Abbandonano rifiuti per strada, beccati dalla Polizia Locale di Melilli

Abbadonano rifiuti su pubblica via a Melilli. La Polizia Locale della Terrazza degli Iblei ha individuato e sanzionato alcune persone per aver abbandonato rifiuti solidi urbani presso la frazione di Villasmundo. Non si arresta l’attività di contrasto alla condotta illecita di abbandono di rifiuti da parte del comando di Polizia Locale del comune di Melilli.
“La nostra è una lotta senza sosta contro queste condotte illecite”, commenta il sindaco Carta. “Continueremo a monitorare costantemente, grazie all’attività incessante della Polizia Locale, gli angoli più sensibili del territorio”.




Bagno fuori stagione si trasforma in tragedia, turista 61enne perde la vita a Lido di Noto

Un turista ha perso la vita questo pomeriggio a Lido di Noto. L’uomo, originario della Repubblica Ceca, era in vacanza in Sicilia con alcuni familiari. Approfittando della giornata di sole, avevano raggiunto la spiaggia per momenti spensierati e leggeri. Attorno alle 16, il 61enne ha deciso di fare una nuotata nonostante il mare leggermente mosso.
Mentre si trovava in acqua, forse per un malore o forse a causa delle condizioni meteo-marine, non è più riuscito a raggiungere la riva. Familiari ed amici hanno notato dalla spiaggia che non si muoveva più e non rispondeva alle loro grida. Aiutati da altri bagnanti lo hanno soccorso, cercando di rianimarlo in attesa dell’arrivo del 118. Purtroppo però per il 61enne non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri.

foto archivio




Incidente di caccia a Priolo, perde la vita un 77enne

Un uomo di 77 anni ha perso la vita quello che sembra essere un incidente di caccia. La tragedia questa mattina a Priolo, nei pressi di via Litoranea Priolese.
Secondo le prime ipotesi, potrebbe essere esplosa l’arma che l’uomo aveva in uso, un fucile. Non viene esclusa anche l’eventualità di un rimbalzo del proiettile che avrebbe fatalmente centrato la vittima.
Sono in corso gli accertamenti a cura della Polizia di Stato. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Siracusa. Escluso il coinvolgimento di altre armi o altre persone.




Scorribande notturne alla Pizzuta, controlli sulla movida: denunciato minore

Scorribande notturne di giovani che, durante le ore serali e notturne, disturbano la quiete dei residenti, soprattutto nella zona alta della città, Pizzuta in testa. I residenti lamentano disagi e le forze dell’ordine potenziano i servizi di controllo del territorio, soprattutto a ridosso dei luoghi maggiormente frequentati dai ragazzi, soprattutto minorenni.
Ieri sera la polizia si è concentrata nei pressi di un locale pubblico particolarmente frequentato da giovani. In questo contesto un minore è stato denunciato per non essersi fermato all’Alt degli agenti. Il giovane si è resto responsabile di diverse infrazioni al Codice della Strada, a partire dalla guida senza patente, senza casco, senza assicurazione ed al superamento dei limiti di velocità. Il ciclomotore su cui il minore viaggiava è risultato sottoposto a fermo amministrativo.




Pubblica “selfie” con una pistola sui social e víola più volte i domiciliari: 46enne finisce in carcere

Un 46enne, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, è stato arrestato dai Carabinieri di Floridia in esecuzione del provvedimento di sospensione provvisoria della detenzione domiciliare emesso dal Tribunale di Siracusa.
L’uomo stava scontando agli arresti domiciliari, da novembre 2023, una pena di 4 anni ed 8 mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti ma i Carabinieri di Floridia, all’atto dei controlli, hanno più volte riscontrato inosservanze alle prescrizioni connesse alla misura alternativa.
Nello specifico, l’uomo aveva mantenuto il suo giro di amicizie utilizzando i social network per comunicare con persone estranee al proprio nucleo familiare ed era solito postare “selfie” in cui impugnava una pistola priva di tappo rosso. In una circostanza, durante l’orario in cui era autorizzato a uscire, l’uomo si è recato ad Avola per acquistare un motociclo e in un’altra occasione è stato trovato in possesso di 1,5 grammi di cocaina.
L’Autorità Giudiziaria, tenuto conto delle reiterate violazioni, ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare e il 46enne è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Minacce in discoteca e aggressioni in locali pubblici, Daspo per cinque giovani

Minaccia ripetutamente un giovane durante una serata danzante. Daspo “Willy”, emesso dal questore di Siracusa, per un giovane siracusano, che non potrà accedere adesso ad una nota discoteca della città per due anni. A notificare il provvedimento sono stati gli agenti della Divisione della Polizia Anticrimine. Dopo l’episodio, il giovane era stato denunciato.
Dall’inizio dell’anno, il questore ha complessivamente emesso 17 Daspo “Willy”, in provincia, vietando loro l’accesso in determinate aree, in quanto accusati di avere commesso reati all’interno o nelle adiacenze di locali pubblici.
Gli agenti della Divisione, guidati dalla dirigente Maria Antonietta Malandrino hanno, inoltre, notificato quattro provvedimenti di DASPO “ fuori contesto” che prevede il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, sempre a firma del Questore Roberto Pellicone, nei confronti di tre netini ed un avolese, che, lo scorso agosto, sono state denunciate perché hanno partecipato ad una violenta aggressione davanti a un locale del centro storico di Noto, ai danni di un giovane con il quale avevano avuto un diverbio causato da motivi banali.
Il Daspo “fuori contesto” è una delle misure di prevenzione atipiche adottate nei confronti di soggetti ritenuti presunti responsabili di gravi reati anche commessi in contesti diversi dall’ambito sportivo. Lo strumento, introdotto con il Decreto Sicurezza bis, ha lo scopo di impedire che soggetti violenti possano riprodurre condotte illecite anche all’interno degli stadi, con possibili gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica.




Pachino al setaccio, posti di controllo con il Reparto Prevenzione Crimine: tre denunce

Azione di contrasto alla criminalità nelle zone periferiche e nel centro storico di Pachino. Numerosi i posti di controllo allestiti ieri dagli agenti del locale commissariato, insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Catania e con il supporto della Polizia Municipale.
Il dispositivo, che ha la finalità di innalzare il livello di sicurezza percepita negli abitanti del centro pachinese, ha consentito l’identificazione di 149 persone e il controllo di 73 mezzi.
Denunciate tre persone: un uomo ed una donna, rispettivamente di 55 e 63 anni, per aver chiuso con dei cavi d’acciaio in una pubblica via sita nel centro di Pachino e una terza persona, un uomo di 30 anni, per avere occupato abusivamente un appartamento di edilizia popolare.




Coppia sequestrata e rapinata in una villa all’Arenella: condannati altri due rapinatori

Gli ultimi due componenti della banda che ha consumato una rapina con sequestro di persona all’Arenella sono stati condannati. Nella giornata di lunedì pomeriggio, nel corso dell’ultima udienza, il Tribunale di Siracusa ha condannato con sentenza emessa a seguito di giudizio abbreviato, rispettivamente a 8 anni e a 8 anni 2 mesi di reclusione, per rapina pluriaggravata, ricettazione e porto di coltello.
L’episodio risale al 27 gennaio del 2023, quando venne presa di mira una villa di contrada Arenella-Fanusa. La presunta banda di rapinatori – secondo le indagini condotte dai Carabinieri – si sarebbe introdotta nella villa per poi immobilizzare la coppia con delle fascette in plastica. Mostrando delle armi per rendere esplicite le loro minacce, riuscirono ad ottenere informazioni su denaro e preziosi in casa e dove fossero custoditi. I ladri portarono via anche una cassaforte, poi rinvenuta insieme a passamontagna e guanti. Dagli esami sugli oggetti rinvenuti, venne individuato il Dna di uno degli uomini adesso coinvolti nel procedimento giudiziario. Due degli imputati, Danilo Casto di 40 anni e il catanese Luca Ignazio Scattamaglia di 42, hanno optato per il rito ordinario, con contestuale rinvio a giudizio. Rito abbreviato per il 36enne catanese Antonino Guardo, condannato a 6 anni e 4 mesi, 6 anni e 8 mesi per il 22enne Giuseppe Piterà.




Sigilli al depuratore di Noto, il procuratore capo: “compromesso fiume Asinaro”

Emergono ulteriori dettagli sulle indagini che hanno condotto al sequestro del depuratore di Noto, disposto dalla magistratura. Sono 8 le persone iscritte nel registro degli indagati e tra loro il sindaco Corrado Figura ed il suo predecessore Corrado Bonfanti insieme a dirigenti della Aspecon che gestisce il servizio idrico a Noto. L’accusa è di inquinamento colposo.
I reflui – secondo quanto illustrato dagli investigatori – sarebbero stati conferiti nel fiume Asinaro senza il dovuto trattamento. Il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, ha affermato che “allo risulta stato verificata una compromissione dell’ecosistema del fiume Asinaro”. Una circostanza che sarebbe emersa dagli approfondimenti sin qui condotti, inclusa “una consulenza assunta in contraddittorio con le parti”.
Il sindaco di Noto, Corrado Figura, si mostra sereno. “Devo approfondire, ma i fatti riguardano un periodo precedente al mio insediamento”, ha commentato. L’ex sindaco Bonfanti ha offerto piena collaborazione ai magistrati ed ha definito “un atto dovuto” l’avviso ricevuto.




Abusi sessuali su tre bimbi: assolti la madre, un carabiniere ed un 46enne

Assolti dai Giudici della Corte d’Appello di Catania i tre imputati finiti sotto processo per presunte violenze sessuali commesse nel 2014 su tre bambini a Francofonte.
Tra le persone coinvolte figurava anche la madre dei bimbi, accusata di prostituzione minorile. Gli altri imputati erano un carabiniere in servizio presso la Stazione di Francofonte, persona nota nel comune agrumicolo, ed un uomo di 46 anni, padre della compagna del figlio maggiorenne della donna. Per i due uomini l’accusa era di violenza sessuale aggravata su minori. In primo grado, furono tutti condannati: 24 anni di reclusione alla donna (oltre a tre anni e sei mesi per maltrattamenti in famiglia), 13 anni al carabiniere e dieci al 46enne.
Secondo quanto emerso, la donna avrebbe consentito abusi sui figli di 3,4 e 7 anni dietro il pagamento di piccole cifre, fra i 10 e i 20 euro. La vicenda prese le mosse da una denuncia degli assistenti domiciliari. Gli imputati si sono sempre dichiarati innocenti.