 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari presso la sua abitazione.




Tentata truffa, 62enne condannato a 6 mesi di reclusione

Cinque mesi e 28 giorni. Dovrà scontarli un 62enne riconosciuto colpevole di tentata truffa commessa nel 2014 a Roma. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Noto in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Roma.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Auto si ribalta sulla rampa d’uscita Siracusa Nord, due feriti lievi

Incidente autonomo questa mattina sulla rampa di uscita Siracusa nord della Siracusa-Catania. Poco prima delle 11.30, una Citroen con a bordo due ragazzi è finita ribaltata. Gli occupanti della vettura, due ragazzi, sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti. Le loro condizioni non destano comunque particolari preoccupazioni.
Le cause del sinistro sono al vaglio degli investigatori che non escludono alcuna ipotesi al momento: un guasto, una manovra errata, un malore o la velocità.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco. La rampa è rimasta temporaneamente chiusa per consentire rilievi e soccorsi, sino a quando non è stata rimossa la vettura capottata, liberando la carreggiata.




Truffe ad opera di finti Carabinieri nel siracusano. “Massima attenzione e contattare il 112”

Sono diverse le truffe, tentate o consumate, messe in atto da sedicenti Carabinieri, avvocati e operatori del 118. A segnalarlo sono i Carabinieri di Siracusa.
Il modus operandi utilizzato dai truffatori è quasi sempre lo stesso. Individuata la potenziale vittima, solitamente un anziano, questa viene contattata telefonicamente, nella maggior parte dei casi su una utenza fissa, da un sedicente Maresciallo dei Carabinieri che segnala l’arresto di un parente proponendone la liberazione in cambio di denaro da versare nelle mani di un avvocato che di lì a poco la raggiungerà in casa.
Gli scenari possono cambiare e i truffatori, come veri e propri attori, inscenano ora l’incidente stradale che vede coinvolto il familiare, ora il sequestro del mezzo o l’emissione di una sanzione amministrativa che richiede il pagamento di una certa somma per evitare denunce penali.
In effetti, pochi istanti più tardi, un sedicente avvocato, elegante e dai modi cortesi, bussa alla porta della vittima chiedendo la somma precedentemente comunicata o altri valori (oggetti d’oro o altri preziosi) per procedere all’immediata scarcerazione del figlio.
Purtroppo in provincia sono già numerose le vittime di questa truffa che ha fruttato migliaia di euro ai suoi autori.
Le indagini sono in corso.
I Carabinieri di Siracusa, nel segnalare che nessun Carabiniere richiede denaro per qualsivoglia ragione, sollecita massima attenzione da parte delle potenziali vittime e dei prossimi congiunti, figli e nipoti, che sono chiamati a mettere in guardia i loro cari.
I Carabinieri suggeriscono infine di contattare sempre il 112 in caso di dubbi circa l’identità della persona che si ha di fronte o al telefono e che richiede denaro.




Fugge dopo l’incidente, giallo sull’uomo alla guida della Golf. Grave il 61enne ferito

E’ caccia all’automobilista fuggito ieri mattina, subito dopo l’incidente avvenuto tra gli svincoli di Augusta e Sortino della Siracusa-Catania. Era alla guida della Golf che, forse a causa dell’alta velocità, si è scontrata con un furgone nella corsia in direzione Catania. Senza pensarci due volte, e con ferito sul sedile passeggero, si è dileguato a piedi ed ha fatto perdere le sue tracce.
Subito dopo l’impatto, l’uomo è semplicemente scomparso. La Polizia Stradale ha avviato ulteriori accertamenti, in un’indagine coordinata dalla Procura di Siracusa. Dai documenti dell’auto, gli investigatori sono risaliti al proprietario della Golf. L’uomo ha spiegato agli agenti di non conoscere la persona alla guida e di aver prestato la sua auto al 61enne di Acicastello rimasto ferito nell’impatto. Ma questi non ha potuto fornire alcuna indicazione, a causa delle sue condizioni. Nelle ore scorse è stato trasferito a Catania, dove si trova ricoverato in rianimazione, privo di coscienza.
La fuga dalla scena del sinistro e la mancata presentazione alle forze dell’ordine nelle ore successive alimentano ipotesi e teorie: alla guida dell’auto potrebbe esserci stato un qualche soggetto con problemi con la giustizia. Un pregiudicato o forse, addirittura, un latitante. Ipotesi su cui dovranno fare luce gli investigatori, impegnati in un’accurata indagine. L’auto coinvolta nel sinistro è stata posta sotto sequestro.




Ruspe in via Italia 103, abbattute altre costruzioni abusive

Le ruspe sono tornate in via Italia 103: nuovo round dell’operazione interforze finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio. I mezzi pesanti hanno demolito manufatti in muratura, dopo che qualche tempo addietro e nella stessa area, erano state già abbattute un centinaio di baracche in legno e lamiera.
Le quattro costruzioni in muratura – spiegano le forze dell’ordine – erano nate come ricovero di animali. Due erano state utilizzate probabilmente come stalle per cavalli, in una c’era l’ormai famoso maiale mentre la quarta serviva forse come ricovero per un cane di grossa taglia.
Si tratta del quinto intervento di contrasto all’abusivismo edilizio nelle zone popolari di Siracusa, con finalità di decoro urbano e legalità. L’operazione è stata disposta dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
In campo questa mattina personale del Reparto Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine della Questura, insieme a Carabinieri e Guardia di Finanza.




A fuoco un escavatore dell’azienda agricola dei Gennuso: indagini in corso

A fuoco un escavatore dell’azienda agricola Gennuso. Le fiamme sono divampate ieri,nel tardo pomeriggio, in un appezzamento, a poche decine di metri dalla Rosolini-Ispica.
Sul posto, i vigili del fuoco, per le operazioni di spegnimento e i carabinieri di Ispica, a cui sono affidate le indagini.
Poco distante dal mezzo incendiato, i vigili del fuoco hanno rinvenuto un accendino ed una bottiglia contenente presumibilmente liquido infiammabile. Pochi dubbi, quindi, sull’origine dolosa del rogo. Secondo una prima ipotesi, al vaglio degli investigatori, non è escluso che il movente possa essere collegato all’acquisto dell’appezzamento, acquistato pochi mesi fa all’asta e intorno al quale, in base a quanto emerso, ruotavano parecchi interessi. L’escavatore veniva utilizzato, in queste settimane, per lo svolgimento dei lavori propedeutici all’avvio di nuove coltivazioni. La famiglia ha sporto denuncia.